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Autore: Hannah1987    17/03/2024    1 recensioni
Vi ricordate del Demone Crowley e del suo migliore amico Angelo Azraphel? No! Bene; allora mettetevi comodi nelle vostre case e godetevi la vostra cioccolata calda che vi racconto la loro storia. Tutto è cominciato all' incirca 6000 anni fa; Azraphel e Crowley erano entrambi degli Angeli al servizio di Dio ma appartenevano a due gerarchie diverse: il primo ossia Azraphel, era un Principato mentre Crowley era un Dominio. La loro amicizia era iniziata ancor prima della Creazione; ma mai nessuno lo avrebbe immaginato ne tanto meno lo avrebbe creduto che in un lontano futuro, le loro strade si sarebbero divise separandoli per l' Eternità.
Genere: Commedia, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash, FemSlash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Capitolo 14
The Ineffable Couple
 
 

“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura.
Se conosci te stesso ma non il 
nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali.
Se non conosci il 
nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”

(SUN TZU)

 
 
La Caduta  di Crowley:
La battaglia era ormai  cominciata,  e  i  due  angeli  (Azraphel e Crowley)  combatterono a lungo a suon di colpi di spada e spinte forti dove l' uno faceva pressione  sull'altro. Entrambi in  quanto al combattimento  corpo  a  corpo, erano  completamente alla pari e la  cosa era del tutto inevitabile, poiché  si  erano sempre allenati  insieme prima della loro separazione e della Grande  Ribellione; pertanto l'uno  conosceva i punti deboli e  i punti di  forza  dell' altro e  dove  entrambi  erano in grado di  colpire  e parare. Tuttavia i sentimenti che   Azraphel provava per  Crowley,  lo stavano frenando troppo. L'angelo  dai  capelli dorati, aveva avuto  diverse occasioni  per  sconfiggere l'angelo  dai  capelli rossi, in quanto quest' ultimo combatteva con rabbia e furore. Doti che lo rendevano  decisamente più forte ma  allo  stesso tempo era  cieco e con il  cuore oscurato.
"Sei  abile Azraphel! Proprio come quando ci allenavamo insieme  ma  sei troppo debole da riuscire  a  sconfiggermi!"  esclamò Crowley mentre con  la  sua spada  faceva  pressione contro il  suo avversario.  Azraphel invece, cercò di resistere alla pressione inflitta da quel colpo che l'angelo ribelle aveva sferrato con violenza su  di lui  e con  tutta la  forza  che aveva da fargli vibrare la  sua  spada infuocata, ma era tutto inutile perché la  pressione era  troppo  forte da  non  riuscire  ad  emettere nessun suono, nemmeno una parola. Purtroppo sapeva ed era  consapevole del fatto che tutto ciò che stava succedendo era  per causa sua e del suo forte desiderio di salvarlo. Avrebbe voluto tanto dirglielo e scusarsi per aver rinunciato al loro amore  per dare la vita al  suo amato. Tutti questi pensieri stavano agendo totalmente contro di lui, da renderlo debole e facile da sconfiggere perdendo la sua lucidità per affrontare il duello finale contro l'angelo ribelle dai capelli rossi. Crowley vide quel momento  di  debolezza  di Azraphel,  come un'occasione d'oro per sconfiggerlo. Infatti, con un potente calcio frontale lo colpì sull'addome per poi far ritrovare il suo avversario disteso per terra e in posizione  supina. L' angelo ribelle con uno scatto repentino piombò sull' angelo per  cercare di disarmarlo e poco prima che  Azraphel potesse reagire, Crowley con un  piede gli schiacciò la spada  e l'allontanò da lui per impedirgli di usarla per poi puntagli  la sua verso il suo volto terrorizzato mentre  con  l'altro fece  pressione  sull'addome per  non farlo rialzare e senza  distogliere il  suo  sguardo disse:
"Hai abbassato la guardia... e questa è stata  la tua sconfitta Azraphel... Addio...!!!" esclamò con tono serio l'angelo ribelle per poi sollevare la sua spada e sferrare il colpo di grazia con cui avrebbe ucciso  Azraphel che lo guardava con  i suoi occhi  misericordiosi  dicendo:
"Crowley prima che tu poni fine alla mia vita voglio che tu sappia una cosa: che  qualunque scelta  tu  faccia  oggi, io la rispetterò e  che il mio  amore per  te durerà per sempre e morirà con  me. Possa  Dio avere misericordia  della  tua  anima dannata." Azraphel vide  la  spada  del  suo amato  Crowley sollevarsi  su di lui e poco prima di sferrare il colpo di grazia disse :
"Come Dio  possa  avere pietà   della  tua  anima angelica. Addio Azraphel e ritorna  alla  Casa  del  Padre." il  colpo di  grazia  fu  sferrato e Azraphel poco prima  di morire chiuse  gli occhi e  accogliere il  suo fatale  destino. Inaspettatamente però, udì solamente un  forte rumore metallico.
