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Autore: Marauders    19/09/2009    3 recensioni
Dedicata a quelli che come me, usciti dalla scuola si sono trovati a contatto con una realtà completamente diversa come quella dell’università o simili. Ho descritto questo posto ispirandomi al dipartimento di matematica della mia città, dove ho seguito una materia. Spero che anche chi non ha potuto toccare con mano queste esperienze, si immedesimi comunque nei personaggi e nelle sensazioni di disagio per la novità che cercherò di trasmettere. A voi tutti do il benvenuto nell’Accademia Auror e vi auguro buona lettura! Padfoot
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9: The day after

Capitolo 9: The day after

 

 

Harry aprì gli occhi il mattino dopo: la sveglia sul comodino era un ammasso di ombre indefinite...prese gli occhiali e li indossò.

 

Le sei e un quarto.

 

Si voltò dall'altra parte del letto e si rese conto di non aver sognato.

 

Ginny dormiva accanto a lui con le sole mutandine e una leggera canottiera intima.

 

Anche lui era solo in mutande.

 

Ricordava di averle cercate nel buio la sera prima, prima di addormentarsi.

 

Rimase disteso su di un fianco a guardarla per qualche istante.

 

Non poteva ancora crederci: era successo davvero!

 

Aveva fatto l'amore per la prima volta e con la persona che più amava di qualsiasi altra.

 

E la sensazione che aveva dentro era...indescrivibile!

 

Si sentiva pieno di vita!

 

Euforico!

 

Un po’ drogato, forse...

 

Serviva qualcosa che lo stancasse, o avrebbe fatto impazzire i coinquilini!

 

Diede un delicato bacio sulla guancia di Ginny e uscì dalla stanza dopo essersi infilato un paio di pantaloni da ginnastica dell’Accademia e una maglietta.

 

Ron era già in cucina con i soli pantaloni che indossava la sera prima e come Harry camminava a piedi scalzi.

 

Se ne stava poggiato ad un ripiano con la tazza di caffelatte in una mano e un biscotto in un'altra.

 

“Buongiorno!” fece il rosso anche lui piuttosto allegro.

 

Harry sgranò gli occhi. “Anche voi?!

 

“Cosa?” Chiese con noncuranza Ron dando un morso al biscotto zuppo di latte.

 

Harry si avvicinò a Ron per farsi sentire solo da lui con la scusa di versarsi il caffè nella tazza. “Ron...stanotte...tu ed Hermione…l'avete fatto?”

 

Ron avvampò.

 

Afferrò un altro biscotto dalla scatola poggiata sul tavolo di fronte a lui e guardò con insistenza quello stesso biscotto che ora stava inzuppando. “No.” rispose nervoso. “Ma ci siamo andati vicini.”

 

Harry e Ron si guardarono.

 

Il rosso poi posò la tazza sul tavolo e si sedette, continuando la sua colazione.

 

Come al solito Harry provò la terribile sensazione di non essere sicuro di voler dire a Ron come era andata con Ginny.

 

Da migliore amico sarebbe stato il primo pensiero...anzi!

 

Premeva di confidargli tutto!!

 

Soprattutto una cosa così importante per lui...

 

Ma dall'altra parte, Ron era pur sempre il fratello geloso di Ginny...

 

‘Il tuo destino è segnato!' si trovò a pensare Harry.

 

“Ron...” disse rivolto al rosso.

 

'Non farlo! E' il fratello geloso! Ti ammazzerà!!!'

 

Harry si sedette un po’ tremante accanto al suo migliore amico.

 

Doveva dirglielo.

 

' DI’ LE TUE ULTIME PREGHIERE, HARRY!!!'

 

L'avrebbe scoperto prima o poi...

 

'MEGLIO DOPO CHE PRIMA, IDIOTA!!'

 

“Ron...” ripeté Harry alzando un po’ il volume della voce.

 

Ron alzò lo sguardo verso di lui.

 

A questo punto doveva dirglielo per forza.

 

Per cui…si lanciò.

 

“Noi...l'abbiamo fatto. Stanotte.”

 

Gli occhi di Ron si allargarono e smise di masticare il biscotto restando così con una buffa posa col mento allungato.

 

Harry ingoiò il vuoto.

 

Ma con sua grande sorpresa  l’amico abbassò lo sguardo, ingoiò il biscotto e sorrise un po’.

 

“Lo sapevo.”

 

Harry indietreggiò con la sedia spaventato della reazione di Ron.

 

“Insomma...me l'aveva detto Hermione...Ginny non ti avrebbe fatto aspettare tanto. Bhè, si...bastava distrarci a vicenda...Discorsi tra donne...Ma non pensavo che me l’avresti detto…insomma…è di mia sorella che stiamo parlando, no?”

 

Harry annuì, felice della tacita benedizione appena ricevuta!

 

Decise quindi di intraprendere un 'discorso tra uomini!'

 

“ E...perciò…” tossicchiò un pochetto il moro “...con Hermione? Sei rimasto vestito?” non sapeva nemmeno da che parte cominciare…e si sentiva anche in imbarazzo a chiedere…ma non demorse.

 

Ron ridacchiò arrossendo, se è possibile, più di quanto già non lo fosse. “No...e nemmeno lei era poi tanto coperta...”

 

Harry alzò le sopracciglia e fece un eloquente sorrisetto malizioso.

 

Ron sorrise e scosse il capo. “Non eravamo nudi, se è questo quello che vuoi sapere...però...”

 

Fece oscillare la testa mordendosi il labbro...ma non continuò la frase, anzi!

 

Cambiò argomento!

 

“ E tu?”

 

“Guarda che stavamo parlando di te...” gli fece notare Harry.

 

“Ho già parlato!”

 

“No! Non hai finito!”

 

Ron diede un pugnetto al tavolo. “Parla prima tu! Sicuramente quello che ho fatto con Hermione l'avrete già fatto tu e Ginny milioni di volte...

 

Harry sorrise imbarazzato, dando a Ron la conferma di quello che aveva appena detto.

