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Autore: Justice Gundam    12/01/2024    2 recensioni
Nella città di Biancavilla, una cittadina di campagna nel continente di Kanto, comincia la storia di Ash Ketchum, un ragazzino con l'ambizione di diventare un autentico campione di Pokemon. Con l'aiuto del suo Pokemon più fidato, un Pikachu molto particolare, Ash vivrà grandi avventure e viaggerà in varie parti del mondo per realizzare il suo sogno... ma se le cose fossero andate diversamente da quello che abbiamo vinto in tv? Riscrittura AU dell'anime e della mia saga di Pokemon.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty, Team Rocket | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 30 - Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 1

 

 

"Tu hai comprato CHE COSAAAAAAA?"

 

James restò esterrefatto davanti alla reazione esplosiva dI Jessie. La ragazza dai capelli fucsia era scattata in piedi non appena James le aveva raccontato da dove venisse quella Pokeball dorata in edizione limitata che stava mostrando trionfante... e non era stata per niente contenta di scoprire cosa James avesse combinato.

 

"Te l'ho detto, Jessie! E' stato un affare! Quel tizio mi ha assicurato che questo Magikarp è unico nel suo genere! Un Pokemon davvero forte e possente, degno di un re!" si giustificò il ragazzo. "E guardate, mi ha dato anche questa Pokeball dorata! fa subito capire a tutti che è un Pokemon unico ed inimitabile!"

 

"Unica ed inimitabile è la tua stupidità, James!" replicò prontamente Meowth, altrettanto contrariato. "Non lo vedi che è verniciata?"

Il felino parlante fece un salto e sferrò un colpo d'artiglio che raggiunse la Pokeball dorata... e con sommo orrore di James, le unghie di Meowth tracciarono tre segni paralleli sulla superficie della Pokeball, a dimostrazione che in effetti la sfera era soltanto stata colorata con vernice dorata! E mentre James restava imbambolato a guardare la sfera ormai intaccata, Jessie scosse la testa e cominciò a strigliare il suo complice.

 

"Non dirmi che non lo sapevi, ignorante!" lo rimbeccò. "Magikarp è un Pokemon debole e patetico, che non fa altro che agitarsi e fluttuare! Mi spieghi come hai fatto a farti imbrogliare così?"

Con gli occhi sbarrati per la delusione, James si afflosciò in ginocchio e guardò i segni degli artigli di Meowth su quella che lui aveva creduto essere una Pokeball rara e preziosa. "Ecco... quel venditore mi aveva detto che era un Magikarp molto forte... e che quella sfera era un'offerta conveniente! Che me l'avrebbe data ad un prezzo stracciato!" spiegò il ragazzo.

 

Questa spiegazione fece venire degli inquietanti sospetti a Meowth e Jessie... ed entrambi si avvicinarono a James con espressione minacciosa. "Hai detto... un prezzo stracciato?" chiese la ragazza storcendo il naso. "E... posso sapere esattamente... come hai pagato questo Magikarp e questa... specie di Pokeball?"

Jessie fece un passo in avanti, quasi ad invadere lo spazio del povero James... e il ragazzo deglutì e cercò di tirarsi indietro. Ma sarebbe bastato dare un'occhiata all'espressione furiosa di Jessie per rendersi conto che la ragazza non aveva nessuna intenzione di lasciar correre. Così, James deglutì e cercò le parole giuste per spiegarsi. "Beh... ecco, vedi... la mia paga mensile non era sufficiente, e allora ho pensato di... ecco... pagarlo con l'anticipo del tuo salario..."

 

La reazione di Jessie alla notizia fu prevedibile... ed esplosiva! "TU HAI FATTO CHE COSAAAAAAA?" strillò la ragazza, prendendo James per le spalle e cominciando a scuoterlo come una granita! "Come ti sei permesso, razza di babbeo? Adesso vai immediatamente a prendere quel truffatore, e tu fai ridare tutti i soldi, CAPITOOOOOO?"

"S-si! Sì! Per favore, non mi scuotere! Ho già il mal di mare!" si lamentò il povero James, con gli occhi trasformati in spirali per gli scossoni che Jessie gli stava dando. Improvvisamente, Jessie mollò la presa, e James si afflosciò per terra come un sacco vuoto, mentre la Pokemon dipinta d'oro cadeva dalla sua mano con un tintinnio acuto. "Sigh... okay, okay... adesso... provo a cercare quel tizio! Deve... deve essere ancora su questa nave, non può essersi allontanato..."

 

"Va bene, andiamo a cercare questo truffatore da quattro soldi." affermò Meowth. "E se si rifiuta di risarcirci, userò la sua faccia per farmi le unghie!"

"E non credere che la passerai liscia!" esclamò Jessie, con tanto di venuzza pulsante sulla fronte. ese una mano verso James e gli tirò un orecchio come se fosse stato uno scolaretto discolo! "Se finirai per perdere il mio stipendio, te ne farò pentire per il resto dei tuoi giorni, sono stata chiara?"

 

"Chiarissima, Jessie... non potevi essere più chiara di così... sigh..." si lamentò James, affrettandosi a cercare il truffatore.

 

 

oooooooooo

 

 

"Ah! Siete voi, signore! Non mi aspettavo di vedervi qui!" esclamò Ash, riconoscendo lo strano individuo vestito da prestigiatore che aveva affrontato in un duello di Pokemon. Notando le espressioni interrogative di Misty e Brock, Ash si affrettò a spiegare. "Ecco... ho incontrato questo signore poche ore fa, presso una delle arene dei duelli. Ci siamo misurati in una sfida di Pokemon... e proprio quando stavo per vincere, lui ha detto che aveva finito e ha interrotto lo scontro."

 

"Sì, lo ammetto, non è stato un modo di fare molto corretto... ma in realtà non avevo nessuna intenzione di concludere lo scontro. Tutto quello che volevo era rendermi conto di quanto fossi abile come allenatore." affermò il prestigiatore, gettando un'occhiata a Pikachu e a Scorbunny. "E adesso che ho visto che sei in gamba... vorrei farti una proposta. Non ti andrebbe di fare uno scambio?"

 

Ash e Pikachu sbatterono gli occhi con espressione stupita. "Uno... scambio di Pokemon?" chiese Ash. "Vuoi scambiare uno dei tuoi Pokemon con uno dei miei?"

"E' una proposta che ti faccio." affermò il prestigiatore. "La scelta è tua, ovviamente. Ma se ti interessa dare un'occhiata, c'è una sala dedicata unicamente agli scambi. Sentiti libero di venirmi a trovare da quelle parti, ok? Anche se nonvuoi scambiare nulla, potrai comunque vedere da vicino molti Pokemon di altre parti del mondo! Ci vediamo!"

Il prestigiatore salutò con un gesto della mano e si allontanò con un elegante svolazzo del suo mantello, lasciando Ash e il suo gruppetto di amici a riflettere sulla sua proposta... e dopo essere rimasto lì a rifletterci sopra per un po', Ash guardò verso Pikachu, che storse il naso e aprì le mani come per dire che lui stesso non era sicuro di cosa rispondere.

