Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Abby_da_Edoras    20/02/2024    6 recensioni
[The Mandalorian-Canon Divergence con accenni a Star Wars in generale e particolarmente a Andor e Rogue One]
Eccomi qua a infestare con le mie impossibili OTP anche questo fandom! XD Siamo alla fine della seconda stagione di The Mandalorian e, nella mia versione, Luke accompagna Din Djarin e Grogu a casa di Han e Leia per rassicurare il Mandaloriano che il suo piccolo sarà al sicuro. Là, però, il Mandaloriano incontrerà anche altre persone tra cui "un certo" Cassian Andor (che nella mia ff è stato salvato dieci anni prima da Ahsoka Tano) e questo incontro cambierà molte cose nella vita di Din e Cassian ma anche di altri personaggi. E scusate se sono pazza!
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono a George Lucas e a tutti gli autori, produttori, registi e sceneggiatori di The Mandalorian, Star Wars, Andor, Rogue One, The book of Boba Fett ecc...
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ahsoka Tano, Baby Yoda/Il Bambino, Cassian Andor, Din Djarin, Principessa Leia Organa
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A place to be myself'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 12: No return

 

Where is mankind to rule the laws of time:
Not the machines that prevailed his old life

All around him there's a world
In red and gold
Where no concrete chokes the fields on which he's walking.

All around him there's a world
In red and gold:
He's touched by the grace and charm of this place!

Off to the passage! Over the unknown!
A quest for the truth
With no return!
Off to the passage, over the unknown!
A quest for the truth
With no return!

(“No return” – Temperance)

 

Din era rimasto davvero destabilizzato dall’esperienza di Mos Espa e dal suo desiderio improvviso di lasciare quel tipo di vita, tornare da Grogu e Cassian e vivere in pace con loro come una normale famiglia. La cosa lo turbava perché contraddiceva tutto ciò in cui aveva creduto fino ad allora, ciò che riteneva la Via del Credo Mandaloriano, insomma, metteva in discussione tutta la sua esistenza…

Tuttavia non poteva fare a meno di provare una grandissima nostalgia per Grogu, specialmente dopo la battaglia di Mos Espa durante la quale aveva temuto di morire e non rivederlo mai più e così, quando lui e Cassian giunsero a Hosnian Prime con lo Starfighter, volle vedere Luke per chiedergli il permesso di incontrare subito il piccolo. Sapeva che i bambini andavano a dormire presto, perciò aveva fatto in modo di non arrivare, come la volta scorsa, di sera e, piuttosto, aveva preferito viaggiare per due giorni e due notti consecutivi, alternandosi con Cassian per dormire e pilotare la nave. In questo modo erano riusciti ad arrivare alla dimora di Han e Leia verso l’ora di pranzo del terzo giorno e così, a quell’ora, i piccoli Padawan (Ben, Grogu e altri due bambini di Hosnian Prime trovati una settimana prima da Jyn e Ahsoka) avevano già svolto l’addestramento mattutino e si riposavano.

Cassian, per qualche suo motivo, si sentiva a disagio e fuori posto, come se Din non volesse veramente averlo accanto nel momento del suo ricongiungimento con Grogu. Ovviamente il Mandaloriano non aveva detto niente del genere, anzi aveva insistito sul fatto che loro tre fossero una famiglia, però… Quando erano ancora in viaggio Din si era mostrato strano, teso e cupo, e aveva voluto a tutti i costi viaggiare senza fare neanche una piccola pausa.

Cassian poteva capire il suo bisogno di rivedere Grogu, specialmente dopo aver temuto di morire e lasciarlo solo, ma la sua ansia era immotivata, il piccolo era al sicuro con Luke, Leia e Han e una mezza giornata in più o in meno non avrebbe fatto alcuna differenza. Sapeva però che il Mandaloriano non avrebbe mai ammesso di voler incontrare Grogu senza di lui, perciò cercò di trovare una scusa plausibile per lasciarlo andare da solo.

“Din, vorrei andare a salutare Jyn e Ahsoka, è molto tempo che non ci vediamo” gli disse. “Tu, intanto, vai da Grogu con Luke e io vi raggiungerò tra poco.”

Din parva perplesso, ma non comprese il disagio di Cassian e, a dire il vero, non si interrogò e non se ne preoccupò neanche più di tanto: in quel momento aveva troppo desiderio di vedere Grogu, quindi lasciò che Cassian andasse a salutare le sue amiche e lui raggiunse invece Luke che, seduto su un prato, assisteva al tenerissimo spettacolo di Grogu, Ben, Kylter e Karzoe (i due bambini nuovi, un fratellino e una sorellina della specie Togruta, la stessa di Ahsoka) che giocavano tra loro dopo l’addestramento.

