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Autore: Dragon mother    21/02/2024    2 recensioni
Isabella è una ragazza semplice alla quale la vita ha tolto più cose di quante gliene abbia date. La sua più grande fortuna è avere Alice come amica anche se a volte è proprio una pazzerella..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera ragazze e bentrovate. Dunque, abbiamo vissuto un intensissimo week end d’amore, terminato con una proposta di lavoro per Edward. Adesso secondo voi cosa accadrà? Vivranno il loro amore come una semplice coppia, felici e contenti o un problema già li aspetta dietro l’angolo? Questo capitolo è tutto di Edward. Buona lettura e grazie come sempre. Un bacio.
 
 
 
 
Edward
 
 
La chiacchierata con Frank è stata davvero produttiva e stimolante.
 
Sono stato contattato per essere il nuovo Batman e devo dire che la proposta non mi dispiace per niente.
 
Frank mi ha spiegato a grandi linee il progetto e mi ha anticipato che il regista, Matt Reeves vorrebbe incontrare tutti gli attori che ha scelto per il film e a questo proposito sono stato invitato ad una cena di gala per il prossimo fine settimana.
 
Credo proprio che avrò bisogno di un’accompagnatrice e non vedo l’ora di chiederlo a Bella.
 
Saluto Frank e salgo in auto per tornare a casa.
 
La voglia di vedere Bella è tanta nonostante siamo stati insieme fino a poco tempo fa.
Decido allora ti chiamarla, sentire la sua voce calmerà almeno in parte la mia voglia di lei.
 
Giro la chiave nel cruscotto e accendo il bluethoot.
Mentre il motore romba dietro la mia spinta sull’acceleratore, il rintocco degli squilli scandisce il tempo in attesa che risponda.
 
“Ehi, ciao, non mi aspettavo di sentirti così presto, è tutto a posto?” mi domanda.
Ha la voce allegra e di conseguenza rende felice anche me.
“Sì è tutto a posto ma sarebbe meglio se tu fossi insieme a me in questo momento”
La sento pronunciare un “oh” di stupore ma non voglio che si senta oppressa e pensi che non posso stare neanche sei ore lontano da lei.
 
Posso?
 
Non lo so, ma so che ora come ora vorrei precipitarmi a casa sua e passare un’altra notte con lei.
 
“Volevo sentire ancora la tua voce.
Ho incontrato Frank ed ora sto tornando a casa.
Ci sono ottime notizie ma te ne parlerò a voce anche perché vorrei chiederti un appuntamento per sabato sera” la sento sospirare e so che sta già pensando al fatto che di sabato lei lavora ma sono disposto a parlare con il suo capo e prendermi io tutta la responsabilità.
 
“So a cosa stai pensando ma di quello posso occuparmene io.
Voglio solo che tu venga con me ma solo se sei sicura, non voglio che tu ti senta a disagio, né per il lavoro né quando ti dirò dove vorrei che tu mi accompagnassi” intendo essere sincero con lei perché so che potrebbe non sentirsi all’altezza della situazione.
 
“Accompagnassi? Oh dio Edward non sarà per caso una di quelle cene di gala per soli ricchi?” borbotta con un filo di preoccupazione nella voce e già me la immagino in imbarazzo, a farsi mille paranoie.
 
“E se anche fosse?”
 
Dall’altra parte del telefono cala il silenzio ed io intanto raggiungo casa.
Parcheggio l’auto nel cortile mentre il silenzio continua ad invadere la nostra conversazione.
 
“Beh credo che.. sì insomma.. forse potrei venire”
Le mie labbra si piegano in un sorriso, apro la porta e quando entro in casa accendo le luci.
 
“Non potevi rendermi più felice di così questa sera.
Mi raccomando, non prendere impegni per domani sera, passo al ristorante dopo il lavoro” la sento ridere prima di dirmi
“Ok, ci proverò, sai io sono una donna molto impegnata” mi dice soffocando una risata.
“Beh direi che da circa una settimana sei decisamente impegnata, Isabella e sarà meglio per te tenerti libera domani sera” borbotto deciso.
 
La sento sospirare.
 
“Buonanotte tesoro e se puoi sognami” le dico rassegnandomi a salutarla.
“Buonanotte anche a te Edward” la sento rilassata, mentre trovo tutto il coraggio per riattaccare il telefono per primo.
 