 

La cosa non lo rese contento per niente, difatti il sorrisetto stampato sulla faccia del rosso si spense improvvisamente. “Vuoi dirmi che questa non era la prima volta che…

 

“No, no! La prima volta sicuro…solo che…ecco…altre volte non siamo stati a guardarci negli occhi, capisci…? Dai…dovresti essere infuriato perché ti ho detto che stanotte ho fatto l’amore con tua sorella, piuttosto che…vari…amoreggiamenti…” si, si…chiamiamoli così… “…che ci sono stati volte precedenti…”

 

“Certo non puoi nemmeno pretendere che io sia euforico…

 

“Non te l’ho mai chiesto…speravo solo ci avresti capito…” rispose piano Harry riavvicinandosi al tavolo.

 

Seguì un breve momento di silenzio durante il quale ciascuno sorseggiava la propria colazione.

 

“Com'è?” Di certo Ron non gli chiedeva com'era il caffè...

 

“Bhè...” Il moretto posò la tazza. “Non so come spiegartelo...devi provare per capire...”

 

“Grazie...infierisci...” fece tetro Ron prendendo un altro biscotto.

 

“Sul serio, Ron...non riesco a descrivertelo!

 

“Bello, brutto, eccitante, noioso...?

 

Harry scoppiò a ridere. “Ron...!

 

“Ok...altra domanda.” fece Ron guardando l'amico negli occhi. “Chi stava sopra?”

 

“Eh, no! Ora chiedi troppo! Parliamo di te, piuttosto!” Disse Harry alzandosi da tavola con la scusa di mettere la tazza vuota nel lavabo per sfuggire allo sguardo dell’amico.

 

“Chi stava sopra?” ripeté Ron.

 

Harry si voltò a guardarlo: quell'espressione gliel'aveva vista solo quando al quinto anno Harry si era presentato nella sala comune dopo essersi baciato con Cho Chang e l'amico gli chiese maggiori dettagli.

 

Si arrese.

 

Si voltò a fissare il lavello per non guardarlo e borbottò. “Io.”

 

Sentì Ron ridacchiare alle sue spalle.

 

“Bene, signorino! Parliamo allora di te ed Hermione…”

 

“Piantala!” rispose il rosso fingendosi serio, mentre non riusciva a trattenere degli stupidi sorrisetti. “Tanto hai già capito tutto da solo.”

 

“Più o meno..ma vuoi togliere il fascino di sentirlo raccontare dalla tua voce?!”

 

“Oh, dai…sii più malizioso!”

 

Ci fu un interminabile momento di silenzio, seguito da un improvviso scoppio di risate.

 

“Ma ci pensi? Ci pensi di cosa stiamo parlando?!” Rise Harry appoggiato al lavello.

 

“Ora non cominciare a dire frasi del tipo:Uh, sono diventato grande!!’”

 

“Stessa cosa vale per te…Sarebbe successo prima o poi, no?”

 

Ron sorrise imbarazzato. “Lo speravo…solo…che non mi sarei immaginato fosse…ora…”

 

Harry si risedette al tavolo, nel posto che solitamente occupava. “Nemmeno io. Io credevo avrei dovuto aspettare chissà quanto tempo…almeno al matrimonio…

 

“E invece…voi avete già fatto il passo avanti…noi ne abbiamo fatto mezzo…” allargò le braccia Ron e con una manata fece rovesciare la bottiglia del latte che prese Harry sul cavallo dei pantaloni…

 

“Cavolo, Ron!! Potevi stare più attento…!!!

 

“Scusa!” rispose l’amico alzandosi per prendere la pezza dal lavello per porgergliela.

 

“Lascia stare…vado in bagno…” disse Harry alzandosi.

 

La porta della stanza da letto di Ron si aprì ed Hermione, con indosso il pigiama, si affacciò per vedere chi aveva lanciato quell’urlo di mattina presto.

 

“Che succede?” chiese la bruna con aria assonnata, ma si scosse quando l’occhio le cadde sul cavallo dei pantaloni di Harry…

 

“E’ latte Hermione!” replicò seccato e arrossendo il ragazzo prima di superarla.

 

N-non…” balbettò lei.

 

“Tranquilla…oggi siamo tutti maliziosi in questa casa!” disse Harry chiudendo la porta del bagno.

 

***

 

Alle sette e mezza, una volta che anche Ginny si fu alzata, decisero di andare a correre un po’ nel parco, per tenersi in allenamento, approfittando del fatto che Whisky doveva fare la sua passeggiatina del mattino…

 

“Muoversi!” strillò Harry voltandosi verso le due ragazze e il cane a diversi metri da loro.

 

“Siete davvero lenti, voi tre!” gli fece eco Ron al suo fianco, sudato, ma per nulla stanco!

 

“Correre la mattina di Natale…voi siete pazzi…” sbuffò Ginny. “La mattina di Natale si sta a casa, davanti al camino! A farsi gli auguri!”

 

“Noi non abbiamo un camino a casa…” le fece notare Harry a voce alta attraversando un ponticello del lago molto prima delle ragazze.

 

“Voi vi tenete in costante allenamento…io no!” fece notare Hermione tenendo ben saldo il guinzaglio di Whisky.

 

Il cane, che le correva accanto, aveva preso il jogging dei quattro ragazzi, come un gioco e scodinzolava felice…

 

“A Hogwarts, il Quidditch, è solo due volte a settimana! Voi vi allenate tutti i giorni all’Accademia!” strillò Ginny cercando di tenere il passo.

 

“Attenta Ginny…” la richiamò la bruna avvistando un gruppo di babbani non lontani da loro.

 

Si, scusa…” sorrise la rossa con un sorriso.

 

Harry e Ron avevano dato uno scatto ed erano partiti in corsa al doppio della velocità.

 

Le ragazze scossero il capo sospirando.

 

Nemmeno un attimo dopo…e avevano raggiunto la rispettiva fidanzata e l’avevano baciata sorridendo contro le sue labbra.

 

Poi si separarono e tornarono a correre.

 

“Lumache!” Gridò il rosso voltandosi appena.

 

“Sono due bambini…” sbuffò Hermione.

 

“Già…” annuì Ginny ridendo.

