2017
Mi chiamo Serena sono una ragazza di quasi ventuno anni di età passo le mie giornate a fare volontariato in una biblioteca precisamente a Carmagnola. Non tutti conosceranno questo paese almeno che anche voi come me non siate piemontesi o cose del genere.
Oggi la giornata in questa biblioteca sembra non passare, una tale noia. Dopo tutto siamo a metà settembre e anche il tempo annoia, oggi piove. Forse è un bene però che io non sia fuori a bagnarmi con la pioggia.
Per ora passare tempo qui dentro mi aiuta a sopravvivere al grosso peso della mia vita del tutto noiosa, oltre che a spendere il mio tempo qui dentro non ho altri stimoli.
Sono una ragazza alta un metro e settantadue, capelli biondi al naturale, occhi verdi e una carnagione chiara quasi cadaverica. Fino a qui direte che bella ragazza ma mi dispiace informarvi che sono leggermente robusta sulla pancia. Dopo tutto nessuno è perfetto.
Come ho detto mi sto annoiando ma solo adesso ho deciso di andare a vedere la sezione dei libri storici come è messa o almeno che sia tutto in ordine tra quegli scaffali.
Non a caso i primi libri che controllo sono quelli sulla seconda guerra mondiale, argomento che non ho mai trovato di mio interesse se devo essere sincera. Ci sono invece persone come mio padre che troverebbero preziosi come l'oro questi libri. Mi accorgo anche che qualcuno ha messo la biografia di Hitler vicino a un libro sulla vita di Giuseppe Garibaldi. Queste sono cose che non devono mai succedere.
Dopo qualche breve minuto che faccio ordine e sistemo i libri messi nel posto sbagliato, qualcuno mi tocca sulla spalla destra. Mi giro di scatto lanciando quasi un urlo.
« Shalom » mi dice una voce.
Mi accorgo che dietro di me si trova un ragazzo giovane o credo sui trent'anni.
« Ha bisogno?» domando.
« Shalom » mi ripete lui.
Oh cielo … mi è capitato un indiano o un arabo sicuramente.
Poco dopo lui continua a parlare.
« Shmi Gavriel » mi dice.
Io sono confusa. Per fortuna mi accorgo che era arrivata Elisa una mia collega.
« Elisa scusami tanto ma potresti vedere cosa vuole questo ragazzo? Parla in una lingua che io non conosco bene credo sia arabo o indiano qualcosa di simile. Puoi occupartene tu mentre io sistemo qualche scaffale?» domando alla mia collega.
« Certamente » risponde Elisa.