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Autore: Anakin Skywalker    16/01/2024    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Harry Potter avesse notato Ginny Weasley prima del sesto libro/film? Quali eventi sarebbero cambiati oltre alla loro relazione? Harry avendo qualcuno vicino con cui confidarsi oltre l'amicizia può fare scelte più oculate e cambiare il corso della storia?
Questa FanFiction vuole esplorare proprio questo e molto altro.
POV variabili da Harry a Ginny e a volte qualcun altro.
AVVISO: I primi capitoli saranno più veloci per arrivare alle parti più centrali della trama, ovvero quando i personaggi sono un po’ più grandicelli.
Abbiamo superato le 50k parole! (Al capitolo 25)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Note dell'autore
Demelza Robins, Ritchie Coote e Colin Canon sono effettivamente gli unici personaggi che la Rowling ha creato che erano in Grifondoro lo stesso anno di Ginny.

 
2. Hogwarts


Ginny scese dall'espresso per Hogwarts, il suo sguardo fu subito catturato dal castello avvolto nella notte illuminato solo dalla luce gialla e calda che filtrava dalle finestre.
Durante il resto dell'estate Ginny era riuscita a calmarsi davanti ad Harry, dopo che lui le aveva portato il gelato per il suo compleanno si era rilassata e riusciva a parlarci tranquillamente. Infatti avevano passato quel tempo alla Tana a ridere e scherzare insieme ai gemelli a scapito del povero Ron.
'Ma a proposito, dove sono?' Ginny si rese conto che il fratello e il sui migliore amico non erano da nessuna parte. Si mise sulla punta dei piedi per cercare di individuarli tra la marea di studenti che inondavano il binario.
'Ora che ci penso non li ho visti nemmeno in treno' realizzò Ginny.
“Primo anno da questa parte!” era la voce profonda e amichevole di Hagrid che chiamava mentre si faceva strada con una grossa lanterna.
Ginny lasciò perdere la ricerca, probabilmente erano già partiti verso il castello. Si unì al mezzo-gigante e lo seguì fino le sponde del Lago Nero.
“Ricordatevi questa serata, sarà l'unica volta che arriverete al castello via il Lago” spiegò Hagrid gettandosi su una barchetta che sembrava, sotto al suo peso, di voler affondare.
Ginny trovò una barchetta libera e si mise ad osservare la sagoma di Hogwarts specchiata sulla superficie dell'acqua.

“Ciao!” disse una voce acuta dietro di lei.
Ginny si voltò mentre gli faceva spazio sulla barchetta. “Ciao, piacere, sono Ginny Weasley” disse lei allungandogli la mano.
“Colin” disse lui afferrandogliela “Colin Canon”.
Il ragazzo aveva i capelli ricci e biondi che gli risaltavano gli occhi azzurri sognanti. Colin cominciò a frugare nella sua sacca e ne tirò fuori una fotocamera che, in confronto al suo corpo minuto sembrava enorme.
Colin iniziò a fotografare il castello ed il lago.
“Caspita, non si vedrà nulla in questo buio” disse lui trafficando con l'obbiettivo.
“Allora perché fai le foto?” chiese Ginny curiosa.
“Per fare pratica no? Da grande voglio diventare un giornalista per La Gazzetta del Profeta” spiegò tutto orgoglioso.
“Allora, Ginny, sa già in che casa vuoi essere smistata?” chiese Colin mentre le barche inizarono a muoversi verso al castello.
Ginny non ci aveva mai pensato, o meglio, aveva sempre supposto che sarebbe stata una Grifondoro perché tutta la sua famiglia lo era, anche Harry era Grifondoro. Ora tuttavia si rese conto che non ci aveva mai riflettuto, cosa sarebbe successo se fosse stata smistata in un altra casa? Serpeverde? Ginny rabbrividì al pensiero.
Colin prese l'iniziativa vedendo che Ginny non aveva risposto.
“Io penso che vorrei essere un Grifondoro” disse lui “ma anche Tassorosso mi attira, sono indeciso, per fortuna c'è il cappello parlante a decidere”
“Anche io vorrei essere una Grifondoro” ammise Ginny “i miei fratelli sono tutti Grifondoro, ed anche un mio amico”
“Conosci uno studente più grande?” chiese Colin tuttto eccitato.
“Si, è il migliore amico di mio fratello” Ginny stava pensando all'estate appena passata a divertersi con lui “Harry Potter”.
Colin quasi perse l'equilibrio.
“Tu conosci Harry Potter?” chiese quasi strillando.
“Si...” disse lei un po' spaventata.
“Devi assolutamente farmelo conoscere, ho letto tutto su di lui. Nel libro di Difesa contro le Arti Oscure viene addirittura citato” disse Colin mettendo via la fotocamera.
'Ecco' pensò Ginny 'un altro che vede Harry solo come un fenomeno da fotografare e sfruttare, non vede che oltre la fama, oltre la cicatrice c'è una persona'.
“Come no” rispose Ginny stizzita “magari ti farà anche una bella posa per la foto”
“Oh, scusa” disse subito Colin “non voglio essere invadente, solo che sono emozionato”
Ginny un po' si dispiacque di essere stata cattiva con lui, forse non se lo meritava.

