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Autore: Sunnydafne    14/02/2024    1 recensioni
Seguito di "Le 5 fasi del dolore". Uno sguardo al tempo di separazione tra Inuyasha e kagome, la vita quotidiana e piccoli e grandi cambiamenti.
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Rumiko Takahashi. 

Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

 

Una mattina, perlustrando le zone della sua foresta, Inuyasha percepì l'aura di suo fratello, erano stati alleati nella lotta contro Naraku e non cercava più attivamente tessaiga, ma il suo livello di guardia si alzò pensando che nulla di buono poteva portare suo fratello al villaggio che chiamava casa.

I passi che lo portarono verso Sesshomaru erano in direzione della capanna della vecchia sacerdotessa, appena Inuyasha realizzò la destinazione del demone completo accelerò la sua andatura.

Fu sorpreso della scena che lo accolse al suo arrivo da Kaede. La donna stava conversando con Sesshomaru in modo cortese e gentile, sorridendo allo storico demone. Poco distante, seduta sotto un albero, c'era la ragazzina che accompagnava suo fratello nell'ultimo periodo, era imbronciata con occhi lacrimosi, le ginocchia abbracciate strettamente al petto mentre osservava i due parlare.

Un moto di compassione si svegliò in Inuyasha per Rin, la ragazzina sempre allegra e sorridente adesso sembrava un’altra, così affrante e delusa. Dedusse che la colpa fosse del demone stesso, ma cosa ci facevano lì?

Il suono del suo nome lo distrasse dallo studio sulla ragazzina

”Inuyasha “ il tono di suo fratello era freddo e distaccato come al solito

”Sesshomaru, cosa ci fai qui? “

”non che siano tuoi affari, ma sono venuto per parlare con la sacerdotessa di questo villaggio “

”questo lo vedo anche da me“ in pochi passi Inuyasha si avvicinò al duo di adulti

”su via Inuyasha “ interruppe Kaede ”non essere maleducato “ lo riproverò lasciandolo senza parole, ma la vecchia continuò senza darci peso ”vedrai tu stesso comunque il motivo che ha portato Sesshomaru Sama qui da me, giusto mio signore? “ chiese rivolgendosi a Sesshomaru per la domanda.

Sesshoumaru annuì

” da oggi in poi il nostro villaggio avrà un membro in più, la piccola Rin“

”Tsz! Quindi te ne vuoi sbarazzare? “ chiese senza tante cerimonie al fratello. Un orecchio peloso colse un singhiozzo mal celato da parte della ragazzina - quindi era questo il motivo della sua tristezza.

”non ti devo alcuna spiegazione “ così dicendo il demone si voltò allontanandosi dal piccolo gruppo, lasciando dietro di sé una ragazzina in lacrime.

”che bastardo“ commentò Inuyasha davanti alla scena.

”non essere così severo nei confronti di tuo fratello Inuyasha, in realtà ha valide motivazioni, non che alleggeriscono il cuore di quella ragazza “

”Tsz! “

”Rin sta crescendo“ continuò la vecchia ”ha bisogno di conoscere il mondo umano per quello che è, non solo il lato malevolo della vita, qui potrà vivere in pace e serenamente “ concluse avvicinandosi alla ragazza che ancora sedeva piangendo sotto l'albero.

Inuyasha guardò il duo parlare per un po', ma decise di lasciarle da sole a risolvere il guaio emotivo che aveva creato Sesshomaru.

 

Qualche giorno dopo Inuyasha e Miroku partirono per uno sterminio in un villaggio vicino, lavoro che avrebbe richiesto solo una giornata, dato che il monaco non voleva allontanarsi dalla moglie quasi a fine gestazione.

