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Autore: niny95    03/02/2024    3 recensioni
Sono passati 16 anni dal lancio del Sortilegio Buono. Nei Reami Uniti la vita scorre tranquilla. 
Hope Jones ha 16 anni e nella sua vita gli unici problemi sono causati dalle verifiche e dai ragazzi.
Ma la sparizione di alcuni ragazzini mina la serenità dei Reami Uniti.
Quando improvvisamente anche Emily Mills, figlia della Evil Queen e Wish Robin, subisce la medesima sorte Hope e i suoi amici vanno alla sua ricerca.
Chi è che sta rapendo i ragazzini? Riuscirà la Next Generation a salvare Emily? E che ne è degli eroi che tutti conosciamo?
Dal testo:
La ragazza annuì con noncuranza «Credo che … dovremmo occuparcene noi.»
«Occuparcene noi?» Cole inarcò nuovamente un sopracciglio, mettendo ben in evidenza il neo sotto l'occhio destro «Di cosa stai parlando?»
Hope sospirò, come se quella conversazione le costasse più fatica di quando volesse ammettere «Delle sparizioni-» disse poi si corresse velocemente «Della sparizione di Emily.»
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Anastasia Tremaine, Emma Swan, Hope Jones, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Next Generation'
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Capitolo 6  
Decisione   
  
Era passato un lungo mese da quando Emily era stata rapita.   
Rapita, Hope faticava quasi a crederci, perché proprio Emily? Lei che era così prudente, che fin dall’inizio aveva prestato attenzione a ogni singola sparizione. Le mancava così tanto. In sedici anni, non ricordava un solo giorno in cui non era insieme a lei e Cole. Sbuffò sonoramente, gettando un'occhiata alla porta: fin da quando aveva saputo della sparizione di Emily, infatti, Hope restava in soggiorno, seduta sul divano, aspettando impazientemente l'arrivo di Emma, per poter sapere nell'immediato le novità.   
E come da programma, non appena la chiave girò nella toppa Hope scattò in piedi. Non diede alla madre neanche il tempo di togliere il giubbotto per appenderlo sull'appendiabiti che subito andò all'attacco «Allora? Ci sono novità?» lo sguardo che la donna le riservò sembrava dire Non anche tu.  
Hope però non si fece fermare e seguì la madre in cucina, mentre preparava il caffè «Quindi niente?»  
Emma sospirò, bevve un sorso di caffè bollente e rispose «Ti ho già detto che se avessi avuto novità te lo avrei detto.»  
«Sicura di star facendo tutto il necessario?» Hope avrebbe voluto mordersi la lingua, ma ormai il danno era fatto.  
Emma le riservò uno sguardo talmente tagliente che alla ragazza si gelò il sangue nelle vene «Pensi che sia semplice, vero?»   
«Ma … -» provò a dire ancora Hope ma la donna la fermò nuovamente «Pensi che non mi stia impegnando abbastanza, eh? Magari pensi che non mi importi abbastanza di Emily vero, ragazzina? Del resto per me non è niente, non l'ho mica vista nascere, eh?»   
«Io …» Hope sospirò «Non volevo.»   
Emma scosse la testa «Sì, che volevi. È esattamente quello che volevi.»  
La ragazzina aprì la bocca per dire qualcosa, non avendo niente di meglio da dire la richiuse dopo poco. «Io … io vado nella mia stanza.»  
Non appena arrivò nella sua stanza si buttò a peso morto sul letto Così stupida pensò.    
Hope ritornò in cucina pochi minuti dopo, le mani dietro la schiena e lo sguardo basso «Ecco io … penso che c’è una pista che probabilmente non hai considerato.»    
Emma la guardò un solo istante «Sentiamo» sbottò, ancora visibilmente infastidita.    
«Ecco …  quando Emily è sparita eravamo andati insieme nella nuova Sala Giochi. Dovresti andare a guardare lì.»   
Emma la guardò dubbiosa «Sala Giochi? Che diamine stai blaterando?»    
«Vicino alla Torre dell’Orologio ha aperto questa nuova Sala Giochi, House Kat.»    
Emma inarcò un sopracciglio «Hope, non so a che gioco stai giocando. Non ha aperto nessuna Sala Giochi vicino la Torre dell’Orologio, lo saprei se così fosse. Adesso lasciami stare, ho di meglio da fare che stare a pensare a sale giochi immaginarie. E va’ a dormire, domani hai scuola.»    
«Non sto mentendo!» sbottò la ragazzina, ma Emma non la stava più ascoltando. Così Hope girò le spalle e tornò nella sua stanza, sbattendo la porta con tutta la forza che aveva.   
Hope non ci poteva proprio credere, il giorno prima aveva detto a sua madre tutto quello che sapeva sulla sparizione di Emily e lei non le aveva dato minimamente retta!  
 Quel giorno non aveva visto l'ora di lasciare casa neanche le avessero messo le ali ai piedi, aveva fatto una capatina al  Granny's, giusto il tempo di comprare un muffin al volo — piuttosto che i suoi soliti pancake inondati di sciroppo d'acero — il turno di Neal, tra l'altro, non era ancora iniziato quindi non si era trattenuta più del dovuto. Quando arrivò a scuola, evidentemente, la sua nuvola scura doveva essere ben visibile, perché infatti Cole la salutò con un «Tutto bene?» inarcando un sopracciglio.  