 

“Ma dove la trovano tutta questa energia…A quest’ora, poi…” rallentò la bruna scuotendo il capo.

 

“Credo di avere qualche idea…” arrossì la rossa tornando a correre.

 

 

***

 

“Sono esausta…” si lasciò cadere Hermione sul divano.

 

“Io sto benissimo!” disse Harry bevendo svuotando un bicchiere d’acqua in un lungo sorso.

 

“E ti credo…ti sei tenuto in allenamento tutta la notte…”rise Ron togliendogli di mano la bottiglia per bere anche lui.

 

“Ron!” urlò indignata la sorella…

 

Harry scoppiò a ridere “Bhè…anche tu sei in allenamento, caro il mio Ron…

 

Anche Ron rise, mentre Hermione strillava come Ginny, altrettanto indignata. “Harry!”

 

Le due ragazze si guardarono.

 

“Hermione…tu e Ron…” sgranò la rossa gli occhi.

 

“Andiamo di là in camera?” propose Hermione nervosa balzando in piedi.

 

Si, certo!” si alzò dalla sedia Ginny e le due corsero nella stanza di Ron chiudendo violentemente la porta.

 

“Perché la mia stanza…?!” sbuffò Ron allargando le braccia.

 

Harry scosse il capo ridendo e mettendosi in piedi. “Ok…vado a fare una bella doccia…”

 

“No, la doccia è mia!”

 

“Proprio per niente!” disse Harry muovendosi veloce verso il bagno.

 

“Avevo detto ‘prima io’ appena entrato in casa!!” si lamentò Ron seguendolo.

 

Il moretto gli chiuse la porta sul naso. “Spiacente!”

 

Ron scosse il capo e andò a guardare un po’ di Tv in cucina buttandosi di mal grazia sul divano.

 

***

 

“E’ pronto a tavola!” disse Harry entrando nella sua stanza dove stavano le due ragazze.

 

Chiacchieravano animatamente di un argomento poco preciso.

 

Avevano fatto una pausa di un’ora circa per concedersi una doccia ed erano tornate a parlare.

 

Ron ed Harry avevano deciso che le avrebbero lasciate in pace e che avrebbero cucinato loro, servendo così un risotto ai funghi porcini davvero spettacolare…omettendo però di dire che era uno di quei risotti già pronti in busta…

 

“Bhè…buon Natale, ragazze!” batté le mani il rosso entusiasta.

 

“Ehi…è buono!” disse Ginny dopo aver assaggiato.

 

“E di che ti stupisci…” le sorrise Harry.

 

“Davvero…è ottimo!” si complimentò pure Hermione.


“Abbiamo imparato a sopravvivere…” cosparse di formaggio il suo piatto Ron.

 

Harry si alzò da tavola per controllare gli hamburger in padella “E poi è da quattro mesi che viviamo soli…

 

Si, infatti…ho dovuto insegnarti io ad usare la lavatrice!” ridacchiò Hermione.

 

“E te ne sarò eternamente grato…” le fece un inchino il moretto.

 

“Certo…ho dovuto farmi fare prima una specie di corso da mia…”Hermione lasciò cadere la forchetta che tintinnò sul piatto.

 

“Che ti prende?” le chiese Ron allarmato.

 

“Oddio…ho dimenticato di chiamare mia madre! E’ Natale…non ho ne mandato un gufo, ne chiamato…” si preoccupò la ragazza.

 

“Niente panico!” saltò in piedi Ron.

 

“Non mi aveva raccomandato altro!” piagnucolò Hermione.

 

“Chiamala subito! Non preoccuparti…” le porse il telefono Ron.

 

“Oh, Ron…no! Sono in Romania! Sarebbe una grossa interurbana! Non posso farlo! Le manderò un gufo dopo pranzo!”

 

“Il gufo arriverà domani mattina in Romania, se lo mandi anche solo adesso…su, chiama! Appena arriverà la bolletta pagherò io la tua chiamata!

 

“No, Ron! Non potrei mai! Sono i tuoi risparmi! Servono per te!” si seccò Hermione.

 

“Bhè…e quando vivremo insieme e vorrai fare gli auguri ai tuoi partiti per Taiwan come farai? Li addebiti a Merlino? Ovvio che pagherò anche quelle…”

 

“Vivere insieme…” balbettò la ragazza arrossendo felice.

 

Anche Ron arrossì.

 

“Chiamala, dai…” disse Harry prendendo il telefono dalle mani di Ron e mettendolo tra quelle di Hermione.

 

“Allora…vado…” chiese ancora una volta lei titubante.

 

Ron le rispose con un sorriso.

 

“Faccio in un attimo! Dico solo che sono viva e gli auguro Buon Natale…tutto qui…

 

Ginny guardò Hermione alzarsi e prendere dalla borsa all’ingresso un biglietto per poi usare il telefono con naturalezza e rispondere alla reception cercando di parlare in maniera chiara ed elementare con il rumeno alla reception dell’albergo.

 

“Chissà come stanno i nostri genitori, eh Ron?” gli domandò la sorella spostando lo sguardo verso di lui.

 

“Non gli hai mandato tu il gufo…?”

 

“Oh…ehm…ieri…ero…piuttosto impegnata…me ne sono scordata…” arrossì lei concentrandosi sul piatto.

 

“Già…” arrossì anche Ron. “Comunque dobbiamo farlo al più presto…dobbiamo ringraziare dei maglioni…

 

“Ma…ancora non abbiamo aperto i regali!” alzò un sopracciglio Ginny.

 

“Perché…secondo te, quelli che cosa sono?” disse il rosso indicando i quattro voluminosi pacchi sotto l’alberello.

 

Il ragazzo sorrise, mentre Harry portava a tavola gli hamburger fumanti.

 

“…stavamo mangiando, si…” diceva intanto Hermione alla madre. “Come? Mamma…non credo che…Mamma…smettila ti prego…No! Non te lo passo! Come?! Dici sul serio…? Non mi stai prendendo in giro, vero? Guarda che poi glielo chiedo…Va bene…” cedette porgendo la cornetta al ragazzo. “Ron…”

 

Ron alzò la testa verso di lei.

