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Autore: Raphaelgirl87    28/02/2024    0 recensioni
Piccolissima storiella in tre atti dedicata a Splinter che, anche se non biologico, è il miglior padre del mondo per le sue adorate Tartarughe....in questa storia il nostro maestro sente la mancanza dei suoi figli in missione e si culla dolcemente nei ricordi....buona lettura!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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"Le domando scusa, signor Hamato, per averla convocata così d urgenza, ma necessito assolutamente di risolvere una questione con lei riguardante l assunzione dei suoi figli....." Disse l ispettore Rebecca Vincent da dietro la scrivania del suo ufficio, dopo averlo chiamato con una certa premura.... La prima missione dei suoi ragazzi per conto della polizia di NYC sarebbe partita da lì a poche settimane, i suoi ragazzi letteralmente non stavano nella pelle dall emozione, come solo i diciassettenni sanno essere emozionati e con l adrenalina a mille..... Ultimamente l unico argomento di conversazione nel loro covo era proprio la loro imminente partenza....

Splinter li guardava allenarsi più del dovuto per dare il meglio una volta partiti, iniziare a preparare i loro zaini per il viaggio con Casey, April e Irma che si alternavano per portare loro tutto ciò di cui avevano bisogno e fantasticare sulla missione con un misto di orgoglio e amarezza dentro se..... Orgoglio perché vedere finalmente i suoi figli amati sbocciare e vedere che il loro coraggio e la loro bravura erano stati finalmente riconosciuti e valorizzati era motivo di enorme fierezza per lui....Ancora ricordava quando era stato fiero di loro quella notte quando, sotto la statua della Libertà, i suoi figli, tramite cerimonia ufficiale della polizia, avevano ricevuto la chiave della città di NYC come ringraziamento per aver liberato la città dall attacco di Krang....li aveva guardati con tanta tenerezza, dei ragazzoni grandi e grossi che erano lì a prendersi finalmente l.onore che li spettava, imbarazzatissimi perché non abituati a essere riconosciuti senza essere additati come mostri o simili, ma anche molto felici.... ma allo stesso tempo non poteva non provare una punta di dolorosa amarezza.... Perché, per la prima volta, i suoi figli sarebbero partiti senza di lui e sarebbero stati divisi..... E, per quanto sapeva che fosse giusto così, sapeva che sarebbe stata durissima quella mancanza.....

"Se posso aiutare, ispettore capo, ben volentieri...." Aveva risposto gentilmente il maestro, seduto sulla sedia davanti a lei col bastone sulle gambe,mentre l ispettore gli sorrise con garbo e iniziò a parlare, istaurando un dialogo rispettoso tra loro:

"Credo proprio di sì, signor Hamato..... Dunque.... In realtà, è proprio solo un cavillo burocratico, ma devo assolutamente raccapezzarmi..... Come sa, i suoi figli verranno assunti dalla polizia di NYC per missioni segrete sotto copertura, ovviamente senza togliere loro lo status di ninja in cui si identificano...."

"Si, ispettore capo....."

".... E, come può intuire, il lavoro che i suoi figli faranno sarà giustamente ed equamente retribuito...."

"Chiaramente, ispettore...."

"Già mi creda, è stata dura convincerli ad accettare almeno un compenso minimo, ma veramente un ninja non si fa pagare per i lavori che fa? Ma poi che differenza c e tra un samurai e un ninja? Scusi la curiosità, ma era per capire...."

"Glielo spiego subito,ispettore.... Prima di tutto un samurai è un guerriero a servizio di un padrone che serve per tutta la sua vita con fedeltà, un ninja è un guerriero piu simile a una spia, che agisce nell'.ombra senza farsi riconoscere, come hanno sempre fatto i miei ragazzi nella.lotta contro il crimine..... E per il compenso, vede, sempre i miei ragazzi hanno ragione..... nella nostra cultura, un samurai non accetta compenso per un servizio che dà, perché ogni sua azione è votata al bene e alla giustizia incondizionata....Egli non cerca fama o dominio, ma fa si che la sua vita sia prima di ogni altra cosa plasmata su uno scopo elevato, sulla protezione dei valori e dei principi in cui credono, che si tratti di onore, amore per il proprio paese o benessere della propria famiglia e dei propri cari....Questo solo conta e questo per noi rende la vita degna di essere vissuta...."

