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Autore: kiera    27/03/2024    0 recensioni
Nella notte del diavolo un corvo riporta in vita un anima inquieta, nella notte del diavolo una vendetta sarà consumata
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Il Pitt, un locale che definirlo un buco lercio è quasi un complimento. Non che la gente che lo frequenta sia di chissà che livello. Tossici, ladri questi rappresentano solo in minima parte la clientela e qui lavora anche la madre di Sarah che a fine turno sale in camera con Fanboy. Uso la scala antincendio per arrampicarmi sul palazzo per cacciare la mia preda.
Il corvo ancora una volta si dimostra un ottimo Virgilio e mi conduce alla mia preda. Sento che farfugliano qualcosa mentre si fanno, questa volta i flash back non si fanno vivi, no non c'è bisogno. Ricordo perfettamente la sua risata la puzza del suo alito e la sua saliva mentre si divertiva e prolungava la mia agonia. Il nero volatile prende l'iniziativa ed entra nella stanza, distraendo così la coppia e dando anche a me il tempo di entrare. Mi guardo intorno, quei pochi mobili di legno sono tarlati se non addirittura marci, le pareti hanno macchie di muffa e di altra natura che non starò qui ad analizzare,intanto la voce di Fanboy giunge al mio orecchio.
Mi chiede chi sono, il freddo del bossolo mi accarezza la guancia e mentre mi minaccia con la pistola mi avvicino e metto la mano sulla bocca dell'arma. Sorridendo gli dico di premere il griletto, in fondo con un colpo si leva il pensiero. Non se lo è fatto ripetere una seconda  volta. Il colpo attraversa la mia mano e il bruciore è qualcosa di infernale, ma mentre le urla di gioia del tossico si fanno forti, la mia risata inzia a prendere il sopravvento. Più io rido più lui smette e gli faccio vedere perchè. Il foro della mano si chiude dinnanzi a lui e nello stesso istante in cui realizza che non è un allucinazione inizia a chiedermi spaventato perchè non muoio.Inizio ad avvicinarmi e dopo un paio di patetici tentativi di spararmi e uccidermi, gli do una botta sul calcio della pistola. Il proiettile che era per me viene accolto dalla coscia della mia preda, che tra lamentele inutili alla fine sviene per il dolore.
Sospiro ora mi toccherà trascinarlo in bagno, bhè non che rischi qualche malattia se lo tocco ma lo schifo rimane. Però prima di occuparmi di lui c'è una piccola cosa che va sistemata, sfondo la porta del bagno e la vedo, rannicchiata in un angolo che tiene un rasoio per difendersi da me. La guardo e penso all'occasione che lei ha e che a me invece è stata negata, mi avvicino mentre lei agita l'arma. Non rappresenta una vera sfida e la prendo e le mostro il suo aspetto. Cerca in ogni modo di evitare il suo riflesso nello specchio, ma la costringo a guardare. Mentre le stringo il braccio pieno di buchi e cicatrici il veleno esce da lei, le dico che sua figlia la stà aspettando e che quel veleno non la salverà. Solo dopo la lascio andare, non la seguo, ma mi concedo un secondo per sperare che non sprechi quest'occasione.
Ma non ho tempo da perdere devo occuparmi di un affare molto personale ora, ritorno nella stanza e trascino la mia preda in bagno. Lo butto nella vasca da bagno e da li mi viene un'idea. In fondo ho torturato Tin Tin con i suoi coltelli, non che era voluto ma erano a portata di mano. Decido quindi di usare una poetica ed ironica legge del contrappasso. Prendo quindi le siringe e la droga e rientro in bagno. Apro il getto della doccia in modo da svegliare il tossico, ed inizia la vendetta. Infilo la prima siringa nel braccio, fortuna ne aveva preparate un pò quindi la mia ignoranza non rischia di rovinare il tutto. Gli chiedo dove posso trovare gli altri due della banda, li per li non risponde.
Ha un condice d'onore, ironico che un rifiuto umano sappia cosa sia, quindi opto per una richiesta più convincente. Gli pianto due siringe sul petto e prima di premere lo stantuffo osservo il suo viso. Nessun rimorso, non ancora. Spingo e le sue urla sono la mia soddisfazione, una soddisfazione che mi stà dando da un bel pò di tempo. Anche lui alla fine cede, e mi dice che non sa dove siano gli altri due, ma chiede pietà e che in fondo loro non facevano altro che eseguire gli ordini. In preda alla rabbia gli pianto un'altra siringa nel petto. Ora non so quanto sia la tolleranza ma so che questo giochino non durerà a lungo. Allora gli chiedo chi ha dato loro l'ordine di venire quella notte, chi li ha lasciati liberi di fare quello che hanno fatto.
Un solo nome Top Dollar e poi l'overdose arriva. Letale e forse troppo veloce per quello che mi riguarda. Finisco comunque di piantare le ultime due siringe e lo guardo. Quel subumano è morto, prendo un proiettile e lo lego alla seconda ciocca. Meno due, altri due ne restano. Come ho fatto per Tin Tin lascio un disegno stilizzato del corvo fatto con il sangue di Fan Boy. Contemplo l'opera, non è un Picasso ma rende chiaro il messaggio. Ora devo rivolgermi a qualcuno che mi possa delucidare su chi sia questo Top Dollar.
   
 
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