 

"Pikachu..." rispose il topolino giallo.

"Non lo so... io... non credo di potermi separare così da uno dei miei Pokemon." affermò il ragazzino con un sospiro. "Butterfree... Nidorina... Charmander, Squirtle e Bulbasaur... per non parlare di Pikachu. L'idea di darli via come se fossero degli oggetti non mi piace per niente. Però... se devo essere sincero, sono anche curioso di vedere come si svolgono questi scambi. E magari qualche altro Pokemon."

Misty si mise a posto l'asciugamano. "Beh... se volete la mia, anch'io sarei curiosa di vedere qualche altro Pokemon d'Acqua, magari proveniente da qualche altro continente!" affermò, iniziando a fantasticare. "Chissà, magari avremo l'occasione di vedere qualche Pokemon elegante e leggiadro come un Tentacruel!" Quando Misty vide le espressioni interrogative dei suoi compagni, si schiarì la voce e spiegò quello che voleva dire. "Tentacruel è uno dei miei Pokemon preferiti, tutto qui."

 

Tutti e quattro ci risero su, e Ash prese la sua decisione. "Andiamo a dare un'occhiata. Anche se non abbiamo intenzione di scambiare nessun Pokemon, possiamo comunque vedere di cosa si tratta." affermò.

Goh annuì e prese in braccio Scorbunny, che storse il naso e cercò di sistemarsi meglio. "Mi sembra giusto. In fondo... anch'io penso che non scambierei Scorbunny per niente." rispose il ragazzino dalla pelle scura. Scorbunny drizzò le orecchie, sorpreso di sentire una cosa simile da parte di uno degli umani di cui non si fidava ancora.

 

"Okay... allora aspettate che mi rivesto, e andiamo a vedere com'è la questione degli scambi." disse Misty, mentre tornava verso gli spogliatoi vicino alla piscina.

 

 

oooooooooo

 

 

"Bene, bene... anche per questa volta ho incontrato un allocco che ha accettato di sborsare un bel po' di soldi per un Magikarp!" affermò il venditore con un sorriso soddisfatto, canticchiando tra sè un motivetto. In quel momento, l'astuto truffatore stava raccogliendo i suoi effetti personali e si era messo a smontare la sua bancarella. L'idea era di restarsene ben nascosto nella sua cabina fino alla fine della crociera... e a quel punto, una volta tornato al porto di Aranciopoli, sarebbe salito su un'altra nave e si sarebbe dileguato prima di farsi beccare da qualche ufficiale Jenny o di farsi riconocere da qualcuno dei suoi "clienti" delusi.

 

"Insomma... lo so anch'io che non è tanto bello imbrogliare la gente vendendogli dei Pokemon deboli ed incapaci, e spacciandoli per dei campioni. Ma se c'è tanta gente così sciocca da crederci, perchè non dovrei avere il diritto di approfittarne?" disse tra sè il venditore, sorridendo come niente fosse. "E poi, non lo faccio per soldi, ma per beneficienza! Beneficienza verso di me, d'accordo, ma... insomma, dettagli di poco conto! Ora, meglio prepararsi. Non appena questa bagnarola toccherà di nuovo il porto di Aranciopoli, dovrò darmela a gambe!"

 

Il truffatore riprese ad impacchettare i suoi effetti personali e a sgombrare la sua postazione... quando sentì una voce giovanile dal tono anche troppo familiare che lo richiamava!

 

"Eccolo, è lui!" esclamò. "E' stato lui a vendermi quel Magikarp da quattro soldi!"

 

Stupito ed allarmato, il commerciante sobbalzò e alzò di scatto la testa. Con suo enorme rammarico, vide James che puntava l'indice verso di lui dal lato opposto del corridoio, affiancato da Jessie e Meowth che puntavano il truffatore come segugi!

 

"Ah, sei lì, canaglia!" esclamò Jessie inviperita. "Ridammi il mio stipendio o ti cambio i connotati!"

"E io mi affilo le unghie sul tuo fondoschiena!" miagolò Meowth.

"E io... e io..." balbettò James, con una comica espressione di rabbia sul viso. "E io penserò a qualcosa di peggio di quello che faranno loro due!"

 

"Ehm... come posso dirvelo..." il commerciante disonesto fece un sorrisetto intimorito e alzò le mani davanti a sè in un gesto pacificatore che non convinse per niente il trio del Team Rocket. "Io... io sono solo un commerciante, e... beh, se non ho lo scontrino, non posso riprendermi la roba o dare un risarcimento, mi spiego? Insomma... un Magikarp non è poi così male come Pokemon, non credete? E' simpatico... e... ehm... ah, certo! Nessun Pokemon annaspa esi agita in maniera altrettanto adorabile, non... non ne siete convinti?"

 

"FUORI I NOSTRI SOLDI, LADRO!" esclamarono tutti assieme i tre fuorilegge, senza un minimo di ironia!

 

Con un'esclamazione di terrore, il commerciante abbandonò il suo bancone, raccolse la sua borsa e cominciò a scappare a gambe levate, seguito a breve distanza da Jessie, James e Meowth, determinati più che mai a recuperare il maltolto! I passeggeri della S.S. Anne che passeggiavano sul ponte e all'interno delle gallerie si ritrovarono all'improvviso a dover schivare quel gruppo di pazzi che correvano come forsennati, in uno spettacolare inseguimento! Il venditore di Magikarp era sorprendentemente agile e scattante, nonostante non desse certo l'impressione di essere più tanto giovane, e si destreggiava abilmente tra curve improvvise e ostacoli inaspettati.

 

"Aaaah, ma che diamine!" si lamentò Jessie, schivando per un pelo un paio di ragazzi che si erano trovati sulla sua strada. "Quel furfante è rapido a scappare!"

"Adesso lo acchiappo io!" esclamò James, estraendo in fretta e furia la sua Pokeball. "Koffing, vai! Acchiappa quel truffatore!"

 

James lanciò la sua sfera, e la folla si scansò con esclamazioni di sorpresa ed indignazione quando il Pokemon del ragazzo uscì di colpo, emettendo una serie di sbuffi di fumo violaceo! Koffing puntò immediatamente il venditore disonesto e si diresse verso di lui come un missile... e una volta giunto a pochi metri di distanza, Koffing rilasciò un attacco Murodifumo, spalancando la bocca e scagliando una spessa coltre di fumo che avvolse completamente il fuggitivo... e alcuni dei passanti che si trovavano lì per caso!

 

Il venditore di Magikarp sgranò gli occhi e cercò disperatamente di uscire dalla spessa coltre di fumo, tossendo e sputacchiando. In un attimo, facendosi strada tra i passeggeri, Jessie, James e Meowth raggiunsero il malcapitato e lo agguantarono come se fossero stato un terzetto di giocatori di football americano, trascinandolo a terra e fuori dalla nube di fumo senza tanti complimenti!        

 

"Ah, eccoti! Adesso ci sei, marrano!" esclamò Meowth con un ghigno deciso. "Sei quello che ha venduto quel Magikarp da quattro soldi a quello sciocco del nostro James, vero?"