Rebecca ascoltò molto attentamente le parole di Splinter e annuì profondamente:

"Mi creda, è tutto molto lodevole e bello e siete da ammirare, ma noi desideriamo che l impegno dei suoi ragazzi venga riconosciuto, è giusto così.....Le stavo dicendo quindi, dopo una lunga trattativa, molto lunga mi creda, i suoi ragazzi hanno accettato tutti e quattro il compenso minimo solo ed esclusivamente perché abbiamo promesso loro che il.di più sarà versato in un assicurazione medica per.la sua salute.... La amano veramente tanto e sono veramente dei bravi ragazzi, può esserne fiero...."

A quelle parole, Splinter ebbe un moto di commozione che fece veramente fatica a mascherare:

"Lo sono, ispettore, moltissimo....."

L ispettore Vincent lo guardò sorridendo dolcemente davanti al tenero amore di quel padre, per poi proseguire:

"Tuttavia, per poter aprire un conto in cui versare i loro stipendi, mi serve un nominativo capisce? Un nome e cognome di tutti loro....e, a quanto mi ha detto uno dei suoi figli.....uhm....quello alto con gli occhiali e quello strano coso che ha sempre in testa...."

"Ah, hem, Donatello...."

"Ecco si, Donatello....bene, da quanto mi ha detto suo figlio Donatello, i suoi ragazzi non hanno un cognome....."

A quelle parole Splinter sospirò amaramente, non potendo provare una punta di tristezza in fondo al cuore:

"No, ispettore, non c'è l.hanno...."

L ispettore Vincent restò sorpresa davanti a quelle parole:

"Ma quindi..... praticamente i suoi figli non sono esistiti per il mondo fino ad adesso???? Per quasi diciassette anni?"

"Esattamente, ispettore...."

"Ma....ma....come avete fatto per....beh....ecco tutto? Spesa, sostentamento....avranno anche solo avuto un influenza nella loro vita!....come....."

"Ho dei risparmi da parte....non molto in realtà, ma è sempre bastato per la sopravvivenza di tutti loro....e Donatello appunto, in seguito, si è specializzato anche un po' in medicina di base per poterci aiutare...... E poi sa, nel covo almeno non paghiamo.l affitto!" Disse Splinter sorridendo, mentre l ispettore Vincent a quelle parole si commosse profondamente:

"È.....davvero incredibile.....una storia incredibile..... Bene, signor Hamato....sono qui oggi per dirle che, se lei mi concede il permesso, io posso aiutarla a ottenere l.adozione legale dei suoi figli...."

A quelle parole, Splinter restò di sasso.... Aveva sentito perfettamente cosa gli aveva detto l ispettore, ma talmente quella frase gli era sembrata bella che dovette farsela ripetere....

"Come, mi scusi?"

"Vede....ho degli amici in tribunale....mi devono dei favori, diciamo.... Posso provare a fare due telefonate.... Io credo non ci siano problemi, alla fine i suoi figli hanno sedici anni compiuti, sono maggiorenni per gli Stati Uniti d America, quindi se è loro decisione diventare suoi figli e lei approva la cosa, io credo non ci siano problemi....Per la faccenda della mutazione, credo si possa ovviare....la sentenza sarà a porte chiuse cosi nessuno saprà assolutamente niente e non ci sarà nessun can can mediatico.....così finalmente avranno il suo cognome e tutto andrà in porto come deve andare..... È d' accordo con me? Vuole che i suoi ragazzi diventino suoi figli a tutti gli effetti?"

Splinter non poteva crederci.... Fece uno sforzo enorme per non scoppiare a piangere di gioia li davanti all.ispettore, ma non ci riuscí completamente e due lacrime gli corsero veloci lungo il muso peloso

"Se lo voglio? Ispettore, non c e cosa che desidero di più al mondo!"

Rebecca sorrise con tenerezza davanti all.amore profondo che quel padre aveva per i suoi figli:

"Bene, allora! Direi che siamo d accordo! Ci teniamo aggiornati! Le farò sapere al più presto la data della sentenza di adozione..... Vada a casa a dirlo ai suoi ragazzi! Sicuramente salteranno dalla gioia!"