Riaprì gli occhi, e tutto ciò che vide, fu la spada infuocata dell’Arcangelo Gabriele che stava bloccando quella di Crowley. La faccia di Crowley era altamente sorpresa da tutto ciò. Digrignò i denti e con lo sguardo sgranato, incrociava lo sguardo di Gabriele che, al contrario, era estremamente serio.
“Maledetto… Come osi intrometterti nel nostro duello??” disse Crowley altamente adirato per quel gesto improvviso.
“Io posso!!!” Questa fu l’unica risposta che ebbe dal suo nuovo avversario, per poi sentire il piede dell’Arcangelo colpirlo sull’addome per poi venir scaraventato a una decina di metri di distanza.
“Crowley! Accetta la mia sfida!” disse poi puntando il dito verso di lui. L’Angelo ribelle si rialzò in piedi e guardò Gabriele con intesa.
“Ma sì! Dopotutto se riesco a batterti, Lucifero mi metterà a capo del suo esercito!” rispose Crowley sorridendo con i denti.
“Fatti sotto allora!” rispose l’altro mettendosi in posizione.
Si mise di fianco allargando le gambe, ma portando il peso su quella dietro.  Teneva la spada vicino alla fronte e puntata contro il suo avversario, mentre con l’altra mano puntava pollice, indice e medio contro Crowley. L’altro invece, si mise nella stessa posizione con le gambe, ma sporgendosi completamente su quella davanti e teneva la spada infuocata con entrambe le mani puntata dritta contro Gabriele. Ci furono giusto pochi secondi di silenzio in cui entrambi si fissavano immobili. Poi improvvisamente Crowley partí a razzo contro il suo avversario e, una volta arrivato addosso a Gabriele, schiantò con forza la spada contro di lui, il quale però, trovandosi in posizione di attesa, riuscì a bloccare con facilità. Crowley ci riprovò di nuovo, e l’altro parò il colpo nuovamente.
L’Angelo ribelle decise quindi di giocarsela mettendogli pressione colpo su colpo. Gabriele riuscì a bloccare tutti i colpi, ma stava indietreggiando con le gambe ad ogni colpo subito. Azraphel non poté far altro che alzarsi in piedi ed osservare la scena del tutto impotente. Avrebbe voluto intervenire… ma sapeva che sia Crowley che Gabriele non glielo avrebbero permesso, in quanto era diventata la loro sfida. Crowley era completamente accecato dalla rabbia e dalla voglia di battere Gabriele, tanto che i suoi colpi divennero sempre più forti e veloci. L’Arcangelo, sebbene fosse in grado di tenergli testa, ebbe comunque le sue difficoltà, in quanto i continui colpi del suo avversario gli impedivano di controbattere. L’unica cosa che poteva fare era di rimanere costantemente concentrato e lucido con la mente. Il combattimento andò avanti in quel modo per una decina di minuti. Spadate su spadate, attacchi e blocchi.
“Allora...? Dov’è finita la tua grinta??” chiese l’Angelo Ribelle con presunzione.
“Sei diventato molto più forte di quanto pensassi Crowley...! I miei complimenti!” rispose l’altro tra una spadata e l’altra.
In tutto ciò però, stavano combattendo precisamente sul bordo del Regno dei Cieli. Infatti, esattamente a meno di un metro da loro c’era il vuoto più totale.
