Capitolo 14
The Ineffable Couple
The Ineffable Couple
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura.
Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali.
Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
(SUN TZU)
La Caduta di Crowley:
La battaglia era ormai cominciata, e i due angeli (Azraphel e Crowley) combatterono a lungo a suon di colpi di spada e spinte forti dove l' uno faceva pressione sull'altro. Entrambi in quanto al combattimento corpo a corpo, erano completamente alla pari e la cosa era del tutto inevitabile, poiché si erano sempre allenati insieme prima della loro separazione e della Grande Ribellione; pertanto l'uno conosceva i punti deboli e i punti di forza dell' altro e dove entrambi erano in grado di colpire e parare. Tuttavia i sentimenti che Azraphel provava per Crowley, lo stavano frenando troppo. L'angelo dai capelli dorati, aveva avuto diverse occasioni per sconfiggere l'angelo dai capelli rossi, in quanto quest' ultimo combatteva con rabbia e furore. Doti che lo rendevano decisamente più forte ma allo stesso tempo era cieco e con il cuore oscurato.
"Sei abile Azraphel! Proprio come quando ci allenavamo insieme ma sei troppo debole da riuscire a sconfiggermi!" esclamò Crowley mentre con la sua spada faceva pressione contro il suo avversario. Azraphel invece, cercò di resistere alla pressione inflitta da quel colpo che l'angelo ribelle aveva sferrato con violenza su di lui e con tutta la forza che aveva da fargli vibrare la sua spada infuocata, ma era tutto inutile perché la pressione era troppo forte da non riuscire ad emettere nessun suono, nemmeno una parola. Purtroppo sapeva ed era consapevole del fatto che tutto ciò che stava succedendo era per causa sua e del suo forte desiderio di salvarlo. Avrebbe voluto tanto dirglielo e scusarsi per aver rinunciato al loro amore per dare la vita al suo amato. Tutti questi pensieri stavano agendo totalmente contro di lui, da renderlo debole e facile da sconfiggere perdendo la sua lucidità per affrontare il duello finale contro l'angelo ribelle dai capelli rossi. Crowley vide quel momento di debolezza di Azraphel, come un'occasione d'oro per sconfiggerlo. Infatti, con un potente calcio frontale lo colpì sull'addome per poi far ritrovare il suo avversario disteso per terra e in posizione supina. L' angelo ribelle con uno scatto repentino piombò sull' angelo per cercare di disarmarlo e poco prima che Azraphel potesse reagire, Crowley con un piede gli schiacciò la spada e l'allontanò da lui per impedirgli di usarla per poi puntagli la sua verso il suo volto terrorizzato mentre con l'altro fece pressione sull'addome per non farlo rialzare e senza distogliere il suo sguardo disse:
"Hai abbassato la guardia... e questa è stata la tua sconfitta Azraphel... Addio...!!!" esclamò con tono serio l'angelo ribelle per poi sollevare la sua spada e sferrare il colpo di grazia con cui avrebbe ucciso Azraphel che lo guardava con i suoi occhi misericordiosi dicendo:
"Crowley prima che tu poni fine alla mia vita voglio che tu sappia una cosa: che qualunque scelta tu faccia oggi, io la rispetterò e che il mio amore per te durerà per sempre e morirà con me. Possa Dio avere misericordia della tua anima dannata." Azraphel vide la spada del suo amato Crowley sollevarsi su di lui e poco prima di sferrare il colpo di grazia disse :
"Come Dio possa avere pietà della tua anima angelica. Addio Azraphel e ritorna alla Casa del Padre." il colpo di grazia fu sferrato e Azraphel poco prima di morire chiuse gli occhi e accogliere il suo fatale destino. Inaspettatamente però, udì solamente un forte rumore metallico.
Riaprì gli occhi, e tutto ciò che vide, fu la spada infuocata dell’Arcangelo Gabriele che stava bloccando quella di Crowley. La faccia di Crowley era altamente sorpresa da tutto ciò. Digrignò i denti e con lo sguardo sgranato, incrociava lo sguardo di Gabriele che, al contrario, era estremamente serio.
“Maledetto… Come osi intrometterti nel nostro duello??” disse Crowley altamente adirato per quel gesto improvviso.
“Io posso!!!” Questa fu l’unica risposta che ebbe dal suo nuovo avversario, per poi sentire il piede dell’Arcangelo colpirlo sull’addome per poi venir scaraventato a una decina di metri di distanza.
“Crowley! Accetta la mia sfida!” disse poi puntando il dito verso di lui. L’Angelo ribelle si rialzò in piedi e guardò Gabriele con intesa.
“Ma sì! Dopotutto se riesco a batterti, Lucifero mi metterà a capo del suo esercito!” rispose Crowley sorridendo con i denti.
“Fatti sotto allora!” rispose l’altro mettendosi in posizione.
Si mise di fianco allargando le gambe, ma portando il peso su quella dietro. Teneva la spada vicino alla fronte e puntata contro il suo avversario, mentre con l’altra mano puntava pollice, indice e medio contro Crowley. L’altro invece, si mise nella stessa posizione con le gambe, ma sporgendosi completamente su quella davanti e teneva la spada infuocata con entrambe le mani puntata dritta contro Gabriele. Ci furono giusto pochi secondi di silenzio in cui entrambi si fissavano immobili. Poi improvvisamente Crowley partí a razzo contro il suo avversario e, una volta arrivato addosso a Gabriele, schiantò con forza la spada contro di lui, il quale però, trovandosi in posizione di attesa, riuscì a bloccare con facilità. Crowley ci riprovò di nuovo, e l’altro parò il colpo nuovamente.
L’Angelo ribelle decise quindi di giocarsela mettendogli pressione colpo su colpo. Gabriele riuscì a bloccare tutti i colpi, ma stava indietreggiando con le gambe ad ogni colpo subito. Azraphel non poté far altro che alzarsi in piedi ed osservare la scena del tutto impotente. Avrebbe voluto intervenire… ma sapeva che sia Crowley che Gabriele non glielo avrebbero permesso, in quanto era diventata la loro sfida. Crowley era completamente accecato dalla rabbia e dalla voglia di battere Gabriele, tanto che i suoi colpi divennero sempre più forti e veloci. L’Arcangelo, sebbene fosse in grado di tenergli testa, ebbe comunque le sue difficoltà, in quanto i continui colpi del suo avversario gli impedivano di controbattere. L’unica cosa che poteva fare era di rimanere costantemente concentrato e lucido con la mente. Il combattimento andò avanti in quel modo per una decina di minuti. Spadate su spadate, attacchi e blocchi.