"Ridammi i miei soldi, razza di ladro!" esclamò Jessie.

"E anche i miei!" ribattè James. Il truffatore fece una comica espressione di spavento e cercò di allontanarsi, ma prima che potesse rialzarsi, Meowth lo raggiunse e gli avvicinò al viso gli artigli luccicanti.

 

"Io non ci proverei..." affermò il felino. "Di solito non mi piace usare le mie mosse da Pokemon direttamente sulle persone, ma per uno come te... non mi dispiacerebbe rifilarti una Sfuriata! Ed ora, forza, restituiscici i nostri soldi senza tante storie! E noi ti restituiamo il tuo stupido Magikarp!"

 

"Koffing!" esclamò Koffing indignato.

Vedendosi ormai scoperto, il truffatore cercò di inventarsi qualcosa per sfuggire alla sua punizione... ma l'imprevsto venne in suo aiuto, sotto forma di un individuo che si avvicinò al terzetto di criminali imbranati con un sorrisetto sardonico.

 

"Aaaah, ecco dove eravate finiti!" affermò l'ometto dai lineamenti affilati, con capelli e pizzetto viola, che era arrivato proprio in quel momento. "Vi stavamo proprio cercando. Lo sapete che tra non molto dobbiamo... iniziare!"

James sgranò gli occhi allarmato, riconoscendo l'uomo. Anche se non indossava la sua uniforme nera, era impossibile confondersi. "Ah, ehm... s-salve, signor Maxus... stavamo per l'appunto preparandoci al grande momento... una volta sistemati i nostri affari con questo tipo..." cercò di giustificarsi. Meglio non contraddire uno degli uomini di fiducia di Giovanni...

 

"Stavamo... ehm... volevo dire, che abbiamo avuto un piccolo diverbio con questo signore..." continuò Meowth, per poi fissare il venditore di Magikarp con uno sguardo che dava l'impressione di poterlo friggere sul posto... e riprese la sua aria sottomessa non appena si rivolse di nuovo a Maxus. "Non appena abbiamo finito, veniamo anche noi a..."

"Non mi interessa che affari abbiate con questo tipo, ma... il signor Giovanni non sarebbe molto tenero con voi se venisse a sapere che non eravate in posizione nel momento in cui il piano è entrato in moto." rispose l'uomo di nome Maxus, scuotendo un indice come per dire di no. Immediatamente, altre due reclute del Team Rocket apparvero al suo fianco, e raccolsero i malcapitati Jessie e James prendendoli per il retro del colletto! "Ora forza, venite con noi, e teniamoci pronti. Il momento sta per arrivare."

 

"Hey, un momento! Non... non si può aspettare un momento?" Meowth cercò di pregare il loro superiore di attendere, ma senza risultato. Senza mai perdere quel suo sorriso sardonico, Maxus prese il Pokemon felino per la collottola e se lo portò dietro.

"Noooo! I miei soldi!" si lamentò James, con tanto di lacrime stilizzate che gli scendevano dagli occhi! "I miei soldi che se ne vanno così!"

"E anche i miei soldi! Questa te la faccio pagare, pezzo di incosciente!" si lamentò Jessie.

 

In tutto questo, il venditore di Magikarp era rimasto come inebetito ad osservare la scena... ma non appena Maxus e il resto del Team Rocket ebbe svoltato un angolo, scomparendo dalla sua vista, decise che non era il caso di guardare in bocca ad un Rapidash donato, e si affrettò a raccogliere le sue cose. Il suo trucco era stato scoperto, ed era riuscito per un pelo ad evitarsi un brutto quarto d'ora. Non aveva nessuna intenzione di sfidare la sorte ancora una volta.

 

"Meglio sbarcare appena possibile, e cercare qualche altro pollo lontano da Aranciopoli." disse tra sè. "Da queste parti, temo di essere un po' troppo conosciuto..."

 

oooooooooo

 

Ash e Pikachu non si erano aspettati che la sala degli scambi fosse così grande e spaziosa, per mancanza di termini migliori con cui definirla. Rispetto al resto della S.S. Anne, era un po' spoglia e non poteva vantare la stessa magnificienza, ma era comfortevole e ben tenuta. Al centro della stanza, si trovavano diverse strane macchine, composte da un corpo centrale a cui erano collegate due strane tubazioni terminanti in una sorta di imbuto, e sul quale spiccava uno schermo da computer. La maggior parte dei macchinari era ancora spento, e gli allenatori attendevano con pazienza che diventassero operativi.

 

"Caspita..." commentò Misty. "Anche per gli scambi tra allenatori, non hanno badato a spese."

 

"Ecco qua, ragazzo." disse il prestigiatore, guidando Ash e i suoi compagni all'interno della sala degli scambi. "Tra non molto accenderemo le macchine, e allora potremo fare lo scambio che ti ho suggerito. Il tuo Butterfree è davvero interessante, lo sai? Ma anche il mio Raticate è ben addestrato. Penso che uno scambio converrebbe a tutti e due. Ognuno di noi avrà un nuovo Pokemon - e con un Pokemon forte come il mio Raticate, ti sarà più facile conquistare le Medaglie che vorrai e partecipare al grande torneo di Kanto di quest'anno."

 

Ash guardò attentamente la Pokeball di Butterfree, ripensando a quello che il prestigiatore stava dicendo. In effetti, doveva ammettere che l'argomento lo tentava non poco. Con un Pokemon più forte, avrebbe potuto raggiungere il suo scopo più rapidamente e più facilmente. Forse poteva essere un passo importante nella realizzazione del suo sogno...

 

Ma c'era qualcosa che gli faceva avere dei dubbi.

 

Il giovanissimo allenatore guardò verso Pikachu, che lo aveva seguito da vicino... e il topolino elettrico gli restituì un'espressione che esprimeva dubbio e ansia. Stava attendendo anche lui la risposta di Ash... e il ragazzino si fermò a pensare.

Quello che l'uomo gli proponeva era, in pratica, dare via uno dei suoi Pokemon, gli stessi Pokemon che lui aveva allenato e con cui già aveva superato tanti ostacoli... e ricevere in cambio un Pokemon completamente sconosciuto. Come si sarebbe sentito Pikachu se Ash lo avesse dato via in questo modo? O Charmander e Bulbasaur, che avevano già avuto le loro cattive esperienze con gli uomini? Non sarebbe stato un tradimento?

 

E Ash, pur con tutti i suoi difetti, non era uno che tradiva i suoi amici.

 

"Ecco..." disse infine il ragazzino, cercando le parole per dirlo con educazione. "Scusi, signore, ma io non me la sento di dare via uno dei miei Pokemon. Ci ho pensato su, e... credo che non sarebbe giusto, nè per i miei Pokemon nè per i suoi."

"Ne sei proprio sicuro, ragazzo?" chiese il prestigiatore, senza scomporsi.   

"Pika pi..." disse Pikachu con un sorriso sollevato. Non c'era bisogno di molta fantasia per immaginare che il topolino giallo fosse contento della scelta del suo allenatore.

