Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: dany chan    19/09/2009    4 recensioni
Capita a tutti di avere una giornata storta... Kagome ne ha avuta una terribile! Quindi perchè non risollevarsi con un bel taglio di capelli? E poi può capitare che proprio dalla parrucchiera la giornata prenda una "piega" diversa...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Imploro perdono T__T non ho aggiornato da decenni…chiedo scusa a chi aspettava il seguito e vorrei ringraziare tantissimo chi ha aggiunto questa fanfic tra le sue preferite e chi l’ha commentata…non mi aspettavo di avere tanti commenti positivi ^__^ grazie grazie grazie… e ora vediamo di scoprire chi è la misteriosa persona ^_^



“Senti Sango, secondo te tagliarli a caschetto è troppo esag…???” Le parole le morirono in gola dopo aver alzato lo sguardo sulla persona che le stava sciacquando i capelli. Quello che vide prima di tutti furono i suoi occhi…oro, puro oro…luminosi, allegri, sensuali…Kagome rimase letteralmente con la bocca aperta vedendo anche il resto del viso. Era un ragazzo sulla ventina…con capelli neri disordinati, i tratti del viso marcati ma il tutto si addolciva con il sorriso che le stava rivolgendo in quel momento…*Quelle labbra, ma soprattutto…CHE OCCHI!!  Questo ragazzo è semplicemente bellissimo! No, dai Kagome,  smettila… è vero che sembra un dio greco sceso in terra ma per l’amor del cielo CONTIENITI!*. Kagome non riusciva a staccagli gli occhi di dosso e non osava rivolgergli la parola per quanto era imbarazzata. Per fortuna prese lui l’iniziativa.
“Ehi ciao…tu devi essere Kagome, giusto? Sango non faceva altro che parlare di te, di quanto siete simili e di quanto sei fenomenale e così le ho chiesto se potevo finire io di lavarti i capelli per vedere se è vero quello che mi ha detto.” Le fece l’occhiolino mentre continuava a sorriderle e lei non riusciva a spiccicare una parola, lo guardava semplicemente inebetita. “Ah, scusa che maleducato. Io sono Inuyasha e per oggi sarò il suo parrucchiere personale, madame” le disse rifacendole di nuovo l’occhiolino. Kagome avvampò in quel momento però non poteva fare a meno di essere divertita dal suo modo di fare.*Caspita, oltre che essere meglio di un modello è anche simpatico…meglio che cominci a dire qualche cosa anche io se non voglio che mi prende per una perfetta cretina*.
“Ehm, grazie Inuyasha. Sono lusingata e anche… imbarazzata. Sai, non sono mai stata qui, non ho prenotato e mi trattate tutti come una principessa…devo ammettere che la mia giornata sta prendendo una piega migliore” le disse lei mostrandogli un enorme sorriso.
“Macchè scherzi…per noi è un piacere. E poi Sango mi ha raccontato un po’ la tua giornata…ti meriti di essere servita e riverita dai “migliori” per riprenderti un po’ ”. Kagome arrossì di nuovo e rise divertita dal tentativo di pavoneggiarsi di Inuyasha. Quel ragazzo le piaceva proprio. “E ora, signorina, lasci che le sciacqui questa bella chioma e poi vediamo cosa fare.”
Proprio come era successo con Sango, Kagome si ritrovò a parlare con quel ragazzo di tutto… e scoprì che anche con lui si sentiva a suo agio. Certo, era difficile concentrarsi su quello che diceva    mentre le sue mani esperte le massaggiavano la testa. Più volte scoprì che lui le parlava e lei non aveva sentito una parola di quello che aveva detto… accidenti…l’aveva proprio stregata.
“Senti, Inuyasha, oltre a lavorare qui vai all’Università?” gli domandò Kagome.
“Bé Kaggy ti dirò… non sono mai stato una cima a scuola e mi sembrava inutile sprecare soldi in qualcosa che avrei fatto male se non peggio, quindi lavoro soltanto anche se fare il parrucchiere mi tiene molto occupato. Però non mi dispiace affatto… se l’hai notato qui l’atmosfera è sempre così tranquilla e allegra… tutti che sono gentili e sorridenti… non cambierei questo lavoro con nessun altro al mondo.”
Kagome rimase colpita. A quanti ragazzi aveva sentito dire la stessa cosa? Nessuno! Tutti si preoccupavano solo dei soldi, del successo a qualunque costo…  Inuyasha invece amava il suo lavoro ma non per il denaro… semplicemente perché gli piaceva.