La ragazza annuì con noncuranza «Credo che … dovremmo occuparcene noi.»  
«Occuparcene noi?» Cole inarcò nuovamente un sopracciglio, mettendo ben in evidenza il neo sotto l'occhio destro «Di cosa stai parlando?»  
Hope sospirò, come se quella conversazione le costasse più fatica di quando volesse ammettere «Delle sparizioni-» disse poi si corresse velocemente «Della sparizione di Emily.»  
Cole si passò una mano tra i capelli, sospirò «Fammi indovinare: questa decisione l'hai presa stamattina?»  
Hope si ammutolì, ma Cole la conosceva troppo bene per aver bisogno di una vera risposta «Hai almeno un piano?»  
Hope non rispose nuovamente e Cole ebbe la risposta che cercava.  
   
~~~  
   
Era passato un mese da quando Emily era stata rapita e la speranza che qualcuno venisse a tirarla fuori da lì iniziava ad affievolirsi.   
La routine era sempre la stessa: portavano da mangiare tre volte al giorno — sempre se quella sorta di sbobba poteva definirsi mangiare — poi uno dei cavalieri, sempre il solito, Kraznyy, rimaneva lì a controllarli. Non che potessero fare chissà che … i bambini più piccoli piangevano, mentre quelli più grandi li rassicuravano, qualcuno dormiva, altri parlavano tra di loro forse nella speranza di scacciare la noia. Avevano provato a scappare inizialmente, avevano urlato fino a perdere la voce, chiedendo di lasciarli andare. Avevano provato a scavare fino a farsi sanguinare le unghie. Chi, come Emily, aveva la magia aveva provato a usarla, ma senza risultati. E dopo un mese senza risultati alla fine la maggior parte di loro si era semplicemente rassegnata. Emily invece, grazie anche al supporto di Mary, manteneva ancora una fiammella di ssperanza: era flebile, destinata a spegnersi a un soffio di vento, ma per il momento persisteva.  
La ragazza si avvicinò alle sbarre: se proprio doveva rimanere lì, almeno poteva iniziare a provare a far aprire il cavaliere, portarlo dalla sua parte, magari «Non ti scoccia?» chiese innocentemente, sbattendo i grandi occhi verdi.  
Kraznyy sembrò non capire «Cosa?» chiese dimenticando momentaneamente che non gli interessava chiacchierare con una ragazzina. Emily fece spallucce «Questo. Badare a noi, mentre quei due se la spassano chissà dove.»  
Fu il turno del cavaliere di fare spallucce «No» disse poi «Kazimir è innamorato di Chernyy da eoni, non gli negherei mai di passare del tempo con lei» poi come pensando a quello che aveva appena detto liquidò la questione con un gesto della mano «In ogni caso nulla che tu possa davvero capire.»  
Emily scosse energicamente la testa «Oh no, in realtà capisco bene. Cole, il mio migliore amico è innamorato di Hope da tutta la vita. Solo che è troppo codardo per confessarglielo.»  
«Non si tratta di codardia.» rispose a quel punto Kraznyy seriamente.  
«In che senso?» chiese Emily curiosa, ma il cavaliere si era di nuovo chiuso a riccio.  
 «Stavo pensando …» aveva preso parola Mary dopo poco, forse nella speranza di spezzare quel silenzio opprimente «- … quindi Kate e Cole?»  
Emily fece spallucce «Una farsa!»  
«Sì, questo lo sapevo.» disse Mary, vedendo evidentemente l’espressione confusa di Emily aggiunse «Voglio dire …  il piano sta funzionando?»   
«In realtà credo di sì, Hope sembrava molto infastidita a vederli insieme.» rispose Emily pensierosa.   
«Lo sapevo!» esclamò Mary, la voce qualche nota più alta del normale le costò un'occhiataccia da Kraznyy.   
«Invece … che mi dici di Kate? Pensi che provi qualcosa per Cole?» chiese Emily ignorando il Cavaliere Rosso.  
Fu il turno di Mary di fare spallucce «Non lo so» bisbigliò piano «Kate è la mia migliore amica, eppure a volte non so cosa le passi per la testa.»  
Emily per tutta risposta le si avvicinò soltanto, passandole un braccio intorno alle spalle, nel tentativo di confortarla: «Non penso che dovresti fartene una colpa.»  
~~~  
   
Cole non sapeva dove sbattere la testa: quando Hope si metteva in testa una cosa era difficilissimo farle cambiare idea, e quest'ultima era la più pericolosa che avesse mai avuto. Ma sapeva anche molto bene che, se non avesse accettato, quell'irresponsabile della sua migliore amica sarebbe stata del tutto capace di andare a indagare da sola, senza uno straccio di piano, tra l'altro. No, non poteva proprio permetterglielo, scosse la testa energicamente forse per dare maggior vigore ai suoi pensieri.  
