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Autore: Dello90    15/02/2024    2 recensioni
Se Rin fosse la sorella maggiore di Kagome e se entrambe venissero catapultate nell'epoca Sengoku dal Pozzo Mangia Ossa, come si approccerebbe Sesshomaru a Rin?
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“ Inuyasha, entra subito in quella tinozza!” strillò Kagome mentre rincorreva il mezzo demone.
 
“ Non ci penso proprio!” ribatté il lui “ Non ci tengo a profumare come una di quelle signorine che frequenta Miroku!”.
 
“ Cos’hai detto?!” tuonò Sango.
 
Inuyasha deglutì e si corresse: “ Bè, ovviamente prima di fidanzarsi con te…”.
 
Una mano pesante si posò sulle spalle del mezzo demone:  “ Inuyasha, stavi per farmi litigare con la mia futura moglie..Fatti il bagno, dannazione!” . Così dicendo il monaco lanciò il ribelle nella tinozza.
 
Kagome iniziò a insaponare il mezzo demone: “  Sesshomaru conosce il profumo di Rin alla perfezione. Sentendolo, penserà che lei sia tornata, arriverà e potremo spiegargli la situazione. Per questo ci siamo fatti tutti il bagno senza fare storie! Ci divideremo e inizieremo a girare qua e là, qualcuno di noi riuscirà ad attirarlo!”
 
Inuyasha contrariato rispose: “ Non potremmo semplicemente andare in giro a chiamarlo?”
 
“ Che idea brillante! Del resto andiamo tutti così d’accordo con Sesshomaru… Sono sicuro che correrà da noi appena sentirà che lo stiamo cercando…” disse sarcastico Shippo “ Sei uno stupido, Inuyasha!”.
 
Quando furono tutti profumati di miele, gli amici si separarono e iniziarono a vagare per i boschi.
 
 
Sesshomaru e Jaken erano in viaggio, quando si alzò una folata di vento che stuzzicò il naso del grande demone con un odore interessante.
Veniva da lontano, ma non poteva sbagliarsi, quello era il profumo di Rin.
Sesshomaru spiccò il volo all’improvviso e Jaken dovette richiamare tutta la prontezza dei suoi riflessi per potersi aggrappare al moko-moko del suo padrone e non restare indietro.
 
Il grande demone atterrò in una radura nei pressi del villaggio della vecchia Kaede.
Rin doveva essere da quelle parti.
 
“ Sesshomaru” una voce di donna lo chiamò alle sue spalle.
 
Il grande demone si girò ed emise un ringhio.
 
“ Tu” disse “ Sei sua sorella, lei dov’è?”
 
“ Non arrabbiarti” rispose tranquilla Kagome “ Lascia che ti spieghi. Abbiamo dovuto attirarti con l’inganno, è vero, ma abbiamo le migliori intenzioni”
 
“ Che impudenza! Come osate tendere una trappola al mio Padrone. Signore, lasci che me ne occupi io!” intervenne Jaken.
 
Sesshomaru disse: “ Zitto Jaken o ti uccido. Invece tu, ragazzina, parla”.
 
Kagome spiegò tutto al grande demone, che, senza dire nulla, andò a piazzarsi davanti al Pozzo Mangia Ossa.
 
La sera si ritrovarono tutti al villaggio, tranne Sesshomaru che  non lasciava la sua posizione precedente.
 
Jaken sospirò e disse: “ Il mio Padrone non può passare l’eternità lì ad aspettare quell’umana. Si può sapere perché Kagome non può andare nella sua epoca ad avvisare sua sorella?”.
 
Shippo sbuffò  e rispose: “ Ma allora non hai capito nulla! Il pozzo è chiuso. Kagome è potuta passare solo per riunirsi ad Inuyasha. Non può fare avanti e indietro come prima”.
 
“Odio dirlo, ma devo dare ragione al mostriciattolo verde. L’attesa di Sesshomaru potrebbe essere inutile. Non abbiamo la certezza che Rin si riavvicini al pozzo” disse il mezzo demone.
“ Gìà. La sofferenza di non potere tornare e non rivedere più Sesshomaru , potrebbe spingerla a non andare al pozzo” aggiunse Miroku.
 
“ Ho capito cosa intendi. Il pozzo è legato a molti ricordi belli, ma che la fanno anche star male. Evitarlo, alleverebbe il suo dolore. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” concluse Sango.
 
Kagome strinse i pugni e domandò : “ Quindi che si fa? Ho detto a mia sorella che sarebbe tornata qui!”
 
Prese la parola la vecchia Kaede : “ Forse un modo potrebbe esserci.  L’Albero dello Spirito e del Tempo, si narra sia il collegamento tra tutte le epoche. Potremmo provare a inviare un messaggio a Rin attraverso esso…Kagome, cosa stai facendo?”
 
La ragazzina rispose: “ Semplice! Scrivo una lettera a Rin in cui le dico di correre al pozzo… Andiamo a spedirla!”.
 
Il  gruppo si ritrovò davanti all’albero sacro e Kaede disse:
 
“ Bene Kagome, poggia il foglio al tronco e preghiamo insieme. Dobbiamo richiamare l’albero con la nostra energia spirituale”.
 
Ci volle tutta la notte, ma, alle prime luci dell’alba, l’albero emanò una forte luce e il messaggio sparì, risucchiato dal tronco.
 
“ Ce l’abbiamo fatta!” esclamò Kagome “ Certo, sarebbe bello avere la conferma che la lettera sia arrivata effettivamente nelle mani di Rin”.
 
“ Che sta succedendo qui?”
 
Dal bosco spuntò Sesshomaru.
 
“ Ho sentito una potente aurea spiritica. Spiegate”.
Jaken non seppe opporsi all’ordine del padrone e spifferò tutto.
 
Senza pensarci un secondo, Sesshomaru si fiondò nell’albero , lasciando tutti senza parole.
 
Kaede strabuzzò gli occhi e gli urlò dietro: “ Folle! Non sappiamo neanche se un essere vivente può sopravvivere al passaggio!”
 
Inuyasha sorrise sghembo e disse: “ Sopravviverà e tornerà indietro con Rin”.
 
 
Il nonno e la mamma delle sorelle stavano giocando a dama nella veranda, quando l’Albero dello Spirito e del Tempo si illuminò e spuntò nel cortile un foglio, seguito a ruota da uno strano individuo.
La mamma si mise una mano sulla bocca dallo stupore  e il nonno balbettò:
 
“ E-e que-quello chi è?”
 
“ Dov’è Rin? “ domandò imperioso Sesshomaru.
   
 
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