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Autore: Dragon mother    06/03/2024    2 recensioni
Isabella è una ragazza semplice alla quale la vita ha tolto più cose di quante gliene abbia date. La sua più grande fortuna è avere Alice come amica anche se a volte è proprio una pazzerella..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera ragazze e bentrovate, siete pronte per un capitolo Edward? Secondo voi che cosa può averlo fatto arrabbiare così tanto da rivolgersi a Bella con quel tono?
Vi lascio alla lettura e come sempre vi ringrazio perché mi seguite. Un bacione.
 
 
 
 
Edward
 
 
Guardo l’orologio per l’ennesima volta e mi domando perché Bella ci stia mettendo così tanto a tornare dalla toilette.
Fra poco ci sarà il discorso finale del regista e non posso proprio perderlo.
 
Vorrei aspettare ancora ma qualcosa mi dice di avviarmi e andarle incontro.
 
“Scusatemi, torno subito” borbotto ai commensali seduti al mio stesso tavolo, abbozzo un sorriso tirato che pare più una smorfia.
 
Allungo il passo e più mi avvicino alla toilette è come se sentissi che c’è qualcosa che non va.
Poi ad un tratto, appena prima di svoltare l’angolo e raggiungere la toilette, sento alcune donne bisbigliare.
 
Dapprima non ci faccio troppo caso ma quando sento fare il mio nome associato alle parole “quella ragazza” non posso evitare di fermarmi e restare nascosto per ascoltare.
 
So che non dovrei farlo e infatti non l’ho mai fatto ma voglio sentire che razza di cattiverie stanno vomitando dalle loro boccacce.
Sono così piccole e vili che non hanno neanche il coraggio di dirle in faccia certe cose.
 
Sono appostate poco distanti dalla toilette e..
 
Accidenti..
 
Il mio pensiero corre a Bella, immaginando quelle tre appena uscite dal bagno, con lei all’interno.
Ecco perché non tornava più al tavolo.
Deve averle sentite parlare anche dentro, mentre lei era lì.
 
Vorrei categoricamente evitare di fare scenate ma non posso tollerare che gente così si permetta di giudicare la mia vita privata e parli alle mie spalle di me e della persona che ho accanto.
Non posso tollerarlo ed ho intenzione di farglielo sapere, subito, e di farlo sapere anche al resto del mondo.
 
“Signore” esordisco svoltando l’angolo deciso.
Nell’istante esatto in cui parlo, i loro sguardi scattano su di me e il ronzare delle loro fastidiose voci si placa.
“Sono molto onorato che la mia vita privata vi stia così a cuore ma posso assicurarvi che sta a cuore più a me.
Per tanto credo di essere perfettamente in grado di scegliermi una compagna senza chiedere pareri a nessuno.
Quindi vi consiglio e credo vivamente fareste meglio ad occuparvi dei vostri affari e non riporre sforzi e attenzioni ai miei” mentre dico questo, i loro visi raggiungono il colore delle aragoste ed io non potrei esserne più fiero.
“Ed ora, se volete scusarmi” dico passando loro oltre e aprendo la porta della toilette
“Vado a prendere la mia accompagnatrice che credo sia ancora rinchiusa lì dentro” così dicendo indico lo spazio oltre la porta.
 
Faccio appena in tempo a vedere i loro visi ora sbiancare e poi correre via piene di imbarazzo.
 
Me le lascio alle spalle, loro e i loro stupidi discorsi da persone vuote.
 
Il bagno è silenzioso fatta eccezione per alcuni singhiozzi che provengono dall’unica porta chiusa.
 
Bella è ancora lì dentro.
 
“Bella, lo so che sei lì dentro, aprimi la porta, per favore” borbotto infastidito e anche arrabbiato, ahimè non riesco a nasconderlo.
 
Passo una mano tra i capelli, l’altra, appoggiata al fianco, vorrebbe allentare il papillon ma mi convinco a restare perfetto per poter fare ciò che ho in programma.
Ma non riesco a fermare il mio andare avanti e indietro per la stanza.
 
So che non sarà facile farla uscire e infatti
“No, non voglio uscire, lasciami qui da sola, Edward” è la risposta che ottengo.
Non penserà davvero che abbia intenzione di lasciarla qui dentro e da sola?
 
Così insisto.
 
“Bella, apri questa dannata porta o giuro che la butto giù!”
 
Forse troppo.
 
Batto un pugno sulla porta, stupendomi per il mio stesso gesto.
 
