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Autore: Alex Ally    19/02/2024    1 recensioni
Conosciamo tutti la storia dei nostri eroici ninja stavolta però racconteremo la storia di altri eroi.
Coloro che gli hanno precedutto.
vedremo le origini della generazione di maestri elementari che hanno precedutto i ninja:
I poteri elementari sono un dono, ma anche un fardello.
La guerra è finita e la pace è finalmente tornata a Ninjago, ma sarà davvero cosi?
Per i maestri elementari ci sono ancora molti ostacoli davanti a loro, riuscirano a superargli?
La fine di una generazione e l'inizio di una nuova si intrecciano in quest'ultimo capitolo della storia.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lord Garmadon, Ray, Sensei Wu
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Capitolo sedici: Il re degli Inferi.

Se il fulmine era doloroso la caduta fu decisamente peggio. O almeno era ciò che pensava fino all’atterraggio.
Quello fu la cosa peggiore e più dolorosa, non sapeva nemmeno per quanto tempo o quanto in basso era caduto. L’unica cosa certa era la schiena dolorante a causa dell’impatto e gli arti che gli bruciavano a causa del fulmine che l’aveva colpito.
Come aveva fatto a dimenticarsi di quello stupido incantesimo di protezione?!
Era stato veramente un’idiota e adesso si trovava… non sapeva dove si trovava, ma in quel momento era l’ultimo dei suoi pensieri.
«Io ti maledico Wu!» grido Garmadon con il pugno rivolto verso il cielo. «Un giorno tornerò a sfidarti e le armi dello Spinjistu saranno mie!»
“E quel giorno non avrò pieta.” Penso Garmadon maledicendo anche sé stesso.
Se solo non avesse avuto quel piccolo attimo di esitazione quando stava per dare il colpo di grazia a Wu… bè non avrebbe mai più fatto un errore simile.
In quel momento venne circondato da vari occhi rossi e gemendo capì dove era finito. A conferma dei suoi sospetti, gli scheletri uscirono dall’ombra facendo vedere le loro brutte facce.
«Guardate un po' è arrivato Garmadon.» disse Samukai facendosi strada verso di lui. «Devo dire che sei piuttosto cambiato. Dov’è il tuo patetico fratellino Wu?»
«D’ora in poi quel nome per me non ha più alcun significato!» disse Garmadon.
Wu l’aveva spedito lì, intralciando i suoi piani, mettendosi ancora una volta sulla sua strada. Ma quella era stata l’ultima… non avrebbe mai perdonato Wu per ciò che gli aveva fatto.
«Può anche essere ma sapevo che prima o poi le tue povere ossa avrebbero varcato i miei confini.» disse Samukai avvicinandosi a lui. «Indovina un po' avrai ciò che ti meriti!»
Samukai tiro fuori dei pugnali da dietro la schiena, ma Garmadon non ne fu affatto spaventato.
«Ancora arrabbiato per il nostro ultimo incontro?» chiese Garmadon. «Ma hai ragione: avrai ciò che ti meriti.»
«Tu osi provocarmi?!» chiese Samukai puntandogli un pugnale in volto.
«E come se ti provoco!» rispose Garmadon. «Infondo ti devo forse ricordare com’è finita l’ultima volta?»
Samukai dopo aver sentito il promemoria della sua ultima umiliante sconfitta attacco Garmadon, ma lui si limito a schivare i colpi.
Gli servi veramente poco per mandare Samukai a terra, in qualche modo al maestro della distruzione il capo degli scheletri pareva ancora più facile da sconfiggere rispetto all’ultima volta.
«Finiamola con questa buffonata!» disse Samukai alzandosi.
«Già, finiamola.» concordo Garmadon prima di utilizzare lo Spinjistu per mettere fine a quell’incontro una volta per tutte.
Garmadon rise quando Samukai fu scaraventato contro un muro seguito poco dopo dai suoi pugnali.
Ancora una volta l’aveva sconfitto e umiliato però non gli bastava. Vide l’elmo dello scheletro a terra, lo raccolse e se lo mise in testa.
«Sento che ci saranno grandi cambiamenti da queste parti.» disse Garmadon mentre gli altri scheletri iniziavano ad esultare.
C’era una legge lì all’Oltretomba: chi sconfiggeva il loro sovrano poteva reclamare tale titolo e quando lo scopri Garmadon non ci penso due volte prima di incoronarsi re degli inferi.

Bandito.
Non l’aveva capito subito, ma dopo un po' gli fu chiaro che lui negli inferi era semplicemente bandito. Il suo cuore batteva ancora, i suoi polmoni avevano bisogno di respirare, anche se l’aria lì puzzava da morire, e infondo avrebbe dovuto capirlo ben prima. L’incantesimo di protezione non poteva fare veramente del male, ma non importava perché essere bandito in un regno voleva dire non poterlo lasciare nemmeno se né avevi i mezzi.
E Garmadon i mezzi gli aveva. Una foglia rinsecchita, ma comunque funzionale di thè del viaggiatore che si era ritrovato in tasca. Con essa aveva aperto un portale, ma mentre gli scheletri ci passavano lui veniva respinto.
Non poteva andarsene.
Ma come cambiare quella situazione, era divertente il fatto che quasi tutto di riducesse sempre a loro: le Armi d’Oro, le uniche cose abbastanza potenti per aprire un portale per farlo andare via.
Ovviamente sapeva il rischio di fare una cosa del genere, molto probabilmente chiunque avesse tenuto assieme tutte le armi non sarebbe sopravvissuto allo scoppio di potere. Per fortuna aveva molti mucchi di ossa sacrificabili a sua disposizione.