“Allora...? Dov’è finita la tua grinta??” chiese l’Angelo Ribelle con presunzione.
“Sei diventato molto più forte di quanto pensassi Crowley...! I miei complimenti!” rispose l’altro tra una spadata e l’altra.
In tutto ciò però, stavano combattendo precisamente sul bordo del Regno dei Cieli. Infatti, esattamente a meno di un metro da loro c’era il vuoto più totale.
Entrambi erano ormai praticamente sfiniti. Crowley aveva dato il massimo di sé per attaccare, e Gabriele, invece, per difendersi.
Tanto che le gambe di quest'ultimo, stavano cominciando a cedere. E anche stavolta, Crowley ne vide un’occasione perfetta per porre fine allo scontro:
“Sei finito!!!” Detto ciò, raccolse tutte le energie che gli erano rimaste per caricare il colpo più forte. Infatti, tirò un affondo diretto contro la faccia di Gabriele. Tuttavia, quest’ultimo fece la stessa identica cosa. Ovvero, usò le sue energie rimaste per concentrarle in forza esplosiva. Con un semplice gesto del braccio, fece anch’egli un affondo con la spada. Questo però, puntò a colpire la lama della spada di Crowley con la guardia della sua arma. Nello stesso preciso istante, con un semplice movimento della gamba sinistra, riuscì a spostarsi sul fianco destro di Crowley, sempre mantenendo il controllo totale dell’affondo di quest’ultimo con la sua spada.
Tutto ciò che Crowley vide, era Gabriele che gli sparì completamente dalla vista in un solo istante. A causa del suo affondo, era finito col peso del corpo completamente in avanti, quindi totalmente fuori equilibrio. Quando realizzò cosa fosse accaduto, era veramente troppo tardi, tanto che a Gabriele, fu sufficiente appoggiargli la mano sinistra sul fianco, e l’altra sul braccio destro tenendo sempre la sua spada in mano. Non gli servì tirare un affondo con la sua arma.
Gli bastò semplicemente un colpo secco con entrambe le braccia e l’Angelo Ribelle, si ritrovò a precipitare dal Regno dei Cieli; perché era stato definitivamente sconfitto.
Tadfield Presente:
Nel frattempo a Tadfield, dopo che Crowley e Gabriele erano riusciti a scampare dalla Morte; Anathema Device e Newton Pulsifer gli andarono in contro per aiutarli ad uscire dalla Bentley capovolta del demone e rimetterla di nuovo sulle quattro ruote che per fortuna non subì nessun danno.
"Bel volo Mastro Crowley. Potevate rimanerci!!" esclamò Anathema all'improvviso arrabbiata e con una nota di rimprovero.
"Come vedi... non é successo niente e siamo sopravvissuti all'incidente!! Che strano... mi gira la testa. Gabriele dove sei?! Che non ti vedo." rispose Crowley sicuro di se mentre avvertiva dei forti dolori alla testa seguiti da delle vertigini causate dall' impatto subito dopo l'incidente.
"Ce la fai a camminare Crowley oppure hai bisogno di aiuto?" chiese Gabriele preoccupato mentre Newt si avvicinò al demone dai capelli rossi per aiutarlo e supportarlo durante il suo cammino verso il Cottage di Famiglia dei Pulsifer e prendersi cura sia di Gabriele che di Crowley dopo aver subito quel grave incidente sulla collina.
"Tranquillo Gabriele, so badare a me stesso e poi... non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!" esclamò Crowley con arroganza e poco prima di perdere l'equilibrio e svenire fra le braccia di Newt che gli prestò subito soccorso.
"Aiutami Gabriele a portare dentro Crowley che ha bisogno di assistenza. Anathema? Tu va dentro e prepara tutto ciò che serve per il pronto soccorso." disse Newt con determinazione mentre Gabriele intervenne dicendo:
La battaglia era ormai cominciata, e i due angeli (Azraphel e Crowley) combatterono a lungo a suon di colpi di spada e spinte forti dove l' uno faceva pressione sull'altro. Entrambi in quanto al combattimento corpo a corpo, erano completamente alla pari e la cosa era del tutto inevitabile, poiché si erano sempre allenati insieme prima della loro separazione e della Grande Ribellione; pertanto l'uno conosceva i punti deboli e i punti di forza dell' altro e dove entrambi erano in grado di colpire e parare. Tuttavia i sentimenti che Azraphel provava per Crowley, lo stavano frenando troppo. L'angelo dai capelli dorati, aveva avuto diverse occasioni per sconfiggere l'angelo dai capelli rossi, in quanto quest' ultimo combatteva con rabbia e furore. Doti che lo rendevano decisamente più forte ma allo stesso tempo era cieco e con il cuore oscurato.
"Sei abile Azraphel! Proprio come quando ci allenavamo insieme ma sei troppo debole da riuscire a sconfiggermi!" esclamò Crowley mentre con la sua spada faceva pressione contro il suo avversario. Azraphel invece, cercò di resistere alla pressione inflitta da quel colpo che l'angelo ribelle aveva sferrato con violenza su di lui e con tutta la forza che aveva da fargli vibrare la sua spada infuocata, ma era tutto inutile perché la pressione era troppo forte da non riuscire ad emettere nessun suono, nemmeno una parola. Purtroppo sapeva ed era consapevole del fatto che tutto ciò che stava succedendo era per causa sua e del suo forte desiderio di salvarlo. Avrebbe voluto tanto dirglielo e scusarsi per aver rinunciato al loro amore per dare la vita al suo amato. Tutti questi pensieri stavano agendo totalmente contro di lui, da renderlo debole e facile da sconfiggere perdendo la sua lucidità per affrontare il duello finale contro l'angelo ribelle dai capelli rossi. Crowley vide quel momento di debolezza di Azraphel, come un'occasione d'oro per sconfiggerlo. Infatti, con un potente calcio frontale lo colpì sull'addome per poi far ritrovare il suo avversario disteso per terra e in posizione supina. L' angelo ribelle con uno scatto repentino piombò sull' angelo per cercare di disarmarlo e poco prima che Azraphel potesse reagire, Crowley con un piede gli schiacciò la spada e l'allontanò da lui per impedirgli di usarla per poi puntagli la sua verso il suo volto terrorizzato mentre con l'altro fece pressione sull'addome per non farlo rialzare e senza distogliere il suo sguardo disse:
"Hai abbassato la guardia... e questa è stata la tua sconfitta Azraphel... Addio...!!!" esclamò con tono serio l'angelo ribelle per poi sollevare la sua spada e sferrare il colpo di grazia con cui avrebbe ucciso Azraphel che lo guardava con i suoi occhi misericordiosi dicendo:
"Crowley prima che tu poni fine alla mia vita voglio che tu sappia una cosa: che qualunque scelta tu faccia oggi, io la rispetterò e che il mio amore per te durerà per sempre e morirà con me. Possa Dio avere misericordia della tua anima dannata." Azraphel vide la spada del suo amato Crowley sollevarsi su di lui e poco prima di sferrare il colpo di grazia disse :
"Come Dio possa avere pietà della tua anima angelica. Addio Azraphel e ritorna alla Casa del Padre." il colpo di grazia fu sferrato e Azraphel poco prima di morire chiuse gli occhi e accogliere il suo fatale destino. Inaspettatamente però, udì solamente un forte rumore metallico.