Non ho mai alzato la voce con lei a parte una volta ma sto davvero perdendo la pazienza anche se non per causa sua.
 
Finalmente apre la porta ed esce.
Ha il viso rigato dalle lacrime e il trucco è da sistemare, così le porgo il mio fazzoletto.
 
“Adesso vieni con me e risolviamo questa situazione del cazzo” la prendo per mano e la porto a vivere in pace il nostro amore.
 
Arriviamo giusto in tempo, appena prima che il regista salga sul palco.
 
Trascino Bella fino al nostro tavolo e la faccio sedere al suo posto accanto a me.
 
Mi fa una gran tenerezza vederla così triste e avvilita, sono molto dispiaciuto per ciò che ha dovuto ascoltare, inerme spettatrice di tutte quelle cattiverie ma sono molto molto molto più incazzato che dispiaciuto.
 
Quando finalmente il regista chiama tutti gli attori da lui scelti per il film a presentarsi sul palco, anche io mi alzo ma non prima di aver dato un bacio su una guancia a Bella.
Lei mi sorride imbarazzata, stringendo ancora tra le mani il fazzoletto che le ho prestato per asciugarsi le lacrime.
 
Tutti i presenti ci applaudono e alcuni si alzano anche in piedi.
Io sto solo aspettando che l’applauso scemi per poter fare il mio annuncio.
 
So che Matt Reeves lascia sempre un po’ di spazio agli attori alla fine dell’incontro ed io sono tremendamente impaziente di avere il mio.
 
“Bene, ora lascio un po’ di tempo ai miei cari attori, potete utilizzarlo nel modo che più vi aggrada” termina allargando le braccia e facendoci un breve applauso.
 
Qualcuno invoca il mio nome, qualcun altro elargisce complimenti al regista.
 
Io colgo l’occasione e mi avvicino al microfono per prendere la parola.
 
Sposto lo sguardo su Bella e non posso di certo dire che si stia godendo tranquilla la mia vista.
 
Non intendo tergiversare troppo e inizio a parlare.
“Buonasera cari ospiti, spero che la serata sia stata di vostro gradimento” sento applausi, fischi di approvazione e parole di gradimento che mi incoraggiano a proseguire.
“La mia è stata perfetta fino a poco fa” cerco di trattenere una smorfia.
 
La sala cade nel silenzio e capisco di avere tutta l’attenzione che necessito.
 
Oltre al cast e al personale che lavorerà al film, in sala ci sono anche molti giornalisti e fotografi.
E’ la mia occasione d’oro per tappare la bocca di tutti e non intendo farmela scappare.
 
“E’ stata perfetta perché ho incontrato persone speciali con le quali avrò l’onore di lavorare, in un clima piacevole allietato da una cena succulenta” elenco ogni dettaglio accompagnandolo con un gesto della mano ma mi decido ad arrivare al dunque.
“Peccato che poi sia stato vittima per così dire di una spiacevole conversazione riguardante la mia vita privata” sposto lo sguardo su Bella e la vedo sgranare gli occhi.
 
So che non se lo aspettava e che sarà tremendamente in imbarazzo, non si aspettava niente di tutto questo né tanto meno io.
 
“Vorrei ribadire a chi parlava di me alle mie spalle, che la mia vita privata è solo mia, decido io per me e credo di avere tutto il diritto di scegliere per me con chi passare il mio tempo.
Non ho mai nascosto le mie frequentazioni e la mia vita privata ma se devo comincerò da ora.
Grazie per avermi ascoltato e perdonatemi se vi ho annoiati.
Adesso se volete scusarmi, devo tornare dalla mia fidanzata”
Dalla sala si levano borbottii e un brusio generale inonda l’aria.
 
Bella si copre la bocca con una mano ma posso vedere il suo sorriso spuntare sotto di essa.
 
Quella parola mi è rotolata fuori dalle labbra e mai come in questo momento sento la forza e l’importanza che ha per me.
 
Tra Bella e me non c’è ancora stata una conversazione su cosa siamo e in che modo dovremmo definire il nostro rapporto ma da parte mia lei è già la mia fidanzata.
 
Termino il mio monologo e per tutto il tempo non le ho mai tolto gli occhi di dosso.
L’ho vista sbattere le palpebre ripetutamente e sono certo che le è scesa qualche lacrima.
 
Ma voglio controllare di persona.
 
