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Autore: lmpaoli94    12/01/2024    2 recensioni
André viene accusato di un omicidio ai danni di una ricca nobile francese.
La sua vita viene spezzata improvvisamente e il suo amore non dichiarato vero Oscar lo spinge a sopravvivere sull'orlo della sua stessa distruzione.
I continui giorni che non passano mai nella prigione di Mount Saint – Michel.
La sua voglia di rivedere la luce.
La sua intenzione di scoprire una verità che lo farà rinascere dalle sue ceneri e come un rapace silenzioso, attaccherà nel suo momento opportuno.
E la sua vendetta non avrà limiti.
Ma tutto ciò spingerà Oscar ad amarlo dopo tutti gli anni passati? O il sentimento sarà dissipato per sempre senza alcuna possibilità di rinascere?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Vuoi proprio farti ammazzare! > tuonò Armand contro André.
< Non ho avuto scelta. Ho la possibilità di uccidere Alain una volta per tutte. E non mi farò sfuggire questa opportunità. >
< Ma lui è molto più bravo di te con la pistola. >
< Questo non puoi saperlo, Arman. E poi potremmo fare un duello di spade. Non abbiamo ancora deciso. >
< Non ti rendi conto di quale dispiacere colpirai la tua amata Oscar appena saprà del tuo scontro con Alain? >
< Così finalmente potremmo vivere felici assieme. Ed io confesserò finalmente chi sono veramente alla mia Oscar. >
Armand era convinto che André stava correndo troppo frettolosamente in quella nuova vita che lo stava contraddistinguendo.
Non aveva ancora capito che i nobili avevano sempre un asso nella manica da giocare pur di rimanere in vita, anche cercando di barare.
< Tu non credi fermamente in me, Armand. Mi toccherà combattere da solo. >
< Che cosa vuoi dire? >
< Che tu non mi farai da padrino. Non voglio nessuno che non creda in me. Non lo potrei sopportare. >
< Mi stai forse dando il benservito? >
< Chiamalo come vuoi. Ma adesso lasciami in pace. Ormai mancano pochi giorni a quel duello che il povero Alain non avrà tempo per ricordare. >
Indignato per tale decisione compiuta, Armand lo minacciò di togliergli tutte le ricchezze che gli aveva prestato e lo aveva avvertito che la sua testa calda sarà il preambolo per una caduta rovinosa dove non si sarebbe mai rialzato.
< Vattene via! Non ho bisogno delle tue ricchezze! Non ho bisogno di nessuno! > gridò André fuori controllo distruggendo tutto quello che gli capitava tra le mani < Ho solo bisogno di ritrovare quell'amore perduto. Una volta per tutte. >

 

 

Andando a bere in una locanda la sera prima per prepararsi al duello, André aveva affogato i suoi dispiacere in bicchieri continui di vino, sperperando i pochi soldi che Armand gli aveva lasciato.
< Ehi, locandiere. Un altro, per favore. >
Rimasto completamente da solo in mezzo a quella landa di ubriaconi e in quel locale malfamato e poco illuminato, André non poteva minimamente aspettarsi di una visita improvvisata.
< Voi... Non è possibile. >
Quello sguardo di speranza.
Quel tocco familiare che André prediligeva come se fosse la mano venuta dal cielo per salvarlo e per fargli cambiare idea, gli fecero passare l'ubriachezza per farlo ragionare lucidamente come meglio credeva.
< Oscar, voi... >
< Ssh, vi prego >: fece la donna mettendogli l'indice davanti la sua bocca < Evitate di dire il mio nome. Non vorrei suscitare qualche scandalo trovandomi qua. >
< Che cosa ci fate? Infatti questo non è luogo per voi... >
< Sono venuta fin qui per farvi ragionare, André. La sfida che avete accettato contro Alain è al limite dell'inverosimile. Lui vi ucciderà senza pietà. >
< Che ci provi. Non sa ancora contro chi si è messo. >
< Nemmeno voi lo sapete! >
La voce dura e alta di Oscar fece in modo di far girare verso la sua direzione tutti quegli ubriaconi che avevano smesso improvvisamente di bere e di danzare.
< Meglio se usciamo di qui, André. Saremo più al sicuro. >
André si reggeva a malapena in piedi a causa di tutto l'alcol che aveva assunto e mentre per poco stava crollando verso Oscar, quest'ultima fece di tutto per prenderlo con sé.
< State attento. Così vi farete del male. >
Gli occhi di due si incrociarono ancora una volta, portando André ad emettere suoni di una prigionia che per troppo tempo lo stavano tenendo legato ad una vita che non gli apparteneva.
< Oscar, io non sono quello che voi credete... >
< Che cosa volete dire con ciò? >
< Io ho bisogno... di voi. Non posso essere solo contro Alain. Ho bisogno della vostra forza. >
< Sapete bene come io posso aiutarvi. Annullate questa follia. È per il vostro bene. >
< Mettendo così in gioco il mio onore? Non se ne parla proprio. Io devo riconquistarvi, oscar. È passato troppo tempo e quell'uomo non vi merita. >
< Riconquistarmi? Ma cosa stai dicendo? >
Esausto per la giornata e per l'accumularsi di tutte le cose, André cadde a terra distrutto mentre Oscar faceva una grande fatica nel farlo rialzare.
“Rapace di Saint – Michel, che cosa mi nascondete?”
< Oscar... Oscar, vi prego. Portatemi con voi. >
E nell'udire quelle ultime parole, Oscar portò André al sicuro nonostante il giorno dopo avrebbe per sempre sancito il destino di tutti, mentre domande senza risposte avrebbero attanagliato il presente di quella donna sulla reale identità di quell'uomo misterioso.
“Rapace... Chi siete veramente? In voi c'è qualcosa a me molto familiare, ma non posso confere tutto ciò con il mio amore che ho tenuto nel mio cuore tutto questo tempo. Voi forse non potrete mai capire.”

   
 
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