 

Ash guardò con affetto il suo starter, e poi ognuno dei suoi compagni di viaggio, Misty, Brock e Goh. Era sicuro che ognuno di loro avrebbe compreso le motivazioni della sua scelta. "Sì, signore, ne sono sicuro. Io... apprezzo la vostra offerta, davvero, ma ho l'impressione che se accettassi farei un torto a Butterfree. E anche agli altri miei Pokemon. Comincerebbero a chiedersi quando non avrò più bisogno di loro, e darei loro l'idea che sarei pronto a sbarazzarmi di loro in qualsiasi momento se non avessi più bisogno di loro. E non è questo il tipo di allenatore che voglio essere."

 

"Ben detto, Ash." affermò Brock soddisfatto. "E' così che parla un allenatore che tiene ai suoi Pokemon."

"Devo ammettere che per essere un ragazzino petulante, a volte sa essere anche maturo." ironizzò Misty, guadagnandosi una comica occhiata di fastidio da parte di Ash.

"Pikachu!" Pikachu drizzò le orecchie e fece il segno dell'okay.

 

Il prestigiatore accolse il rifiuto con apparente rassegnazione. "Ho capito. Va bene, ragazzo, se le cose stanno così, allora non insisto." rispose. "In effetti... non credo che le cose andranno diversamente, in ogni caso."

"Hm? Che cosa...?" cominciò a chiedere Goh, non del tutto sicuro di aver capito cosa aveva detto il prestigiatore.

Quest'ultimo, senza mai perdere il suo sorriso affabile, si mise una mano in un taschino della giacca... e  con il pollice, premette una spilla argentata a forma di garofano che portava all'altezza del cuore. Si sentì un lievissimo suono elettronico... e in un lampo, le vie d'uscite della stanza vennero sbarrate da una serie di saracinesche che scesero di botto con un frastuono infernale, spaventando gli allenatori e i Pokemon che si trovavano là dentro!

 

"Bunny?" esclamò spaventato Scorbunny, ritirandosi accanto al suo allenatore... masubito dopo, come se si vergognasse di quel momento di paura, il coniglio fiammeggiante si piazzò davanti a Goh e si mise in guardia. Il "prestigiatore" sorrise argutamente e si allontanò con tutta calma dal gruppo di Ash, per poi fare tanto di cappello mentre una serie di grate di ferro si staccavano dal soffitto e cadevano con gran fragore in mezzo alla stanza! Dalle aperture nel soffitto scesero diversi individui vestiti di nero, con tanto di copricapo dello stesso colore e una inconfondibile R rossa disegnata sul torace! Cinque o sei relute del Team Rocket erano scese di colpo e avevano invaso la stanza, tenendo gli allenatori in ostaggio... e quando Ash si rese finalmente conto di cosa stesse accadendo, i malfattori avevano ormai il controllo completo!

 

"Ma... ma cosa... il Team Rocket!" esclamò il ragazzino.

 

"Esatto, mio giovane amico. Non credevo che ci saremmo rivisti così presto, e in un'occasione simile, per giunta." affermò il prestigiatore. Con un abile movimento del braccio, si tolse il mantello e l'elegante giacca che indossava... e li gettò di lato, rivelando che era tutto un travestimento! Al posto di quello che sembrava essere un signore di mezza età, apparve il giovane volto di Milas, il comandante del Team Rocket che Ash e i suoi compagni avevano incontrato sul Monte Luna!

 

"Hey!" esclamò Misty sbalordita. "Tu... tu sei quel tizio che stava catturando tutti quei Clefairy! Quello che voleva le Pietrelunari!"

"Ooooh, vi ricordate di me, ragazzi. Molto onorato." rispose Milas con un sorriso arguto. "Ora, se volete favorire i vostri Pokemon, noi del Team Rocket ve li requisiremmo e ce ne andremmo per conto nostro, senza arrecarvi altro disturbo."

 

"Avete sentito, ragazzini? Il Team Rocket vuole i vostri Pokemon." affermò una recluta, affiancata da un paio di Zubat che sbattevano minacciosamente le ali. Colti di sorpresa e spaventati da quegli individui, gli allenatori si raccolsero in un angolo, mentre gli uomini in nero e i loro Pokemon li circondavano, guardandoli con espressioni minacciose.

 

"Il Team Rocket? Ma come... come avete fatto ad infiltrarvi qui?" esclamò Ash incredulo.

Brock corrugò la fronte. "A meno che... ma certo! Credo di aver capito! Fin dall'inizio... questa crociera premio sulla S.S. Anne era una trappola, o mi sbaglio?"

 

"Bravo, ragazzo. Hai vinto una Pokè Bambola." rispose Milas. "Già, era proprio questo il nostro scopo. Tutti quei biglietti omaggio che abbiamo distribuito, facevano tutti parte del piano del Team Rocket per attirare quanti più allenatori possibile, in modo da poter catturare i loro Pokemon! A questo punto, ad una simile distanza dalla costa, non credo proprio che qualcuno potrà venire in vostro aiuto!"

"Accidenti... un piano davvero ben architettato." affermò Misty con rabbia impotente.

 

"Bene, ragazzini... ed ora, se abbiamo finito con le chiacchiere... gradiremmo i vostri Pokemon!" affermò Milas, tendendo una mano verso il gruppo di Ash mentre il resto del Team Rocket si occupava degli altri allenatori. "Anche quel tuo Pikachu, ragazzo. Stando a quanto mi hanno detto i miei sottoposti, è un Pikachu davvero particolare!"

"Pika pika..." mormorò il topolino elettrico, caricando le guance di elettricità. Non gli piaceva l'idea di usare il suo Tuonoshock direttamente su un essere umano, ma c'era un'alternativa?

 

 

oooooooooo

 

In altre stanze della S.S. Anne, il Team Rocket aveva fatto scattare la trappola, imprigionando numerosi allenatori e i loro Pokemon, e poi facendo irrompere i loro uomini tramite dei passaggi che ormai conoscevano bene. Nel giro di pochi minuti, quella che fino a pochi attimi prima era sembrata una nave da crociera in cui regnavano la rilassatezza e la spensieratezza, si era trasformata in una trappola per più di un centinaio di allenatori di Pokemon!

 

"Aaaah, bene, bene, molto bene!" commentò Maxus, sfregandosi il corto pizzetto viola che aveva sul mento mentre guardava con soddisfazione il gruppo di allenatori che i suoi complici stavano tenendo sotto controllo. "La trappola ha funzionato esattamente come avevamo previsto... ed ora, gentili ospiti di questa graziosa nave da crociera... vi chiedo scusa se il programma di spettacoli di stasera ha subito delle improvvise modifiche, ma temo di dovervi chiedere di consegnarci i vostri Pokemon. Non abbiamo intenzione di fare del male a nessuno, purchè ovviamente abbiate giudizio."

 

"Che... che cosa?" protestò la voce di un giovane. "E cosa volete farne dei nostri Pokemon, razza di ladri?"

"Oh, questa non è cosa che vi riguardi, in questo momento." rispose Maxus con tono affabile. "Mi basti dire che, per quanto la separazione dai vostri Pokemon potrebbe essere problematica all'inizio, il Team Rocket saprà fare miglior uso di queste preziose risorse. Adesso, qualcuno sarebbe così gentile da cominciare a consegnare i loro Pokemon, così noi possiamo togliere il disturbo e permettervi di proseguire il vostro viaggio?"