 

“…mia madre.”

 

Il ragazzo sbiancò improvvisamente e deglutì sonoramente il boccone.

 

Uno strano silenzio cadde nella stanza.

 

Titubante…o meglio…terrorizzato…Ron prese la cornetta e rispose. “Pronto?” strabuzzò gli occhi. “Mamma?! Che ci fai lì?”

 

“Oh, Ronnie…te l’avevo detto che sarei andata in Romania da Charlie con tuo padre…abbiamo incontrato qui i signori Granger! Sono stati così carini…abbiamo deciso di vedere il paese insieme! Noi ci siamo stati tante volte…”

 

“Ma…non…mamma…per forza con i Granger…?” sbuffò Ron alzandosi da tavola e passeggiando disperato.

 

Hermione portava le mani alla bocca.

 

Per la prima volta nella sua vita, Harry fu lieto di essere orfano.

 

Ma questa sensazione durò solo una frazione di secondo, perché si ricredette quando vide il sorriso che Ginny gli regalava divertita dalla situazione.

 

Avrebbe tanto desiderato presentarla ai suoi genitori…

 

Magari visto che i Weasley e i Potter facevano entrambi parte dell’Ordine della Fenice, la conoscevano già…probabilmente appena nata…ma non come la sua ragazza.

 

La ragazza che amava con tutto se stesso…

 

Si alzò e la strinse a se.

 

Senza lasciarla,mentre lei ricambiava l’abbraccio con lo stesso calore, avvicinò le labbra al suo orecchio e le sussurrò parole che arrivavano fuori dalla sua bocca partendo da dentro, con una forza meravigliosa.

 

“Ti amo, Gin…”

 

Ginny emanò un forte calore.

 

Era arrossita parecchio e Harry poté constatarlo personalmente quando la ragazza alzò lo sguardo verso di lui.

 

Era felice.

 

Harry le sorrise e lei si morse un po’ le labbra facendo partire il cervello di Harry in orbita.

 

Ogni gesto…ogni respiro…tutto di lei lo faceva impazzire.

 

Posò le labbra sulle sue e tornò a baciarla con un po’ troppa foga.

 

“Ehm, ehm…” tossicchiò falsamente Ron.

 

Harry lo guardò spazientito al di sopra della spalla di Ginny.

 

“Che dicevi, mamma?” tornò a parlare Ron distogliendo lo sguardo.

 

“Ti chiedevo di tua sorella caro…come sta’…se vi sta dando problemi…se si comporta bene…”

 

“Se si comporta bene?”

 

Ginny si girò verso il fratello alle sue spalle e gli fece segno di sgozzarlo con un dito.

 

Ron sorrise. “Si, si…si comporta bene…”

 

“Sicuro, Ron? Guarda che se Ginny vi è di peso la faccio tornare subito ad Hogwarts!

 

“Mamma…ci stiamo divertendo…è Natale e va tutto bene…

 

Passamela, Ron…te ne prego!”

 

Ron sospirò. “La mamma…!” le disse dandole il telefono.

 

“Devi solo portarlo all’orecchio e parlare.” Le spiegò Harry.

 

Lei obbedì stranita. “Pronto?”

 

“Ginny…sono la mamma…ascolta…ero stata abbastanza chiara…Harry e Ron devono pensare al lavoro! Non dovete essere di peso, ragazze, capito! Non dategli nessuna distrazione e…santo cielo, Ginny cara…non ti avevo detto altro prima di salutarti…

 

“Stiamo bene, mamma…e non siamo per nulla di peso…anzi! Ieri abbiamo provato a cucinare…”

 

Harry e Ron simularono uno scoppiò con le braccia simulando l’atroce fine del tacchino.

 

Hermione diede un colpetto al rosso, mentre Ginny cercava di rimanere seria.

 

“Un’ultima cosa…” disse Molly abbassando di molto il volume della voce.

 

Si, mamma…dimmi…” alzò gli occhi al cielo la ragazza.

 

“Dovresti tenere d’occhio Ron. Richard Granger, il padre di Hermione, è preoccupato che Ronnie… insomma…cerchi di avvicinarsi un po’ troppo a sua figlia…mi ha detto che la riaccompagna praticamente ogni giorno a casa…che la va a prendere al San Mungo alla fine delle lezioni…e alle volte escono pure a cena insieme…

 

“Non ogni giorno…quando può! Per non farla tornare da sola! Anche Harry potrebbe pure farlo…solo che…insomma…L’idea è stata di Ron…E poi sono amici, mamma! Che problema c’è ad uscire fuori a cena, ogni tanto? Probabilmente escono pure con Harry!”

 

Si, insomma…tienilo d’occhio…Hermione è una ragazza seria, non una brutta scarlatta, poverina! Ha una gran testa e per ora deve pensare solo a studiare! Sii chiara con tuo fratello, d’accordo?”

 

“Mamma…sono grandi abbastanza per non avere più una balia!”

 

“Ginny, promettimelo.”

Lei sbuffò ancora. “Non garantisco.”

 

“Mi basta sapere che ci proverai.”

 

“Grazie per i maglioni…”

 

“Oh, tesoro mio…dalla tua mamma, come sempre! Statemi bene, ragazzi…buon Natale! E salutami Harry…”

 

“D’accordo…Ciao mamma…”

 

Si chiuse la linea e porse il telefono a Ron perché lo chiudesse.

 

“Che ha detto?” Le chiese il fratello.

 

Lei rise. “Il padre di Hermione ha paura che tu le zompi addosso come una bestia in calore!”

 

“Oh, santo cielo!” Strillò la bruna preoccupata.

 

“Non preoccuparti…a quanto pare i ninfomani siamo solo io e Ron…”si risedette la ragazza. “Mia madre è ancora convinta che noi viviamo ancora il nostro amore platonico…

 

“Cioè?” le chiese maggiori spiegazioni, Harry.

 

“Andiamo…si vedeva lontano un chilometro che Ron lasciava una scia di bava dietro Hermione…al matrimonio di Bill, prima della vostra partenza non ha fatto altro che guardarla!”sbuffò la rossa spazientita.