Splinter ne era sicuro, il silenzio tombale non era certo la reazione che si aspettava da tutti loro a quella notizia.

Era ora di cena e il chiacchiericcio continuo dei suo figli, intenti quella sera, oltre che a mangiare ai quattro palmenti come sempre, a discutere animatamente su quale film di Batman fosse il migliore, intervallando commenti da grande critica cinematografica a frasi come:"Cazzo eh però, Leo, non riesci a non fare la pasta scotta" a "Donnie, se ti do ragione ,mi passi il.sale che è la quarta volta che te lo chiedo?",si interruppe bruscamente davanti a quel comunicato che lui diede loro sulla loro adozione, lasciando il.posto a un silenzio talmente profondo che si poteva quasi sentire il ticchettio dell'.orologio in sale risuonare li.nella.cucina nel soppalco sopra.... Il maestro osservò stranito quelle quattro facce dei suoi ragazzi che erano rimasti lì a guardarlo come pesci in una boccia,con la bocca spalancata e le forchette col boccone in aria senza riuscire quasi più neanche a respirare, figurarsi a emettere una sillaba:

"Beh? Ragazzi? Seriamente? Non ne siete felici?" Domandò loro a un certo punto Sensei e poco dopo i suoi ragazzi si scossero un attimo

"Oh, no, no, Sensei, siamo felicissimi! È che....non c'è lo aspettavamo ecco...." Balbettò Leonardo, sforzandosi di buttare giù un sorso d acqua, mentre Raf incalzava:" Abbiamo....beh....sempre pensato che....beh....non.fosse possibile....."

"Già!- esordì Donnie, facendo eco ai fratelli - non ci sono legislazioni che prevedono l.adozione tra mutanti come.noi"

"Appunto....eravamo beh....rassegnati....non ci pensavamo neanche più....." Concluse il discorso Micky, al che Sensei incalzò

"Ma non siete contenti? Diventeremo finalmente una famiglia anche per la legge! Sarò vostro padre a tutti gli effetti!"

"Sensei, ma tu sei già un padre per noi..... Non cambia nulla! Se questa cosa va in porto....beh....ok....ma noi....beh....noi siamo già una famiglia....." Rispose Leo, ricevendo il muto consenso dei fratelli e i suoi figli tornarono a mangiare in maniera più composta e silenziosa...... Splinter saggiamente decise di non insistere..... Si vedeva che quella notizia li aveva lasciati più pensierosi e turbati di quello che sarebbe dovuto essere.... 

Ne ebbe la conferma, quando, quella notte intorno alle tre, mentre si stava recando al bagno, il maestro udì nel soppalco sopra la cucina, dove.si trovava la camera dei ragazzi, la voce di Michelangelo urlare all improvviso:

"Fratelli! Fratelli!!!!"

"Micky! Che c e????" Saltarono su i fratelli e il piccoletto arancione spiegò il motivo di quel suo svegliarsi all.improvviso, mentre Splinter si avvicinò senza essere visto per spiare amorevolmente la loro conversazione:

"Cazzo, fratelli, stavo pensando....se l.adozione va in porto....noi diventiamo fratelli per davvero!"

Un mormorio di profonda disapprovazione corse nella camera con frasi varie come:"Ma ti sembra l ora/Per la miseria, Micky!/Stavamo dormendo!"e Raffaello che disse a denti stretti al fratello:

"Micky, giuro che sto salendo da te a dartele di santa ragione...."

"Nono! Aspettate! È vero! Cioè.... Noi.... noi.... Saremo davvero una famiglia! Cioè per davvero! Ma davverodavverodavvero!!!!!! Io....io.....cioè....siete sempre stati i miei fratelli.....e Sensei è sempre stato nostro padre....ma ora cioè.... è vero.... è reale!"

"Micky, non sappiamo ancora niente, è inutile fare castelli in aria..... Sai che poi altrimenti ci rimani male...." Gli rispose Donatello mentre il suo secondogenito gli fece eco:"Donnie ha ragione e poi scusa,che cambia? Leo ha detto giusto a cena, siamo già una famiglia....quello....quello è solo un cazzo di pezzo di carta.....averlo o.meno che ci cambia!"