 

Tra i passeggeri rinchiusi in quella sala, ce n'erano due che stavano cercando di sfuggire all'attenzione degli uomini del Team Rocket, ognuno di loro cercando di mimetizzarsi tra la folla. Gary e Trace erano in mezzo agli allenatori e stavano cercando tra le loro Pokeball una che potesse aiutarli a venire a capo di questa difficile situazione. Anche se comunque si rendevano conto che avrebbero dovuto vedersela con diverse reclute del Team Rocket, e anche con quel comandante, che sicuramente era molto più abile come allenatore e aveva a disposizione Pokemon molto più forti.

 

No, decisamente la situazione non appariva rosea...

 

 

oooooooooo

 

"Sigh... ma perchè adesso dobbiamo fare la guardia qui, e lasciare che quel tizio se la svigni con i nostri soldi?" si lamentò James. Lui, Jessie e Meowth erano stati piazzati da Maxus a guardia di uno dei corridoi principali della S.S. Anne, in modo da essere nella posizione ideale per intercettare qualsiasi allenatore cercasse di fuggire.

 

Jessie digrignò i denti per il fastidio. "E' stata tua l'idea di comprare quello stupidissimo Magikarp con i NOSTRI soldi!" grugnì la ragazza, resistendo a stento alla tentazione di prendere il suo imbranato complice e scuoterlo come un frullato. "Perchè adesso sono IO quella che ci deve andare di mezzo?"

 

Come quasi sempre, fu Meowth a dover prendere in mano le cose e fare da voce della ragione. "Ugh... sentite, ragazzi, volete piantarla con queste discussioni? Mi avete già fatto venire l'emicrania!" si lamentò. "Invece di perdere tanto tempo a lagnarvi, perchè non pensate a fare il nostro lavoro come si deve? Così, una volta che il capo avrà i suoi Pokemon, magari ci darà un premio per il buon lavoro, e potremo compensare quello che quel furfante ci ha defraudato!"

 

"Quello che ha defraudato a quello sciocco di James, vorrai dire!" protestò Jessie. "Io non mi sarei mai fatta gabbare da un trucco così ridicolo!"

Meowth alzò gli occhi al cielo. "Adesso non è il momento di lamentarsi! Pensiamo a fare quello che dobbiamo... e a guadagnarci gli elogi del capo! Devo dare una lezione a quel presuntuoso Persian che crede di avermi sostituito come preferito del capo! Forza, ragazzi, occhi aperti... e facciamo la nostra parte, così il capo sarà orgoglioso di noi!"

 

"Okay, Meowth! Ricevuto! Staremo all'erta come tanti soldatini!" replicò James. Si diede un paio di schiaffetti sulle guance per tenersi sveglio e si mise di nuovo in attesa, guardando da tutte le parti...

 

 

oooooooooo

 

 

Ash non ricordava di essersi mai trovato in una situazione così difficile: intrappolato in una stanza senza uscita, circondato da gente malintenzionata che non voleva fare altro che rapire i suoi Pokemon... e la salvezza era lontana, con la costa più vicina a diverse miglia di distanza. In quel momento, lui e i suoi compagni non potevano fare altro che obbedire a quello che le reclute del Team Rocket imponevano loro di fare. Gli uomini del Team Rocket avevano con sè degli strani dispositivi simili ad aspirapolvere i cui serbatoi erano piazzati sulle spalle degli uomini in nero, e con i quali aspiravano le Pokeball degli allenatori e le tenevano al sicuro.

 

Sembrava davvero che non ci fosse modo per sfuggire ai criminali... Ma era davvero così, alla fine?

 

No, Ash non era certo tipo da rassegnarsi così. Forse erano in una situazione difficile... ma c'erano altri allenatori con loro! Forse, se avessero combattuto assieme senza farsi intimorire dal Team Rocket... allora forse sì, c'era una speranza di uscire interi da quella difficile situazione! Certamente, gli altri allenatori non si farebbero fatti problemi a lavorare con lui... vero?

 

"Aspettate!" esclamò improvvisamente Ash. In un attimo, il sorrisetto presuntuoso di Milas scomparve dal suo viso, e il comandante del Team Rocket vide diversi dei suoi sottoposti che arretravano stupiti. Anche alcuni allenatori restarono come inebetiti, non aspettandosi che qualcuno dei passeggeri avesse il coraggio di opporsi al temuto Team Rocket.

 

"Non possiamo farci mettere i piedi in testa da questi individui!" esclamò Ash, cercando di fare coraggio al resto dei passeggeri. "Quei criminali vogliono rapire i nostri Pokemon... i nostri amici, i nostri compagni! Non possiamo permettergli di farlo! Dobbiamo lottare! Dobbiamo mostrare al Team Rocket che noi non ci arrendiamo... e che combatteremo assieme ai nostri Pokemon!"

"Hey, che stai dicendo, marmocchio?" intimò una recluta, avvicinandosi al ragazzo e tendendo una mano verso di lui. "Avanti, non fare l'eroe e consegnami i tuoi Pokemon... a cominciare da quel Pikachu!"

"E tu, ragazzino, dammi quello strano Pokemon!" disse una recluta femminile, avvicinandosi a Goh e indicando il suo Scorbunny. "E' un Pokemon che non ho mai visto prima... e varrà sicuramente molto per i collezionisti!"

 

Ash e Pikachu si guardarono in segno di intesa... e poi, Ash e Goh fecero la stessa cosa. Non era un sistema che consideravano molto gradevole... ma se l'alternativa era permettere al Team Rocket di rubare i loro Pokemon, allora la scelta era fin troppo ovvia. "Potete scordarvelo!" esclamò il ragazzino di Biancavilla. "Noi non vi daremo mai i nostri Pokemon! Avanti, ragazzi, dobbiamo opporci al Team Rocket! Presto, Pikachu, usa un Tuonoshock!"

"Pika pika... chuuuuuu!" Il topolino elettrico si caricò e scagliò una terrificante ondata di elettricità che investì la recluta del Team Rocket più vicina, che si irrigidì di colpo ed assunse una comica espressione di dolore mentre il Tuonoshock lo percorreva e rivelava per un attimo la forma del suo scheletro! Poi, il malfattore venne scagliato indietro, con l'uniforme fumante e i capelli sparati in aria!

 

"Scorbunny! Dobbiamo difenderci!" esclamò Goh... e il coniglietto fiammeggiante si piegò sulle ginocchia e saltò verso la donna del Team Rocket, che ebbe appena il tempo di sgranare gli occhi incredula prima di essere colpita in pieno petto da un doppio calcio volante che le mozzò il fiato in gola e la scaraventò indietro, facendola scivolare sul pavimento per un breve tratto prima di farla fermare, stordita e tramortita.

"Cosa?" esclamò Milas allarmato. "Che cosa... state facendo? Vi avevamo detto di consegnare i vostri Pokemon!"