Riaprì gli occhi, e tutto ciò che vide, fu la spada infuocata dell’Arcangelo Gabriele che stava bloccando quella di Crowley. La faccia di Crowley era altamente sorpresa da tutto ciò. Digrignò i denti e con lo sguardo sgranato, incrociava lo sguardo di Gabriele che, al contrario, era estremamente serio.
“Maledetto… Come osi intrometterti nel nostro duello??” disse Crowley altamente adirato per quel gesto improvviso.
“Io posso!!!” Questa fu l’unica risposta che ebbe dal suo nuovo avversario, per poi sentire il piede dell’Arcangelo colpirlo sull’addome per poi venir scaraventato a una decina di metri di distanza.
“Crowley! Accetta la mia sfida!” disse poi puntando il dito verso di lui. L’Angelo ribelle si rialzò in piedi e guardò Gabriele con intesa.
“Ma sì! Dopotutto se riesco a batterti, Lucifero mi metterà a capo del suo esercito!” rispose Crowley sorridendo con i denti.
“Fatti sotto allora!” rispose l’altro mettendosi in posizione.
Si mise di fianco allargando le gambe, ma portando il peso su quella dietro. Teneva la spada vicino alla fronte e puntata contro il suo avversario, mentre con l’altra mano puntava pollice, indice e medio contro Crowley. L’altro invece, si mise nella stessa posizione con le gambe, ma sporgendosi completamente su quella davanti e teneva la spada infuocata con entrambe le mani puntata dritta contro Gabriele. Ci furono giusto pochi secondi di silenzio in cui entrambi si fissavano immobili. Poi improvvisamente Crowley partí a razzo contro il suo avversario e, una volta arrivato addosso a Gabriele, schiantò con forza la spada contro di lui, il quale però, trovandosi in posizione di attesa, riuscì a bloccare con facilità. Crowley ci riprovò di nuovo, e l’altro parò il colpo nuovamente.
L’Angelo ribelle decise quindi di giocarsela mettendogli pressione colpo su colpo. Gabriele riuscì a bloccare tutti i colpi, ma stava indietreggiando con le gambe ad ogni colpo subito. Azraphel non poté far altro che alzarsi in piedi ed osservare la scena del tutto impotente. Avrebbe voluto intervenire… ma sapeva che sia Crowley che Gabriele non glielo avrebbero permesso, in quanto era diventata la loro sfida. Crowley era completamente accecato dalla rabbia e dalla voglia di battere Gabriele, tanto che i suoi colpi divennero sempre più forti e veloci. L’Arcangelo, sebbene fosse in grado di tenergli testa, ebbe comunque le sue difficoltà, in quanto i continui colpi del suo avversario gli impedivano di controbattere. L’unica cosa che poteva fare era di rimanere costantemente concentrato e lucido con la mente. Il combattimento andò avanti in quel modo per una decina di minuti. Spadate su spadate, attacchi e blocchi.
“Allora...? Dov’è finita la tua grinta??” chiese l’Angelo Ribelle con presunzione.
“Sei diventato molto più forte di quanto pensassi Crowley...! I miei complimenti!” rispose l’altro tra una spadata e l’altra.
In tutto ciò però, stavano combattendo precisamente sul bordo del Regno dei Cieli. Infatti, esattamente a meno di un metro da loro c’era il vuoto più totale.
Entrambi erano ormai praticamente sfiniti. Crowley aveva dato il massimo di sé per attaccare, e Gabriele, invece, per difendersi.
Tanto che le gambe di quest'ultimo, stavano cominciando a cedere. E anche stavolta, Crowley ne vide un’occasione perfetta per porre fine allo scontro:
“Sei finito!!!” Detto ciò, raccolse tutte le energie che gli erano rimaste per caricare il colpo più forte. Infatti, tirò un affondo diretto contro la faccia di Gabriele. Tuttavia, quest’ultimo fece la stessa identica cosa. Ovvero, usò le sue energie rimaste per concentrarle in forza esplosiva. Con un semplice gesto del braccio, fece anch’egli un affondo con la spada. Questo però, puntò a colpire la lama della spada di Crowley con la guardia della sua arma. Nello stesso preciso istante, con un semplice movimento della gamba sinistra, riuscì a spostarsi sul fianco destro di Crowley, sempre mantenendo il controllo totale dell’affondo di quest’ultimo con la sua spada.
Tutto ciò che Crowley vide, era Gabriele che gli sparì completamente dalla vista in un solo istante. A causa del suo affondo, era finito col peso del corpo completamente in avanti, quindi totalmente fuori equilibrio. Quando realizzò cosa fosse accaduto, era veramente troppo tardi, tanto che a Gabriele, fu sufficiente appoggiargli la mano sinistra sul fianco, e l’altra sul braccio destro tenendo sempre la sua spada in mano. Non gli servì tirare un affondo con la sua arma.
Gli bastò semplicemente un colpo secco con entrambe le braccia e l’Angelo Ribelle, si ritrovò a precipitare dal Regno dei Cieli; perché era stato definitivamente sconfitto.