Da quando sono diventato così smielato?
Non lo so ma so che mi piace da morire, soprattutto se è Bella a rendermi così.
 
L’indomani decido di recarmi al ristorante un po’ prima per parlare con Laurent.
 
Mi riceve volentieri nel suo ufficio.
 
Ho intravisto Bella nella sala, mi ha salutato con un gesto della mano, troppo indaffarata a terminare le ultime cose per raggiungermi.
“Prego Edward, accomodati” mi invita Laurent indicando la sedia di fronte alla scrivania.
“Ti ringrazio. Dunque Laurent, vado subito al sodo, senza girarci troppo intorno” faccio una pausa e poi riprendo
“Sabato sera sono invitato ad una cena di gala e vorrei che tu dessi la serata libera a Bella”
In tutta risposta lui mi osserva titubante e un po’ lo capisco.
“Senti Edward io voglio essere onesto con te, vorrei davvero..” Lo interrompo perché immagino già cosa sta per dirmi ma forse non proprio tutto ciò che sta per dirmi.
“Laurent ti prometto che sarà l’ultima volta, non voglio mettere Bella in una situazione imbarazzante verso i suoi colleghi né tanto meno con te ma vorrei davvero che lei venga con me alla cena”
 
Mi osserva, sta decidendo se accettare la mia richiesta oppure no.
“Va bene ma ti prego, che questa sia l’ultima volta, almeno che non sia lei a dirmi di non voler più lavorare nel week end” sospira e si fa pensieroso, come se fosse indeciso se aggiungere altro.
“Sai, anche se non sembra, le sono molto affezionato.
E’ arrivata qui da me qualche anno fa, sembrava un gattino randagio.
Mi ha chiesto se avevo bisogno di personale, in quel periodo non lavoravo molto ma anche se non avevo bisogno le dissi di presentarsi qui il giorno dopo.
Da allora non ha mai perso un turno, anzi mi ha chiesto di lavorare di più perché le servivano i soldi.
Si è rimboccata le maniche ed è cresciuta, guadagnandosi il rispetto dei suoi colleghi.
Per questo ti dico che te lo concedo ma preferirei fosse l’ultima volta, credo tu possa capirmi” conclude abbozzando un sorriso.
 
E capisco benissimo cosa intende, è ciò che pensavo io.
 
Nonostante Bella mi avesse raccontato qualcosa di tutto questo, sentirlo raccontare da Laurent mi colpisce ancora di più.
 
“Hai la mia parola e immagino che nonostante lei non dica niente, so che ha gli stessi nostri pensieri”.
Mi sorride compiaciuto ed io mi alzo per non fargli perdere altro tempo.
“Grazie Laurent” allungo la mano e lui la stringe.
“A te Edward, Bella non poteva trovare una persona migliore”
Lo ringrazio silenziosamente e
ci salutiamo.
 
Mentre esco dal suo ufficio, vedo Bella entrare nello spogliatoio.
L’aspetto fuori e prima di portarla a casa con me, l’abbraccio e affondo le mie labbra sulle sue per un lungo bacio, troppo impaziente per attendere oltre.
 
“Ti va di stare da me stasera? Ti riporto a casa domattina oppure direttamente a lavoro, che ne dici?” le domando mentre accendo l’auto.
Vorrei tanto che mi rispondesse di sì..
 
La domanda la coglie di sorpresa
“Mi piacerebbe tanto ma non ho portato con me neanche un cambio..”
“Ce l’ho io” la interrompo guadagnandomi un’occhiata interrogativa.
“E lo spazzolino..” prova a dire ancora
“Ho anche quello” incalzo io
La sua espressione stupita è uno spasso.
“E il pigiama?” la sua è una domanda ma di certo non mi coglie impreparato.
“Oh vorrei dirti che non ti servirà ma ti dico che ho anche quello” sentenzio soddisfatto.
 
La vedo riflettere ma so che cederà, sono troppo invitante per essere respinto!
“Beh allora credo che non mi resta altro che accettare” mi regala un sorriso e so che è felice come me.
“Ottima scelta” sorrido, appoggio una mano sulla sua coscia accarezzandola.
 