Samukai era inutile!
Aveva usato la sua unica foglia per mandarlo in superficie a prender le Armi d’Oro eppure lui di era fatto sconfiggere da quel debole di Wu!
Garmadon diede un pugno al suo trono. Se solo avesse potuto prendersi quelle armi da solo l’avrebbe già fatto! Un tempo tutto questo non sarebbe stato nemmeno un problema! Poteva prenderle quando voleva… diamine ai vecchi tempi poteva anche farsele dare direttamente da Wu!
Quando quel pensiero gli attraverso la mente gli si formo un’idea. Aveva letto qualche libro di magia oscura da quando era lì… magia oscura sulle ombre.
Forse era giunto il momento di vedere se in quei giochetti era bravo quanto Clouse.

Essere un’ombra era una strana sensazione e per un attimo si chiese se era questo che provava Dawn quando usava i suoi poteri.
La sua ombra poteva lasciare gli inferi anche se per un periodo limitato, non poteva interagire fisicamente con niente, ma poteva osservare il mondo di fuori e comunicare… gli serviva solo questo. Muovendosi tra i muri e le ombre del monastero raggiunse la stanza di Wu, suo fratello stava meditando circondato da vari giochi per bambini che molto probabilmente erano proprietà di Lloyd.
In realtà quel pensiero gli valse un sorriso, nonostante tutto era felice che suo figlio continuasse a venir a giocare lì infondo anche se odiava quel posto e tutto ciò che rappresentava era ancora il luogo in qui era cresciuto.
«Wu.» chiamo suo fratello che si volto di scatto verso di lui. Sembrava sorpreso di vederlo.
«Garmadon… sei tu?» domando Wu con la voce che gli tremava. «Sei davvero tu?»
«Vorrei dire in carne ed ossa, ma come vedi non è così.» rispose Garmadon. «Wu ascolta ho bisogno del tuo aiuto.»
«Il mio aiuto?» chiese Wu confuso.
«Quando quel fulmine mi ha colpito mi ha bandito in un altro regno… ho bisogno che tu mi aiuti a tornare.» disse Garmadon. «Wu mi spiace per ciò che ho fatto, ho capito di aver sbagliato. Per favore Wu aiutami.»
Vide come Wu fosse in dubbio, ma se conosceva suo fratello allora sapeva che presto avrebbe ceduto e sarebbe cascato in pieno nella sua trappola. Poteva già assaporare la libertà.
«Cosa devo fare?» chiese Wu esattamente come Garmadon aveva predetto.
«Devi usare le armi d’oro per aprire un portale.» rispose Garmadon. «So che hai paura di usarle assieme, ma puoi sempre chiedere aiuto a Ray, so che sarà felice di aiutarti. Wu, tu, Misako e Lloyd mi mancate, prometto che mi impegnerò di più per tenere sotto controllo il veleno. Per favore aiutami a tornare a casa.»
Buttarla sul sentimentale avrebbe di sicuro eliminato ogni ultimo dubbio di Wu.
«Dove le devo portare?» chiese Wu alla fine.
Garmadon sorrise, suo fratello ci era cascato. La libertà era così vicina.
«Usa il thè del viaggiatore e portale qui all’oltrtomb…» Garmadon si zitti quando si rese conto di ciò che aveva detto.
«Ti trovi negli inferi… sei stato tu a mandare gli scheletri al monastero!» grido Wu passando da un’espressione dispiaciuta ad una di rabbia. «Hai tentato di ingannarmi!»
«È per colpa tua se sono finito qui!» grido a sua volta Garmadon.
«Ci sei finito da solo a causa delle tue scelte!» disse Wu.
«Bene!» grido Garmadon. «Adesso faccio un’altra scelta: quella di rinnegarti come fratello! Hai solo ritardato l’inevitabile Wu! Un giorno troverò il modo di andarmene! E quel giorno farò in modo che sia tu quello a finire all’oltretomba, ma non come me. Tu non finirai qui in esilio sappilo!»
Garmadon fece sparire la sua ombra tornando con la mente nel suo corpo negli inferi.
Non era riuscito a ingannare suo fratello, ma non importava. Prima o poi avrebbe trovato il modo, per ora doveva assicurarsi che i suoi scheletri fossero in grado di andare a Ninjago ogni qual volta fosse necessario.
Sorrise. La vendetta era un piatto che andava servito freddo… e lui aveva a disposizione tutto il tempo del mondo per completare i suoi piani.

Angolo dell'autrice: le scene iniziali del capitolo sono tratte del corto “La conquista dell’oltretomba.”
  
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