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Autore: niny95    25/02/2024    3 recensioni
Sono passati 16 anni dal lancio del Sortilegio Buono. Nei Reami Uniti la vita scorre tranquilla. 
Hope Jones ha 16 anni e nella sua vita gli unici problemi sono causati dalle verifiche e dai ragazzi.
Ma la sparizione di alcuni ragazzini mina la serenità dei Reami Uniti.
Quando improvvisamente anche Emily Mills, figlia della Evil Queen e Wish Robin, subisce la medesima sorte Hope e i suoi amici vanno alla sua ricerca.
Chi è che sta rapendo i ragazzini? Riuscirà la Next Generation a salvare Emily? E che ne è degli eroi che tutti conosciamo?
Dal testo:
La ragazza annuì con noncuranza «Credo che … dovremmo occuparcene noi.»
«Occuparcene noi?» Cole inarcò nuovamente un sopracciglio, mettendo ben in evidenza il neo sotto l'occhio destro «Di cosa stai parlando?»
Hope sospirò, come se quella conversazione le costasse più fatica di quando volesse ammettere «Delle sparizioni-» disse poi si corresse velocemente «Della sparizione di Emily.»
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Anastasia Tremaine, Emma Swan, Hope Jones, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Next Generation'
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   Capitolo 7  
Prime indagini  
  
Alex sospirò, aveva promesso a Cole e Hope che nel pomeriggio avrebbero indagato sulle sparizioni.   
Non che non capisse i due ragazzi, se fosse successo qualcosa a Neal o chiunque altro dei suoi amici anche lei avrebbe fatto pazzie per salvarli, però … doveva occuparsene Emma, loro erano così giovani, ed erano della fascia d’età designata, tutto questo poteva rivelarsi davvero tanto pericoloso.   
Per questo fin dall’inizio non era stata d’accordo, ma Neal aveva ragione, quei due avrebbero comunque fatto di testa loro, accompagnarli era la soluzione migliore.   
«Pensieri per la testa?» chiese Michelle studiando l’amica con curiosità.   
Alex annuì «Stavo pensando a tutti questi ragazzini scomparsi, sembrano essersi dissolti dal nulla e onestamente sono preoccupata.»   
L’altra ragazza annuì d’accordo «Sì, anche io sono preoccupata. Chi mai farebbe del male a dei bambini?!»   
«Più gente di quanto immagini» Alex fece spallucce «Neal, il mio migliore amico, è stato rapito non appena venne al mondo.»   
«Sì, lo so ma …» l’altra ragazza rimase in silenzio qualche secondo, forse pensando alle parole da usare «Neal alla fine era illeso, no? Invece questi ragazzini, non abbiamo la più pallida idea di dove siano, o se sono vivi o …» Michelle non ebbe bisogno di continuare la frase perché Alex capisse il sottinteso.   
Qualche ora dopo, Alex si stava cambiando – tra poco più di un’ora sarebbe dovuta uscire – quando Louis videochiamò.   
«Ehi» lo salutò Alex, quella mattina era stata piuttosto caotica e la ragazza non aveva potuto mandare neanche un messaggio al proprio ragazzo.   
«Vai da qualche parte?» chiese Louis, squadrando la ragazza che stava finendo di prepararsi. Normalmente Alex non avrebbe esitato a parlare liberamente con Louis, ma sapendo quanto al ragazzo stesse a cuore l’intera situazione e non sapendo bene se effettivamente quell’indagine avrebbe prodotto frutti o meno decise di omettere la verità per il momento dicendo solo: «Sì, Hope e Cole mi hanno chiesto se gli faccio compagnia in un posto, quindi sto andando con loro.»   
Louis annuì d’accordo «Fai bene, dopo tutto quello che sta succedendo è giusto che abbiano qualcuno di adulto con loro»   
«Come è andata la tua giornata?» chiese poi Alex cambiando discorso.   
Louis fece spallucce «Un altro genitore ha ritirato suo figlio da scuola» sospirò «Non permetterò che mio figlio venga rapito!» il ragazzo parlò in falsetto, imitando, evidentemente, la voce della donna in questione «Ti giuro, sono stufo. Stufo marcio di essere accusato di essere il responsabile delle sparizioni!»   
«Ma è assurdo!» esclamò Alex alzando leggermente il tono della voce «Non possono continuare così! Non faresti mai del male a quei bambini!»   
Louis sospirò «Suppongo che non ci credano davvero e stiano semplicemente cercando un capro espiatorio. Non li biasimo, ma onestamente non vedo l’ora che questa storia si concluda. Positivamente.»   
E sentendo quelle parole Alex, per la prima volta, non fu totalmente contraria all’idea di indagare, magari avrebbero potuto trovare una pista da poter portare a Emma.   
Fece un sorriso confortante «Si sistemerà tutto, vedrai» e lo intendeva davvero.   
~~~  
  
Daisy non vedeva Hope da tempo, sapeva che la zia era probabilmente impegnata ma le mancava. 
Così aveva deciso di andarla a trovare: okay di solito avvisava sempre Hope quando decideva di farlo ma in fondo non era un grosso problema, vero? 
Era talmente assorta nei suoi pensieri che, pur essendo giunta a destinazione già da diversi minuti, non aveva ancora suonato il campanello e stava per decidersi quando la porta si aprì e la figura di Hope si stagliò sulla soglia. 
«Daisy!» esclamò «Cercavi qualcuno?» chiese poi squadrando la ragazzina. 
Daisy fece spallucce «In realtà pensavo di passare un po’ di tempo con te.» 
Hope abbassò lo sguardo colpevole «Oh io sto … -»  
«Fammi indovinare» l'interruppe la ragazzina «uscendo con Cole?» 
La ragazza più grande annuì. 
«Quando vi deciderete a mettervi insieme?» chiese poi a bruciapelo Daisy. 
Hope la guardò incuriosita, poi forse ritenendo il tutto come le assurde convinzioni di una ragazzina liquidò la questione con un gesto della mano. 
La figlia di Drizella fece spallucce «In ogni caso, vorrà dire che passerò un po’ di tempo con nonno». 
Hope ridacchiò «Non chiamarlo così! Gli farai venire un attacco!» disse allontanandosi. 
  