"Beh...averlo in realtà cambierebbe molto....-Rispose Leonardo dal suo letto- Innanzitutto ci.permetterebbe di avere un entrata economica almeno per le spese di casa, per Sensei e per tutto.... Avremmo almeno un riconoscimento legale, delle tutele..... E soprattutto - e qui la voce del figlio maggiore si incrinò- se.....se.....se dovessimo morire in qualche cazzo di ospedale perche qualcosa.... beh.... va storto in missione....noi....noi potremmo restarci a fianco....potremmo dimostrare che siamo fratelli davvero.....e non quattro cazzo di stronzi qualsiasi....."

Un silenzio pesante cadde tra i suoi figli, finché fu proprio Raffaello a tornare a parlare:" Va bene, si, tutto giusto, ma come dice Donnie, inutile pensarci! Ci facciamo solo male! Anche perché.....Donnie, cazzo, voglio la verità....quante probabilità ci sono che un ratto mutante come Sensei adotti quattro tartarughe mutanti come.noi? La verità!"

"Beh.....- e il rumore delle dita del suo terzogenito che scorrevano freneticamente su una tastiera di un PC portatile si librò nell' aria- contando che, come ho detto, non esistono leggi di nessun tipo di adozioni tra mutanti, nè sono mai esistite nello stato di NYC, direi lo 0,000001 per cento!"

"Ecco, vedi...." Replicò Raffaello amaramente ma subito Donatello riprese il discorso:"Ma vero anche che può essere che gli sbirri siano immanicati col tribunale, forse un eccezione alla regola riescono a trovarla!"

"Certo, gli stessi sbirri che, la prima volta che ci hanno visti, ci hanno puntato addosso una ventina di fucili...." Replicò il suo secondogenito sempre con una punta di tristezza.nella.voce, ma subito il suo figlio più piccolo incalzò

"È vero, ma ora è cambiato tutto! Da quando abbiamo sconfitto.Krang e il Technodromo, loro ci rispettano finalmente, altrimenti non collaboreremo per.loro! In più ora la gente sa che esistiamo.anche noi mutanti, abbiamo scoperto il quartiere di Mutant Town, non è più una cosa nascosta come un tempo! Ci sono state decine e decine di persone mutate dal.liquido mutageno di cui non ne eravamo.a.conoscenza! Tutto può cambiare al mondo! Raf, per la miseria, per una volta metti da parte il fatto che sei un rompicoglioni polemico, dimmi sinceramente: non ti piacerebbe che tutto questo diventasse vero....che noi fossimo veramente fratelli? Che Sensei fosse davvero un papà per noi?"

Il suo secondogenito ci pensò un attimo, replicando quasi immediatamente:

"Fratello tuo,no, visto che devi rompere le.palle alle tre di notte...."

"Ma vaffanculo!" Fu la risposta del fratello più piccolo 

"Ecco....-replicò ancora Raffaello-.... comunque....si.... si, certo che mi piacerebbe!!! Ma se gira male....magari trovano qualche cavillo che non va...magari non va bene che siamo mutanti....magari ci dividono o ci portano via...."

"Raf, ma questo non accadrà...." Gli parlò Leonardo con gentilezza ma il secondogenito incalzò:"Leo non puoi sapere! Non puoi sapere cosa succederà! Io sono terrorizzato da ospedali e tribunali! Chi può sapere che cavolo di teste di legno ci lavorino dentro! Di quanto ci possiamo fidare della giustizia? La stessa giustizia che negli anni 50 imprigionava o condannava a.morte una.persona solo.perche di colore! Io qui lo.dico.fratelli, se mi dividono da voi faccio una strage, cazzo, e me.ne frego se dopo mi ficcano un fottuto ago.in un braccio......"

"Raf!!!!!!!" Urlarono i fratelli in coro.ma il suo secondogenito insistette con la voce concitata:" È così! È così! Io....Io......No davvero, meglio che non ci penso.... altrimenti esco pazzo, veramente..... E in ogni caso, non mi faccio illusioni di nessun tipo..... Perché se poi c'è la prendiamo nel culo, fa piu male eh, dopo averci creduto...."