 

“Veramente ti potrei contraddire dicendo che avevo anche altro per la testa…non lo ricordi più? Ero il galoppino di Voldemort a quel tempo…

 

Hermione ebbe un breve brivido.

 

“E poi, c’ero io!” continuò la sorella “Tutti in casa mi prendevano in giro da quando ero piccola perché ero innamorata di Harry…probabilmente a casa penseranno tutti che le nostre situazioni non sono cambiate poi tanto…a parte Fred e George, ovviamente…loro vedono sempre un po’ più in là grazie alla loro malizia…

 

“Vuoi dire che tua madre non si è ancora resa conto che noi stiamo insieme?” indicò ciascuno di loro Harry.

 

“Sicuramente no…se no penso sarebbe passata a discorsi più imbarazzanti…come quelli che ha fatto a Bill quando lui gli ha detto che si era fidanzato con Fleur…o come quando Fred si è messo con Angelina…o come quando George si è messo con Alicia” insistette Ginny allarmata “…insomma…tutte quelle ramanzine assurde…che cominciano con la storia dell’ape e del fiore…e terminano a tutte le responsabilità di un figlio, passando prima per il parto! Ho sentito il rendiconto di tutti e sette i parti di casa nostra quando Fred e George sono venuti a stare da noi quella settimana a fine agosto quando siete misteriosamente scomparsi nel nulla.

 

“Davvero mamma ha fatto questo discorso a Fred e George?” sgranò gli occhi Ron.

 

“Voi eravate alla ricerca degli Horcrux…a casa ci sono stati discorsi davvero terrificanti! Fred e George non sono mai stati così maliziosi come in quella settimana…” rise Ginny.

 

“Mi immagino…”bofonchiò il fratello.

 

“Per di più, Fred e George mi hanno dato parecchie rogne! Dicendo che io e il prossimo salvatore del mondo davamo sfogo alle nostre più recondite e perverse tentazioni in ogni angolo della casa…Dio, che settimana da incubo…

 

“Bhè…diciamo che c’erano andati molto vicini…” rise Ron ricevendo una botta dalla sorella. “Ahi, sto scherzando…”

 

Ginny si rimise dritta e portò le mani ai fianchi dandosi un’occhiata intorno cercando un modo per cambiare l’argomento prima che Ron si riempisse la bocca di scemenze e lei lo riempisse, in risposta, di altre botte, molto più violente... “Che ne dite di aprire i regali…?”

 

Un ghigno di curiosità parve sui volti dei ragazzi che si precipitarono ai piedi dell’alberello che si ergeva vicino alla finestra.

 

Per prima cosa scartarono i regali di Simon: un profumatissimo salame italiano!

 

“Sapessi dove potrei farglielo finire questo salame…!” scoppiò a ridere Ron insieme a Harry, mentre Hermione colpiva il ragazzo sulla schiena.

 

“Non essere volgare, Ron!” lo rimproverò la bruna.

 

Harry consegnò a Whisky il suo regalo da Simon: un osso di gomma che quando il cane si avvicinò per annusarlo questo si allontanò rendendo il gioco più divertente.

 

Poi fu la volta dei maglioni di mamma Weasley: Harry ne ebbe uno color fumo di Londra, Ron uno blu, Hermione uno amaranto e Ginny uno color panna.

 

“Mancano i nostri, credo…” arrossì Hermione.

 

Ron sorrise felice e tirò su da dietro la schiena il librone voluminoso impacchettato con tanto di scocca.

 

La ragazza si morse il labbro sorridendo e prese un grosso sacco di carta arancione con nastri a decoro.

 

“Ehm…” balbettò Harry “…il mio non è voluminoso come quello di Ron…” si grattò la nuca il ragazzo tirando fuori il regalo per lei.

 

“Nemmeno il mio.” Arrossì Ginny tenendo una scatolina infiocchettata sul palmo della mano.

 

Se li scambiarono imbarazzati e si voltarono verso Ron ed Hermione.

 

Al mio tre.” Disse la rossa. “Uno…due…”

 

E tutti e quattro cominciarono ad aprire contemporaneamente i regali.

 

“Harry! Accidenti…Io lo so cos’è! C’è lo zampino di Fred e George, vero? Me ne avevano parlato l’anno scorso…era una cosa nuova…grazie! E’ molto importante per me…” disse Ginny abbracciando Harry e dandogli un bel bacio. “Hai aperto il mio?”

 

“Ehm…quasi…ci sono quasi…”

 

Appena aperto qualcosa volò fuori e cominciò a ronzare intorno al lampadario.

 

“Ma è un boccino! Trofeo di guerra…Grifondoro - Serpeverde 170 a 20…prima partita di campionato!” Rispose Ginny arrossendo.

 

“L’ho sempre detto che sei la migliore!” La baciò Harry tenendola stretta tra le sue braccia.

 

“Oh…ma non crederti che ci sia solo questo…” sorrise di nuovo. “Buon Natale! L’ho fatta io.”

Disse tirando fuori un altro pacco.

 

“Ginny…non dovevi…Il boccino bastava eccome!” disse Harry aprendo il secondo regalo che si rivelò essere un caldo e morbido patchwork. “L’hai davvero fatto tu?”

 

La rossa annuì. “Mi sto cominciando ad esercitare…mi ha insegnato mia madre durante l’estate, mentre voi studiavate per entrare in Accademia…Così mentre sono a Hogwarts per questi ultimi mesi, mi penserai un po’…” arrossì ancora di più.

 

“Ma io già ti penso sempre…” sorrise Harry posando un lungo bacio sulle sue labbra…ma si distrassero per urlo che lanciò la bruna accanto a loro.

 

“Oh, mio Dio…Ron…Santo cielo!...Benedetto Merlino…ma dove l’hai trovato?” Hermione sgranava gli occhi cominciando a sfogliare il librone antico.

 

Ron però non riusciva a rispondere…

 

Rimase sconvolto a guardare il suo regalo.