I flash non hanno mai smesso di illuminare la sala, soprattutto adesso che mi sto avvicinando a lei.
 
Immagina già cosa sto per fare e la vedo irrigidirsi.
Ma io non ho di certo intenzione di tirarmi indietro e infatti allungo una mano e l’attiro tra le mie braccia perchè non mi importa più di niente se non di noi.
 
E la bacio lì, davanti a tutti.
 
E credo che questo sia in assoluto il bacio più carico di sentimento e trasporto che ci siamo mai dati.
 
La sento rilassarsi sotto le mie mani mentre scorrono sul suo viso e poi le afferrano i fianchi.
 
So che stiamo dando spettacolo ma nel momento in cui ci stacchiamo, un applauso esplode nella sala.
Ci guardiamo attorno e scopriamo che è tutto per noi.
 
Bella sorride appoggiando la testa sul mio petto, le bacio il capo e non posso fare altro che stringerla sentendo il mio cuore gonfiarsi all’inverosimile.
 
Ma sento anche che è ora di tornare a casa, da me.
 
Saluto velocemente il regista e i ragazzi, sapendo che a breve li avrei rivisti tutti.
 
Voglio godermi ciò che resta della serata insieme a lei perché so che mi chiederà spiegazioni per averla definita la mia fidanzata.
 
Le apro la porta e accendo le luci prima di chiederle se ha bisogno di qualcosa.
Non risponde alla mia domanda ma si toglie le scarpe buttandole a terra accanto al divano.
 
Si aggira per il salotto e poi finalmente sussurra
“Devo dire che suona molto bene” sposta lo sguardo su di me, carico di un sentimento al quale non so bene dare un nome.
E’ un misto di curiosità, malizia e forse anche amore?
 
So bene a cosa si riferisce e sogghigno avvicinandomi a lei.
“Sai, lo penso proprio anche io” le dico stringendola a me.
E’ così bello averla vicino, mi fa sentire così bene.
“Potresti ripeterlo?” mi chiede dolcemente.
 
Tutte le volte che vuoi, tesoro.
 
Non me lo faccio ripetere.
 
“La mia fidanzata” sussurro al suo orecchio.
Poi le lascio un bacio in fronte.
“La mia fidanzata”
Un altro bacio sul suo naso.
“La mia fidanzata”
Un dolce bacio sulle sue morbide labbra.
 
Passerei la mia intera vita a baciarla e anche di più.
 
“Mi piace molto, potrei abituarmici, sai?” mi dice quando ci stacchiamo.
“Ed io non mi stancherò mai di ripetertelo, tesoro”
 
Restiamo abbracciati per un po’, a dondolarci al centro del salotto, incuranti del tempo.
 
Un improvviso sbadiglio di Bella mi fa capire che è decisamente stanca ed è ora di andare a dormire.
 
L’aiuto a togliersi il vestito, beandomi del suo corpo coperto solo dall’intimo.
 
Prende uno dei pigiami che ho preso per lei e lo indossa.
 
“Ora lascia che sia io ad aiutarti” sussurra con una punta di malizia nella voce.
 
Mi piace che si lasci andare con me e la lascio fare.
Tutti i miei abiti finiscono presto sul pavimento della camera.
 
L’ attiro verso il letto e ci infiliamo sotto le lenzuola, senza interrompere il contatto dei nostri occhi.
 
Non resisto e la prendo tra le mie braccia perché è così che voglio stare per sempre con lei, voglio addormentarmi e svegliarmi con lei, voglio che lei sia ciò che vedo per prima e per ultima nella mia giornata.
 
Le cose si stanno facendo serie e ne sono consapevole e piuttosto orgoglioso.
Ho sentito dal primo giorno che c’era qualcosa tra di noi ed ora ne ho la certezza.
 
“La mia fidanzata” sussurro al suo orecchio come a ricordarle che ora lei sta con me.
Le sue labbra si allargano in un sorriso che so essere tutto per me mentre si allunga e mi dà un morbido bacio.
“Buonanotte fidanzato” mi fa eco lei.
 
Si accoccola al mio petto rannicchiandosi contro di me e chiude gli occhi lasciandosi andare ad un sonno che so sarà meraviglioso.
 
Proprio come il mio.
 
 
 
P.S.: mi sono presa alcune licenze riguardo il regista, non so davvero se faccia cene di gala o faccia discorsi lasciando spazio agli attori del cast ma mi è balzata per la testa questa idea.
Spero vi sia piaciuta.
   
 
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