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Autore: Dragon mother    14/02/2024    1 recensioni
Isabella è una ragazza semplice alla quale la vita ha tolto più cose di quante gliene abbia date. La sua più grande fortuna è avere Alice come amica anche se a volte è proprio una pazzerella..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera ragazze e bentrovate per un nuovo capitolo.
Ci siamo lasciati con Edward e Bella in atteggiamenti molto molto intimi e anche hot (che io ho deciso di censurare) ed oggi finalmente vedremo come evolverà la loro storia.
Un grazie a tutte le lettrici silenziose e naturalmente anche a quelle che spendono un po’ del loro tempo per lasciarmi un pensiero ed un’opinione su ciò che scrivo, per me è molto importante. Un bacione e a presto.
 
 
 
Bella
 
 
Un filo di luce mi colpisce in pieno viso e mi costringe ad aprire gli occhi.
Sbatto le palpebre un paio di volte prima che i miei occhi si abituino a questo chiarore.
Cerco di stiracchiarmi ma ho addosso qualcosa o meglio qualcuno che me lo impedisce.
 
Lesti i ricordi della notte appena conclusa mi colpiscono la mente ed un sorriso particolare affiora sulle mie labbra.
 
Ciò che mi tiene ancorata al materasso non è nient’altro che un braccio di Edward.
Lo sfioro passandoci sopra più volte, percorrendo tutta la sua lunghezza più volte, mentre i miei occhi vanno a cercare il suo viso.
 
Mi perdo ad osservarlo, ora che ha gli occhi chiusi sembra ancora più bello.
L’espressione rilassata, le labbra distese, i capelli scompigliati che ricadono sulla sua fronte.
Approfitto di questi attimi per imprimere la sua immagine nella mia mente.
 
“Mi sento osservato!” borbotta lui ad un tratto, facendomi sussultare, poi di colpo apre gli occhi e mi sorride.
“Non era mia intenzione spaventarti, scusami” allunga una mano e mi accarezza il viso, spostandomi una ciocca di capelli ribelli dietro l’orecchio.
“Puoi continuare a guardarmi se ciò che vedi ti piace” mi fa l’occhiolino ed io mi sento sciogliere.
 
La sua mano scende fino a posarsi sulla mia vita; poi si fa più vicino e mi dà un bacio a fior di labbra.
 
“Spero che tu abbia dormito bene e..” fa una pausa e poi aggiunge “Che tu abbia fame perché io ne ho parecchia”
 
“Oh sì ho dormito davvero bene grazie”
Nell’istante esatto in cui le mie parole lasciano la mia bocca, mi sento avvampare.
 
Edward cerca in malo modo di soffocare una risata mentre la sottoscritta vorrebbe che si aprisse una voragine e che la inghiottisse.
 
“Quando ti imbarazzi sei ancora più bella" mi sussurra troppo vicino e troppo sensuale, gettando inesorabilmente benzina sul mio già più che acceso fuoco.
 
In quel momento il mio stomaco pensa bene di iniziare a brontolare, dandogli un idea di quanto anche io abbia fame.
 
Senza attendere ulteriori imbarazzi, mi appresto ad alzarmi dal letto ma non appena lo faccio mi maledico da sola.
Le lenzuola scivolano via dal mio corpo lasciandomi completamente come mamma mi ha fatto.
 
Come ho fatto a non pensare che..
Oh accidenti a me e alla mia sbadataggine!
 
Cerco di coprirmi avvolgendomi le braccia intorno al corpo ma con scarsi risultati.
 
Edward scoppia a ridere facendomi sentire ancora più imbarazzata e quando alla fine riesce a contenersi mi stuzzica
“Non è niente che io non abbia già visto stanotte, più e più volte e anche più da vicino” borbotta visibilmente soddisfatto.
 
Adesso la sua espressione è seria, il suo sguardo intenso mi osserva.
 
Abbasso istintivamente le braccia rivelando di nuovo le mie nudità, appena prima di raggiungere il bagno.
 
Quando esco trovo il letto vuoto, dei rumori provengono dalla cucina e mi appresto a raggiungerla.
 
Trovo Edward vestito ma ancora con i capelli umidi, intento a prepararmi la colazione.
 
Cerco di essere più sciolta, più disinvolta e per una volta prendere l’iniziativa.
Così mi avvicino e gli passo un braccio attorno alla vita e lo stringo a me.
Sembra gradire parecchio perché in risposta mi dà un bacio sulla tempia.
“Profumi di buono” borbotto afferrando con le dita la sua maglietta, la testa appoggiata al suo petto.
“Ma dimmi, dove hai nascosto l’altro bagno?” domando curiosa.
Sento il suo corpo sobbalzare mentre ride e dice
“Mi sono lavato qui fuori, ho una doccia con l’acqua calda, in più non fa per niente freddo e quindi ne ho approfittato!” mi dice tutto questo tranquillamente, come se adesso, lavarsi all’aria aperta fosse normale.
 
Un tempo forse sì ma adesso?
 
“Ho lasciato il bagno alla mia signora e infondo per me è bello stare a contatto con la natura anche per queste cose, mi rilassa”
 
La mia mente rileva le parole la mia signora e le mie ginocchia cedono.
 
L’intensità e il trasporto con cui pronuncia quelle parole sono davvero forti e colpiscono in pieno il mio cuore.
 
“E’ quasi tutto pronto, vai pure a sederti” mi invita, lascia un altro dolce bacio sulla mia tempia.
 
Prendo posto a questo tavolo imbandito e non so davvero da cosa iniziare: c’è di tutto, dal dolce al salato, dalla spremuta al caffè al the.
 
Beh, dopo la notte che hai passato hai sicuramente bisogno di nutrirti come si deve.
 
