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Autore: Alex Ally    29/01/2024    1 recensioni
Conosciamo tutti la storia dei nostri eroici ninja stavolta però racconteremo la storia di altri eroi.
Coloro che gli hanno precedutto.
vedremo le origini della generazione di maestri elementari che hanno precedutto i ninja:
I poteri elementari sono un dono, ma anche un fardello.
La guerra è finita e la pace è finalmente tornata a Ninjago, ma sarà davvero cosi?
Per i maestri elementari ci sono ancora molti ostacoli davanti a loro, riuscirano a superargli?
La fine di una generazione e l'inizio di una nuova si intrecciano in quest'ultimo capitolo della storia.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lord Garmadon, Ray, Sensei Wu
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Capitolo sette: Shintaro(parte 1).

A Ninjago esistevano molte leggende, ma quelle preferite da Lilly riguardavano lo spinjiztu esplosivo. Una tecnica di cui persino Wu sapeva molto poco, ma Lilly voleva impararla e visto che il suo sensei non poteva aiutarla decise che c'era solo un posto dove andare.
Il tempio della terra, il tempio del suo elemento.
Solo che non sapeva dove fosse.
Quindi era partita, Wu l'aiuto a preparare i bagagli dicendole di fare attenzione e dandole ogni tipo di consiglio possibile per quanto riguardava i pericoli nascosti nelle varie aree di Ninjago. Non che le servì a qualcosa perché dopo settimane di ricerche e viaggi finì in un luogo dove quasi nessuno era andato.
In qualche modo Lilly era riuscita a trovare la strada per il leggendario regno d'avorio: era arrivata a Shintaro.

I ricordi di come fosse arrivata erano un po' confusi, si ricordava di aver sentito di montagne cosi alte che nessuno era mai riuscito a scalarle e cosi Lilly era andata lì sia per mettersi alla prova sia perché pensava fosse il posto giusto per le sue ricerche. Ma purtroppo quelle montagne erano veramente insormontabili, si era arrampicata per giorni finché alla fine era arrivata quasi alla fine delle sue proviste e non era ancora vicina alla cima.
In quel momento di disperazione si rese conto che le proviste non bastavano nemmeno per tornare indietro, era bloccata lì senza sapere cosa fare. Decise di andare avanti finché poteva, ma poi la fame e la stanchezza ebbero la meglio su di lei.
L'ultima cosa che ricordava prima dell'incoscienza era una strana figura vestita di bianco.
Pensando che fosse un angelo venuto a prenderla chiuse gli occhi lasciandosi scivolare nel sonno.
Invece si sveglio su un letto morbido e caldo in quella che era la stanza più lussuosa che avesse mai visto in vita sua. Non capiva quello che stava succedendo almeno finché nella stanza non entrarono due persone, un uomo e una donna, che decisamente non venivano da Ninjago.
«Vedo che ti sei svegliata.» disse la donna, aveva la carnagione pallida, bianca come la neve, lunghi capelli dorati ed era vestiti come quelle principesse che Lilly vedeva nei suoi libri di fiabe quand'era piccola.
«Io... chi sei tu?» chiese Lilly un po' nervosa, aveva sempre i suoi poteri in caso dovesse difendersi, ma il fatto di non sapere niente di questi suoi misteriosi soccorritori la preoccupava non poco.
«Io sono la regina Veridia e tu sei la benvenuta nel mio regno.» disse lei. «Ti abbiamo trovato svenuta sulle nostre montagne e cosi ti abbiamo portato qui.»
«Ma qui dove?» domando ancora Lilly.
«Ti trovi a Shintaro.» disse ancora Veridia.

Aveva sentito parlare di Shintaro, ma non avrebbe mai immaginato che un giorno ci sarebbe andata.
A quanto pare oltre al semplice svenire per la stanchezza aveva finito anche per prendersi un forte febbre e cosi Veridia le offri ospitalità finché non si fosse sentita meglio a patto pero di non dire a nessuno la strada per Shintaro. La regina ci teneva alla discrezione e per quanto le piacesse invitare persone dall'esterno sapeva della reputazione di Shintaro e non voleva che persone poco affidabili approfittassero delle risorse del suo regno.
Lilly acconsenti e scrisse a Wu e Lou dicendo loro solo che stava bene e che sarebbe tornata a casa presto. Visto ciò che le era capitato aveva deciso di interrompere il suo viaggio e tornare a casa appena fosse stata meglio.
Scrisse anche a Libby e spedi al lettera all'ultimo indirizzo conosciuto che aveva di lei, ma dubitava di ricevere una risposta.
Erano anni che nessuno sentiva qualche novità da parte di Libby e questa cosa la rattristava, per lei la maestra del fulmine era stata quasi una sorella maggiore durante gli anni della guerra delle Serpentine. Bè sperava che stesse bene visto che di più non poteva fare.
Nei giorni in cui rimase a Shintaro Veridia le fece fare un giro del palazzo raccontandole di come era diventata regina ancora giovane a causa della scomparsa dei genitori, le presento anche Vangelis, era il suo consigliere più fidato, ma visto gli sguardi che i due si lanciavano Lilly sospetto che fosse più di un semplice consigliere.
In ogni caso dopo un paio di settimane Lilly senti che stava finalmente guarendo perciò inizio a prepararsi per tornare a Ninjago anche se Veridia aveva insistito per farla accompagnare Lilly aveva rifiutato.
Non era più una bambina perciò non aveva bisogno di babysitter. Questo era infatti un comune argomento di discussione tra Lilly e Veridia e anche quel giorno nei giardini del palazzo stavano discutendo di ciò almeno finché Lilly non notò qualcosa che fino a quel momento le era sfuggito.
Veridia spiego che si trattava del vecchio passaggio per le miniere sotterranee di Shintaro chiuse ormai da anni. Non c'era niente lì e non ne valeva la pena nemmeno parlarne, ma Lilly si sentiva come attratta da quel luogo per questo la notte decise di andare a darci un'occhiata.

In realtà più andava in profondi e più doveva ammettere che Veridia aveva ragione: lì a parte le vecchie miniere non c'era niente.
Sperava di trovare qualcosa di interessante soprattutto dopo aver sentito la storia dello stregone Hazza D'ur, ma forse alcune leggende erano solo leggende e basta.
Stava per tornare in superficie quando senti un rumore alle sue spalle.
«C'è qualcuno?» domando avvicinandosi lentamente ad un'ombra che si muoveva in un angolo buio.
«Vieni fuori non voglio farti del male.» continuo Lilly prima di pentirsi di ciò che diceva quando si ritrovo davanti due giganteschi occhi verde brillante.
Urlo con tutto il fiato che aveva in gola quando un drago enorme come non ne aveva mai visto le ringhio contro.
  
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