 

Hermione se ne accorse e sorrise, poggiando sulle gambe incrociate il libro appena ricevuto. “Ero poco convinta sulla misura…sei cresciuto molto con questi allenamenti all’Accademia…ho preso una misura ‘Large’, ma penso che ti stia…eventualmente la facciamo cambiare…me la sono fatta mandare via gufo dalla federazione del Quidditch…qui a Londra non ci sono di questi negozi e…

 

Ma Ron non la stava più ascoltando.

 

Si era buttato a capofitto su di lei e sul librone ancora sulle gambe della ragazza, facendola atterrare di schiena sul pavimento stringendola in un dolce - ma alquanto irruento - abbraccio, tenendo però ben salda la nuova felpa dei Cannoni di Chudley appena ricevuta.

 

Ma non durò a lungo…

 

Ron dovette dare fondo a tutto il suo autocontrollo per non andare oltre…!

 

Si alzò da lei e si mise seduto per terra guardando fisso il pavimento.

 

“Ehm…grazie, Mione…è…è…insomma…”

 

“Ok, Harry…andiamo a posare questi regali in camera tua…” si mise in piedi Ginny dando un paio di pacchette alla gamba di Harry.

 

I due, dunque, sparirono lasciando Ron ed Hermione soli in soggiorno.

 

Ron scosse il capo sorridendo. “Che scemi…” borbottò prima di guardare Hermione. “Vieni qui…” le sussurrò allargando le braccia. “Sono troppo violento…non mi so controllare…

 

Si, che ti sai controllare. Altrimenti stanotte non ti saresti fermato quando te l’ho chiesto…” arrossì lei abbracciandolo.

 

“Era giusto che mi fermassi. Ne abbiamo già parlato…e…va bene così.” Sorrise il ragazzo baciandole la testa e cullandola tra le sue braccia.

 

“Harry e Ginny…”

 

“Non voglio assolutamente pensare a cosa siano andati a fare nell’altra stanza.” Ridacchiò Ron.

 

“No, insomma…credi che ci abbiano lasciato soli per…

 

Si, credo…per starsene loro di la in camera…e per dare a noi un po’ di…intimità.” Ron era ormai di un unico colore con i capelli.

 

“Vuoi…vuoi andare di là?” propose in un sussurro Hermione ancora tra le braccia del ragazzo.

 

Il rosso si irrigidì.

 

“Non per…insomma…non è cambiato niente da ieri sera, perciò…

 

Ron si mise in piedi e l’aiutò ad alzarsi per poi andare verso la sua stanza.

 

“Oh…il pranzo…” balbettò lei. “Va bhè, non importa…”

 

***

 

“IO AMO ITALIA!” fece Simon cercando di parlare in italiano comparendo all’improvviso in cucina la sera del 27 dicembre.

 

Insieme a lui Terry, ovviamente…

 

“Allora gente! Passate belle feste? Io strepitose! Ci siamo divertiti un sacco, vero Terry?”

 

“A parte le battutine sceme di tuo fratello e le vaghe allusioni di tuo padre…si! Davvero una bellissima vacanza! E quello è decisamente un posto favoloso! Garantito!” rispose ridendo la ragazza.

 

“Whisky! Bel cucciolone…Ti è piaciuto il regalo di papà? Si che ti è piaciuto…” disse il biondo carezzando un Whisky festante ed eccitato come non lo era da giorni. “Perciò!” si sedette sul divano guardando i quattro amici. “ Avete fatto i bravi? Bhè…la casa è ancora integra…Devo supporre di si…Ma non importa! Tirerete il peggio di voi da domani all’uno! Piuttosto…cos’è questa storia della missione? Uno scherzo natalizio?”

 

“Oh, no, Simon…scusa se te l’ho soltanto accennata…” disse Harry “Turner ci ha messo in elenco con altre squadre di secondo anno per supervisionare una partita di campionato il primo dell’anno…non credo che sarà niente di che…però…

“Fantastico! Una partita di Quidditch da seguire in prima linea! E perfino gratis!! Anzi…pagati per esserci!” Strillò Simon allargando le braccia.

 

“E noi ragazze seguiremo la partita dagli spalti! Prima di partire domani cercheremo i biglietti a Diagon Alley! Ci sarai Terry?” le chiese Ginny avvicinandosi alla ragazza.

 

“Si! Così vedi il tuo cavaliere senza macchia e senza paura all’opera!

 

“Certo che ci sarò…ma intanto, caro buffone senza macchia e senza paura…perché non porti in camera tua le valige invece di lasciarle qui ad occupare la cucina?” si finse seccata Terry portando le mani sui fianchi.

 

“Vado, vinco e torno!” disse Simon facendo il baciamano e un breve inchino alla ragazza prima di sparire in camera seguito da un Whisky trottante.

 

Terry si tolse sciarpa, cappello, guanti e giacca e si sedette sul divano nel posto vuoto lasciato da Simon. “E voi che avete fatto per Natale?”

 

“La notte della vigilia siamo andati a cenare fuori…mentre il 25 abbiamo cucinato io e Harry…”spiegò Ron stappando una burrobirra presa dal frigo.

 

“A quanto pare risultano più bravi di noi ai fornelli…” disse Ginny lanciando uno sguardo orgoglioso verso Harry che sorrise genuinamente.

 

“Bhè…ti credo! Anche Simon cucina benissimo i cibi precotti…

 

Calò il silenzio più totale, mentre Ginny ed Hermione si voltavano a guardare i rispettivi ragazzi che sorridevano e scrollavano le spalle in segno di resa.

 

Poi…l’urlo di Simon!

 

“Ah - ah!!

 

Il ragazzo si smaterializzò dal bagno alla cucina.

 

“Non eri in camera?” gli chiese stupita Terry.

 

“Con chi mi devo congratulare? Con Harry…con Ron…o con entrambi?” disse Simon sventolando un pacco di ‘Magic Love - Per preservare il vostro amore’.

 

Harry arrossì di botto e sorridendo prese il pacco dalle mani del biondino. “ Dai qua, stupido…”

 

“Bhè…ne mancano due…anche tu, Ron?”

 

 

“No!” rispose rosso e alterato Ron. “…E non sapevo nemmeno che Harry ne avesse!”