Ad un tratto i suoi pensieri furono interrotti dalla voce del ragazzo. “ Allora Kagome, qui abbiamo finito. Ti faccio accomodare subito su una poltroncina”. Così mentre Inuyasha precedeva la giovane per farle strada, lei non poteva non notare anche il fisico niente male del ragazzo.
*Accidenti che spalle larghe…mi piacerebbe proprio provare ad essere abbracciata da quelle braccia possenti…e poi … anche il sedere non è male, così sod… Kagome smettila di fare la pervertita!!!”  Per calmarsi si diede degli schiaffetti in viso facendo delle buffissime espressioni che non erano sfuggite ad Inuyasha, il quale con la coda dell’occhio la osservava divertito.  
Si fermarono davanti  a uno specchio a forma di goccia e lui fece accomodare Kagome sulla poltroncina. Le mise le mani sulle spalle e si avvicinò al suo orecchio. “Bene Kaggy, ti lascio nelle mani di Yura per il taglio. Ora ti prego di scusarmi ma il lavoro mi chiama.” Così dicendo Inuyasha si allontanò prima che Kagome potesse spiccicare qualsiasi parola di senso compiuto; quando le aveva parlato nell’orecchio aveva sentito il suo fiato sul collo e questo le aveva provocato una miriade di brividi. *Wow…ma da dove viene? È la reincarnazione di Apollo? Forse quando era nato, i Kami dovevano essere di ottimissimo umore! E poi è possibile che faccia solo a me questo effetto?* Ma guardandosi intorno la ragazza potè notare che dovunque andasse, Inuyasha era seguito dagli sguardi inebetiti delle clienti più giovani e anche di quelli di qualche signora più avanti con l’età.
E non poteva fare a meno di sentirsi infastidita.
Prima che potesse attuare qualche piano maligno nei confronti delle innocenti clienti, arrivò Yura alle sue spalle. “Ehi Kaggy, allora come va? Ti hanno trattata bene? Ti dispiace se ti chiamo Kaggy? Sango ti chiama così e anche Inuyasha quindi mi chiedevo se potevo permettermi anche io…non vorrei essere maleducata!” Kagome guardò divertita la ragazza che non la smetteva di parlare, e quindi la rassicurò. “Ehi Yura, nessun problema, è carinissimo. E non ti preoccupare, sono stata trattata benissimo… verrò sicuramente spesso qui…mi sono sentita veramente a mio agio.”
“Già, soprattutto con Inuyasha, vero Kaggy?” .
 A queste parole la ragazza divenne bordeaux e non riuscì a spiccicare una parola mentre Yura sghignazzava e le tirava delle pacche sulle spalle. “Scusa se rido ma la tua espressione era troppo buffa e poi non preoccuparti…Inuyasha fa quest’effetto praticamente a tutte… è semplicemente uno SCHIANTO! Ah…se avessi qualche anno in meno…” Kagome non poteva darle torto…come si faceva a resistere davanti a una persona del genere?
“Bè Yura…inutile nasconderlo…è davvero un bel ragazzo e proprio per questo credo che una qualche super modella se lo sia già accalappiato”. Kagome fece una faccia afflitta… quante speranze aveva lei, una normalissima ragazza del liceo, di stare con un essere così perfetto?     
Yura la guardò dallo specchio e le sorrise. “Guarda non so dirti se è impegnato o meno perché lui di queste cose non ne parla molto però…perché non provi? Tentar non nuoce, no?”  Le fece l’occhiolino.
Kagome le sorrise triste. Già, perché non provare? Ma se era già impegnato? Se l’avesse respinta? Già la giornata era andata da far schifo…non voleva peggiorarla ulteriormente con un sonoro NO da parte del ragazzo perfetto… la sua autostima le sarebbe scesa sotto i piedi come il suo umore fino a data da destinarsi. Ma una cosa era certa… sarebbe andata dal parrucchiere più spesso pur di vedere Inuyasha, anche dopo un rifiuto!
“Allora Kagome, come vogliamo acconciare questa chioma?” La voce di Yura ridestò la ragazza dai suoi pensieri. “Mmm non so proprio Yura. Avevo intenzione di farmi un caschetto ma non ne sono più tanto sicura, non vorrei pentirmi. Tu che dici? Hai qualche consiglio da darmi?”
Yura guardò la ragazza studiando per bene la sua testa. “Guarda non ti starebbe male perché, secondo me, con qualsiasi acconciatura staresti bene. Però se non sei sicura…vediamo…lascia fare a me! Voglio che sia una sorpresa quindi… via lo specchio! ”. Così dicendo la ragazza mise un asciugamano sopra lo specchio coprendolo del tutto . “Vedrai il risultato alla fine”.  
