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Autore: Dello90    08/02/2024    2 recensioni
Se Rin fosse la sorella maggiore di Kagome e se entrambe venissero catapultate nell'epoca Sengoku dal Pozzo Mangia Ossa, come si approccerebbe Sesshomaru a Rin?
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rin e Sesshomaru rientrarono nel salone e ai loro occhi si presentò una scena orribile: Naraku si era palesato con le sembianze di un enorme ragno con la sua faccia e tra una delle sue zampe stringeva la madre di Sesshomaru.

Tutti gli altri demoni presenti alla festa erano svenuti a terra.

 

 

“ Eheheh” ghignò Naraku “ Questa sarebbe la potenza dei grandi demoni? È bastata la mia aurea velenosa per farli perdere i sensi. Ora divorerò tutti e diverrò ancora più forte”

 

 

“ Non cantare vittoria troppo presto, Naraku!” Inuyasha, Sango e Miroku uscirono allo scoperto.

 

 

Naraku sorrise diabolico ed esclamò: “ Ottimo! Ci siete anche voi…Così potrò completare pure la sfera! Deve essere la mia giornata fortunata…”

 

 

“ Sarà fortunata per noi!” Intervenne Miroku “ Oggi chiudiamo questa storia!”

 

 

Rin sentì un ringhio accanto a lei.

 

Si voltò e vide gli occhi di Sesshomaru divenire rossi come il sangue, le sue zanne allungarsi e gli artigli diventare più affilati.

 

 

Naraku si voltò verso il punto da cui sentiva provenire un’aura demoniaca potentissima.

 

 

“ Tu devi essere Sesshomaru, il demone più forte al mondo. Ancora per poco…Quella che stringo è tua madre, giusto? Mi basterà inglobare lei per distruggerti. Anzi, per distruggere tutti voi! Ahahaha”

 

 

Sesshomaru si scagliò con gli artigli contro Naraku.

 

Fu il segnale dell’inizio della battaglia.

 

Tutti si lanciarono all’attacco con le proprie armi sul corpo del nemico.

 

 

Durante il combattimento il corpo di Naraku continuava a mutare. Ogni volta che Sesshomaru stava per raggiungere la madre, il maledetto continuava a ricombinare le parti del suo fisico e il grande demone era al punto di partenza.

 

 

Ad un certo punto la zampa che sorreggeva la Signore Madre si spezzò.

Kagome aveva scagliato una freccia purificatrice ed era riuscita a liberare la demone.

 

 

“ La prendo io!” urlò Rin e afferrò al volo la madre di Sesshomaru che stava precipitando.

 

 

Rin e il grande demone si lanciarono uno sguardo complice e si sorrisero.

 

 

Da quel momento non c’era più nessun motivo per trattenersi dall’attaccare con tutta la forza possibile il nemico.

 

 

Lo scontro era cruento. 

Naraku continuava ad attaccare senza sosta il gruppo, ma era più debole ed in inferiorità numerica. Parti del suo corpo volavano ovunque e, appena si staccavano, Kagome li purificava con le sue frecce.

 

 

Un pezzo però sfuggi alla vista di Kagome, lo vide Rin.

 

Quella parte di Naraku sembrava una lancia e puntava dritta verso la schiena di Sesshomaru.

 

La ragazza lasciò la Signora Madre e si frappose tra il grande demone e il pezzo amputato, che la trafisse al centro del petto.

 

Sesshomaru sentì odore di sangue alle sue spalle, si voltò e vide Rin accasciarsi al suolo.

 

Riuscì ad afferrarla un secondo prima che la sua testa sbattesse a terra.

 

“ Rin…Rin apri gli occhi” disse il grande demone.

 

 

La ragazza aprì leggermente gli occhi e disse:

 

 

“ Sesshomaru, sei salvo…Non riesco a perdere l’abitudine, vero? Stavolta però non mi è andata molto bene…”

 

 

“ Stupida!” sibilò tra i denti lui “ Perché l’hai fatto? Hai un buco nel petto! Come posso salvarti stavolta?” e una lacrima gli scese dagli occhi.

 

 

A Rin si strinse il cuore.

 

 

“ No, ti prego! Non essere triste. Me ne vado contenta. Sono arrivata qui che non sapevo cosa fosse l’amore e grazie a te ora lo so. Non era poi così difficile trovare l’uomo per me, dovevo solo viaggiare nel tempo” 

 

 

Rin provò a ridere, ma il sangue ormai aveva riempito i suoi polmoni e iniziò a tossire.

 

 

“ Sesshomaru, c’è solo una cosa che voglio fare prima di morire”

 

 

Così dicendo, la ragazza afferrò la nuca del grande demone e si avvicinò per baciarlo.

 

 

“ Non eravamo ancora riusciti a concludere un bacio come si deve”

 

 

La ragazza sorrise, chiuse gli occhi e la testa le cadde all’indietro.

 

 

Sesshomaru sentì la mano che lo stava trattenendo scivolare via, era morta.

 

 

Il grande demone sentì la rabbia crescergli dentro e svelò la sua vera natura.

Si trasformò in un cane bianco gigantesco e con un balzo fu su Naraku e lo sventrò con le sue fauci.

 

 

Dal corpo di Naraku uscì la Sfera dei Quattro Spiriti e Kagome corse a recuperarla per purificarla, lei ancora non si era accorta che sua sorella era morta.

 

La ragazzina unì i suoi frammenti a quelli che erano di Naraku e la Sfera si completò. Kagome si ricordò anche di quando il nonno le raccontò che la sfera sarebbe sparita solo quando le fosse stato richiesto l’unico desiderio corretto.

 

Kagome aveva capito quale fosse: la sfera doveva essere distrutta. Se quella piccola perla non fosse mai esistita, nessuno dei suoi cari avrebbe mai dovuto sopportare quello che era accaduto, così lo urlò a gran voce:

 

 

“ Sfera dei Quattro Spiriti, sparisci per sempre!”

 

 

E così accadde.

 

Ci fu una grande luce rosa che avvolse tutti e poi la sfera scomparì.

 

 

“ Ce l’abbiamo fatta! Abbiamo vinto” esultò Kagome “ Rin hai visto? Rin! Rin…”

 

 

Fu allora che Kagome vide la sorella stesa per terra priva di vita e Sesshomaru in piedi davanti a lei.

 

 

Tutti si precipitarono intorno alla ragazza.

 

 

Rin era bellissima anche nella morte. 

 

Proprio mentre pensava questo, Sesshomaru sentì la Tenseiga pulsare e vide intorno a Rin degli spiriti dell’Al di Là. Spinto dall’istinto, estrasse la Tenseiga e lì colpì.

 

 

Nessuno seppe che effetti avesse sortito il colpo, perché Rin e Kagome iniziarono a dissolversi per poi sparire nel nulla.

 

 

Il Foro del Vento di Miroku si chiuse, Kohaku apparve libero dal controllo di Naraku in mezzo al salone e corse tra le braccia di Sango, ma nessuno sapeva dove si trovavano e come stavano le due sorelle.

 

 

 

“ Rin, non doveva andare così. Come farò senza di te”

 

 

Kagome piangeva disperata, ma Rin d’un tratto spalancò gli occhi.

 

 

La sorella minore abbracciò la maggiore gridando: “ Sei viva!”

 

 

“ Già” rispose Rin “ Ne sono sorpresa anche io…Kagome hai visto?! Siamo al tempio, siamo a casa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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