Tadfield Presente:
Nel frattempo a Tadfield, dopo che Crowley e Gabriele erano riusciti a scampare dalla Morte; Anathema Device e Newton Pulsifer gli andarono in contro per aiutarli ad uscire dalla Bentley capovolta del demone e rimetterla di nuovo sulle quattro ruote che per fortuna non subì nessun danno.
"Bel volo Mastro Crowley. Potevate rimanerci!!" esclamò Anathema all'improvviso arrabbiata e con una nota di rimprovero.
"Come vedi... non é successo niente e siamo sopravvissuti all'incidente!! Che strano... mi gira la testa. Gabriele dove sei?! Che non ti vedo." rispose Crowley sicuro di se mentre avvertiva dei forti dolori alla testa seguiti da delle vertigini causate dall' impatto subito dopo l'incidente.
"Ce la fai a camminare Crowley oppure hai bisogno di aiuto?" chiese Gabriele preoccupato mentre Newt si avvicinò al demone dai capelli rossi per aiutarlo e supportarlo durante il suo cammino verso il Cottage di Famiglia dei Pulsifer e prendersi cura sia di Gabriele che di Crowley dopo aver subito quel grave incidente sulla collina.
"Tranquillo Gabriele, so badare a me stesso e poi... non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!" esclamò Crowley con arroganza e poco prima di perdere l'equilibrio e svenire fra le braccia di Newt che gli prestò subito soccorso.
"Aiutami Gabriele a portare dentro Crowley che ha bisogno di assistenza. Anathema? Tu va dentro e prepara tutto ciò che serve per il pronto soccorso." disse Newt con determinazione mentre Gabriele intervenne dicendo:
"Resisti Crowley, possa Dio vegliare su di te! Andiamo!"
Così Anathema insieme a Gabriele e Newt, entrarono all' interno del loro Cottage con in braccio Crowley per assisterlo e prendersi cura di lui fino alla sua completa guarigione. Una volta entrati, la prima cosa che fecero... fu quella di chiudere la porta di casa a chiave ed adagiare sul letto il demone dai capelli rossi svenuto e curargli alcune ferite sul suo corpo che l'incidente stradale gli aveva provocato e che per sua fortuna non era niente di grave.
Crowley aprì gli occhi. Era disteso sul suo letto, sotto alle coperte. Eppure...lui ricordava di essere altrove poco prima. Improvvisamente, una voce a lui molto familiare, fece il suo nome:
“Crowley! Crowley! Svegliati è pronta la colazione e ci sono ospiti!”
Egli si sentì un po’ disorientato... la colazione? Guardò la sua sveglia e effettivamente erano le otto del mattino poco più. Si strofinò un po’ la faccia e, sollevando le coperte, scese dal suo letto. Si alzò in piedi e la prima cosa che fece fu rispondere: “Un minuto e arrivo!”
Stava per andare verso la voce, ma i tic a volte hanno sempre la meglio, infatti si voltò verso lo specchio per potersi sistemare il ciuffo rosso e il suo smoking, per poi sorridere e dirigersi verso l’uscita della stanza. Improvvisamente si bloccò sgranando lo sguardo insieme ad un’espressione molto perplessa. Tornò sui suoi passi, camminando all’indietro, finché non si riposizionò di fronte allo specchio. Non aveva avuto un abbaglio.
“M-ma cosa...” disse in modo molto perplesso... aveva lo smoking addosso. Com'era possibile? Davvero si era addormentato con il suo abito?
“Crowley!!!” ripetè la voce.
“A-arrivo!” disse per poi dirigersi verso l’altra stanza.
Nell’altra stanza, ci trovò Azraphel che era seduto su una sedia insieme a Gabriele e Belzebù i quali erano seduti sul divano di fronte a lui. In mezzo a loro c’era un tavolino con sopra dei pasticcini e del tè caldo. Si unì a loro e si sedette sul divano.
“Buongiorno ragazzi! Quando siete arrivati?” chiese rivolgendosi alla coppietta.
“Siamo arrivati poco fa, c’è tanto traffico e visto che eravamo qui di passaggio con la macchina, abbiamo pensato di venire a trovarvi!” rispose Belzebù con tono gentile.
“E avete fatto bene!” rispose il demone dai capelli rossi mentre assaggiava un bignè.
“Ci hanno portato anche una bella pianta in regalo!” disse Azraphel indicando una pianta che stava in un vaso sopra una mensola. Aveva degli strani fiori a forma di campana molto familiari.
“Molto bella direi! Dove l’avete presa?” chiese Crowley incuriosito.
“Da una fioraia di nome Eunice, e fa parte della collezione Dark Angel.” spiegò Gabriele senza perdersi in dettagli.
“Oh! Ottimo! Grazie amici!” rispose il Demone con allegria. Ci fu un attimo di tranquillità, dove tutti si stavano gustando la colazione preparata da Azraphel con amore. Crowley però, non smetteva di fissare la pianta mentre mangiava, in quanto il suo aspetto era molto familiare... ma non capiva dove l’avesse già vista. Poi guardò il bignè che stava mangiando senza guardare. Anche stavolta, sgranò lo sguardo con enorme perplessità. Il bignè era ancora integro, esattamente come se fosse nuovo di pasticceria. E non solo! Nonostante tutti stessero mangiando, i pasticcini erano ancora tutti sul vassoio, e la teiera era ancora piena nonostante nelle tazze ci fosse già del tè.
“C’è qualcosa che non quadra...” disse Crowley sempre più perplesso.
“Qualcosa non va caro?” disse Azraphel con tono preoccupato.
“Sì! Prima mi sono alzato e allo specchio ho visto che avevo già lo smoking! Poi c'è questa colazione che mi pare proprio non finire mai! E poi da quando voi due viaggiate in macchina? Vivete ad Alfa-Centauri! E poi quella pianta! Mi dite come si chiama??” chiese il demone con tono ansioso. Per qualche motivo, fu Azraphel a rispondere con tono rilassatissimo:
“Beh...è la Belladonna! Proprio una bella pianta non trovi anche tu?”
“...che diavolo ci fa la Belladonna in casa nostra?? Che sta succedendo?? CHE STA SUCCEDENDO??” delirò in preda al panico...improvvisamente, Gabriele, Belzebù ed Azraphel, si alzarono in piedi e si diressero verso la porta di uscita della casa.