Piena di ispirazione, Yura si mise a lavoro. Con grazia prendeva le ciocche e tagliava, spuntava, squadrava ogni minimo capello…era concentratissima nel suo lavoro tanto che Kagome non aveva il coraggio di parlare per non distogliere la sua attenzione.  Non sapeva se essere preoccupata o rilassata…non vedeva niente di quello che stava facendo! Però aveva visto quanta gente si affidasse a lei e decise di darle la sua totale fiducia. *Oh Kami…vi prego, fate che per rimediare ad un possibile disastro, non devo rasarmi a zero!”
Aveva perso la cognizione del tempo quando ad un certo punto le arrivò la voce di Yura. “Perfetto…ho fatto un ottimo lavoro! Già già…mi complimento con me stessa. Sarai ancora più bella con questo nuovo taglio”. Kagome non poteva fare a meno di ridere per l’espressione compiaciuta della parrucchiera… le mancavano solo gli occhi a cuoricino!
“Bene ora ti lascio nelle mani di Sango per asciugarti i capelli…so che vorresti Inuyasha ma è abbastanza occupato!” Kagome al nome del ragazzo arrossì di botto e poi le venne in mente una domanda. * Talmente presa da Yura che mi ero dimenticata di lui… dove sarà finito?* Con lo sguardo lo cercò per ogni angolo del negozio quando, ad un certo punto, l’oro incontrò il cioccolato. Inuyasha la guardò con un’espressione sorpresa, poi si riprese e le sorrise e il cuore di Kagome perse un battito. *Oh mamma…ooooooohhhhh mamma…non lo vedo da 10 minuti e non mi sono ancora abituata a tanto splendore! Chissà perché mi avrà guardata così.* All’improvviso Kagome spalancò gli occhi e sbiancò. *Oh Kami, oh cielo, oh mamma…cosa avrà fatto Yura ai miei capelli??? Non riesco a vedere niente! Se ha combinato un pandemonio sulla mia testa la denuncio!!!*       
Mentre Kagome s’impanicava, Sango le si avvicinò preoccupata. “Kagome che hai?”. “Ti prego Sango. Dimmi la pure, semplice,dolorosa,maligna verità…cosa mi ha fatto Yura in testa? Sembro un fungo? Una ciligia? Mi ha fatto lo scalpo???” Sango non potè fare a meno di piegarsi in due per le risate…la faccia di Kagome in quell’attimo di isteria totale era impagabile. “Sango, perché cavolo ridi in quella maniera? Sono davvero così ridicola? Ti prego rispondimi!” “Kagome TRANQUILLA! Sei uno schianto. Stavo ridendo perché eri troppo divertente! Dammi retta, fidati…stai davvero benissimo. Yura ha fatto uno dei suoi capolavori.”
Kagome a quelle parole si calmò un attimo. “Che figura! Scusami Sango. È che…no vabbè lasciamo perdere.” La parrucchiera la guardò stranita ma decise di non chiedere…chissà cosa aveva scatenato quella reazione. “Ok. Ora procediamo ad asciugare questa nuova chioma. Vedrai…starai benissimo.” Sango le sorrise e Kagome si rilassò un poco.
Le due ragazze continuarono a parlare e a conoscersi meglio. Scoprì anche che la parrucchiera aveva un ragazzo, un certo Miroku. Da come ne parlava Sango doveva essere un vero maniaco: palpatine, richieste a destra e a manca di figli da qualsiasi essere vivente che respirasse. Ma si vedeva che era innamorata e che, in fondo, lo amava lo stesso… le si leggeva negli occhi. Nel frattempo Sango procedeva ad asciugare i capelli della ragazza. Armeggiava spazzola e phon con molta dimestichezza e, dalla sua espressione compiaciuta, Kagome capì che Yura non aveva combinato nessun disatro…o almeno lo sperava!
Sango diede un ultimo colpo di spazzola, le spruzzò un po’ di lacca sui capelli e poi si rivolse a Kagome. “Bene, abbiamo finito. Kaggy, lasciatelo dire…sei da mozzare il fiato! Ora tolgo l’asciugamano dallo specchio così potrai ammirarti in tutto il tuo splendore”. Così dicendo la ragazza scoprì lo specchio,mentre Kagome aveva gli occhi chiusi. Non aveva il coraggio di guardare!