"Quindi Inuyasha, cosa ne pensi dalla graziosa aggiunta al nostro viaggio? “ intonò una conversazione il monaco

”ti riferisci a Rin? “

”a chi altro, amico mio! “

”Tsz! “

”ne ho parlato con Kaede ieri“

”sì, e quindi? Mio fratello è il solito stronzo, non so neanche perché se la sia portata dietro così a lungo! “

”potrai non crederci, ma si è sicuramente affezionato alla ragazzina “

”Tsz, bel modo per dimostrarlo “

”lo ha fatto per il suo bene, non ti ricorda qualcun'altro?! “

”cosa?! Era diverso! “

”certo! “

”certo che sì, io volevo mandarla via per le battaglie e il pericolo, cosa? Sesshomaru l'ha tenuta in giro quando ancora c'era Naraku e ora che è tutto tranquillo la scarica! “

”non è della sua sicurezza che si stava preoccupando, amico mio “

”e quindi cosa? Non crederai alla fesseria che ha girato a Kaede! “

”non credi che voglia farle conoscere i modi umani? “

”cosa? “

”ah! A vollte sei proprio cieco Inuyasha, fattelo dire, non vedi più il là del tuo naso “

”cosa vorresti dire“

”non pensi che Rin stia diventando una giovane donna molto avvenente? “

”è questo cosa c'entra? “

”penso che lo vedremo in futuro, fatto sta che Rin sta crescendo, forse non voleva ricoprire una figura paterna per lei“

”parli parli, ma non dici niente monaco“

Miroku sorrise cambiando discorso.



*



Erano poche le cose che spaventavano Inuyasha, Sango che partoriva si era appena aggiunta alla corta lista.

Le urla erano iniziate in piena notte, anche dalla sua capanna, non proprio vicina alla loro, aveva sentito le grida di dolore della donna. Correndo velocemente passò da Kaede, svegliandola e caricandola sulle spalle per portarla alla casa dei coniugi.

Incontrarono Miroku, vicino alla sua capanna, in corsa per chiamare la sacerdotessa del villaggio. Ringraziò l'amico hanyou per aver portato la donna, cercando di nascondere la sua velata preoccupazione.

I due uomini rimasero fuori dalla capanna per un tempo infinito, il sole sorse e la luce illuminò la brina depositata sul terreno. L'inverno non era ancora finito, ma le notti erano ancora fredde e le mattine gelate. I due sedevano su dei tronchi di fronte allo porta, un piccolo fuoco tra loro per scaldare e illuminare le ore buie.

”vado dentro! “ affermò il monaco alzandosi, il suo sguardo preoccupato ma deciso

”Kaede ha detto di non disturbare“ lo riprese Shippo che era tornato recentemente dalla scuola, in previsione dell'imminente nascita.

”Sango ha bisogno di me“ il tono sconsolato e afflitto del monaco toccò una corda nel cuore del mezzo demone. Pensò a quanto fosse difficile sentire la propria donna in preda ai dolori e non poter fare niente. Per un attimo pensò di trovarsi lui stesso nella situazione, Kagome che partoriva i suoi cuccioli. Lui avrebbe preteso di essere al suo fianco.

”vai monaco“ disse con tono sicuro ”sono anche i tuoi cuccioli, devi essere accanto alla tua donna “ le sue parole erano sicure, niente al mondo lo avrebbe tenuto lontano da Kagome se fossero nella situazione. Cercò di scacciare il pensiero malinconico dalla mente, troppo doloroso anche solo soffermarsi su esso.

Miroku, ignaro dei suoi pensieri, acconsentì con un rapido movimento della testa e ringraziò velocemente l'amico.

Con coraggio spostò la tenda di canne che fungeva da porta ed entrò.

La voce di Kaede suonò forte e risoluta spiegando al monaco che sarebbe andato tutto bene e che sarebbe presto finita.

Sconsolato Miroku uscì nuovamente all'esterno della capanna.

Ci volle un eternità, ma alla fine fuori dalla capanna il trio di maschi sentì finalmente il primo vagito. Miroku fu pronto ad entrare subito dopo, ma una Rin sorridente apparve alla porta impedendo l'avanzata del monaco.

”oh, Miroku Sama, è una splendida bambina, Kaede la sta pulendo, tra un po' portai incontrarla, ma per adesso aspettiamo il secondo quindi non puoi ancora entrare“ sorrise e si girò per tornare dentro.

Miroku tornò al suo posto con sguardo sognante, ripetendo tra sé e sé ”ho una figlia “,Inuyasha poté solo sorridere di cuore al suo amico.

Non passò molto tempo quando anche la seconda bambina fece il suo primo strillo al mondo.