Uno dopo l’altro uscirono dalla porta senza dire niente.
“Azraphel...! Dove stai andando??” gridò il demone chiamando il suo amato angelo. Dopo qualche secondo, Azraphel si affacciò alla porta. Il suo sguardo era decisamente triste... ma fece un sorriso e prima di andare via disse un’ ultima cosa:
“Salvami Crowley... Salvami...”
Egli si sentì un po’ disorientato... la colazione? Guardò la sua sveglia e effettivamente erano le otto del mattino poco più. Si strofinò un po’ la faccia e, sollevando le coperte, scese dal suo letto. Si alzò in piedi e la prima cosa che fece fu rispondere: “Un minuto e arrivo!”
Stava per andare verso la voce, ma i tic a volte hanno sempre la meglio, infatti si voltò verso lo specchio per potersi sistemare il ciuffo rosso e il suo smoking, per poi sorridere e dirigersi verso l’uscita della stanza. Improvvisamente si bloccò sgranando lo sguardo insieme ad un’espressione molto perplessa. Tornò sui suoi passi, camminando all’indietro, finché non si riposizionò di fronte allo specchio. Non aveva avuto un abbaglio.
“M-ma cosa...” disse in modo molto perplesso... aveva lo smoking addosso. Com'era possibile? Davvero si era addormentato con il suo abito?
“Crowley!!!” ripetè la voce.
“A-arrivo!” disse per poi dirigersi verso l’altra stanza.
Nell’altra stanza, ci trovò Azraphel che era seduto su una sedia insieme a Gabriele e Belzebù i quali erano seduti sul divano di fronte a lui. In mezzo a loro c’era un tavolino con sopra dei pasticcini e del tè caldo. Si unì a loro e si sedette sul divano.
“Buongiorno ragazzi! Quando siete arrivati?” chiese rivolgendosi alla coppietta.
“Siamo arrivati poco fa, c’è tanto traffico e visto che eravamo qui di passaggio con la macchina, abbiamo pensato di venire a trovarvi!” rispose Belzebù con tono gentile.
“E avete fatto bene!” rispose il demone dai capelli rossi mentre assaggiava un bignè.
“Ci hanno portato anche una bella pianta in regalo!” disse Azraphel indicando una pianta che stava in un vaso sopra una mensola. Aveva degli strani fiori a forma di campana molto familiari.
“Molto bella direi! Dove l’avete presa?” chiese Crowley incuriosito.
“Da una fioraia di nome Eunice, e fa parte della collezione Dark Angel.” spiegò Gabriele senza perdersi in dettagli.
“Oh! Ottimo! Grazie amici!” rispose il Demone con allegria. Ci fu un attimo di tranquillità, dove tutti si stavano gustando la colazione preparata da Azraphel con amore. Crowley però, non smetteva di fissare la pianta mentre mangiava, in quanto il suo aspetto era molto familiare... ma non capiva dove l’avesse già vista. Poi guardò il bignè che stava mangiando senza guardare. Anche stavolta, sgranò lo sguardo con enorme perplessità. Il bignè era ancora integro, esattamente come se fosse nuovo di pasticceria. E non solo! Nonostante tutti stessero mangiando, i pasticcini erano ancora tutti sul vassoio, e la teiera era ancora piena nonostante nelle tazze ci fosse già del tè.
“C’è qualcosa che non quadra...” disse Crowley sempre più perplesso.
“Qualcosa non va caro?” disse Azraphel con tono preoccupato.
“Sì! Prima mi sono alzato e allo specchio ho visto che avevo già lo smoking! Poi c'è questa colazione che mi pare proprio non finire mai! E poi da quando voi due viaggiate in macchina? Vivete ad Alfa-Centauri! E poi quella pianta! Mi dite come si chiama??” chiese il demone con tono ansioso. Per qualche motivo, fu Azraphel a rispondere con tono rilassatissimo:
“Beh...è la Belladonna! Proprio una bella pianta non trovi anche tu?”
“...che diavolo ci fa la Belladonna in casa nostra?? Che sta succedendo?? CHE STA SUCCEDENDO??” delirò in preda al panico...improvvisamente, Gabriele, Belzebù ed Azraphel, si alzarono in piedi e si diressero verso la porta di uscita della casa.
Uno dopo l’altro uscirono dalla porta senza dire niente.
“Azraphel...! Dove stai andando??” gridò il demone chiamando il suo amato angelo. Dopo qualche secondo, Azraphel si affacciò alla porta. Il suo sguardo era decisamente triste... ma fece un sorriso e prima di andare via disse un’ ultima cosa:
“Salvami Crowley... Salvami...”
Quando Crowley si riprese, si sentiva disorientato mentre la sua testa gli pulsava così forte che sembrava lo avesse appena investito un autotreno. Era pieno di dolori e quando riprese del tutto l'equilibrio, si alzò piano dal letto dove stava riposando ed iniziò ad esplorare il Cottage Rustico e di Famiglia dei Pulsifer e alla ricerca dei suoi proprietari.
"Ahi, la mia povera testa. Oddio, mi sento come se fossi stato appena investito da un autotreno! Che cosa mi è successo e che cosa ci faccio qui? Ehilà?! Ce nessuno? Gabriele?!"
Quando Gabriele si era sentito chiamare dal demone dai capelli rossi, sobbalzò dalla sedia della cucina dove vi era seduto e in compagnia di Anathema e Newt per andargli incontro per aiutarlo.
"Sbaglio...oppure la voce che ho appena sentito è quella di Crowley? Credo, che si sia svegliato. Gli vado subito incontro."
Gabriele, uscì dalla cucina per andare incontro a Crowley per accompagnarlo e supportarlo come faceva di solito e da quando il suo amico Azraphel era entrato in coma. Quando lo vide avvicinarsi a lui, gli corse incontro e lo prese per un braccio ed accompagnarlo in cucina e raggiungere Anathema e Newt che lo aspettavano con ansia ed impazienza pronti ad accoglierlo con un caloroso benvenuto mentre si godevano dell'ottimo tè caldo e pasticcini in compagnia dei loro tre figli.
"Buonasera Mastro Crowley. Vedo che ti sei ripreso e che hai recuperato il tuo equilibrio fisico. Come ti senti?"
chiese Anathema serena mentre si godeva il suo tè caldo.