Quando Luke vide il Mandaloriano si alzò subito e gli andò incontro prima che anche i piccoli lo vedessero.

“Benvenuto” gli disse, “ho da darti una notizia che sicuramente ti renderà molto felice.”

Din aveva ripreso l’abitudine di tenere sempre l’elmo, perciò Luke non poté vedere l’espressione del suo volto, ma percepì la sua curiosità ed emozione e quindi riprese subito a parlare.

“Pochi giorni fa ho mostrato a Grogu una spada laser e il tuo regalo, la cotta di maglia da Mandaloriano, gli ho raccontato la storia di entrambe e poi gli ho spiegato che avrebbe potuto scegliere solo una delle due e che questo avrebbe avuto anche una conseguenza sulla sua vita: se avesse scelto la spada laser io avrei continuato ad addestrarlo e lui sarebbe potuto diventare il Jedi più potente di tutta la Galassia; se invece avesse scelto la cotta di maglia, avrebbe dovuto lasciare l’addestramento e sarebbe tornato a viaggiare insieme a te” raccontò. “Non gli ho fatto alcuna pressione, anzi, a dire il vero gli ho detto anche che il tempo che avrebbe passato con te poteva essere limitato: Grogu è un bambino, ma dovrebbe avere almeno sessanta o settanta anni umani, perciò gli ho fatto presente che quello che per lui sarebbe stato solo qualche anno, per te sarebbe stata tutta una vita. Credo sia stato principalmente questo a fargli decidere di tornare con te, e io sono d’accordo: in fondo, sarà ancora molto giovane e potrà riprendere l’addestramento da Jedi anche dopo che… beh, che io e te non ci saremo più!”

“Quindi Grogu verrà con me? Posso portarlo via adesso, anche subito?” la voce del Mandaloriano era spezzata per l’emozione e la commozione.

“Certo, lui ha fatto la sua scelta. Vieni, gli dirò di salutare i suoi amici e poi potrà venire con te” rispose Luke. “Comunque non devi aver fretta, Grogu partirà comunque con te, potete anche rimanere qui per la notte o anche restare qualche giorno a riposare. Leia, Han ed io saremmo felici di avervi come ospiti.”

“Ti ringrazio molto, Luke, ma ho delle cose urgenti da fare e preferisco ripartire il prima possibile” disse Din, sempre più impaziente.

“Come desideri, allora” commentò il Jedi e condusse il Mandaloriano sul prato dove Grogu giocava con gli altri bambini.

Mentre accadeva tutto questo, Cassian era invece entrato nella dimora di Han e Leia ed era stato accolto dalla Senatrice con molto affetto. Poi la donna lo aveva condotto in un giardino interno dove si trovavano Jyn e Ahsoka e… e la reazione di Ahsoka nel vedere Cassian era stata del tutto inaspettata e aveva fatto rimanere male anche Jyn e la Senatrice, oltre al giovane pilota!

“Ah, eccoti qui, bene, sarai contento adesso che hai rovinato tutto!” lo aggredì non appena lo vide.

“Ahsoka, ma che ti prende? Cosa ti ho fatto?” domandò Cassian, allibito.

“Ehi, ne avevamo già parlato, non è colpa di Cassian e tu non devi comportarti così” la rimproverò Jyn.

“Cerca di calmarti, Ahsoka” disse anche Leia in tono severo. “È stata una decisione di Luke e io sono d’accordo con lui, questa tua presa di posizione offende anche me.”

“Va bene, va bene, chiedo scusa. Però, se Cassian non si fosse messo in mezzo…” brontolò la Jedi.

“Insomma, si può sapere di che accidenti stai parlando? Sembrate tutti sapere qualcosa di cui io sarei colpevole, peccato che io non sappia un bel niente e non capisca neanche cosa dite!” protestò Cassian.

“Non sai che Luke ha deciso di lasciare che Grogu torni a viaggiare con voi? Non ti ha detto niente?” si stupì Leia.

“Cosa? No, non sapevo niente, non ho neanche visto Luke, ho lasciato che fosse Din ad andare a salutare Grogu… Lo lascia andare? Non lo addestrerà più?” Andor era completamente disorientato.

“Sai quella storia del regalo, no? Beh, Luke ha deciso di far scegliere a Grogu se voleva la spada laser o l’armatura mandaloriana e puoi indovinare anche da solo cosa abbia scelto il piccolo” spiegò Ahsoka, ancora piuttosto innervosita. “Per me è stata una sciocchezza, Grogu ha un contatto con la Forza che non avevo mai percepito prima, sarebbe potuto diventare un Jedi potentissimo, ancora più di Luke, forse proprio come… beh, come Anakin se non avesse scelto il Lato Oscuro. E adesso è tutto rovinato anche per colpa tua!”