*Dai Kagome, ne stai facendo un dramma inutile! Se sarà uno sfacelo si rimedia in qualche modo! Coraggio…al tre apro gli occhi. Uno,due, tre…*
Kagome aprì prima un occhio e intravide nello specchio la sua figura. Piano piano la paura si trasformò in stupore e successivamente in felicità. Al posto del suo taglio pari e lungo fino alla schiena ora aveva i capelli che le arrivavano sopra al petto ed erano molto scalati. Sango poi li aveva asciugati in morbide onde che le davano un aspetto dolcissimo. Non c’è che dire…un ottimo lavoro!
“Oh Sango!!! Grazie grazie grazie! Mi piacciono moltissimo…e dire che avevo paura di un risultato disastroso! Sono…bellissimi, davvero!” Sango la guardò ridendo.” Di niente Kaggy. È il mio,anzi, nostro lavoro. Comunque devo dire che volevo riprenderti mentre avevi gli occhi chiusi e poi quando li hai aperti per esaminarti…era uno spettacolo!”
Kagome sorrise imbarazzata ma come darle torto. Aveva praticamente messo in piedi uno show in piena regola!
“Bene. Qui abbiamo finito. Ora puoi andare alla cassa. Ah, un ultima cosa.” Sango le diede un foglietto. “Questo è il mio numero di telefono. Mi farebbe davvero piacere sentirti e se ti va possiamo uscire insieme qualche volta. Scommetto che ci divertiremo.” Kagome le prese le mani e la guardò con occhi luccicanti. “Oh Sangoooo!!!” La parrucchiera venne travolta dall’abbraccio della ragazza. “Grazie, grazie, grazie. Anche a me farebbe molto piacere. Sei una ragazza meravigliosa e sono sicura che ce la spasseremo insieme!”. “Ehm, Kagome, sono contenta che la pensi come me ma…mi stai strozzando!” Solo allora Kagome realizzò che si era letteralmente fiondata sopra Sango stritolandola nella sua morsa. Notò anche alcune facce perplesse e divertite delle clienti presenti che non avevano idea di cosa stava succedendo  e alla ragazza parve di sentire anche un :”Voglio anche io un taglio come quello!”.
Kagome, imbarazzatissima, mollò la presa dal collo di Sango la quale ritornò a respirare normalmente. “Fiuuu, respiro. Bè, Kaggy, io devo ritornare al lavoro. Mi raccomando chiamami. Ci conto.”   “Certo, Sango.  Ti chiamerò stasera stessa.” Le due ragazze si salutarono e Kagome si avviò alla cassa dove l’aspettava una Yura raggiante.
“Oh Kagome, sei una favola. Te lo dicevo che non c’era niente di cui preoccuparsi.”  “Grazie mille Yura, davvero. Ho passato un pomeriggio bellissimo. Siete riusciti a togliermi i pensieri negativi di questa giornata non proprio delle migliori.” Yura le sorrise e le fece l’occhiolino. “Anche perché hai fatto un incontro più che positivo o sbaglio? C’entrano per caso due occhioni ambrati?”    
La ragazza divenne color peperone. “M-m-ma c-c-c-che dici, Yura?” “Vedi, stai andando in iperventilazione…e balbetti pure! Non venirmi a dire che quel fustacchione non ha fatto colpo su di te.”Le lanciò un’occhiata di chi la sapeva lunga. “ A proposito, ora te lo chiamo così vi salutate. Io invece ti saluto ora così vi lascio soli soletti a parlare.” La guardò ammiccante. “Ciao bellissima. Mi raccomando torna a trovarmi. Uh uh uh!” La ragazza se ne andò ghignando.“Yuraaaa! No aspetta. Non farlo, ti prego!” Ma troppo tardi, già si era allontanata e, invece,  uno schianto di ragazzo con gli occhi ambrati si stava avvicinando bruciando l’ultimo neurone ancora integro nella testa di Kagome. *Okay Kagome, calma, respira. È solo un ragazzo. Non pensare al fatto che è un dio greco sceso in terra fatto apposto per lasciarti sbavare senza contegno…no, non pensarci.* Mentre Kagome era persi in questi ragionamenti contorti, Inuyasha le si era avvicinato. “Ciao”.
“Ehm, c-c-ciao.” *Kagome per l’amor del cielo! Riesci a spiccicare almeno un saluto decente?!?* A quanto pare però, Inuyasha non notò niente e proseguì tranquillo. “Wow. Già ti avevo vista prima, quando Yura aveva finito di tagliarteli e ti stavano bene. Ma ora…”  
*Ma quindi, quando prima ci siamo guardati, il suo sguardo non era di orrore???* Lui proseguì. “ Le ragazze hanno fatto un gran bel lavoro anche se…bè il merito non è tutto loro.” Kagome con tutte le sue forze cercò di pronunciare una frase di senso compiuto. “Bè certo. Anche tu hai contribuito.” Gli sorrise. “No, non intendevo questo. È che tu già sei…no, vabbè non importa.”