"Come se mi fosse appena caduta una macchina addosso e poi, ho un forte mal di testa. Si può sapere che cosa mi é successo e perché ho dei dolori in ogni singola parte del mio corpo?" chiese Crowley dolorante a tutti i soggetti presenti e in attesa che qualcuno lo rispondesse.
"Non ricordi proprio nulla di quello che ci è accaduto Crowley?" chiese stupito Gabriele al demone dai capelli rossi che aveva difficoltà a ricordare visto che era ancora in uno stato confusionale e di amnesia temporanea dovuta dall'incidente che lui stesso aveva provocato, e pagandone tutte le conseguenze.
"Ahi, la mia povera testa. Oddio, mi sento come se fossi stato appena investito da un autotreno! Che cosa mi è successo e che cosa ci faccio qui? Ehilà?! Ce nessuno? Gabriele?!"
Quando Gabriele si era sentito chiamare dal demone dai capelli rossi, sobbalzò dalla sedia della cucina dove vi era seduto e in compagnia di Anathema e Newt per andargli incontro per aiutarlo.
"Sbaglio...oppure la voce che ho appena sentito è quella di Crowley? Credo, che si sia svegliato. Gli vado subito incontro."
Gabriele, uscì dalla cucina per andare incontro a Crowley per accompagnarlo e supportarlo come faceva di solito e da quando il suo amico Azraphel era entrato in coma. Quando lo vide avvicinarsi a lui, gli corse incontro e lo prese per un braccio ed accompagnarlo in cucina e raggiungere Anathema e Newt che lo aspettavano con ansia ed impazienza pronti ad accoglierlo con un caloroso benvenuto mentre si godevano dell'ottimo tè caldo e pasticcini in compagnia dei loro tre figli.
"Buonasera Mastro Crowley. Vedo che ti sei ripreso e che hai recuperato il tuo equilibrio fisico. Come ti senti?"
chiese Anathema serena mentre si godeva il suo tè caldo.
"Come se mi fosse appena caduta una macchina addosso e poi, ho un forte mal di testa. Si può sapere che cosa mi é successo e perché ho dei dolori in ogni singola parte del mio corpo?" chiese Crowley dolorante a tutti i soggetti presenti e in attesa che qualcuno lo rispondesse.
"Non ricordi proprio nulla di quello che ci è accaduto Crowley?" chiese stupito Gabriele al demone dai capelli rossi che aveva difficoltà a ricordare visto che era ancora in uno stato confusionale e di amnesia temporanea dovuta dall'incidente che lui stesso aveva provocato, e pagandone tutte le conseguenze.
"Ho solo dei ricordi frammentari che non hanno una logica. Perché?! É qualcosa di grave non ricordare?" chiese Crowley attonito mentre Anathema lo rispose dicendo:
"No, no...è normale che dopo aver subito un incidente stradale come il vostro, ossia quasi mortale può portare uno stato confusionale e di amnesia temporanea e poi hai sbattuto la testa; fortunatamente non hai subito danni permanenti Crowley però, hai bisogno di qualche giorno di riposo per riprenderti del tutto sia tu che Gabriele; quindi resterete qui con noi tutto il tempo necessario che occorre per guarire."
"Ma noi non abbiamo tutto questo tempo! Ascoltami Anathema; Azraphel è in grave pericolo e se non ritorniamo subito a Mayfair in tempo, potrebbe peggiorare e non svegliarsi più. Sono tè caldo e pasticcini vero? Scommetto che sono deliziosi..." disse il demone dai capelli rossi indicandoli.
"Si, certo. Ne gradisci qualcuno? "chiese Newt educato e mentre gli porgeva il piatto davanti ai suoi occhi e dall'odore invitante.
"No, grazie preferisco un caffè, oppure dell'ottimo vino e ubriacarmi tutta la sera. Ne hai? "chiese Crowley curioso.
"Io gradisco molto volentieri il tè caldo e pasticcini. Grazie." intervenne Gabriele sereno.
Anathema nel frattempo e in compagnia dei suoi tre figli, si avvicinò al tavolo e a Crowley per conversare.
"Allora dimmi Crowley... come mai sei venuto qui a Tadfield e per quale motivo sei venuto a cercarmi? "chiese Anathema Device seria mentre lo guardava fisso nei suoi occhi gialli e a fessura nascosti sotto i suoi occhiali da sole che poi il demone dai capelli rossi si tolse, per guardarla fissa nei suoi occhi marroni a sua volta ed iniziare la conversazione.
"Sono venuto qui perché ho bisogno del tuo aiuto per salvare Azraphel!!" disse il demone dai capelli rossi con decisione, in quanto era il succo di tutta la situazione. Poi riprese fiato e continuò a parlare dicendo: "Tutto è cominciato qualche mese fa, io ed Azraphel stavamo indagando su una serie di misteriosi omicidi avvenuti fra Londra e Mayfair e le indagini, ci hanno condotto all' autore di questi omicidi : il suo nome é Dark Angel e l'unica volta che l'abbiamo incontrata è stata fuori al Ritz qualche settimana fa; dove Azraphel è stato prima ferito e poi avvelenato dalla Belladonna ed ora si trova nel mio appartamento di lusso a Mayfair in coma e che combatte fra la Vita e la Morte. Il veleno sta agendo in fretta e non so per quanto tempo ancora possa resistere e sopravvivere in stasi. Se non trovo presto un antidoto, rischia di morire e sarà per colpa mia."
Anathema mentre stava ascoltando il discorso di Crowley si commosse e poi disse :
"Mi dispiace molto per quello che state passando tu e il tuo amico Azraphel. Dimmi come posso aiutarti?"
"No, no...è normale che dopo aver subito un incidente stradale come il vostro, ossia quasi mortale può portare uno stato confusionale e di amnesia temporanea e poi hai sbattuto la testa; fortunatamente non hai subito danni permanenti Crowley però, hai bisogno di qualche giorno di riposo per riprenderti del tutto sia tu che Gabriele; quindi resterete qui con noi tutto il tempo necessario che occorre per guarire."
"Ma noi non abbiamo tutto questo tempo! Ascoltami Anathema; Azraphel è in grave pericolo e se non ritorniamo subito a Mayfair in tempo, potrebbe peggiorare e non svegliarsi più. Sono tè caldo e pasticcini vero? Scommetto che sono deliziosi..." disse il demone dai capelli rossi indicandoli.