Cadde di nuovo il silenzio tra i suoi fratelli, rotto solo dalla voce calma di Leonardo:

"Beh....su una cosa Raf ha ragione, meglio non farci illusioni....vedremo come.va.col passare dei giorni e se questa cosa andrà in porto....una cosa è certa, siamo sempre fratelli questa è una cosa che non cambierà mai, con o senza adozione....Adesso dormiamo, è meglio.... Oyasumi,kyōdai*...."

"Si, sempre fratelli, sempre....Oyasumi,kyōdai...." risposero gli altri suoi figli e finalmente calò il silenzio nella loro camera, mentre Splinter sospirò appena.... I suoi cari ragazzi, già talmente tanto provati dalla vita nonostante la loro giovanissima età da non riuscire neanche a gioire pienamente di una bella notizia perché la paura e la disillusione erano più forti della gioia.... 

Splinter sospirò ancora e non poté quella notte, prima di riaddormentarsi, non rivolgere una preghiera ai Kami, quelle divinità che aveva seguito per tutta la sua vita con devozione.... Non chiese nulla per sé, chiese solo che quel sogno impossibile si avverasse, che i suoi figli potessero provare la gioia di una famiglia a tutti gli effetti, riconosciuta davanti alla legge, che quello che erano potesse realmente esistere....

E incredibilmente, così avvenne.

Il giorno dopo, l ispettore Vincent comunicò loro la data della sentenza di adozione, alla quale si presentarono con due ore di anticipo, talmente tanta era l ansia che tutti loro provavano..... Soprattutto Raffaello era incredibilmente nervoso e non smetteva di camminare avanti e indietro per il corridoio, tamburellando l.elsa.dei suoi Sai, con la testa piena di quei pensieri tremendi....

Fortunatamente anche lui si dovette ricredere, perché tutto filò assolutamente liscio.....

Alla chiamata del segretario, i cinque entrarono nell aula deserta, c erano solo loro, i testimoni e un giudice gentile che, semplicemente lesse loro una marea di articoli che, anche se non esisteva una legge specifica per l adozione tra persone mutanti, erano applicabili ugualmente se da ambo le parti ci fosse stato il consenso per proseguire con l adozione....

Ovviamente il consenso ci fu e, con la lettura della sentenza decretata dal colpo del martello classico, il giudice dichiarò che, ufficialmente, il loro maestro era loro padre.

Erano diventati degli Hamato.

Ci furono veramente molte lacrime di gioia in quel momento in cui, finalmente, i quattro fratelli ninja fecero la loro prima firma con il loro cognome sul certificato di adozione..... E tanti abbracci fuori tra loro e con Casey, April, Irma e Fran fuori dal tribunale che li aspettavano impazienti.... Splinter chiuse un occhio anche sul fatto che Casey avesse portato una bottiglia di spumante per festeggiare, perché era certo che sarebbe andato tutto bene.... normalmente il loro codice di onore dei samurai impedisce di bere bevande alcoliche, per non cadere in nessuna assuefazione che avrebbe potuto indebolire fisico e mente.....

Ma era un occasione di festa, per una volta pensò che nessuno si sarebbe arrabbiato per un goccio di spumante....e così i quattro fratelli Hamato insieme al loro padre brindarono tutti insieme e festeggiarono veramente con gioia quella loro famiglia finalmente ufficiale.

Il regalo più bello che la vita aveva donato a tutti loro.

Due settimane dopo la loro adozione ufficiale, i suoi ragazzi finalmente partirono per la loro missione....Splinter li volle accompagnare in aereoporto e, quando giunse il momento dei saluti, avrebbe voluto dire loro così tante cose, riempirli di raccomandazioni, come faceva sempre....ma non volle perdere tempo in sciocchi discorsi....

I suoi figli sapevano bene come comportarsi....erano coraggiosi, onesti, integri....conoscevano perfettamente la differenza tra il bene e il male, era a quel bene che avevano votato tutta.la loro vita, che perseguivano con ogni fibra del loro essere.... Non servivano altre parole....così semplicemente li strinse a sé, chi sulle sue ginocchia, chi sulla sua spalla, tenendoli tra le sue braccia quanto più tempo poté....