Nel frattempo avevano raggiunto la rimessa del castello, tutti gli studenti del primo anno scesero di corsa dalle barche e seguirono Hagrid sulle scalinate fino al castello.
Finalmente Ginny era arrivata nella sua nuova casa che la avrebbe ospitata per i prossimi sette anni.
Si fermarono in una anticamera prima di una gigantesca porta dorata raffigurante nei quattro angoli un leone, un serpente, un tasso e un'aquila.
Una strega di una certa età li raggiunse, Ginny la riconobbe subito tramite le descrizioni di Fred e George. Era la Professoressa McGranitt.
“Benvenuti ad Hogwarts” esordì con un sorrisino “la vostra nuova casa”.
Ginny e Colin erano nella prima fila davanti a lei e la guardavano ammirati.
“Tra poco vi faremo entrare nella Sala Grande per la cerimonia di Smistamento, ricordate, la casa in cui verrete smistati compete per la Coppa delle Case, a fine anno la casa che avrà ottenuto più punti vince. I punti si ottengono rispondendo correttamente alle domande in classe e facendo servizi eccezionali per la scuola, viceversa vi verranno sottratti per comportamenti illeciti”
Finito il discorso la McGranitt si voltò e con un movimento fulmineo di bacchetta la grossa porta dorata si aprì.
Ginny fu immediatamente colpita da quella Sala, il soffitto sembrava continuare nel cielo aperto, migliaia di candele fluttuavano sopra alla loro testa ed infine lungo le quattro tavolate enormi tutti gli studenti di Hogwarts li stavano osservando.
Ginny non fece a tempo ad individuare i suoi fratelli che la cerimonia era già iniziata.
Lei continuava a guardarsi intorno, intontita dall'ebrezza del castello.
“Colin Canon” aveva chiamato nel frattempo la McGranitt.
“Grifondoro!”
Ginny si voltò e fece cenno a Fred e George che le stavano indicando la loro cravatta rossa e oro.
“Weasley Ginevra” disse la Professoressa.
Ginny riprese immediatamente coscienza di dove fosse e si avvicinò allo sgabello davanti al corpo insegnati in maniera meccanica, senza nemmeno pensarci.
Si sedette titubante, aveva le mani che le tremavano leggermente.
'Mmhh, un'altra Weasley vedo' disse una voce nella sua testa 'c'è molto coraggio, abilità sì, voglia di mettersi in gioco, lealtà. Potresti essere adatta ad ogni casa, tuttavia sarà meglio...'
“GRIFONDORO!” annunciò il cappello parlante ad Hogwarts.
Scese di corsa dallo sgabello e raggiunse i due gemelli.
“Congratulazioni!” le disse Fred prendendola sotto al braccio.
“Grazie” ripose lei con un sorriso stampato sulle labbra.
“Ormai è ufficiale” disse George.
“I Weasley sono completamente Grifondoro!” concluse Fred.
“Benvenuta Ginny” le disse formale Percy ostentando la spilla da Prefetto.
Lei gli fece un cenno, ma con lo sguardo cercò un'altra persona. Harry la stava guardando e le fece un leggero sorriso, forse un mese prima sarebbe scappata in preda al panico, ma ora era solo arrossita leggermente.


Harry uscì dall'aula di Difesa Contro le Arti Oscure esterrefatto.
“Miseriaccia, quello è un incompetente pieno di se!” disse Ron allungando il passo, come a volersi allontanare da Allock.
Harry rise di gusto.
“Hai ragione” convenne Hermione “non ci volevo credere, ma è proprio così. A parte il quiz con tutte quelle domande su di lui, non è nemmeno riuscito a recuperare i Folletti della Cornovaglia”
“Non posso credere che Silente abbia permesso ad uno come lui di insegnare” disse Ron ancora incredulo.
“Avrà avuto le sue ragioni” disse Harry analitico.
“In ogni caso è sempre meglio di come è andata a quelli del primo anno” disse Hermione disperata.
“Ovvero?” chiese Ron incredulo.
“Ovvero non solo gli ha somministrato lo stesso nostro test, ma ha liberato una specie di animale magico che ha riempito tutta l'aula di gelatina appiccicosa” spiegò Hermione.
“E tu come accidenti lo sai?” disse Ron “perché lei sa sempre tutto?” rivolgendosi ad Harry.
“Perché si da il caso che me lo abbia detto Ginny, che è del primo anno” disse Hermione come se fosse ovvio.
Ron stava per aprire bocca di nuovo ma Hermione lo anticipò.
“Ci parlo perché è nel mio stesso dormitorio” spiegò la ragazza.
Harry e Ron si guardarono ridendo.
“Hermione per caso hai già memorizzato l'orario di quest'anno?” chiese Harry spiazzato quando si trovarono in un corridoio che si biforcava.
“Ovvio, ora c'è pozioni!”.