"Si, certo. Ne gradisci qualcuno? "chiese Newt educato e mentre gli porgeva il piatto davanti ai suoi occhi e dall'odore invitante.
"No, grazie preferisco un caffè, oppure dell'ottimo vino e ubriacarmi tutta la sera. Ne hai? "chiese Crowley curioso.
"Io gradisco molto volentieri il tè caldo e pasticcini. Grazie." intervenne Gabriele sereno.
Anathema nel frattempo e in compagnia dei suoi tre figli, si avvicinò al tavolo e a Crowley per conversare.
"Allora dimmi Crowley... come mai sei venuto qui a Tadfield e per quale motivo sei venuto a cercarmi? "chiese Anathema Device seria mentre lo guardava fisso nei suoi occhi gialli e a fessura nascosti sotto i suoi occhiali da sole che poi il demone dai capelli rossi si tolse, per guardarla fissa nei suoi occhi marroni a sua volta ed iniziare la conversazione.
"Sono venuto qui perché ho bisogno del tuo aiuto per salvare Azraphel!!" disse il demone dai capelli rossi con decisione, in quanto era il succo di tutta la situazione. Poi riprese fiato e continuò a parlare dicendo: "Tutto è cominciato qualche mese fa, io ed Azraphel stavamo indagando su una serie di misteriosi omicidi avvenuti fra Londra e Mayfair e le indagini, ci hanno condotto all' autore di questi omicidi : il suo nome é Dark Angel e l'unica volta che l'abbiamo incontrata è stata fuori al Ritz qualche settimana fa; dove Azraphel è stato prima ferito e poi avvelenato dalla Belladonna ed ora si trova nel mio appartamento di lusso a Mayfair in coma e che combatte fra la Vita e la Morte. Il veleno sta agendo in fretta e non so per quanto tempo ancora possa resistere e sopravvivere in stasi. Se non trovo presto un antidoto, rischia di morire e sarà per colpa mia."
Anathema mentre stava ascoltando il discorso di Crowley si commosse e poi disse :
"Mi dispiace molto per quello che state passando tu e il tuo amico Azraphel. Dimmi come posso aiutarti?"
"Sto cercando qualcuno che sia esperto di botanica e che mi possa dire qualcosa di più sulla pianta della Belladonna e se esiste un' antidoto che possa contrastare il suo veleno e ho pensato a te in quanto ultima discendente vivente di Agnes Nutter che io conosca che sia in grado di darmi tutte le risposte che cerco. A proposito... quasi dimenticavo; Dark Angel prima di sparire mi ha lasciato un indizio:
MI POTRAI TROVARE... SOLAMENTE QUANDO L'ARPA D'ORO SUONERÀ NELL' OSCURITÀ. Sai interpretarlo?" disse Crowley attonito mentre cercava le sue risposte che lo avrebbero aiutato a salvare Azraphel dalla Morte.
"Hai detto la Belladonna giusto?! La belladonna è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Il suo nome scientifico è Atropa belladonna. Questa pianta è nota per la sua tossicità, soprattutto le sue bacche, che, nonostante abbiano un sapore dolciastro e gradevole, possono essere letali. La dose letale corrisponde a circa dieci bacche per gli adulti e due per i bambini ed esistono tre metodi per contrastare l'avvelenamento:
"Hai detto la Belladonna giusto?! La belladonna è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Il suo nome scientifico è Atropa belladonna. Questa pianta è nota per la sua tossicità, soprattutto le sue bacche, che, nonostante abbiano un sapore dolciastro e gradevole, possono essere letali. La dose letale corrisponde a circa dieci bacche per gli adulti e due per i bambini ed esistono tre metodi per contrastare l'avvelenamento:
- Gastrolusi (lavanda gastrica) per rimuovere il veleno dallo stomaco.
- L’uso di carbone vegetale attivo per assorbire il veleno e prevenirne l’assorbimento nel sangue.
- Nei casi più gravi, la fisostigmina può essere utilizzata come antidoto.
Tutto dipende da quanto sia grave la situazione di Azraphel e a che punto è arrivato la diffusione del veleno. Anche se ti voglio aiutare a salvarlo Crowley, non posso farlo da qui. Per quanto riguarda il messaggio che Dark Angel ti ha lasciato; posso dirti che in base a quello che ti ha scritto potrebbe fare riferimento o a qualcosa di divino oppure ad un luogo a cui é molto legato sia a livello familiare che emotivo. Ascoltami Crowley, ti prometto che appena tu e Gabriele starete meglio; andremo a Mayfair e salveremo il tuo amico angelo. Ora andiamo tutti quanti a riposare che domani ci aspetta una lunga giornata." concluse Anathema Device e poco prima di andare a riposare, organizzò meglio gli spazi del Cottage di Famiglia per ospitare Crowley e Gabriele tutto il tempo necessario per la loro guarigione.
Intanto a Mayfair e nell' appartamento di lusso di Crowley, Lord Belzebù si stava prendendo cura di Azraphel e della sua lotta contro il veleno della belladonna per sopravvivere e restare vivo, ma i suoi deliri continui e le sue crisi respiratorie diventano ogni giorno sempre più frequenti mentre il veleno si stava diffondendo nel suo corpo angelico molto in fretta e durante uno dei suoi deliri e le sue forti crisi respiratorie fece un' altro dei suoi sogni particolari e questa volta non era un sogno, ma un ricordo del suo passato angelico dove era presente anche Crowley come emissario del diavolo e ministro demoniaco. Entrambi si trovavano su di una distesa immensa di terra e vicino al mare. Cercò di riconoscere quel luogo...ma non lo ricordava; così si avvicinò al suo amico demone per accertassi che fosse veramente lui e sedendosi su di un masso decise di contemplare il Cielo e la Terra e capire dove si trovasse.