Raggiungiamo casa in poco tempo.
Parcheggio l’auto in garage e conduco Bella all’interno.
Quando si accendono le luci i suoi occhi si aprono a dismisura.
Osserva ogni cosa estasiata, mormorando oh e uh uno dietro l’altro.
L’arredamento è minimal, sui toni del nero e grigio, con qualche accenno di bianco e rosso.
Si ferma davanti alla vetrata che dà sulla piscina e sul giardino e un sonoro wow abbandona le sue labbra.
“Questa non è una casa è una villa.
Casa mia è solo questo” allarga le braccia a mostrarmi quanto è grande casa sua e sono io a sentirmi un pò a disagio.
 
“Vieni, ti mostro il resto della casa” sorrido a quella parola, immaginando il suo stupore nel vedere il resto.
 
Le mostro tutto: bagno, studio, sala fitness, stanza degli ospiti e anche l’esterno ma non la mia camera da letto: quella la vedrà più tardi.
 
E come immaginavo Bella è ancora con la bocca aperta dopo aver visto il resto della casa.
 
“Vuoi qualcosa da bere? Hai fame?” ha lavorato fino a poco fa e forse non ha avuto tempo di cenare prima.
“Sì in effetti ho un po’ fame però..” si blocca ma fissa i suoi occhi su di me.
“Però?” domando curioso.
“Mangio solo se mangi tu” sorride e si avvicina abbracciandomi.
 
Ordino qualcosa da asporto e in attesa le porgo il pigiama che ho preparato per lei.
“Tieni, ti ho preso un po’ di cose così puoi lasciarle qui da me.
Per stasera scegli pure ciò che preferisci” le porgo le borse colme di indumenti e lei sposta lo sguardo da me alle borse, incredula.
“Cioè tu hai comprato tutte queste cose per me?”
“Bella, per te comprerei questo ed altro.
Vai a rinfrescarti e a metterti comoda mentre aspettiamo la nostra cena.
Mi sorride e si avvicina per schioccarmi un bacio sulla guancia.
“Grazie” borbotta prima di scomparire in bagno con tutte le borse.
 
Mezz’ora più tardi siamo seduti all’ isola della cucina gustando il nostro cibo.
Ha indossato il pigiama a pois azzurro e posso dire che ho scelto proprio bene perché le sta un incanto.
 
Era davvero affamata, ha finito tutta la sua porzione prima di me e adesso sembra piuttosto soddisfatta.
 
Mi alzo per sparecchiare e lei fa lo stesso per aiutarmi ma io la fermo subito.
“Ci penso io tesoro, tu stai comoda.
Poi ci mettiamo un po’ sul divano, se ti va”
Annuisce e fissa il suo sguardo su di me che sistemo la cucina.
 
L’ho chiamata tesoro e dio solo sa quanto mi piaccia usare questi nomi per lei.
 
Finalmente ci mettiamo comodi sul divano, abbasso un po’ la luce e la invito a sedersi accanto a me.
 
Prima l’ho sentita lamentarsi per il mal di piedi, così mi offro per un bel massaggio rilassante.
“Oh dio Edward è meraviglioso” geme lei chiudendo gli occhi, distendendosi sul divano, mentre appoggia le caviglie sulle mie cosce.
Il massaggio rilassa anche me, vedendo quanto piace a lei.
Mi prendo cura dei suoi poveri piedi per un pò, sentendo i suoi mugolii ad ogni mia carezza.
 
Ad un certo punto la stanza si fa silenziosa.
Così alzo lo sguardo verso Bella e mi accorgo che si è addormentata.
Ha una guancia appoggiata al cuscino e le sue labbra rosse sono dischiuse.
Il suo respiro regolare mi fa capire che sta dormendo tranquilla e per nessun motivo ho intenzione di svegliarla.
 
Faccio attenzione e la prendo tra le braccia per portarla a letto.
Avevo acceso per lei tante candele colorate e riempito tanti vasetti di petali profumati, ecco perché prima non le avevo mostrato la mia camera.
Sposto le lenzuola e la adagio sul letto.
E’ così bella anche addormentata.
Non so quanto tempo passa prima di riprendermi da questa visione ma quando lo faccio le lascio un bacio su quelle morbide labbra.
Mi infilo anche io sotto le lenzuola, facendo attenzione a non fare rumore e poi copro entrambi.
 
Spengo le luci e con un braccio sotto il cuscino e una mano intrecciata alla sua, non posso fare altro che augurarle “Buonanotte amore mio”.
   
 
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