Cassian era interdetto e confuso e riuscì a malapena a difendersi.

“Ma io non ho detto niente…”

“E invece sì! Hai insistito perché il Mandaloriano avesse il permesso di venire a trovare Grogu ogni volta che voleva, così il legame tra loro è diventato sempre più forte ed era ovvio che il piccolo avrebbe scelto di tornare con suo padre. Ma questo non è il suo bene, questo è sbagliato” replicò la Jedi.

“In realtà ne abbiamo parlato insieme ed è stato Luke, poi, a decidere che i nuovi Padawan non dovessero perdere il contatto con i loro familiari” rettificò Leia. “E penso che sia stato giusto che Grogu abbia potuto scegliere se diventare un Jedi o un Mandaloriano. Come ha detto Luke, il tempo che noi viviamo è un niente in confronto alla vita di Grogu e di quelli della sua specie e forse è meglio che possa trascorrere questi anni con suo padre, finché può.”

“Era quello che ti avevo detto anch’io” sottolineò Jyn.

“Va bene, va bene, su questo avete ragione voi, però… Cassian, tu sei in mezzo a questa storia e quindi devi darmi il tuo sincero parere” riprese Ahsoka, coinvolgendo di nuovo il povero Andor che veniva a sapere di tutte queste cose per la prima volta! “Da una parte è giusto che Grogu stia con l’uomo che per lui è come un padre, sì, ma un vero padre non dovrebbe pensare prima di tutto al bene del figlio? Insomma, anche lasciando perdere i poteri del piccolo e il suo legame con la Forza, Grogu qui aveva comunque una famiglia con Leia, Han, Luke, me e Jyn e aveva amici della sua età con cui stare. Cosa gli offre il Mandaloriano, eh? Tu lo sai, perché hai viaggiato con lui. Cosa gli offre se non pericoli, battaglie, viaggi faticosi e neanche una vera casa in cui stare? Ti sembra questo il modo di crescere un bambino? Chi ama veramente è disposto anche al sacrificio di allontanarsi dalla persona amata se questo è il suo bene.”

E qui si sentiva chiaramente che il trauma subito da Ahsoka tanti anni prima era ancora presente: lei era convinta che Padme avrebbe dovuto rinunciare ad Anakin e lasciarlo diventare un Jedi proprio perché lo amava, così lui non sarebbe mai passato al Lato Oscuro.

Cassian cercò, come poteva, di difendere la scelta di Din sebbene anche lui fosse rimasto sorpreso dal suo modo di fare degli ultimi giorni e si chiedesse cosa c’era che non andava. Ma, forse, ora che Grogu era tornato da lui tutto sarebbe andato bene.

“Su questo hai ragione, Ahsoka, ma io penso anche che chi ama veramente sia disposto a cambiare per le persone che ama” rispose quindi. “È vero, fino ad ora la vita di Din Djarin è stata solo battaglie, pericoli, inseguimenti a criminali e cose così, ma ora lui ha capito che ciò che conta davvero è la famiglia, il fatto che Grogu sia suo figlio adottivo. Sono convinto che lui cambierà vita per Grogu, per dargli una casa, stabilità e sicurezza. Del resto è cambiato perfino Boba Fett, che adesso è il signore di Tatooine e si occupa di mantenere al sicuro la sua gente, figuriamoci se non potrà cambiare Din per amore di Grogu!”

“Beh, me lo auguro, perché altrimenti avrà commesso il più grande sbaglio della sua vita e il peggiore danno a quella del piccolo” tagliò corto Ahsoka, che non voleva litigare con Cassian ma non riusciva a prendere in simpatia il Mandaloriano.

Jyn e Leia, però, si guardarono di sfuggita, sorprese. Si erano accorte che Cassian aveva parlato di Din e della sua disponibilità a cambiare vita per Grogu, ma senza accennare a se stesso o alla possibilità di formare una famiglia della quale anche lui facesse parte. Era forse accaduto qualcosa nel periodo trascorso in missione con Boba Fett? Oppure era solo che Cassian si vergognava di parlare di argomenti così personali? Comunque stessero le cose, le due donne decisero di non chiedere per non mettere a disagio il loro amico.

“Bene, adesso che ci siamo chiariti e non c’è più il rischio che le cose degenerino in una rissa, cosa vogliamo fare?” disse Leia per cambiare argomento. “Tu e il Mandaloriano resterete qui almeno per stanotte, no? Così ceneremo insieme e avremo occasione di parlare. Sai, Han non era per niente contento di sapere che eravate ad aiutare Boba Fett, non vuole proprio credere che sia cambiato e che sia diventato una persona onesta!”