Entrambi erano ormai praticamente sfiniti. Crowley aveva dato il massimo di sé per attaccare, e Gabriele, invece, per difendersi. 
Tanto che le gambe di quest'ultimo, stavano cominciando a cedere. E anche stavolta, Crowley ne vide un’occasione perfetta per porre fine allo scontro:
“Sei finito!!!” Detto ciò, raccolse tutte le energie che gli erano rimaste per caricare il colpo più forte. Infatti, tirò un affondo diretto contro la faccia di Gabriele. Tuttavia, quest’ultimo fece la stessa identica cosa. Ovvero, usò le sue energie rimaste per concentrarle in forza esplosiva. Con un semplice gesto del braccio, fece anch’egli un affondo con la spada. Questo però, puntò a colpire la lama della spada di Crowley con la guardia della sua arma. Nello stesso preciso istante, con un semplice movimento della gamba sinistra, riuscì a spostarsi sul fianco destro di Crowley, sempre mantenendo il controllo totale dell’affondo di quest’ultimo con la sua spada.
Tutto ciò che Crowley vide, era Gabriele che gli sparì completamente dalla vista in un solo istante. A causa del suo affondo, era finito col peso del corpo completamente in avanti, quindi totalmente fuori equilibrio. Quando realizzò cosa fosse accaduto, era veramente troppo tardi, tanto che a Gabriele, fu sufficiente appoggiargli la mano sinistra sul fianco, e l’altra sul braccio destro tenendo sempre la sua spada in mano. Non gli servì tirare un affondo con la sua arma.
Gli bastò semplicemente un colpo secco con entrambe le braccia e l’Angelo Ribelle, si ritrovò a precipitare dal Regno dei Cieli; perché era stato definitivamente sconfitto.


Tadfield  Presente:
Nel frattempo a Tadfield, dopo che Crowley e Gabriele erano riusciti a scampare dalla Morte; Anathema Device e  Newton Pulsifer gli  andarono in contro per  aiutarli  ad  uscire dalla Bentley capovolta del demone e rimetterla di nuovo sulle  quattro ruote che per fortuna non subì nessun danno.
"Bel volo Mastro Crowley. Potevate rimanerci!!" esclamò Anathema all'improvviso arrabbiata e con una nota di rimprovero.
"Come vedi... non é successo niente e siamo sopravvissuti all'incidente!! Che strano... mi gira la testa. Gabriele dove sei?! Che non ti vedo." rispose Crowley sicuro di se  mentre avvertiva dei forti dolori alla testa seguiti da delle vertigini causate dall' impatto subito dopo l'incidente.
"Ce la fai a camminare Crowley oppure hai bisogno di aiuto?" chiese Gabriele preoccupato mentre Newt si avvicinò al demone dai capelli rossi per aiutarlo e supportarlo durante il suo cammino verso il Cottage di Famiglia dei Pulsifer e prendersi cura sia di Gabriele che di Crowley dopo aver subito quel grave incidente sulla collina.
"Tranquillo Gabriele,  so badare a me stesso e poi... non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!" esclamò Crowley con arroganza e poco prima di perdere l'equilibrio e svenire fra le braccia di Newt che gli prestò subito soccorso.
"Aiutami Gabriele a portare dentro Crowley che ha bisogno di assistenza. Anathema? Tu va dentro e prepara tutto ciò che serve per il pronto soccorso." disse Newt con determinazione mentre Gabriele intervenne dicendo:
"Resisti Crowley, possa Dio vegliare su di te! Andiamo!"
Così  Anathema insieme a Gabriele e Newt, entrarono all' interno  del  loro  Cottage  con in braccio Crowley per  assisterlo  e prendersi cura  di lui fino alla sua completa guarigione. Una  volta  entrati, la  prima  cosa che  fecero... fu quella  di  chiudere la  porta  di  casa  a chiave ed  adagiare sul letto il  demone dai capelli rossi svenuto e curargli alcune ferite sul suo corpo che l'incidente stradale gli aveva provocato e che per sua fortuna non era niente di grave.
Crowley aprì gli occhi. Era disteso sul suo letto, sotto alle coperte. Eppure...lui ricordava di essere altrove poco prima. Improvvisamente, una voce a lui molto familiare, fece il suo nome:
“Crowley! Crowley! Svegliati è pronta la colazione e ci sono ospiti!”