 

Dopo un istante di stupore, Misty corrugò la fronte e tirò fuori la sua Pokeball, per poi lanciarla con decisione. "Ash ha ragione! Dobbiamo reagire! Non lasciamoci intimorire!" esclamò la bambina dai capelli arancioni. "Misty chiama... Staryu!"

"Geodude! Tocca a te!" esclamò Brock, facendo uscire il suo robusto Pokemon Roccia/Terra. Geodude e Staryu apparvero accanto ai rispettivi allenatori... e senza perdere tempo, si scagliarono contro gli uomini del Team Rocket, decisi a proteggere i loro allenatori e gli altri Pokemon. Staryu eseguì un attacco Pistolacqua che centrò in pieno uno Zubat del Team Rocket... mentre Geodude scagliò un attacco Sassata contro uno Spearow nemico, travolgendolo e facendolo cadere a terra! Gli uomini del Team Rocket rimasero sbalorditi ed esitarono per un istante prima di far partire i loro aspiratori... e quell'attimo di esitazione era esattamente quello di cui gli allenatori imprigionati avevano bisogno per contrattaccare!

 

"Quei ragazzi hanno ragione! Non facciamoci intimorire!" esclamò un ragazzino. "Presto! Pidgey, Tangela! Ho bisogno del vostro aiuto!"

"Vai, Sandshrew!" esclamò una bambina, facendo uscire il suo Pokemon. In rapida successione, tutti gli altri allenatori fecero uscire i loro Pokemon, e la sala degli scambi si riempì di creature di ogni genere che si apprestavano a dare battaglia ai malfattori! Milas sgranò gli occhi e fece due passi indietro, incredulo. Non si era aspettato che gli allenatori sarebbero stati così disposti a reagire solo perchè due di loro avevano pronunciato un paio di frasi ad effetto... ma ora, le posizioni si stavano ribaltando, ed era il Team Rocket a vedersela brutta!

 

"Charmander! Squirtle! Bulbasaur! Butterfree! Nidorina!" esclamò Ash, mandando in campo tutti i Pokemon che aveva con sè. "Presto, ragazzi, abbiamo bisogno del vostro aiuto!"

"Chaaaaar!" Charmander non esitò e si lanciò all'attacco, scagliando un poderoso attacco Lanciafiamme che abbrustolì alcuni Pokemon del Team Rocket... e finì per dare fuoco al fondo dei pantaloni di una recluta! Il malcapitato fece un salto pazzesco e si sedette per terra nel tentativo di soffocare le fiamme!

 

"Ow ow ow ow oooooow! Mi brucia il fondoschienaaaaa!" esclamò.

 

Squirtle e Bulbasaur scatenarono una raffica di attacchi sul Team Rocket - la tartarughina azzurra scagliò una Bolla che inondò gli uomini del Team Rocket più vicini, e Bulbasaur scagliò una raffica di Foglielama con tremenda precisione, che tagliarono le cinghie con le quali uno degli agenti del Team Rocket si era legato alla schiena il marchingegno con il quale rubavano le Pokeball.  Il serbatoio si schiantò al suolo, rompendosi e facendo rotolare a terra numerose sfere... mentre Butterfree eseguiva una serie di attacchi Raffica, e Nidorina si occupava di tenere a bada diversi Pokemon del Team Rocket. Un Ekans che si era avvicinato un po' troppo ebbe come premio un attacco Incornata che lo fece volare per un breve tratto, mentre un Rattata nemico venne messo a terra da un poderoso Doppiocalcio.  

            

Misty aveva già mandato in campo anche il suo Goldeen, che si stava facendo onore contro i pokemon del Team Rocket... e Brock, non potendo mandare in campo Onix per mancanza di spazio, scelse il suo Zubat per dare supporto a Geodude. Goh. che non aveva ancora catturato Pokemon, si limitava a fare quello che poteva con il suo starter.

 

"Zubat, confondi loro le idde con Supersuono!" esclamò Brock. Il Pokemon pipistrello emise un suono acutissimo che trafisse i timpani degli agenti del Team Rocket e dei loro Pokemon, costringendo anche Milas a mettersi le mani sulle orecchie. Geodude approfittò immediatamente e usò un attacco Azione per scaraventare via un Rattata nemico, poi si voltò di scatto e parò l'attacco Sfuriate di un Sandshrew prima di rispondere con una Sassata.

 

L'intera sala era piombata nella confusione. Gli uomini del Team Rocket cercavano di mandare in campo i loro Pokemon, ma la sala era talmente affollata che facevano fatica a trovare un posto per farli uscire, e i Pokemon degli allenatori bersagliavano i dispositivi aspiranti per metterli fuori uso. Ben presto, le reclute del Team Rocket si trovarono in difficoltà... e Milas, dopo essersi allontanato e messo a distanza di sicurezza dalla mischia, decise che era il caso di intervenire per riportare un po' di ordine.

 

"Tsk... chi avrebbe immaginato che avremmo avuto tutti questi problemi?" disse tra sè. "Beh, non importa. Adesso ci penso io a rimettere a posto tutto quanto. Vieni, Weezing!"

 

Dalla Pokeball di Milas emerse la forma evoluta di Koffing, esclamando il proprio nome con voce strozzata, come se avesse la gola costantemente irritata. Ad un solo cenno da parte del suo allenatore, Weezing si sollevò in aria e spalancò le sue bocche, dalle quali emanò una fitta coltre di fumo violaceo ed irritante che avvolse rapidamente la sala. Milas si premurò di ripararsi, tenendosi il più possibile lontano dalla coltre di fumo, ma neanche lui riuscì a sfuggire del tutto all'attacco del suo stesso Pokemon, che lo fece tossire e lacrimare.  

 

Ma erano stati gli altri allenatori ad avere la peggio. In mezzo a quella nube di gas irritante, Ash e i suoi ragazzi non riuscivano a vedere ad un palmo dal loro naso, e i loro Pokemon furono costretti a ritirarsi, in preda a colpi di tosse e starnuti. Butterfree si levò in aria e cominciò a sbattere furiosamente le ali, nella speranza di spazzare via la nube di fumo con un attacco Raffica... ma prima che il Pokemon Coleottero/Volante potesse fare quello che si era proposto, il Weezing di Milas intervenne, scagliando contro Butterfree un globo di fango violaceo che lo raggiunse come una palla di cannone! La farfalla gigante emise un verso acuto e venne scagliata a terra, mentre Ash e i suoi compagni cercavano in qualche modo di vedere cosa stava accadendo in mezzo al fuoco tossico.

 

"Butterfree!" esclamò Ash, vedendo il suo Pokemon che si alzava barcollando.

"Chaaaar!" esclamò allarmato Charmander. Il piccolo Pokemon Fuoco balzò via ed evitò per un pelo l'attacco di un Ekans del Team Rocket, poi scagliò un attacco Braciere che accese una fiammata sotto il Pokemon serpentello e lo costrinse a ritirarsi con un'esclamazione irritata.