Miroku aspettò scalpitando di avere il permesso per poter entrare e vedere la sua nuova famiglia. Rin dopo la seconda nascita uscì nuovamente per comunicare al mocaco che aveva due bellissime figlie, entrambe sane e forti.

L'unica cosa che InuYasha riuscì a pensare era che il karma era decisamente a lavoro qui.

”beh, congratulazioni.. Due femmine.. Proprio la giusta punizione divina per i tuoi comportamenti lascivi“ sorrise il mezzo demone

”il Buddha è misericordioso con me, regalandomi così tanta gioia“ disse ancora stordito dall'evento gioioso

”avrò un bel po' da fare, certo“ continuò ”se hanno preso la bellezza dalla loro madre“ Inuyasha riconobbe il momento che il monaco realizzò le sue parole precedenti ”beh, comunque queste ragazzine avranno uno zio protettivo, quindi nessun maschio sano di mente si avvivinerebbe mai a loro con intento malevevolo.. Giusto? “ chiese conferma tra la minaccia e la speranza.

”giusto, giusto“ rise di lui l'amico, realizzando un secondo più tardi di essere stato definito zio.



*

 

Le gemelle erano rumorose, appena nate non smettevano un momento di piangere. Quando una era tranquilla, l'altra attaccava la sinfonia di strilli facendosi seguire subito dopo dalla sorella. Se non avesse saputo di meglio avrebbe pensato che fossero possedute o maledette.

Quella mattina, una delle tante, portò un po' di pescato all'allegra famiglia, sembrava un momento raro di tranquillità a casa dei suoi amici, nessun suono di urla o pianti arrivava alle sue orecchie mentre si avvicinava, facendo per un momento pensare al mezzo demone che non ci fossero, ma i loro odori erano forti quindi accantonò questa idea.

Entro lentamente nella capanna, ad accoglierlo fu la scena di pace totale che percepiva dall'esterno.

Sango riposava distrutta sul futon, Miroku aveva una bambina addormenta tra le braccia e Rin aveva l'altra con sé mentre canticchiava una canzoncina alla bambina semi cosciente, mentre passeggiava per la capanna.

Miroku gli fece un cenno di ringraziamento quando notò il pesce che aveva portato, Inuyasha lo posò in un angolo per dopo e si sedette accanto all'amico osservando Rin.

”è stata di grande aiuto“ mormorò Miroku all'orecchio sensibili ”ci ha aiutato tutta la mattina, permettendo così a Sango di recuperare un po' di sonno arretrato“

Inuyasha annuì, vedendo la ragazzina avvicinarsi a lui.

”Inuyasha sama“ bisbigliò lei porgendoli il fagotto addormentato ”dovrei andare ad aiutare un po' Kaede, se non ti dispiace tenere la piccola, non penso che sia ancora disposta a essere lasciata“

Inuyasha osservò Rin e poi la piccola tra le sue braccia, il suo sguardo stupito e incredulo. Davvero l'avrebbe data a lui? Si girò verso l'amico, sicuramente il monaco non avrebbe permesso che la prendesse, ma si sbagliava quando il suddetto fece un segno affermativo con la testa.

È fu così che si ritrovò con un cucciolo umano di pochi giorni tra le braccia.

La bambina profumava di buono, l'odore dei suoi genitori era addolcito dall'odore di pulito e di fiori, ricordava a InuYasha quei dolcetti che portava Kagome dal suo tempo. Si ritrovò incantato nell'analizzare ogni minuscolo dettaglio del corpicino che tratteneva. Era incredulo nel pensare che solo fino a pochi giorni prima quelle creature viventi fossero all'interno del corpo della sua amica.

Miroku osservò le emozioni giocare sul volto del mezzo demone. La prima fu incredulità, sostituita da un lampo di paura, dopo avvenne il cambiamento: stupore e meraviglia sostituiritono ogni altra emozione.

”Sango ha fatto proprio un bel lavoro, non trovi Inuyasha “

Inuyasha, troppo rapito dalla magia della piccola vita poté solo annuire, impaurito di spezzare l'incantesimo che lo stava avvolgendo, mai in vita sua avrebbe pensato che qualcuno avesse voluto fargli tenere il suo bambino appena nato. Questa consapevolezza lo commosse a tal punto che sentì gli occhi pizzicare.