Ginny dopo quella lunga prima giornata di scuola era finalmente tornata nella Sala Comune, ora dopo le prime lezioni aveva già ridimensionato l'entusiasmo.
Si sedette in una delle poltroncine davanti al caminetto scoppiettante per cercare di riposare.
Chiuse un secondo gli occhi, ma le venne subito in mente che da quando era arrivata non aveva ancora scritto a Tom!
Estrasse subito il diario e si mise a scrivere.
'Caro Tom, oggi ho fatto le mie prime lezioni ad Hogwarts, mi piace molto, solo che lo immaginavo diverso.'
'Ciao Ginny, lo so, la scuola è tutto tranne che prevedibile, con il tempo lo scoprirai'
'Mi dispiace solo non aver fatto amicizia in questo primo giorno, non voglio sempre disturbare i miei fratelli'
'Ginny, non hai bisogno di amici, hai me'
'Lo so Tom, ma comunque vorrei poter parlare con qualcuno a lezione. Avevo conosciuto un ragazzo la notte che sono arrivata a Hogwarts, ma non lo ho più visto'
'Non preoccuparti, avrai molte altre occasioni'
'E poi c'è Harry'
'Dimmi di più'
'Che c'è da dire...'
'Tutto'
Ginny si fermò un secondo con la piuma a mezz'aria, non sapeva veramente cosa scrivere.
'Lui è così gentile e premuroso, ma tutti lo vedono solo per la sua fama'
'Povero Harry Potter'
'Si, inoltre da quando siamo arrivati non abbiamo più parlato, dopo questa estate pensavo fossimo amici'
'Magari non è così buono come pensi'
Ginny appoggiò la piuma sul foglio ma non seppe come continuare.
In quel momento sbucarono dal buco dietro al ritratto dello Signora Grassa Colin Canon ed altre due persone.
Colin la vide e si sedette accanto a lei.
“Ciao Ginny, volevo presentarti due persone che ho conosciuto oggi!” disse lui raggiante.
“Ragazzi, lei è Ginny Weasley, l'amica di Harry Potter” continuò lui.
Ginny alzò gli occhi al cielo.
“Loro sono Demelza Robins e Ritchie Coote” li presentò Colin.
“Piacere” disse Ginny salutandoli.
I quattro ragazzi si sederono davanti al fuoco ed iniziarono a chiacchierare, prima timidamente e poi sempre più intensamente.
Ginny aveva i suoi primi amici ad Hogwarts.


Harry stava nella Sala Comune assieme a Ron ed Hermione, lei stava studiando come suo solito, mentre Harry e Ron facevano una partita agli scacchi magici.
“Pedone e4” disse Harry concentrato.
“Pedone e5” rispose Ron con scioltezza.
Ron era sempre stato meglio di lui a scacchi, già alla terza mossa era in difficoltà, sapeva come andare avanti, ma sapeva anche che il suo amico ed avversario sarebbe stato in grado di rispondergli a tono.
“Pedone d3” disse Harry insicuro.
“Pedone d6” rispose immediatamente Ron.
Harry affondò le mani tra i capelli spettinati. Dietro a Ron qualcuno si era alzato e aveva attirato la sua attenzione.
“Ron, chi sono quelli con tua sorella?” chiese Harry curioso.
Ron si voltò.
“Non ne ho idea, saranno dei suoi nuovi amici” disse scrutandoli mentre si dirigevano verso l'uscita della sala comune “ti muovi” disse ritornando alla partita.
“Regina g6” disse Harry senza nemmeno guardare la scacchiera, si era soffermato sui ragazzi che se ne stavano andando.
“Amico lo sapevo che eri scarso, ma non sapevo che lo fossi così tanto, Alfiere g6 mangia la tua Regina” rise Ron a crepapelle.
Harry guardò di scatto la scacchiera.
'Come diavolo ho fatto a non accorgermene?'
Hermione alzò lo sguardo dal suo tomo colossale.
“Harry, questo non lo avrei sbagliato nemmeno io!”
   
 
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