 

"Vedo che vogliamo fare i furbi, qui." disse Milas con un sorriso sardonico. Il comandante del Team Rocket mosse un braccio davanti al viso per scacciare il fumo che ancora gli aleggiava attorno. "Siete piuttosto coraggiosi, questo ve lo concedo, ma ci vuole poco per andare dal coraggio all'incoscienza. Vi consiglierei di arrendervi, o temo che dovrò insegnarvi a non alzare troppo la cresta con chi è più forte di voi."

 

"WEEEE-ZIIIING!" ansimò Weezing, che fluttuava minaccioso ad appena un metro dal luogotenente del Team Rocket.

 

Ash strinse i denti e avanzò verso Milas, deciso a non farsi intimorire. "Che cosa? Puoi scordartelo! Non ti lascerò prendere i miei Pokemon!" esclamò. Pikachu, Charmander, Squirtle, Bulbasaur e Nidorina si piazzarono davanti ad Ash e Butterfree, pronti a difenderli con tutte le loro forze, mentre il resto dei Pokemon, pur in difficoltà, cercava di affrontare il Team Rocket e le varie reclute.

 

"Ash, stai attento!" esclamò Misty. Staryu, apprentemente indifferente al gas irritante che saturava la stanza, mandò a segno un attacco Idropulsar contro un Pokemon del Team Rocket - un Grimer, un ammasso di fango tossico violaceo con due corte braccia e un volto dall'aspetto sardonico. "Quello non è una recluta qualsiasi! E' quel tizio fortissimo che abbiamo visto sul Monte Luna!"

"Lo so benissimo!" rispose Ash. "Ma non gli permetto di fare del male a Pikachu e agli altri! Pikachu, amici... so che è un avversario forte, ma se ci mettiamo tutti assieme, sono sicuro che ce la possiamo fare!"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu con decisione, mettendosi in guardia assieme al resto dei Pokemon.

 

"Ma davvero? Sei molto sicuro di te, ragazzino... vogliamo vedere se hai ragione?" chiese Milas con fare beffardo. "Okay, Weezing, sai cosa devi fare! Mostra a questo marmocchio che con il Team Rocket non si scherza!"

Il Pokemon fluttuante disse di sì con un cenno. "Weezing!" ansimò.

 

Goh deglutì, evidentemente preoccupato per il suo amico. "Hey, Brock... credi che Ash e i suoi Pokemon abbiano qualche possibilità contro quel tizio?" chiese, mentre Scorbunny metteva al tappeto uno Spearow del Team Rocket.

Il giovanotto di Plumbeopoli, storse il naso. "Mi dispiace ammetterlo, ma... temo che Ash abbia davvero poche possibilità. Anche se i suoi Pokemon attaccano quel Weezing tutti insieme..." affermò. "Spero davvero di sbagliarmi..."

"E io spero che Ash sappia quello che sta facendo..." disse Misty, preoccupata almeno quanto Goh.

 

 

oooooooooo

 

"Ivysaur... usa un attacco Frustata!"

 

Trace diede un comando al Pokemon che aveva appena mandato in campo: una versione evoluta del suo Bulbasaur, che assomigliava molto alla sua versione precedente, ma era decisamente più grande e robusto, e i suoi denti erano più grandi, al punto che i canini superiori spuntavano dalla mascella. La differenza principale, tuttavia, era che il bulbo sulla sua schiena si era schiuso in parte, trasformandosi in un grazioso fiore rosato, con i petali ancora chiusi, e attorniato da quattro foglie di felce.

"Ivysaur!" esclamando il proprio nome con decisione, Ivysaur estese un paio di lunghe liane verdi dal bulbo sulla sua schiena e le usò per afferrare due scagnozzi del Team Rocket per le caviglie e sollevarli di peso! Con un po' di sforzo, lo Ivysaur di Trace scaraventò i due individui contro altre due reclute che stavano cercando di mandare in campo i loro Pokemon, e fece ruzzolare a terra tutti e quattro.

 

"Ma che diavolo... hey, ma che state facendo?" esclamò Maxus. "Non è così che si trattengono gli ostaggi!"

"Oh, tanto spiacente se hai pensato che ci saremmo fatti trattenere, amico!" rispose Gary con un sorriso saccente. "Per tua sfortuna, hai incontrato qualcuno che non si lascerà intimorire così facilmente! Vai, Growlithe! Ora tocca a te!"

 

Gary lanciò la sua Pokeball e mandò in campo un Pokemon che ricordava una sorta di bizzarro incrocio tra un cagnolino e un tigrotto, coperto da una pelliccia arancione con striature nere, un paio di occhi acuti e la coda vaporosa. Dei grossi ciuffi di pelliccia beige crescevano sul petto e sopra la testa del Pokemon, dandogli un aspetto soffice ed amichevole.

 

"Grow! Grow!" abbaiò il Pokemon di Gary. Atterrò agilmente sulle quattro zampe e fissò il Pokemon avversario - un Beedrill dall'aspetto aggressivo - con espressione feroce e determinata. La vespa gigante rabbrividì leggermente davanti al cipiglio minaccioso di Growlithe; poi si mise in guardia, ma la sua decisione era già stata scossa, e sia Gary che il suo Pokemon non ci pensarono su due volte ad approfittarne.

 

"Growlithe! Attaccalo con Ruotafuoco!" esclamò il giovane allenatore.

"Beedrill! Non farti intimorire! Usa un attacco Furia!" replicò la recluta Rocket che lo stava affrontando. Con un latrato, Growlithe scattò verso il suo avversario, e Beedrill assunse una posizione di guardia più stabile e si lanciò alla carica. La vespa gigante sferrò un affondo, mirando al petto di Growlithe, ma quest'ultimo riuscì ad anticipare il colpo e spiccò un salto enorme, poi si appallottolò come un riccio e creò attorno a sè una fiammata turbinante. Con uno schianto terrificante, Growlithe si scontrò con Beedrill, facendolo cadere a terra tra turbinanti scie di fuoco - e Beedrill restò a terra privo di forze, mentre Growlithe rimbalzò indietro e atterrò agilmente vicino al suo allenatore.

 

"Yu-huuuuu!" esclamarono all'unisono le cheerleader di Gary. Le ragazze erano spuntate all'improvviso dalla folla, agitando i pom-pom ed esibendosi in un piccolo balletto di vittoria. "Gary! Oak! E' il nostro uomo! Se non può lui non può nessuno!"

"Grazie, ragazze. Non faccio per vantarmi." disse Gary riavviandosi i capelli con una mano.

 

Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Trace. "E allora com'è che sei lì a vantarti?" mormorò tra sè.

 

"Ugh, ma guarda un po' cosa mi tocca fare... che subalterni inetti che ho!" si lamentò Maxus scuotendo la testa. "E va bene, visto che non se ne può fare a meno... ci penserò io a farvi stare al vostro posto, ragazzini." Tirò fuori una Pokeball dalla cintura e la lanciò. "Tocca a te, Golbat!"