Era accettato, era voluto, era qualcuno di cui ci si poteva fidare per la cosa più preziosa che si avesse.

Inuyasha guardò il suo amico, con sguardo carico di gratitudine e affetto, non avrebbe mai detto niente a parole, ma Miroku sembrava aver letto ogni singolo messaggio che gli stava inviando mentre annuiva con un sorriso affettuoso verso di lui.



*

 

Le notti di luna nuova erano sempre tese per Inuyasha, anche se ovviamente non viveva più in uno stato perenne di fuga e l'ambiente che lo circondava era sicuro e familiare.

Sedeva a gambe incrociate nel suo solito posto davanti al fuoco, Shippo, come quasi ogni mese era lì seduto con lui dalla parte opposta del focolare. Il kitsune da quando Inuyasha aveva rivendicato la sua dimora aveva saltato poche notti di luna nuova, spiegando con orgoglio che era suo compito proteggerlo quando era umano. InuYasha sbuffava sempre a questa affermazione, ma in cuor suo lo riscaldava l'affetto del cucciolo.

Avevano da poco finito di mangiare un coniglio che Shippo aveva cacciato prima del suo arrivo, pratica in cui stava migliorando con l'aiuto di Inuyasha. Il cucciolo era intento a fare un disegno, la scena era famigliare anche se i pastelli colorati del futuro erano ormai finiti da tempo e doveva ripiegare su carboncini scuri.

Era calato il silenzio tra loro, ognuno perso nei propri pensieri, non era scomodo, ma familiare e ben accolto da entrambe le parti. A rompere il silenzio fu uno sbuffo triste di Shippo, che fece alzare gli occhi di Inuyasha dal fuoco tremolante. Il cucciolo rimase in silenzio con le braccia incrociate al petto e lo sguardo triste sul suo disegno, Inuyasha dalla sua posizione non riusciva a vedere su cosa stesse lavorando, ma capì che qualsiasi cosa fosse era il cruccio del cucciolo.

”forse dovresti fare una pausa, è da un po' che ci sei sopra“ intervenne la figura del l'umano

”non risolverebbe comunque il mio problema“ rispose con tono sconsolato il cucciolo

Inuyasha sapeva che si trovava davanti ad un problema che non avrebbe saputo risolvere, non era il tipo che sapeva dare buoni consigli al cucciolo, non sapeva come fare, quello era il compito di Sango, lasciatole da Kagome.

Si grattò la guancia incerto su come rispondere, ma sapendo di dover almeno provare a dire qualcosa

”qual'è il problema? “

”io.. “ il piccolo fece un sospiro pesante, spostando la sua attenzione dal foglio all'adulto seduto davanti a lui ”ricordi ancora il suo volto? “

La domanda spezzo l'aria dai polmoni di Inuyasha, non c'era bisogno di definire di chi stesse parlando, era lei, Kagome, sempre lei.

”sì “ fu la risposta concisa di lui, ma provò ad elaborare per cercare di capire cosa avesse il cucciolo ”perché, tu non la ricordi? “

”poco.. È come se fosse avvolta da una nebbia.. È così anche per i volti dei miei genitori.. Tua madre la ricordi? “

”sì “ doveva ammettere che il trucco di suo fratello qualche anno prima aveva sicuramente rinfrescato la sua memoria ” ero un po' più grande di te quando l'ho persa“

”forse è per quello.. “ annuì sconsolato ”sto cercando di riprodurre i loro volti, ma proprio non ci riesco, manca sempre qualcosa che non potrò mai raggiungere.. “ Inuyasha poteva sentire chiaramente le lacrime nella voce del piccolo e il suo cuore si strinse alla tristezza del cucciolo — maledette emozioni umani, si disse — rilasciò un sospiro portando una mano al medaglione al collo, sotto i suoi vestiti. Valutò il cucciolo, pensando se condividere o meno quel ricordo con lui. La battaglia tra i pro e i contro fu veloce e a favore dei pro, non gli avrebbe portato via il ricordo, ma lo avrebbe condiviso regalando al piccolo un immagine fresca da poter riprodurre e ricordare.