"Crowley sei tu? Che cosa ci fai qui e dove sono?" chiese Azraphel curioso al suo amico demone che lo rispose dicendo:
"Siamo nel 2500 a. C.(avanti Cristo) e nella terra di Uz dove vive Giobbe insieme a sua moglie Rama e i suoi tre figli. Hai forse dimenticato della scommessa che hanno fatto l'Inferno e il Paradiso e dove Dio ha deciso di testare Giobbe, il suo discepolo più buono e fedele, privandolo di tutto ciò che ha, inclusi i suoi tre figli, per poi ricompensarlo successivamente con il doppio dei suoi beni, ma senza riportare in vita i bambini uccisi? Ed è stato qui su questa spiaggia, dove abbiamo fatto una promessa dove io e te non dovremmo mai svelare lo stratagemma che abbiamo usato per restituire alla coppia i loro figli e facendo credere agli angeli che siano quelli nuovi promessi da Dio e sul fatto che tu mi hai appoggiato. Ricorda questo sarà il nostro segreto e lo sarà per l'eternità." disse Crowley prima di andare via e quando stava per farlo, Azraphel lo chiamò dicendo:
"Crowley aspetta?! Ho un messaggio per te. So dove si trova Dark Angel...Crowley? Dove vai?" Lord Belzebù sentendo gridare Azraphel nel sonno, sobbalzò da sopra il divano dove stava riposando e corse subito dall' angelo preoccupato nella camera da letto dove stava riposando e mai come quella sera primaverile di Marzo, Azraphel riaprì temporaneamente i suoi occhi azzurri e con un filo di voce disse:
"Lord Belzebù ascoltami ti prego: trova Crowley e digli che Dark Angel è viva e che si è rifugiata a Soho e che molto presto... giungerà a Mayfair per cercarlo. "Dopo quelle parole l'angelo dai capelli dorati si riaddormentò di nuovo e questa volta era per riposarsi e ritornare in stasi fino a quando non sarebbe guarito.
"Azraphel ti prego resisti! Non morire, che Crowley ha bisogno di te..." disse Lord Belzebù piangendo e mentre lo stringeva forte le mani e vegliare su di lui fino a quando Crowley non sarebbe ritornato con l'antidoto.
" Tranquillo Lord Belzebù non succederà, combatterò fino all' ultimo e salverò Crowley dalla dannazione eterna. Lo prometto." concluse Azraphel poco prima di addormentarsi e ritornare in stasi e sperare di essere salvato.
A Tadfield nel frattempo e diversi giorni dopo l'incidente, Crowley e Gabriele si erano ripresi ed erano pronti a ritornare nel Mayfair da Lord Belzebù e Azraphel nella speranza che fosse ancora vivo e in compagnia di Anathema Device; così Crowley mise in moto la sua Bentley nera ed iniziare il loro viaggio di ritorno.
Intanto a Mayfair e nell' appartamento di lusso di Crowley, Lord Belzebù si stava prendendo cura di Azraphel e della sua lotta contro il veleno della belladonna per sopravvivere e restare vivo, ma i suoi deliri continui e le sue crisi respiratorie diventano ogni giorno sempre più frequenti mentre il veleno si stava diffondendo nel suo corpo angelico molto in fretta e durante uno dei suoi deliri e le sue forti crisi respiratorie fece un' altro dei suoi sogni particolari e questa volta non era un sogno, ma un ricordo del suo passato angelico dove era presente anche Crowley come emissario del diavolo e ministro demoniaco. Entrambi si trovavano su di una distesa immensa di terra e vicino al mare. Cercò di riconoscere quel luogo...ma non lo ricordava; così si avvicinò al suo amico demone per accertassi che fosse veramente lui e sedendosi su di un masso decise di contemplare il Cielo e la Terra e capire dove si trovasse.
"Crowley sei tu? Che cosa ci fai qui e dove sono?" chiese Azraphel curioso al suo amico demone che lo rispose dicendo:
"Siamo nel 2500 a. C.(avanti Cristo) e nella terra di Uz dove vive Giobbe insieme a sua moglie Rama e i suoi tre figli. Hai forse dimenticato della scommessa che hanno fatto l'Inferno e il Paradiso e dove Dio ha deciso di testare Giobbe, il suo discepolo più buono e fedele, privandolo di tutto ciò che ha, inclusi i suoi tre figli, per poi ricompensarlo successivamente con il doppio dei suoi beni, ma senza riportare in vita i bambini uccisi? Ed è stato qui su questa spiaggia, dove abbiamo fatto una promessa dove io e te non dovremmo mai svelare lo stratagemma che abbiamo usato per restituire alla coppia i loro figli e facendo credere agli angeli che siano quelli nuovi promessi da Dio e sul fatto che tu mi hai appoggiato. Ricorda questo sarà il nostro segreto e lo sarà per l'eternità." disse Crowley prima di andare via e quando stava per farlo, Azraphel lo chiamò dicendo:
"Crowley aspetta?! Ho un messaggio per te. So dove si trova Dark Angel...Crowley? Dove vai?" Lord Belzebù sentendo gridare Azraphel nel sonno, sobbalzò da sopra il divano dove stava riposando e corse subito dall' angelo preoccupato nella camera da letto dove stava riposando e mai come quella sera primaverile di Marzo, Azraphel riaprì temporaneamente i suoi occhi azzurri e con un filo di voce disse:
"Lord Belzebù ascoltami ti prego: trova Crowley e digli che Dark Angel è viva e che si è rifugiata a Soho e che molto presto... giungerà a Mayfair per cercarlo. "Dopo quelle parole l'angelo dai capelli dorati si riaddormentò di nuovo e questa volta era per riposarsi e ritornare in stasi fino a quando non sarebbe guarito.
"Azraphel ti prego resisti! Non morire, che Crowley ha bisogno di te..." disse Lord Belzebù piangendo e mentre lo stringeva forte le mani e vegliare su di lui fino a quando Crowley non sarebbe ritornato con l'antidoto.
" Tranquillo Lord Belzebù non succederà, combatterò fino all' ultimo e salverò Crowley dalla dannazione eterna. Lo prometto." concluse Azraphel poco prima di addormentarsi e ritornare in stasi e sperare di essere salvato.
A Tadfield nel frattempo e diversi giorni dopo l'incidente, Crowley e Gabriele si erano ripresi ed erano pronti a ritornare nel Mayfair da Lord Belzebù e Azraphel nella speranza che fosse ancora vivo e in compagnia di Anathema Device; così Crowley mise in moto la sua Bentley nera ed iniziare il loro viaggio di ritorno.
Nota dell' Autore: Un ringraziamento speciale va al mio straordinario Collaboratore Serne700 che mi sta aiutando con questa storia ispirata alla Serie Televisiva della BBC Good Omens . Buona Lettura