Egli si sentì un po’ disorientato... la colazione? Guardò la sua sveglia e effettivamente erano le otto del mattino poco più. Si strofinò un po’ la faccia e, sollevando le coperte, scese dal suo letto. Si alzò in piedi e la prima cosa che fece fu rispondere: “Un minuto e arrivo!”
Stava per andare verso la voce, ma i tic a volte hanno sempre la meglio, infatti si voltò verso lo specchio per potersi sistemare il ciuffo rosso e il suo smoking, per poi sorridere e dirigersi verso l’uscita della stanza. Improvvisamente si bloccò sgranando lo sguardo insieme ad un’espressione molto perplessa. Tornò sui suoi passi, camminando all’indietro, finché non si riposizionò di fronte allo specchio. Non aveva avuto un abbaglio.
“M-ma cosa...” disse in modo molto perplesso... aveva lo smoking addosso. Com'era possibile? Davvero si era addormentato con il suo abito?
“Crowley!!!” ripetè la voce.
“A-arrivo!” disse per poi dirigersi verso l’altra stanza.
Nell’altra stanza, ci trovò Azraphel che era seduto su una sedia insieme a Gabriele e Belzebù i quali erano seduti sul divano di fronte a lui. In mezzo a loro c’era un tavolino con sopra dei pasticcini e del tè caldo. Si unì a loro e si sedette sul divano.
“Buongiorno ragazzi! Quando siete arrivati?” chiese rivolgendosi alla coppietta.
“Siamo arrivati poco fa, c’è tanto traffico e visto che eravamo qui di passaggio con la macchina, abbiamo pensato di venire a trovarvi!” rispose Belzebù con tono gentile.
“E avete fatto bene!” rispose il demone dai capelli rossi mentre assaggiava un bignè.
“Ci hanno portato anche una bella pianta in regalo!” disse Azraphel indicando una pianta che stava in un vaso sopra una mensola. Aveva degli strani fiori a forma di campana molto familiari.
“Molto bella direi! Dove l’avete presa?” chiese Crowley incuriosito.
“Da una fioraia di nome Eunice, e fa parte della collezione Dark Angel.” spiegò Gabriele senza perdersi in dettagli.
“Oh! Ottimo! Grazie amici!” rispose il Demone con allegria. Ci fu un attimo di tranquillità, dove tutti si stavano gustando la colazione preparata da Azraphel con amore. Crowley però, non smetteva di fissare la pianta mentre mangiava, in quanto il suo aspetto era molto familiare... ma non capiva dove l’avesse già vista. Poi guardò il bignè che stava mangiando senza guardare. Anche stavolta, sgranò lo sguardo con enorme perplessità. Il bignè era ancora integro, esattamente come se fosse nuovo di pasticceria. E non solo! Nonostante tutti stessero mangiando, i pasticcini erano ancora tutti sul vassoio, e la teiera era ancora piena nonostante nelle tazze ci fosse già del tè.
“C’è qualcosa che non quadra...” disse Crowley sempre più perplesso.
“Qualcosa non va caro?” disse Azraphel con tono preoccupato.
“Sì! Prima mi sono alzato e allo specchio ho visto che avevo già lo smoking! Poi c'è questa colazione che mi pare proprio non finire mai! E poi da quando voi due viaggiate in macchina? Vivete ad Alfa-Centauri! E poi quella pianta! Mi dite come si chiama??” chiese il demone con tono ansioso. Per qualche motivo, fu Azraphel a rispondere con tono rilassatissimo:
“Beh...è la Belladonna! Proprio una bella pianta non trovi anche tu?”
“...che diavolo ci fa la Belladonna in casa nostra?? Che sta succedendo?? CHE STA SUCCEDENDO??” delirò in preda al panico...improvvisamente, Gabriele, Belzebù ed Azraphel, si alzarono in piedi e si diressero verso la porta di uscita della casa.
Uno dopo l’altro uscirono dalla porta senza dire niente.