"Figli miei....miei amati, amati ragazzi....vorrei dirvi tante cose, ma in realtà sapete già tutto, è tutta la vita che vi preparo a questo....Solo ......restate uniti, amatevi, prendetevi cura l uno dell altro.....siate educati e lasciate pulita l abitazione che vi daranno.....fate attenzione.... E tornate a casa vivi da vostro padre....Watashi wa anata o totemo aishiteimasu, watashi no kodomo-tach**.....Anata o hokori ni omoimasu***...."

"Watashitachi wa anata o shitsubō sa semasen, otōsan, watashitachi wa anata o aishiteimasu****....." Gli sussurrarono i suoi figli tra le lacrime, finché non ci fu la chiamata dal loro gate e il loro abbraccio si sciolse con estrema difficoltà da entrambe le parti....Splinter non tolse gli occhi dai suoi ragazzi, che si allontanarono con grandi abbracci e pacche sulle spalle e grida di gioia miste alle lacrime, finché non furono troppo lontani dal suo sguardo....

Scioccamente, il maestro pensò che era solo la prima volta, sarebbe stato più facile gestire tutto quel carico emotivo durante le loro future partenze..... Non sarebbe stato cosi....Ogni singola.partenza dei suoi figli era un dolore enorme esattamente come quella prima.....il maestro aveva solo imparato a mascherarlo.meglio, per non farli preoccupare.... Ma, quando erano via, non c era un giorno in cui il suo primo pensiero della giornata e.l.ultimo.non era per loro.... Non c era una sola preghiera che non fosse dedicata a loro....non c era un solo giorno in cui non aspettava ansiosamente la loro chiamata, sperando ogni volta durasse sempre un po' di più..... Non poteva neanche immaginare che si sarebbe sentito così in colpa per aver concesso ai suoi figli quel goccio di spumante per festeggiare quel giorno speciale, i giorni terribili in cui Raffaello e Donatello per un soffio non rischiarono di venirgli strappati via dalle sue braccia, il primo in Amazzonia, il secondo in Artide..... Sapeva che poteva succedere anche a NYC, difatti poco dopo anche Leonardo e Michelangelo rischiarono grosso nella loro città...ma in quel frangente,quando venne a sapere della quasi morte dei suoi figli, non poté non provare, oltre che a un angoscia terrificante, un senso di colpa orribile..... Non seppe neanche lui quante ore, quante notti passò in preghiera chiedendo ai Kami di perdonare quella sua debolezza di quel giorno di festa, che i suoi figli non avevano colpa....di colpire lui, se proprio c era una persona da punire, ma non loro.... Non loro..... 

Non quei ragazzi che amava piu di qualsiasi cosa al mondo.... Quel suo dono incredibile, quel suo miracolo sceso dal cielo solo per lui..... Quei suoi ragazzi che gli avevano salvato la vita, senza saperlo.....

Eppure....sapeva che ormai era giunto il momento di lasciarli liberi..... Tenerli legati a sé sarebbe stato solo un atto di egoismo innaturale...... Doveva solo farsi forza, stringere i denti a ogni loro partenza e continuare a sperare che quel dono meraviglioso non gli venisse portato via....

"Sono loro che devono chiudere gli occhi a me.un giorno.... Non io.....non io a loro....." Pensò Splinter lì, seduto nella cucina del loro covo, in solitudine, nel giorno del suo compleanno, avvolto in quel turbinio di pensieri mentre accarezzava distrattamente Klunk che, nel.mentre, era salito sul tavolo e vi si era acciambellato senza ritegno alcuno, quando, sul tablet vicino a lui, non comparve il trillo di una chiamata....

Il maestro rispose distrattamente, provando però una gioia infinita nell'udire una voce, anzi le sue quattro voci preferite:

"Sensei! Sensei!"....


*Buonanotte fratelli

** Vi amo, vi amo così tanto figli miei

*** Sono fiero di voi 

**** Non ti deluderemo papà, ti amiamo

   
 
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