 

“Che fai, li conti pure?!” si indignò Harry spingendolo affettuosamente. “Ma perché diavolo hai aperto il mio cassetto del bagno?”

 

“L’ho aperto per sbaglio…credevo fosse il mio…” si scusò Simon per nulla mortificato. “Congratulazioni anche a te, Ginny!”

 

“Idiota!” disse sorridendo imbarazzata la ragazza mentre stringeva la mano che il biondo le porgeva per congratularsi.

 

“E voi due?” chiese Simon voltandosi verso Ron ed Hermione seduti sulla stessa sedia, lei sulle gambe di lui. “Vedo che siete passati a un gradino più in alto…sulle gambe di Ron…Hermione, che indecenza…” scosse il capo fingendosi disgustato.

 

“Simon, dai…smettila…” lo rimproverò Terry un po’ più seria.

 

“Harry e Ginny stanno insieme da molto più tempo di noi. Due mesi mi sembrano ancora poco sufficienti per considerare un rapporto tanto serio da…ecco…” cominciò risoluta Hermione, ma poi il suo discorso si perse nell’imbarazzo più totale.

 

“Non buttarla sul moralista, Hermione…non c’è una data stabilita o un grado di maturità nella coppia…insomma…quando capita è già il momento giusto! E poi…non hai mai pensato al fatto che proprio un rapporto fisico possa avvicinare la coppia stessa? E magari questo stesso rapporto potrebbe anche partire da un livello fisico e ovviamente fisiologico, per poi arrivare molto più in alto…? Ma guardatevi…appena appena vi avvicinate, tu e Ron! E tu sembra che parli da rigida e intransigente bigotta!

 

Harry vide Hermione irrigidirsi.

 

Poi un po’ tremare.

 

Era la prima volta che la sua linea di difesa crollava.

 

Questo argomento non lo si trova certo nei libri…ma, mentre Hermione apriva e chiudeva la bocca senza trovare un’altra giustificazione, a parlare fu Ron che sorprese tutti.

 

“Basta, Simon…per cortesia. Se Hermione non si sente ancora pronta, o se crede che io non lo sia, non intendo costringerla o forzarla in nessuna maniera. Avverrà, se avverrà, con la massima naturalezza. Chiuso l’argomento. Adesso…che ne dite di pensare alla cena? Ho un po’ di appetito…e non posso riempirmi lo stomaco di burrobirra per tutta la sera…

 

Hermione si alzò dalla sedia, con gli occhi lucidi e la voce tremula che le uscì mentre diceva un impercettibile “Scusate…”, prima di sparire nella camera di Ron.

 

“Scusa, Ron…io non credevo che…” cominciò Simon preoccupato.

 

“Io credo che tu abbia fatto bene.” Si intromise Ginny. “Sai…ho provato a parlare con Hermione…e non credo tu avessi tante speranze…” disse rivolta a Ron.

 

“Comunque non mi importa.” Disse risoluto Ron. “Per me è già meraviglioso stare con Hermione. Non ho realmente bisogno d’altro al momento. Vado da lei.” E detto questo posò la bottiglia sul mobile e si diresse verso la camera fermandosi solo un momento per dire. “Potreste preparare la cena? Vi giuro che sto morendo di fame…” poi chiuse la porta alle sue spalle.

 

Harry rimase assolutamente basito davanti al comportamento pacato che aveva assunto Ron.

 

Altre volte l’amico diventava incontrollabile: cominciava a dire frasi senza senso…trovava tutte le scuse per giustificarsi e per non essere lui dalla parte del torto, anche in quelle occasioni in cui era lui palesemente in torto.

 

E adesso?

 

Ron si stava comportando…da adulto…

 

Aveva diplomaticamente preso le difese di Hermione! (l’alternativa erano i suoi pugni, ormai micidiali con l’allenamento).

 

Accidenti come cambia una persona quando si innamora…

 

“Secondo me…quei due alla baita…” sospirò Simon con l’aria di chi la sa lunga e un sorrisetto furbo pieno di allusioni poco caste…

 

Ma almeno così si smorzò la tensione…e con un po’ più di pace cominciarono a prodigarsi per preparare quella benedetta cena…

 

 

Continua…

 

 

 

Vi giuro…avrei postato prima…ma ho risolto il problema con internet solo ieri sera dopo aver resettato il router e cambiato canali e password e chiavi di rete e non so quant’altro per due ore e mezza, sotto la paziente guida del povero tecnico al telefono con me…

 

Quel tipo mi ha fatto pure pena…

 

E altra bella notizia!! Esame superato!!!

 

E già dalla sera stessa mi ero rimessa all’opera per ricopiare questo capitolo e farvelo avere nei tempi più brevi…

 

Certo…non è emozionante…più di transizione, penso…

 

Gente! Mi spiace dirlo…ma “Accademia” sta per finire…

 

Uno, forse due capitoli ancora e mi sa tanto che ci salutiamo…

 

Anche se ho in serbo parecchie cosucce…

 

Ma ringraziamo!!

 

- Finleyna 4 Ever : Praticamente sempre la prima a recensire…Grazie! ^_^ E pensa un po’…Ron versione Auror andrà a migliorare…per il mio modestissimo parere diventerà un gran figaccio! Per ora è un ragazzino…dai, hanno solo 18 anni…ma falli crescere un po’…e lì saremo in tante a sbavucchiarci sopra…aspetta e vedrai! Gliene farò passare davvero delle belle al povero Ron…ma non basterà ‘Accademia’…dovremmo vedere un po’ più in là…Spero che questo capitolo ti sia piaciuto…aspetto con ansia il tuo puntualissimo commento!