«Chi ti fa penare così tanto?» chiese Kate, entrando in classe in quel momento sedendogli vicino. 
Cole sospirò, cosa avrebbe dovuto dirle? Hope vuole imbarcarsi in un'indagine che potrebbe rivelarsi pericolosissima? Nah, anche se aveva deciso di accettare, non era il caso di mettere nel mezzo anche Kate «Sono preoccupato per Emily» mentì infine.  
Kate annuì d'accordo «Anche io, non è mai successo che non vedessi Mary per così tanto tempo» e solo in quel momento Cole si rese conto delle profonde occhiaie che la ragazza aveva «Spero con tutto il cuore che stia bene.»  
«Sì, anche io» sospirò, mentre la decisione appena presa si rinsaldava nel suo animo. Era l’unica cosa sensata da fare.  
«Ci sto!» aveva esclamato infine, una volta che l'ultima campanella era suonata.  
Hope, che aveva smesso momentaneamente di sistemare i libri nella propria tracolla, inarcò un sopracciglio «Davvero?»  
«Sì», sospirò Cole «Ma abbiamo bisogno di un piano e soprattutto non indagheremo da soli.»  
Lo sguardo accigliato di Hope rimase puntato sul volto del suo migliore amico: era decisa a non perdere neanche il minimo cambiamento delle sue espressioni «A chi stavi pensando?» indagò.  
«Alex e Neal.» rispose Cole con sicurezza, sostenendo il suo sguardo.  
La sua migliore amica gemette «Non accetteranno mai!»  
Cole fece spallucce «Tentar non nuoce, non è una cosa che possiamo fare da soli.»  
«No, hai ragione» sospirò la figlia della Salvatrice, rassegnata.  
Da brava figlia di sua madre, era evidente che aveva pensato che avrebbero potuto cavarsela benissimo loro due da soli ma … la verità era che non avevano altro che un’unica pista e poco altro. E due sedicenni, da soli, non sarebbero andati molto lontano. Se solo ci fosse stata Emily … ma non era il momento di pensarci. Alex e Neal potevano essere una buona aggiunta alla loro squadra. «Abbiamo bisogno d'aiuto» concordò, preparandosi a fare una telefonata che non aveva la più pallida idea di come impostare.  
   
~~~  
   
Quando Hope l'aveva chiamato per dargli appuntamento al Granny's insieme ad Alex e Cole, Neal non aveva saputo cosa pensare ma non avrebbe mai neanche lontanamente immaginato le parole che uscirono dalla bocca della nipote.   
«C'è una pista che non è stata ancora presa in considerazione, per quanto riguarda le sparizioni. E io e Cole abbiamo intenzione di indagare per vedere dove potrebbe portarci» sospirò, due volte, forse nel tentativo di metabolizzare quanto gli era appena stato detto, infine si scambiò un breve sguardo con Alex prima di guardare i due ragazzini «Quindi fatemi capire bene: pensate di avere una pista sulle sparizioni e ne state parlando con noi perché … vorreste indagare insieme?»     
Hope bevve un sorso della propria cioccolata calda, prima di annuire «Esattamente.»     
Neal guardò la nipotina con curiosità, si passò nervosamente una mano tra i capelli «E questa pista non potete darla a Emma?»     
Hope fece un verso contrariato, Neal sospirò nuovamente, se Emma avesse saputo che stava valutando di aiutare sua figlia in un'indagine che al novantanove per cento sarebbe stata pericolosissima, probabilmente l'avrebbe ucciso. Eppure, lo sguardo dei due ragazzi era talmente risoluto che era chiaro a tutti che avrebbero fatto ugualmente di testa propria «Io … -» iniziò Neal ma fu interrotto da Alex «Dovreste portare questa pista a Emma» disse con sguardo glaciale «Deve occuparsene lei.»   
«E pensi che non ci abbia provato?!» rispose Hope tagliente «Non mi ha minimamente ascoltato!» poi prese un sospiro tremante «Sentite, tanto indagheremo ugualmente anche senza di voi, quindi …»   
«Okay, vi aiuteremo.» disse Neal interrompendola.   
Quando i due ragazzi se ne furono andati Alex lo guardò, lo sguardo imperscrutabile.   
 «Lo so, lo so. Non sei d'accordo» Neal mise le mani avanti «Ma conosco bene Hope. Se non avessi accettato avrebbe fatto ugualmente d testa sua.»   
Alex annuì «No, hai ragione. È solo che … vorrei che non si mettessero nei guai.»   
Neal annuì «Ed è per questo che ci siamo noi.»    
 
Note: Mi ero quasi dimenticata di postare, male male XD
Scherzi a parte, in questo capitolo inizia a formarsi la nostra squadra! E chi l'avrebbe detto che un giorno Cole sarebbe stato quello con più sale in zucca?! Si vede che manca Emily 😆!
In ogni caso spero che la storia continui a piacervi!❤
L'aesthetic di oggi su Neal, anche se si vede poco, perchè pian piano voglio presentarvi tutti i personaggi così come li immagino👀
E niente, credo di aver detto tutto, e noi adesso ci vediamo il 24
Niny  ❤
      
    
   
 
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