Lentamente e con attenzione si sfilò il pendente dal collo, alzandosi sotto gli occhi attenti e incuriositi di Shippo. Gli si avvicinò, sedendosi al suo fianco, sbirciò il disegno, che anche se incompleto, ricreava perfettamente tre figure, una maschile e due femminili, i corpi erano ben proporzionati e pieni di dettagli, mentre i volti rimanevano vuoti, privi di caratteristiche o forma. Era triste vedere quel vuoto della mente di Shippo interfacciata sul foglio.

Shippo rimase in silenzio, guardando Inuyasha che studiava il suo lavoro.

”è molto bello“ disse Inuyasha ”sei diventato davvero bravo “

”grazie “ Shippo gonfiò il petto alla lode

Inuyasha si rigirò tra le mani il medaglione che Shippo notò solo in quel momento, ma nel momento in cui aprì la bocca per chiedere cosa fosse Inuyasha lo aprì rivelando il suo contenuto. Shippo perse ogni suono della voce.

Inuyasha avvicinò il medaglione a Shippo, girando la testa lontano dal ragazzo. Shippo allungo tremante una mano, insicuro se prendere o meno l'oggetto offerto

”posso? “ chiese senza parole

”sì, ma non romperlo “

Annuì silenziosamente mentre le sue dita entravano in contatto con il metallo ancora riscaldato dal calore corporeo del mezzo demone diventato umano. Guardò nuovamente Inuyasha con le lacrime agli occhi, si scontrò con uno sguardo scuro confortante e caldo, che poche volte aveva visto nell'amico. InuYasha annuì con la testa lasciando intendere al cucciolo il suo permesso per prendere l'oggetto.

Il sorriso di Shippo si allargò tra le lacrime mentre lo prendeva e lo ammirava da più vicino. Si asciugò le lacrime con la manica per schiarirsi la vista, non poteva credere a ciò che aveva davanti.

”come..? “ fu tutto ciò che riuscì a formulare, tutte le sue parole inghiottite dall'emozione e dal vortice delle mille domande che aveva.

”me lo ha dato lei.. “ era tutto ciò che riuscì a dire Inuyasha, il nodo in gola sempre più spesso e intricato.

Shippo non chiese altro, sapeva che InuYasha avrebbe spiegato con i suoi tempi.

”posso disegnarlo? “ gli chiese invece

Inuyasha annuì alzandosi poi per tornare al suo posto, con gli occhi lucidi e il cuore pesante.

Shippo prese subito un foglio nuovo, decidendo di dedicare un opera nuova al volto dell'amica lontana, un disegno dove avrebbe cercato di catturare ogni dettaglio e ogni sfumatura del volto della ragazza.

Stava già lavorando da un po' di tempo quando la voce di InuYasha parlò di nuovo.

”era poco prima che andassimo al castello di Kaguya.. “ iniziò la sua storia ”mi dette quel medaglione ed è stato grazie a quello che il blocco temporale non mi coinvolse.. “

”per noi furono i prodotti curativi “ sorrise Shippo al ricordo

Inuyasha annuì ”nel suo mondo ci sono queste piccole strane capanne dove si entra e... poi ci sono dei lampi di luce.. E.. Poi ci sono quelle immagini.. “

”che mangia insolita! Ma sono felice ci sia!! Il mio ritratto rimarrà un ricordo perenne, come questo! Grazie per avermelo mostrato“

Inuyasha sbuffò, mente le sue guance arrosivano

”come sta venendo? “

”bene, guarda tu stesso! “ l'orgoglio nella voce di Shippo era ben riposto, Inuyasha si stupì di quanto fosse accurato il ritratto.

”sta venendo davvero bene.. “

Shippo riprese il suo lavoro, impiegò la maggior parte della notte nel suo ritratto, ma il risultato fu eccezionale, anche Inuyasha dichiarò senza mezzi termini il buon lavoro che il cucciolo aveva fatto, ed in uno slancio di emozioni umane, chiese al cucciolo di farne uno anche per lui la prossima volta che fosse tornato.




Note

Salve! È buon San Valentino! 

Questa storia sta procedendo a rilento.. Non so davvero quanto riuscirò a essere puntuale con gli aggiornamenti, è più difficile di quel che pensavo! 

Comunque questo è decisamente il mio capitolo preferito finora, adoro il momento con Shippo!! 

Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere. 

 

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