Kagome lo guardò confusa. Che diavolo stava farneticando? Non ci badò. “Bè comunque… quanto devo?” “Ah, niente. Yura ha detto che offre la casa”. Le sorrise . “Ah, grazie mille. Non dovevate.” Che tipa quella Yura.
“Bè io adesso vado. Grazie di tutto. Sono stata benissimo. Magari qualche volta torno.”  Voleva prendere tempo, non voleva andarsene. Voleva rivederlo e guardarlo ancora.  Inuyasha la guardò in un modo che Kagome non sapeva come definire. Strano,forse. “Ci farebbe davvero piacere se ci vieni a ritrovare. Ti saluto, Kagome. Ciao.” La ragazza seguì la figura del ragazzo che si allontanava frettolosamente.
*Ciao…come ciao? Non ero preparata ancora psicologicamente al saluto. Uff…e poi perché se n’è andato così frettolosamente come se gli avessi dato la scossa?* Kagome nel frattempo era uscita dal negozio e si girò a guardare di nuovo la facciata del negozio. *Bè,almeno di positivo c’è che ho conosciuto Sango. Stasera la chiamo così le chiedo se possiamo vederci domani e fare un po’ di shopping.*
Con questi pensieri, Kagome si girò e si avviò verso casa. Osservava le vetrine dei negozi e stava pensando in quale posto poteva portare Sango il giorno dopo quando, all’improvviso, sentì una voce, QUELLA voce chiamare il suo nome. “KAGOMEEEEE!!” La ragazza si voltò e vide Inuyasha che correva come un pazzo verso di lei. Lui arrivò col fiatone. “Kagome, puff…senti…aspetta. Fammi riprendere fiato.”Si riprese e continuò.” Allora, non prendermi per maniaco o pazzo. Dovevo raggiungerti per darti questo.” Le porse un bigliettino. “C’è il mio numero lì sopra.” Inuyasha osservò la ragazza che lo guardava con occhi sbarrati e, visto che non spiccicava una parola, proseguì. “Se ti va qualche volta possiamo uscire insieme. Volevo farlo da quando sei entrata ma…diciamo che sono un po’ impacciato in queste cose . Poi Yura e Sango mi hanno detto che sarei stato un folle se non l’avessi fatto.” Kagome continuava a fissarlo. Non stava capendo niente. Aveva davvero sentito quelle parole o se le era immaginate? Aprì la bocca per parlare. “M-m-ma che significa?” “Quello che ho detto.” Le sorrise. “Comunque devo ritornare al negozio. Il mio turno non è ancora finito. Bè, spero di sentirti.” Si voltò e fece per andarsene ma,poi, si girò di nuovo. “ Ah, a proposito.” Le si avvicinò all’orecchio. “Sei bellissima.” Detto questo, sorrise e corse via.
Kagome era rimasta imbambolata in mezzo alla strada con un bigliettino in mano e una faccia sconvolta. *Ma…ma…ma…ditemi che è vero!!!! Ditemi che non l’ho sognato!! Ditemi che mi ha realmente chiesto di uscire con lui!!* Presa dalla felicità assoluta si mise a saltare,a ridere e a  urlare come un’ossessa . *Non ci posso credere!! Mi ha chiesto di uscire!! A ME! Certo che avrò fatto daaaaavvero colpo dato che gli ho risposto balbettando ma…chi se ne frega!!* Con l’umore alle stelle Kagome si avviò verso casa. Era raggiante. *Devo ringraziare anche quelle due scatenate di Yura e Sango. È anche merito loro. E quel negozio…secondo me i Kami hanno voluto rimediare alla mia giornata nera! Grazie grazie grazie!*
Kagome arrivò a casa con un sorriso a sessantaquattro denti. Andò in camera sua e si buttò sul letto.
*Bene. Domani esco con Sango e le racconto tutto.* Si alzò e il suo sguardo cadde sull’armadio di fronte. Spalancò gli occhi e la prima cosa che le venne in mente fu  *Oddio…cosa mi metto per uscire con lui?*   




Chiedo di nuovo scusa per il ritardo mostruoso. Spero tanto che vi sia piaciuta. Come ho detto è la mia prima fanfic e ho voluto sperimentare. ^__^ Fatemi sapere se è stata di vostro gradimento o se è uno scempio totale. Un mega salutone e tutti!!!      
  
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