“Azraphel...! Dove stai andando??” gridò il demone chiamando il suo amato angelo. Dopo qualche secondo, Azraphel si affacciò alla porta. Il suo sguardo era decisamente triste... ma fece un sorriso e prima di andare via disse un’ ultima cosa:
“Salvami Crowley... Salvami...”
Quando Crowley si riprese, si sentiva disorientato mentre la sua testa gli pulsava così forte che sembrava lo avesse appena investito un autotreno. Era pieno di dolori e quando riprese del tutto l'equilibrio, si  alzò piano  dal letto dove stava riposando ed iniziò ad esplorare il Cottage Rustico e di Famiglia dei Pulsifer e alla ricerca dei suoi proprietari.
"Ahi, la mia povera  testa. Oddio, mi sento come se fossi stato appena investito da un autotreno! Che cosa mi è successo e che cosa ci faccio qui? Ehilà?! Ce nessuno? Gabriele?!"
Quando Gabriele si era  sentito chiamare dal  demone  dai  capelli rossi, sobbalzò dalla  sedia della  cucina dove vi era seduto e in compagnia di Anathema e  Newt per andargli incontro per aiutarlo.
"Sbaglio...oppure la voce che ho appena sentito è quella  di Crowley? Credo, che si sia svegliato. Gli vado subito incontro." 
Gabriele, uscì dalla cucina per  andare incontro a Crowley per  accompagnarlo e supportarlo come faceva di  solito e  da  quando il  suo  amico Azraphel era entrato in coma. Quando lo vide avvicinarsi a lui, gli  corse  incontro e lo prese per un  braccio ed  accompagnarlo in cucina e  raggiungere Anathema e  Newt che lo  aspettavano con  ansia  ed impazienza pronti ad  accoglierlo con  un  caloroso benvenuto mentre si godevano dell'ottimo tè caldo e pasticcini in compagnia  dei loro tre figli.
"Buonasera Mastro Crowley. Vedo che ti sei ripreso e che hai recuperato il tuo equilibrio fisico. Come ti senti?"
chiese Anathema serena mentre si godeva il suo tè caldo.
"Come se  mi fosse  appena  caduta una macchina  addosso e poi, ho un forte mal  di testa. Si può sapere  che  cosa  mi é successo e perché  ho  dei dolori in  ogni  singola  parte  del mio  corpo?" chiese Crowley dolorante a tutti i soggetti  presenti e in attesa che qualcuno lo rispondesse.
"Non  ricordi proprio nulla di quello che ci è accaduto Crowley?" chiese stupito Gabriele al demone dai capelli rossi che  aveva difficoltà a ricordare visto che  era ancora in uno stato confusionale e di amnesia temporanea dovuta dall'incidente che  lui stesso aveva  provocato, e pagandone tutte le conseguenze.
"Ho solo dei  ricordi frammentari che non hanno una logica. Perché?! É qualcosa di grave non ricordare?" chiese Crowley attonito mentre  Anathema  lo rispose  dicendo:
"No, no...è normale che dopo aver subito un incidente stradale come il vostro, ossia quasi mortale può portare uno stato confusionale e di amnesia temporanea e poi hai sbattuto la testa; fortunatamente non hai subito danni permanenti Crowley però, hai bisogno di qualche giorno di riposo per riprenderti del tutto sia tu che Gabriele; quindi resterete qui con noi tutto il tempo necessario che occorre per guarire."
"Ma noi non abbiamo tutto questo tempo! Ascoltami Anathema; Azraphel è in grave pericolo e se non ritorniamo subito a Mayfair in tempo, potrebbe peggiorare e non svegliarsi più. Sono tè caldo e pasticcini vero? Scommetto che sono deliziosi..." disse il demone dai capelli rossi indicandoli.
"Si, certo. Ne gradisci qualcuno? "chiese Newt educato e mentre gli porgeva il piatto davanti ai suoi occhi e dall'odore invitante.
"No, grazie preferisco un caffè, oppure dell'ottimo vino e ubriacarmi tutta la sera. Ne hai? "chiese Crowley curioso.
"Io gradisco molto volentieri il tè caldo e pasticcini. Grazie." intervenne Gabriele sereno.
Anathema nel frattempo e in compagnia  dei suoi tre figli, si avvicinò al tavolo e  a Crowley per conversare.