La mia simpatica vocina interiore, era da un po’ che non si faceva sentire.
 
Devo dire che avevo proprio fame e tutto quello che ho mangiato era davvero delizioso.
“Grazie Edward per la colazione, era tutto buonissimo” borbotto acchiappando un altro pancake.
 
L’ultimo, giuro che questo è l’ultimo.
 
“Mi fa piacere che tu abbia gradito ma so che tu sei una buona forchetta e che apprezzi il buon cibo quindi mi sono impegnato al massimo” mi strizza l’occhio e afferra il tovagliolo per pulirsi gli angoli della bocca.
 
Ma perché deve essere così sensuale anche quando fa un gesto del genere, perché?
Deglutisco cercando di non sembrare più disperata di quanto già posso apparire.
 
Mi serve qualcosa per cambiare argomento e riprendermi, così all’improvviso mi viene alla mente di aver notato un pianoforte, in un angolo in quella che pensavo fosse la mia camera da letto.
Così glielo chiedo..
“Ho visto un pianoforte nell’altra stanza, è il tuo?”
 
Edward mi osserva, forse preso alla sprovvista dalla mia domanda ma mi sorride e risponde
“Certo è mio”
“E ti capita di suonarlo?” dico sempre più curiosa.
“Certo, ho imparato a suonarlo da bambino anche se con il lavoro e impegni vari mi capita di rado di riuscire a suonarlo” sembra dispiaciuto, pare che suonare sia una passione a cui non riesce a dedicare abbastanza tempo.
“Oh complimenti, sei un bravo attore, sai andare a cavallo, sai cucinare e anche piuttosto bene, sai perfino suonare il pianoforte.. chissà quali altre cose sai fare!” esclamo felice di avergli fatto un complimento.
 
Il suo sguardo si fa malizioso, accattivante ed io credo di essermi appena infilata in un’altra delle mie situazioni imbarazzanti.
E infatti..
“Beh, una l’hai provata questa notte e credo che non sia stata poi così male, non trovi?” mi domanda lui orgoglioso, per niente a disagio.
 
Le sue parole mi fanno diventare rossa come un pomodoro ad agosto, dando a lui parecchia soddisfazione.
 
Mi convinco di quanto io debba abituarmi alle sue provocanti frecciatine, aiutate mio malgrado proprio dalla sottoscritta e al fatto di trovare ogni volta una via d’uscita più o meno dignitosa.
 
E questa che mi passa per la testa lo è decisamente.
 
Non so come uscirà la mia voce ma provo a farla sembrare normale il più possibile
“Mi suoneresti qualcosa al piano, ti va?”
 
Sembra stupito dalla mia richiesta ma accetta di buon grado, avvisandomi però che potrebbe essere un po’ arrugginito e impacciato nell’esecuzione.
 
Mi suona un paio di musiche di Twilight che io ho amato dal primo momento che le ho ascoltate.
E’ davvero molto bravo e preciso, non si direbbe che non suona da un po’.
Si vede che suonare lo appassiona, che gli piace e si diverte, anche.
 
Dopo pranzo ci sistemiamo sul divano dove dedichiamo un po’ di tempo a noi.
 
Abbracciati, senza bisogno di chissà quali cose, nei nostri silenzi che valgono più delle parole, silenzi carichi di significato e amore, scanditi solo da baci e carezze.
 
Quando Edward rompe il silenzio, le sue parole non potrebbero essere più importanti di quelle.
Incatena gli occhi ai miei e sussurra
“Mi sto proprio innamorando di te” fa una pausa, lasciandomi il tempo per assorbire le sue parole poi continua
“E credo che non farò assolutamente niente per impedirlo”
 
Sorrido, perché è proprio ciò che sento io adesso dentro di me.
“Allora, credo proprio che siamo in due, Edward”
 
Sulle sue labbra si disegna un sorriso, colmo di quel nostro amore che sta sbocciando.
 
Gli butto le braccia al collo stringendolo a me e lui sigilla le nostre labbra in un bacio profondo.
 
Ma veniamo interrotti dal suo cellulare che suona.
 
Edward non sembra neanche interessato a vedere chi lo sta cercando ma io insisto dicendogli che potrebbe essere importante e così si rivelerà essere.
 
“E’ il mio agente, rispondo un attimo, faccio in fretta, promesso!” dice prima di accettare la chiamata.
 
“Pronto Frank, dimmi, cosa c’è di così urgente da chiamarmi a quest’ora?” Edward sembra infastidito ma più la conversazione va avanti e più la sua espressione e il suo tono cambiano.
“E tu cosa ne pensi? Va bene dai, si ok, il tempo di tornare e ti raggiungo.  A dopo, ciao” e riaggancia.
 
Mi guarda dispiaciuto ma allo stesso tempo estasiato.
“Mi dispiace tesoro ma dobbiamo tornare un po’ prima.. Frank mi ha detto che hanno fatto il mio nome per un importante film e vuole parlarmene più tardi” mi osserva mentre me lo dice ma io sto pensando solo alla parola
 
Tesoro
 
Sono contenta per lui e non è certo un problema per me se il nostro week-end termina qui.
 
Per la prima volta mi chiama tesoro e sentirglielo pronunciare con quel tono mi fa venire la pelle d’oca.
 
“Sono contenta per te Edward, ti meriti tutto il meglio e tutte le cose belle che la vita può darti”
Mi attira a sé sussurrandomi
“Di certo, la migliore cosa bella che la vita può darmi la sto stringendo adesso tra le braccia” e affonda le labbra sulle mie in un dolce bacio.
 
Prepariamo le nostre cose e ben presto partiamo per tornare a casa.
   
 
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