~~~ 
 
Hope non si aspettava di trovare la nipotina sull'uscio di casa, e non appena aveva capito che la ragazzina cercava lei le si era stretto il cuore a non poterla degnare di uno sguardo, ma quello che si apprestava a fare era troppo importante e non poteva proprio rimandare. 
 Quei pensieri dovevano leggersi davvero chiaramente sul suo volto, a quanto pareva, perché, non appena raggiunse il luogo dell'incontro, il suo migliore amico le rivolse un'occhiata curiosa, accompagnata da due sole parole «Tutto bene?»  
Hope sospirò, incassando la testa tra le spalle «È passata Daisy a trovarmi: con tutto quello che è successo non le ho dato molta confidenza. Mi è dispiaciuto doverle dare nuovamente buca ma … Emily ha bisogno di noi.» 
Cole le fece un sorriso confortante «Sono sicuro che Daisy capirà» a quel commento a Hope tornarono in mente le parole della ragazzina: Quando vi deciderete a mettervi insieme? E stava quasi per riportarle a Cole e ridere delle sue fantasie, ma poi scosse violentemente la testa relegando quel pensiero in un angolo della sua mente «Tua sorella ci aspetta al Granny’s, giusto?» chiese infatti cambiando discorso. 
L'altro ragazzo annuì semplicemente.  
Arrivarono al Granny's qualche minuto dopo e non appena si avvicinarono al bancone, Neal piazzò loro davanti due tazze fumanti di cioccolata calda. Hope strabuzzò gli occhi a quella vista, come se il ragazzo con quell'offerta le avesse recato un'enorme offesa «Non abbiamo tempo per la cioccolata calda!» sbottò infatti. 
«Rilassati, Hope! Dieci minuti non ci uccideranno» esclamò prendendo lui stesso un sorso dalla tazza che aveva davanti e che la nuova arrivata non aveva notato fino a quel momento. Continuò a parlare prima che la nipote avesse il tempo di ribattere «Inoltre, nel frattempo potremmo discutere del piano.» 
A quella risposta le spalle di Hope si abbassarono visibilmente e accettò molto volentieri di bere un sorso di cioccolata calda che, effettivamente, la fece stare subito meglio «Dovremmo partire dalla Sala Giochi.» 
«La Sala Giochi?» chiese Alex interrogativamente, squadrando l'altra ragazza. 
Hope annuì «House Kat, vicino la Torre dell'Orologio. Non ne avete sentito parlare?» 
  
~~~ 
 
Neal aveva strabuzzato gli occhi alla menzione della Sala Giochi. Lavorava in un dinner che nell’orario pomeridiano era pieno zeppo di ragazzini: se avesse aperto una nuova Sala Giochi non avrebbe dovuto sentirne parlare? Si scambiò un’occhiata con Alex, che deglutì leggermente prima di dire «No, non ne ho mai sentito parlare.» si passò una mano tra i corti capelli biondi «Ma con la promozione a infermiera il lavoro si è triplicato; quindi, probabilmente mi è sfuggito per questo.» aggiunse poi, nell’evidente speranza di tranquillizzare la ragazza più giovane.  
Neal giocherellò qualche minuto con la propria cannuccia prima di chiedere «Fatemi indovinare: voi siete andati in questa Sala Giochi?»  
Hope annuì «Sì, e il giorno dopo Emily è sparita» sospirò «A me sembra piuttosto chiaro.»  
«Se eravate insieme …» iniziò Alex incerta «Non ricordate nulla?»  
Stavolta fu Cole a prendere la parola «Intendi se ricordiamo qualcosa della sparizione di Emily?» chiese e senza attendere risposta continuò «Purtroppo no, non ricordiamo nulla di concreto.»  
«Beh» Neal si schiarì la gola iniziando a lavare le tazze sporche «sembra che abbiamo un punto di partenza» fece quello che, sperò, fosse un sorriso confortante «Non è molto, ma è un inizio!» disse.  
Poco tempo dopo arrivarono alla Torre dell’Orologio, Neal si guardò intorno cercando la fantomatica Sala Giochi, ma dopo un po’ dovette arrendersi all’evidenza. Guardò Hope, perplesso «Ebbene, dov’è questa famosa Sala Giochi?»  
Lo sguardo che gli rivolse Hope era un misto tra l’esasperato e il furioso «Proprio lì» indicò con un dito la distanza di fronte a lui «Come fai a non vederla?» Neal strabuzzò gli occhi tentando di mettere a fuoco, ma l’unica cosa che vide era un vecchio casolare abbandonato, non esattamente una Sala Giochi. Diede una leggera gomitata ad Alex che fece spallucce confermando quello che vedeva. 
«Hope, giuro che non ti sto prendendo in giro ma …» gesticolò velocemente con le mani «io lì non vedo una Sala Giochi» la ragazzina allargò gli occhi, in maniera che, in un’altra situazione, poteva definirsi quasi ridicola «Come sarebbe a dire?» 
«Un incantesimo» buttò lì Alex con serietà, e del resto Neal non faticava a credere che lo fosse; Hope e Cole non avrebbero mai scherzato su una cosa del genere, non se poteva avere a che fare con la sparizione di Emily. 
«Beh, in ogni caso io entro» disse Hope, e se Neal non avesse avuto i riflessi pronti sarebbe già partita a razzo «Frena l’entusiasmo, ragazzina!» sbottò ancora tenendole il braccio «Hai sentito Alex? Il motivo per cui noi non possiamo vedere la Sala Giochi potrebbe essere che è protetta da un incantesimo, e io appoggio in pieno quest’idea! Nessuno di noi crede che siate dei bugiardi, non se c’è di mezzo Emily. Questo vuol dire che nessuno entrerà là dentro senza prima avere un piano. È chiaro?» Hope lo guardò truce ma non rispose «È chiaro?» ripeté Neal, marcando la parola. 
Hope annuì scontenta. 
«Bene» Neal sorrise soddisfatto «Adesso andiamo in biblioteca!» 
«In biblioteca?» chiese Hope confusa, dimenticando, evidentemente, di essere in collera con lui. 
Neal sorrise «Sì, se si tratta di un incantesimo, nessuno potrà aiutarci meglio di Gideon!» 
«Allora volete aiutarci ancora?» chiese Cole sorpreso, prendendo finalmente parola. 
Stavolta fu Alex a rispondere «Dopo quello che abbiamo visto, personalmente non me la sento di tirarmi indietro, non a questo punto» 
«Mi hai tolto le parole di bocca!» commentò Neal.  
 