"Allora dimmi Crowley... come mai sei venuto qui a Tadfield e per quale motivo sei venuto a cercarmi? "chiese Anathema Device seria mentre lo guardava  fisso nei suoi occhi gialli e a fessura nascosti sotto i suoi occhiali da sole che poi il demone dai capelli rossi si tolse, per guardarla fissa nei suoi occhi marroni a sua volta ed iniziare la conversazione.

"Sono venuto qui  perché ho bisogno del tuo  aiuto  per  salvare  Azraphel!!" disse il  demone dai  capelli  rossi  con  decisione, in  quanto  era il  succo di  tutta la situazione. Poi riprese fiato e  continuò a parlare  dicendo: "Tutto è cominciato qualche mese fa, io  ed Azraphel stavamo indagando su  una serie di misteriosi omicidi avvenuti fra Londra e Mayfair e le indagini, ci hanno condotto  all' autore di  questi omicidi : il suo nome é Dark Angel e l'unica volta che l'abbiamo incontrata è stata  fuori al  Ritz qualche settimana fa; dove Azraphel è stato prima  ferito e poi avvelenato dalla Belladonna ed ora si trova nel mio appartamento di lusso a Mayfair in coma e che combatte fra la  Vita e la  Morte. Il  veleno sta agendo in fretta e non so per quanto tempo ancora possa resistere e sopravvivere in stasi. Se non trovo presto un antidoto, rischia di morire e  sarà per colpa mia."
Anathema mentre stava ascoltando il  discorso di  Crowley si  commosse e poi disse :
"Mi dispiace molto per quello che state passando tu e il tuo  amico Azraphel. Dimmi come posso aiutarti?"
"Sto cercando qualcuno che sia esperto di botanica e che mi possa dire qualcosa di più sulla pianta della Belladonna e se esiste un' antidoto che possa contrastare il suo veleno e ho pensato a te in quanto ultima discendente vivente di Agnes Nutter che io conosca che sia in  grado di darmi tutte le risposte che cerco. A proposito... quasi dimenticavo; Dark Angel prima di  sparire mi ha lasciato un indizio: 
MI POTRAI TROVARE... SOLAMENTE QUANDO L'ARPA D'ORO SUONERÀ  NELL' OSCURITÀ. Sai interpretarlo?" disse Crowley attonito mentre cercava le sue risposte che lo  avrebbero aiutato a salvare Azraphel dalla Morte.
"Hai detto la Belladonna giusto?! La belladonna è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Il suo nome scientifico è Atropa belladonna. Questa pianta è nota per la sua tossicità, soprattutto le sue bacche, che, nonostante abbiano un sapore dolciastro e gradevole, possono essere letali. La dose letale corrisponde a circa dieci bacche per gli adulti e due per i bambini ed esistono tre metodi  per contrastare l'avvelenamento:
  • Gastrolusi (lavanda gastrica) per rimuovere il veleno dallo stomaco.
  • L’uso di carbone vegetale attivo per assorbire il veleno e prevenirne l’assorbimento nel sangue.
  • Nei casi più gravi, la fisostigmina può essere utilizzata come antidoto.
Tutto dipende da quanto sia grave la situazione di Azraphel e a che  punto è arrivato la  diffusione  del veleno.  Anche  se ti voglio aiutare  a salvarlo Crowley, non  posso farlo da  qui. Per quanto riguarda il messaggio che Dark Angel ti ha lasciato; posso dirti che in  base a  quello che ti ha scritto potrebbe fare riferimento o a qualcosa di divino oppure ad un luogo a cui é molto legato sia a livello familiare che emotivo. Ascoltami Crowley, ti prometto che appena tu e Gabriele starete meglio; andremo a Mayfair e salveremo il tuo amico angelo. Ora andiamo tutti quanti a riposare che domani ci  aspetta una lunga  giornata." concluse Anathema Device e poco prima di andare a riposare, organizzò meglio gli spazi del  Cottage di Famiglia  per ospitare Crowley e Gabriele tutto il tempo necessario per la  loro guarigione. 