Così, chiacchierando più amichevolmente di argomenti meno personali, il gruppetto formato da Cassian, Leia, Ahsoka e Jyn rientrò in casa e passò dal salone, dove trovò appunto Din con Grogu in braccio e Luke che teneva per mano Ben.

“Ah, bene, vedo che avete già parlato. Io stavo per ordinare ai droidi domestici di preparare la cena per tutti e…” iniziò Leia, ma il fratello la interruppe.

“Mi dispiace, ma Din Djarin ha detto che non possono trattenersi” disse. “Ho portato qui Ben perché potesse salutare Grogu in privato, ma subito dopo dovranno ripartire.”

“Che???” esclamò Cassian, del tutto sconcertato. “Din, perché Luke dice questo? Accidenti, abbiamo fatto un viaggio massacrante per arrivare qui il più in fretta possibile, abbiamo dormito a turno, e ora che hai trovato Grogu e che sai che può restare con noi vuoi andartene subito? Ma chi ti corre dietro?”

Il Mandaloriano non si scompose.

“Ovviamente non sapevo che Grogu sarebbe tornato con noi e quindi volevo vederlo prima possibile per passare più tempo con lui, ma adesso lui partirà con noi e non c’è bisogno di restare qui. Grogu, saluta il tuo amico Ben e poi partiremo” disse, mettendo giù il piccolo perché andasse dal suo amichetto.

Ben lo abbracciò e poi gli sorrise.

“Mi dispiace che non ci addestreremo più insieme, Grogu, ma non sono triste perché tanto noi continueremo a sentirci dentro la Forza. Vero?” domandò.

“Certo, nella Forza potrai vedere il tuo amico tutte le volte che vorrai e lui vedrà te” gli rispose Luke, fiero, accarezzandogli i capelli. “E comunque Grogu tornerà a farci visita ogni volta che potrà, non è così?”

Grogu annuì, ma Din non disse una parola e, ovviamente, portando il casco, non mostrava alcuna emozione sul volto. Ci fu un lungo momento di disagio…

“Bene, adesso che hai salutato Ben possiamo partire. Grazie ancora, Luke, e anche a tutte voi per quello che avete fatto per il piccolo, è stato grazie a voi se lui ha vissuto bene qui” fu il saluto piuttosto laconico di Din a Luke, Leia e gli altri.

“No, ma aspetta, insomma, che fretta c’è? Non possiamo dormire qui stanotte e partire con calma domattina? La Senatrice Organa è stata così gentile da invitarci, mi sembra quanto meno scortese rifiutare” insisté Cassian.

“Mi dispiace e ti chiedo perdono, Senatrice Organa, ma era già mia intenzione andare a cercare l’Armaiola, il capo del mio clan, per parlare della mia purificazione” spiegò Din, rivolgendosi principalmente a Leia e non a Cassian. “Ora che Grogu è tornato con me è ancora più importante che la veda, per poterglielo presentare come Mandaloriano. È per questo che è così urgente partire, sono impaziente di tenere fede ai miei impegni.”

“Va bene, allora non voglio trattenervi oltre” replicò Leia. Era un po’ delusa e soprattutto dispiaciuta nel vedere che il Mandaloriano sembrava completamente preso da Grogu e dall’idea della sua missione con lui, tanto da dimenticare chi avrebbe voluto essergli amico e, soprattutto, Cassian che sembrava molto demoralizzato.

Dopo gli ultimi saluti, Din si diresse verso lo Starfighter con Grogu in braccio e Cassian, senza una parola, gli andò dietro, sentendosi sempre più la ruota di scorta.

“Cassian, se non ti dispiace preferirei pilotare io lo Starfighter, visto che ho delle informazioni sul pianeta in cui si trova adesso l’Armaiola con Paz Vizla e altri Mandaloriani. Tu puoi riposarti sul sedile del co-pilota” gli disse, riferendosi al sedile che aveva fatto ricavare nella cabina da Peli Motto.

“Grazie, ma penso che mi metterò nel posto dietro e terrò in braccio Grogu” rispose Cassian.

Informazioni sul pianeta in cui si trovano l’Armaiola e i Mandaloriani, eh? Magari sarebbe stato carino condividerle…

Per qualche motivo, Cassian si sentiva sempre più lontano da Din e dalla sua vita e ora che Grogu era tornato pareva che le cose sarebbero andate ancora peggio. Invece di rinsaldare il legame che stava nascendo tra i due, era come se la presenza di Grogu (certo non per colpa sua!) avesse riportato indietro Din, a quando lui e il piccolo viaggiavano da soli e avevano le loro avventure.

Cassian era diventato un intruso, o almeno così si sentiva sempre di più ogni momento che passava.

Non sarebbe dovuto essere così, proprio per niente.

Non andava bene.

Fine capitolo dodicesimo

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Abby_da_Edoras