~~~ 
 
«Tutto bene?» chiese Cole, era la seconda volta che rivolgeva quella domanda alla sua migliore amica ma la sua espressione era così truce che non aveva potuto evitarlo. Ma lei parve non sentire, visto che continuò a camminargli accanto senza rispondere. Cole le toccò leggermente la spalla, gesto che costrinse la ragazza a voltarsi verso di lui «Scusa non ti stavo ascoltando.»  
«L’avevo notato» sorrise leggermente, sperando che arrivasse all’altra ragazza «Ti ho chiesto se stai bene.»  
«Io … vorrei fare il prima possibile, non vorrei che Emily pensasse che l’abbiamo dimenticata ma … Neal ha ragione, abbiamo bisogno di un piano e Gideon potrebbe davvero essere essenziale.»  
Pochi minuti dopo, infatti, arrivarono all’entrata della biblioteca «Sono sicuro che Emily sa che non ci daremo per vinti finché non la troveremo» disse affrettandosi ad entrare.  
«Buon pomeriggio! Avete bisogno di aiuto?» diede loro il benvenuto Gideon da dietro il bancone.  
«Sì, in effetti sì!» fu la risposta di Neal.  
«Oh, questo sì che è strano!» commentò Gideon, forse accorgendosi solo in quel momento dello strano gruppetto che aveva davanti «Ditemi tutto!»  
Gli raccontarono tutto, senza tralasciare nemmeno un minimo dettaglio, Gideon si fece pensieroso «Quindi ricapitolando: siete andati in questa famosa Sala Giochi, ma voi due non avete visto altro che una vecchia casupola abbandonata?» chiese infine indicando Alex e Neal, i due diretti interessati annuirono «Sì, credo che non sbagliamo a parlare di un incantesimo di camuffamento. Hope e Cole rientrano nella fascia d’età designata, motivo per cui la vedono.» sospirò «È in momenti come questi che sento ancor più la mancanza di mio padre. Lui saprebbe certamente cosa fare.»  
«Non … non pensi che ne dovremmo parlare con Emma?» chiese Alex titubante, Cole scambiò uno sguardo curioso con la sorella inarcando un sopracciglio, pronto alla sfuriata della migliore amica, che infatti non si fece attendere «Assolutamente no!» sbottò «Non capirebbe!»  
Gideon si limitò a fare spallucce «Per il momento proverò a cercare qualcosa qui in biblioteca, ma in ogni caso posso assicurarvi che sono al cento per cento dei vostri.»  
Il giorno dopo, Cole arrivò a scuola di buon’ora, le notizie della sera prima non gli avevano fatto chiudere occhio. Adesso era in aula di chimica, provando a ripassare un po’ prima dell’arrivo dell’insegnante.  
«Dunque ieri sei stato piuttosto sfuggente!» la voce di Kate lo fece sussultare lievemente «Cosa avevi di così importante da fare da escludere la tua fidanzata?» scherzò.  
«Siamo andati in Sala Giochi, Hope vuole indagare sulla scomparsa di Emily.»  
Il sorriso di Kate morì lentamente «Da … Davvero?» chiese titubante «Non … non mi stai prendendo in giro per qualche ragione a me ignota?» Cole strabuzzò gli occhi a quella domanda, poi quasi si diede dell’idiota da solo; era stato così preso dalla sparizione di Emily dall’aver quasi dimenticato che anche Mary era sparita, non c’era da biasimare, quindi, il comportamento di Kate «Certo che sono serio! Perché mai dovrei scherzare con una cosa del genere?»  