 

"Gooooolbat!" Il Pokemon in questione apparve con uno stridio assordante, aprendo rumorosamente le grandi ali membranose. Assomigliava vagamente ad uno Zubat, ma era molto più grande e il suo corpo, ricoperto da una corta pelliccia blu, era sferico, con un paio di piccoli occhi luminosi e due grandi ali che si spalancavano minacciose sopra una bocca cavernosa armata di canini acuminati. Aveva due corte zampe con solo due dita ciascuna, e le sue orecchie a punta erano un po' più piccole di quelle di uno Zubat. Comunque, per Gary non c'era modo di sbagliarsi, anche senza che Maxus facesse il nome della creatura. Quello era un Golbat, la forma evoluta di Zubat, e un avversario di tutto rispetto.

 

"Heh... un Golbat, eh?" disse il nipote del professor Oak, mentre le sue cheerleaders lanciavano delle urla di raccapriccio alla vista della repellente creatura alata. "Bene, finalmente un avversario che mi constringerà... ad impegnarmi un po' di più, vedo!"

 

Nonostante mostrasse ancora la sua spavalderia, Gary si rendeva conto che adesso aveva di fronte un avversario di tutt'altro livello... e Trace decise che era il caso di combattere con lui. "Aspetta, Gary!" esclamò il ragazzino castano. "Lascia... lascia che ti diamo una mano io ed Ivysaur! Quest'uomo... mi sembra un avversario molto più tosto delle reclute!"

 

"Il nostro Gary non ha bisogno di aiuto per dare una lezione a quel tipaccio!" rispose una delle cheerleader di Gary.

Un'altra volle dire la sua. "Giusto! Tu occupati degli altri, che sennò rischi di farti male!"

"Lascia a Gary la parte migliore!" fu la reazione di una terza.

 

"Tranquillo, Trace, ho... la situazione sotto controllo." rispose Gary. Anche se tra sè sperò che il suo amichetto non avesse colto quell'attimo di esitazione. "Tu ed Ivysaur... continuate pure ad occuparvi del resto del Team Rocket."

Indicò gli altri passaggeri che, mandati in campo i loro Pokemon, stavano cercando di tenere testa alle reclute del Team Rocket, ed Ivysaur storse il naso con aria poco convinta. Credeva davvero Gary di poter affrontare un graduato del Team Rocket da solo? Sinceramente, il Pokemon Erba/Veleno aveva i suoi ragionevoli dubbi...

 

"Oh? Siamo un po' presuntuosi, o sbaglio?" chiese Maxus, ritrovato il buon umore. "Come vuoi, ragazzo. Credo che sia il caso di darti una piccola lezione di umiltà. Golbat, inizia subito con Stordiraggio!"

"Growlithe, attaccalo con Ruotafuoco, di nuovo!" esclamò Gary. Il Pokemon cane prese lo slancio e si scagliò contro Golbat... ma quest'ultimo non cercò nemmeno di evitare l'attacco e fissò dritto negli occhi l'avversario, emanando una strana luce che cambiava colore in maniera febbrile. Growlithe si fermò di colpo e sgranò gli occhi in un'espressione di paura e sorpresa... e poi riprese la sua corsa, ma questa volta dirigendosi contro la gamba di un tavolo sulla quale andò a sbattere!

 

"Ah! Growlithe!" esclamò Gary. "Accidenti, un attacco Stordiraggio... proprio quello che non mi ci voleva..."

Sentendosi molto più sicuro di sè, Maxus fece un gesto elegante con il braccio destro e diede un altro ordine a Golbat. "Non dirmi che sei sorpreso, ragazzo mio. Peccato, forse in due potevate ancora fare qualcosa... Golbat, usa Attacco d'Ala!"

 

"Golbat! Golbat!" Il Pokemon pipistrello si lanciò su Growlithe mentre quest'ultimo stava ancora cercando di alzarsi. Il cagnolino strinse i denti quando Golbat cominciò a schiaffeggiarlo con le ali, e dopo aver cercato di reggere per un po', venne buttato a terra da un colpo particolarmente brutale. Riuscì ancora a rialzarsi, ma tra gli effetti di Stordiraggio e l'attacco che aveva appena dovuto prendere, era chiaro che non avrebbe potuto reggere a lungo.

 

"Noooo! Il nostro Gary sta perdendo!" si lamentò una delle cheerleaders.

 

"Mi sembra ovvio." rispose Maxus con fare altezzoso. "Cosa vi aspettavate, che un ragazzino potesse competere con un comandante del Team Rocket? Ora forza, ragazzo, smettiamola con le lungaggini. Dammi i tuoi Pokemon, e io..."

 

"Ivysaur, Foglielama!"

 

Una raffica di foglie affilate si abbattè su Golbat, che emise uno stridio di sorpresa e si fece scudo con le sue ali. L'attacco non fu molto efficace, ma costrinse comunque Golbat a prestare attenzione allo Ivysaur di Trace, intervenuto in quel momento.

"Hey, Trace, non ti avevo chiesto di lasciar fare a me?" chiese Gary. "Anche se... riconosco che mi stava dando un po' di filo da torcere."

"L'ho notato. Qualcosa di più che un po'." rispose il ragazzino più piccolo con pungente ironia. "Che ne dici se lo affrontiamo in due? Così magari abbiamo qualche possibilità in più."

 

Gary alzò le spalle e sorrise con tutta tranquillità. "Non dico di no. Ritorna, Growlithe." rispose, poi scelse un'altra Pokeball e mandò in campo un altro dei suoi Pokemon. "Tocca a te, Wartortle!"

 

Un nuovo Pokemon apparve davanti a Gary e Trace - una tartaruga bipede di color indaco, con il guscio marrone e dei ciuffi bianchi sulle orecchie e sulla coda, due piccoli canini che gli spuntavano dalla bocca e le corte braccia che terminavano con tre piccoli artigli bianchi. "Wartortle!" esclamò, sentendosi pronto a combattere.

 

Maxus, ad ogni modo, non sembrò impressionato. "Oh, vedo che volete resistere fino all'ultimo, eh? Come preferite." affermò. "Golbat, mostra a questi ragazzini di cosa sei capace."

 

"Goooolbat!" stridette il pipistrello gigante. Si alzò di quota e fissò rabbiosamente Ivysaur e Wartortle, che si misero in guardia e si apprestarono a riceverlo...

 

 

oooooooooo

 

 

"Qui agente Jenny! Abbiamo ritrovato la S.S. Anne!"

 

Al largo di Aranciopoli, alcune motovedette stavano dirigendosi verso la nave da crociera, già da diverso tempo sparita dai radar del porto. Un'agente Jenny alla guida di una delle barche da ricognizione parlò nel suo walkie-talkie, e dall'altra parte la risposta non si fece attendere.

 

"Ricevuto, agente Jenny! Adesso procediamo all'approccio... e diamo una bella lezione a quei pirati! Tutti in posizione, ragazzi! Non possiamo commettere errori!"

 

"Sissignore, tenente Surge! Siamo tutti in posizione!

 

"Perfetto! Iniziamo subito l'operazione! Mi aspetto molto da voi, squadrone di Surge!" affermò la giovane poliziotta. Chiuse la chiamata e afferrò saldamente il timone con entrambe le mani, fissando la S.S. Anne che si intravedeva nell'oscurità della notte. "Resistete, ragazzi... stiamo arrivando!"

  

 

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...    

  
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