 

- miky black: picci…ti giuro…ce la metto davvero tutta per ricopiare questa storia…è lunga e tutta da rivedere…l’ho scritta diversi anni fa ( a mano!!!)…prima ancora di andare in rete con le prime storie delle Marauders! E ha davvero bisogno di una grossa manata per rinfrescarsi! Va bene…la prossima volta tralascio la data incognita…ma se ti può consolare ho già cominciato a ribattere il capitolo 10…! Per C.I.T.A. non preoccuparti…ci sono ancora altri 5 capitoli da mettere in rete…e per allora sicuramente ‘Accademia’ sarà già ultimata! Ron ed Hermione in intimità sono decisamente la mia passione, ma anche la cosa più difficile da scrivere…perché rischiano di trasformarsi i personaggi, da quelli di partenza, del libro…e io sto cercando (come in quasi tutte le mie ff) di restare fedele il più possibile al carattere e alle caratteristiche date da mamma Jo…e quando una ff è scritta così bene alle volte mi confonde e mi domando se certe scene sono nel libro della Rowling o in qualche ff! Per me questo vuol dire mantenere i personaggi…e quando ci riesco ne sono felicissima! Certo…non è sempre…però…Per quanto riguarda la disposizione nelle stanze…- me ride – è una cosa assolutamente voluta! In altre occasioni – coff coff Intrusi 4 coff coff – è in quello stesso divano letto che altri 3 maschi, si troveranno a passare la notte chiacchierando di argomenti un po’ più seri…anche gli stessi Harry, Ron e Simon si ritroveranno ben presto lì a parlare…per cui…reputo molto importante quel divano per i tre ragazzi. E’ come una panchina in un parco…è un tavolino in un bar…è il posto dove, in un certo senso, ci si confida…volendo essere più generici…quel soggiorno per me è l’anima della storia…ed Hermione violenta di primo mattino…mmm…ti assicuro che non è una prerogativa delle ragazze…una notte di qualche mese fa, il mio ragazzo nel sonno mi ha spappolato il labbro con una gomitata…erano le tre del mattino…grrrr…E poi…Fred e George erano perfetti per dare consigli…^____^ ci siamo fatti due risate…Dai, se ti può consolare…finirà presto (questo è indispensabile) ma per cambiare un po’…oltre a un bel po’ di Missing Moment praticamente pronti…(“La cena della Vigilia” è uno di questi ed è già in rete…)si continua…ma cambieremo un po’di cose, alcune in bene, altre in male…spero ti piacerà…il prossimo pezzo è scritto da Prongs…L’esame è andato benissimo! Materia data e pensiero tolto…grazie per avermelo chiesto! Aspetto il tuo commento!

 

- Lily Evans 93: Grazie per il complimento per il disegno! ^_^ Per la missione dei ragazzi…ci sto lavorando…devo vedere se cambiare un po’ le cose rispetto alla versione originale…devo dire che è al momento il mio scoglio…può essere anche che decido di far andare le cose tranquille…anche perché ci saranno un po’ di casotti tra questi due ultimi capitoli…quindi devo vedere bene…spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere!

 

- Baby Db : Dispiacermi che l’hai aggiunta tra i preferiti?! Sinceramente mi onora! Sono felicissima di sapere che è stato amore a prima vista…come ho già scritto altre volte, ce la sto mettendo tutta per rimediare al grosso periodo in cui siamo rimaste assenti dal sito…per cui ho messo il turbo e quasi ogni sera sono al pc a ribattere e rivedere (perché, ahimè…ho avuto la triste idea di scriverla a mano…e il vizio non mi si è mica tolto, sai?! Ne ho pronta un’altra di 5 notes fitti fitti da riprendere…ma almeno quella non è da rivedere, tagliare e correggere come questa, quindi sarà sicuramente più facile e non vedo l’ora di cominciarla a ribattere…mi sto trattenendo dal farlo per finire ‘Accademia’…Ti ringrazio ancora tantissimo! E spero davvero di avere altri tuoi commenti!

 

- Hogwarts_My_Life : Bhè…almeno a te dava problemi il sito…io non riuscivo a mettere ‘Accademia’ in rete perché non avevo la connessione…sono dovuta correre un paio di giorni a casa dei miei per riuscire a leggere delle mail che aspettavo…ma non a postare la storia, perché dovevo leggere con cura i vostri commenti, per rispondervi! Ci tengo molto…Simon e i gemelli sono sulla stessa lunghezza d’onda…o forse…Simon arriva pure ad essere un po’ più sfacciato…e ce ne vuole (oserei dire!). Turner è (come affettuosamente lo chiamerà Simon) semplicemente “Paparino”! Si…è duro…ma ho appena finito di scrivere un Missing Moment della loro nomina Auror (che non ci sarà proprio inAccademia’ perché terminerà prima) dove Turner addolcirà i toni…gli servivano solo per avere disciplina, ma in realtà è un buono…un capo che si mette al pari del resto della sua piccola squadra di scalmanati…E poi…i nostri quattro eroi avevano bisogno di un momento di intimità…dai…non siamo mica nel medioevo…certo…con la testa più salda al collo di certi adolescenti di casa nostra…ma pur sempre ragazzi innamorati e in salute…Infine…Grazie! Grazie! Grazie! Per i complimenti per il disegno…me lusingata…ci provo soltanto…ne metterò altri lungo la strada, se ti può fare piacere…aspetto un tuo commento!!! Oggi stesso…domani…tra una settimana…aspetterò! ^_^

 

E grazie anche a tutti quelli che stanno leggendo questa ff, ma non la commentano…

 

Spero di poter leggere, oltre i ben noti lettori di ‘Accademia’, anche altri nomi!

 

Mi farebbe davvero tanto piacere…e poi non costa nulla!!! E mi fa accelerare la battitura!!!

 

Funziona come la benzina in una macchina…se voi mi lasciate tanti commentini il mio cervello è più invogliato e quindi vado più veloce!!! Dunque è anche nel vostro interesse…^____^ (sorriso sornione…)

 

Dai…ci vediamo al più presto! Ho già preso in mano il capitolo 10…ce la farò…

 

Un bacione a tutti!!

 

Padfoot

 

P.S. Questo è Simon… http://img233.imageshack.us/img233/8059/simonmccullers.jpg ...o almeno…come l’ho immaginato fin dalla prima volta io…indossa la divisa degli Auror…il mantello non è d’obbligo, anzi…nelle missioni può anche risultare un impiccio…ma certo ripara dal freddo e dalla pioggia…e ha anche il cappuccio…

Si avvicina al personaggio come ve lo siete immaginati voi? Spero di si…^_^

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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