Kate non rispose, non subito almeno, limitandosi a guardarlo con uno sguardo che Cole non riuscì a decifrare del tutto, infine quando parlò disse poche semplici parole, che dovettero costarle molta fatica: «Credi che … credi che Hope accetterebbe anche il mio aiuto?»  
«Gliene parlerò» rispose Cole con un sorriso che sperò fosse confortante.  
~~~ 
 
Emma ci aveva pensato e ripensato finché non le era venuta un’illuminazione: quando era tornata a Storybrooke, dopo il Sortilegio di Pan la situazione era irreale, la gente spariva senza lasciare traccia e nessuno sapeva darsi una spiegazione e solo successivamente avevano scoperto che la causa di tutto era Zelena. Fu con questo proposito che si ritrovò di fronte casa della strega e, dopo aver emesso un profondo respiro si decise a bussare.  
Pochi minuti dopo la madre di Robyn apparve sull’uscio, un sopracciglio inarcato, non aspettandosi evidentemente la visita dell’altra donna «Miss Swan» la salutò spostandosi per farla passare «A cosa devo il piacere?»  
«Non sono più Miss Swan da molto tempo» rispose Emma.  
L’altra donna liquidò la questione con un gesto della mano, prima di incamminarsi verso il soggiorno «Caffè?» chiese prima di indicare una sedia, Emma accettò l’invito prima di annuire «Molto volentieri.»  
Poco dopo la donna tornò con due tazze fumanti «Quindi a cosa devo il piacere di questa visita? Non fraintendermi, sei la benvenuta, ma questa è sicuramente una visita inaspettata, e dubito di piacere.»  
Emma bevve un sorso di caffè, poi nella speranza di prendere tempo commentò «Non ti si può nascondere nulla, eh?»  
Zelena fece spallucce «Io e te non siamo poi così amiche.»  
«Eppure, pensavo che quegli anelli di cipolla ci avessero unito!» scherzò Emma, bevendo un altro sorso «Ma, scherzi a parte, hai ragione: non sono qui per una visita di piacere.» la rossa le rivolse uno sguardo eloquente spingendola a continuare «Ecco  …  quando sei arrivata a Storybrooke la gente ha iniziato a sparire quindi mi chiedevo …»  
«Ma adesso sono una dei buoni!» l’interruppe Zelena risentita «Oltretutto l’unica volta che ho provato a rapire un bambino, sappiamo entrambe com’è finita!» 
«Intendi quando hai rapito mio fratello nel tentativo di aprire un portale del tempo?» scherzò Emma nel tentativo di alleggerire l’atmosfera. 
«Devi ammettere che ha funzionato!» commentò Zelena. Emma fece un gesto vago con la mano, liquidando la questione «Ad ogni modo non sono qui per accusarti! Mi chiedevo solo come facessi a trasformare tutte quelle persone in scimmie volanti senza che nessuno si accorgesse di nulla.» 
 «Oh, giusto» alla spiegazione della Salvatrice Zelena ridacchiò, poi tornò presto seria «Aspettavo che fossero soli. Che si allontanassero dal loro gruppo. E solo allora agivo.» sospirò «Credi che ti sarà utile?» 
Le spalle di Emma si afflosciarono a quella domanda «Non lo so» disse bevendo un altro sorso di caffè «Ma qualunque cosa è sempre meglio di niente.» 
 