Intanto a  Mayfair e nell' appartamento di lusso di  Crowley, Lord Belzebù si stava prendendo cura di Azraphel e  della  sua lotta contro il veleno della  belladonna  per sopravvivere e restare vivo, ma i  suoi deliri continui  e le  sue  crisi  respiratorie diventano ogni giorno sempre più frequenti mentre il  veleno si stava diffondendo nel suo corpo angelico molto in fretta e durante uno dei suoi deliri e le  sue  forti crisi respiratorie fece un' altro dei suoi sogni particolari e  questa volta non  era un  sogno, ma un  ricordo del suo passato angelico dove  era  presente anche Crowley come emissario del diavolo e ministro demoniaco. Entrambi si trovavano su di una distesa  immensa  di  terra e vicino al mare.  Cercò di riconoscere  quel luogo...ma non lo ricordava; così si avvicinò al suo amico demone per  accertassi che  fosse veramente lui e sedendosi su di un masso decise  di  contemplare il  Cielo e la Terra  e capire dove  si trovasse.
"Crowley sei tu? Che cosa ci fai qui e dove sono?" chiese Azraphel curioso al suo amico demone che lo rispose dicendo:
"Siamo nel 2500 
a. C.(avanti Cristo)  e nella  terra di Uz dove  vive  Giobbe insieme a sua moglie Rama e i suoi tre figli. Hai forse  dimenticato della scommessa  che  hanno  fatto l'Inferno e il  Paradiso  e dove Dio ha deciso di testare Giobbe, il suo discepolo più buono e fedele, privandolo di tutto ciò che ha, inclusi i suoi tre figli, per poi ricompensarlo successivamente con il doppio dei suoi beni, ma senza riportare in vita i bambini uccisi? Ed è stato qui su questa spiaggia, dove abbiamo  fatto una promessa dove io e te non  dovremmo mai svelare  lo  stratagemma che  abbiamo usato per restituire alla coppia i loro figli e  facendo credere agli angeli che siano quelli nuovi promessi da Dio e sul fatto che tu  mi hai appoggiato. Ricorda questo sarà il  nostro segreto  e lo sarà per l'eternità." disse Crowley prima di andare via e quando stava per   farlo, Azraphel lo chiamò dicendo:
"Crowley aspetta?! Ho un messaggio per te. So dove si trova Dark Angel...Crowley? Dove vai?" Lord  Belzebù sentendo gridare  Azraphel nel sonno, sobbalzò da sopra il  divano dove stava  riposando e  corse subito dall' angelo preoccupato nella camera da letto dove  stava riposando e mai come  quella sera primaverile di  Marzo, Azraphel riaprì temporaneamente i suoi occhi azzurri e con  un  filo di voce  disse:
"Lord Belzebù ascoltami ti prego: trova Crowley e digli che Dark Angel è viva e che si è rifugiata a Soho e  che molto presto... giungerà a Mayfair per cercarlo. "Dopo quelle parole  l'angelo dai capelli dorati si riaddormentò di nuovo e questa volta era per riposarsi e ritornare in stasi fino a quando non sarebbe guarito.
"Azraphel ti prego resisti! Non morire, che Crowley ha  bisogno di te..." disse Lord Belzebù piangendo e mentre lo stringeva forte le mani e vegliare su di lui fino a quando Crowley non sarebbe ritornato con l'antidoto.
" Tranquillo Lord Belzebù non succederà, combatterò fino all' ultimo e salverò Crowley dalla dannazione eterna. Lo prometto."  concluse Azraphel poco prima di addormentarsi e ritornare in stasi e sperare di essere salvato. 
A Tadfield nel frattempo e  diversi giorni  dopo l'incidente, Crowley e Gabriele si erano ripresi ed erano pronti a ritornare nel Mayfair da Lord Belzebù e  Azraphel nella speranza  che fosse  ancora vivo e in compagnia  di  Anathema Device; così Crowley mise in  moto la sua Bentley nera ed iniziare il loro viaggio di ritorno.
 
 
Nota dell' Autore: Un ringraziamento speciale va al mio straordinario Collaboratore Serne700 che  mi sta aiutando con questa storia ispirata alla Serie  Televisiva  della  BBC  Good Omens . Buona  Lettura
   
 
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