~~~ 
 
Quando Cole le aveva detto che doveva parlarle, Hope tutto si sarebbe aspettata tranne le parole che pronunciò il suo migliore amico «Pensi che … pensi che Kate potrebbe aggiungersi alle indagini?» e la ragazza non sapeva davvero cosa rispondere. Avevano davvero bisogno di tutto l’aiuto possibile, ma Hope aveva davvero bisogno di vedere il suo migliore amico e la sua ragazza che limonavano ogni due per tre? No, secondo il suo modestissimo parere meno li vedeva e meglio stava! Dovette stare in silenzio troppo a lungo perché Cole continuò «Anche Mary è sparita quindi vorrebbe delle risposte anche lei, e in ogni caso più siamo meglio è!» e va bene, Hope era d’accordo, questo non voleva dire però che avevano bisogno proprio del coinvolgimento di Kate! «Questo vorrebbe dire per voi due stare a limonare tutto il tempo?» 
Nello sguardo di Cole si accese uno strano luccichio «Perché, sei gelosa?» 
Hope arrossì furiosamente, okay era definitivo, il suo migliore amico doveva essere impazzito! Insomma, perché mai avrebbe dovuto essere gelosa di Cole? «Non dire sciocchezze!» sbottò alla fine «Quello che stiamo facendo è troppo importante, non possiamo permetterci distrazioni.» 
«Non lo faremo» le assicurò Cole «Come ti ho detto anche Mary è sparita; quindi, è nell’interesse di Kate scoprire cosa sta succedendo tanto quanto noi.» 
«Bene» annuì Hope nonostante non fosse ancora del tutto convinta «In questo caso, sì, può unirsi alle indagini. Ma niente distrazioni!» ripeté. 
Cole sorrise, e Dio Hope non si era mai resa conto di quanto fosse bello il sorriso del suo migliore amico, aspetta … cosa? «Kate sarà felice dell’opportunità che le stai dando» disse infine. 
Hope fece un gesto vago con la mano liquidando la questione «Qualunque cosa» sperò di non pentirsi della decisione appena presa. 
 
Note: Dunque dunque, arrivo oggi perchè ieri non ci sono proprio arrivata! Come potete vedere iniziano le prime indagini, che ne pensate? e di Daisy (che tra parentesi, nel caso non si fosse capito, è la figlia di Henry e Ivy, quindi la nipotina di Hope) che shippa spudoratamente Hope e Cole?! XD
Vi lascio un paio di chiarimenti prima di chiudere: Gideon è il figlio di Tremotino e Belle, ecco perchè Neal propone di rivolgersi a lui, perchè oltre a lavorare in biblioteca è anche il figlio del The Dark One, chiaramente uno dei maghi più potenti che Storybrooke abbia mai visto.
Per quanto riguarda Zelena invece, durante la terza stagione iniziano a sparire persone perchè Zelena le trasformava in Scimmie Volanti, ecco perchè Emma va a consultarla, la battuta degli anelli di cipolla, invece, è un riferimento alla quinta stagione, Emma durante il suo periodo come The Dark One accellera la gravidanza di Zelena proprio con degli anelli di cipolla.
E niente, credo di aver finito, l'aesthetic di questo capitolo lo dedichiamo ad Alex!
Spero che il capitolo vi piaccia! E noi ci vediamo tra tre settimane come sempre.
Un bacio,
Niny

 
   
 
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