Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: HeyCass    02/04/2024    1 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Have you run your fingers down the wall
And have you felt your neck skin crawl
When you're searching for the light?"

Iron Maiden



Las noches tremava. 
Tremava dalla fondamenta. 
Si muoveva scossa da colpi lontani o forse vicini.
Yui non sapeva più dirlo. Era passato solo un giorno dalla fantomatica riunione e quello che, fino a qualche ora prima non era stato decretato come un pericolo, ora era diventato fastidiosamente reale ed estremamente insidioso.
Ogni volta che il castello tremava, lo faceva anche il cuore della ragazza.
Ogni vibrazione di quelle maledette mura sembrava provocata da Ichigo stesso. Le sentiva ed ogni volta,  la sua speranza cresceva sempre più.
Era rimasta chiusa nella sua stanza, silenziosa, agitata e speranzosa con No arashi fra le mani.
Tutto quel trambusto, non era altro che la sua più grande opportunità. Fino a quel momento, non aveva mai pensato concretamente al fatto che sarebbe potuta andare via da lì, che qualcuno venisse davvero a salvarla, ed ora.. ora che riusciva a sentire Las noches tremare sotto i colpi dei combattimenti, lei poteva vederla, la sua via d'uscita.
Si alzò dal letto e ripose la katana su un fianco. Andò verso l'armadio e si infilò il vecchio capotto della prima espada, infine si avvicinò alla porta, con tutto il coraggio che possedeva nel cuore. Si guardò solo un attimo indietro, stampando nella sua mente le immagini di quella stanza, che per un mese e mezzo l'avevano ospitata, cercò di memorizzare quelle mura, affinché in futuro le ricordassero ciò che non avrebbe mai più dovuto vivere. 
Poi, afferrò la porta e l'aprì, uscendo il tanto di visualizzare chi vi fosse davanti.
Due fraccion, erano posizionate  lì davanti ormai da qualche ora. Yui sapeva che Aizen non era così stupido da lasciarla da sola in quel preciso momento, ma a lei, quelle due guardie non facevano paura. 
Lo aveva calcolato in quelle ore rinchiusa nella sua stanza, che quello sarebbe stato il momento perfetto per fuggire.  Le due guardie non l'avrebbero fermata, non ora che i suoi amici erano nell'hueco mundo ed ormai erano ad un passo da Las Noches. Nonostante la preoccupazione verso tutti loro, Yui sapeva che quello sarebbe stato un ottimo diversivo per fuggire finalmente da lì.
Così Yui aveva pensato e ripensato alla fuga. Aveva passato tutto il giorno ad organizzare le sue mosse e quando nessuno  in fine era giunto lì da lei, la ragazza aveva deciso.
Quello era il momento.
Yui si mosse, silenziosa e con passo felpato uscì lentamente dalla stanza. Quando fu fuori, estrasse No arashi.
Le due fraccion se ne stavano annoiate, appoggiate su di un muro, si voltarono solo al rumore metallico della katana che veniva estratta. Non fecero in tempo a proferir parola, Yui fu su di loro con un shunpo e senza esitazione, ne pietà, le infilzò entrambe  lasciandole esamini a terra. Le guardò un solo momento, pensando alla freddezza con cui la sua katana aveva tolto le loro vite, fu un solo secondo, poi si voltò.
I corridoio, così come lei aveva immaginato, erano vuoti e silenziosi.
Tutti in quel momento erano concentrati verso gli intrusi.
Nessuno avrebbe pensato a lei in quel momento.
Così, di corsa si mise a percorrere i corridoi di Las noches, attenta a non incontrare nessuno e soprattutto, pronta a sconfiggere chi si fosse messo nel suo cammino.
Per prima cosa, prese la strada per arrivare fino alla stanze di Inoe. Era il suo primo obbiettivo: prendere la ragazza e scappare da lì.
Non le importava di nulla in quel momento, se non di avere la sua amica al sicuro al suo fianco. Corse così tanto  che il il fiato iniziò a farsi corto e quando ormai pensava che non avrebbe incontrato nessuno, Yui dovette frenare la sua corsa e nascondersi alla vista di due arrancar. Si immobilizzò dietro ad un angolo, con il cuore nel petto che batteva all'impazzata e la fronte imperlata di sudore.
Cercò di mettere una mano alla bocca per frenare il rumore del suo respiro e si mise in ascolto.
“Sono arrivati al quarto livello” Disse una delle due.
 “Già, si stanno avvicinando! Non immaginavo sarebbero arrivati fino a qui” 
“ Tutta questa storia inizia  a farsi interessante.” 
Yui sentì il cuore fermarsi nel petto. Un solo secondo.
Loro erano così vicini.
Pensò a Sado, a Ishida e poi a lui.
Ichigo.
Lei non era mai stata così vicini ai suoi amici da mesi.
La gioia si fece spazio nel petto, una gioia che però dovette ricacciare indietro. Non era il momento di lasciarsi distrarre, lei doveva riuscire ad arrivare alla stanza di Inoe, senza farsi scoprire. Lanciò un occhiata dietro all'angolo, i due arrancar erano spariti. Fece un piccolo sospiro di sollievo, si alzò e riprese a correre. 
Mentre correva, ancora immersa in quei maledetti corridoi, Las noches tremò ancora.
Sempre più forte e poi le sentì.
Familiari e amiche, le reiatsu di Rukia e Renji  si accesero all'improvviso, come delle luci nel buio, rincuorando ancora di più la ragazza.
Se loro due erano lì, significava solo una cosa: Ichigo e gli altri non erano da soli, la soul society stessa era giunta fino a lì. Yui strinse i pugni, mentre sentiva le lacrime bruciare negli occhi, lacrime di chi sente ormai l'odore della libertà così vicina, eppure ancora così lontana.
Le ricacciò indietro, dure e amare.
Non era ancora il momento per lasciarsi andare.
Fu quello il momento in cui si rese conto troppo tardi, di non essere da sola.
Una figura comparve proprio davanti a lei. 
Yui sussultò un momento venendo presa alla sprovvista, quella sentì i suoi passi e si voltò.
Lei non ci pensò due volte, rapida estrasse la katana e in un solo colpo, la fece fuori.
Non si voltò neanche, non in quel momento, non in quella situazione, mentre il suo cuore ormai freddo e raggrinzito, batteva, ma non di pietà. Continuò a correre, cercando di non pensare a tutti loro, ai corpi che si stava lasciando indietro, non ora che poteva vedere la luce.
Nessuno l'avrebbe fermata.
Quando ormai era quasi vicina alle stanze di Inoe, mentre la sensazione di esserci riuscita iniziava a farsi spazio nel petto,  nel voltare un angolo andò a sbattere su una figura, cadendo rovinosamente a terra.
Yui perse un respiro e anche la speranza.
Alzò lentamente la testa, mentre con il fiato corto, cercava di riprendersi dalla corsa.
“Yui” la chiamò una voce e lei la riconobbe immediatamente. 
Strinse gli occhi, per la disperazione.
“Starrk”
Perchè avrebbe potuto incontrare chiunque, ma non la prima espada.
Quella più forte fra tutti.
Lei alzò il viso il tanto di guardarlo negli occhi, quello si mise a fissarla enigmatico.
“Che ci fai qui? Non dovresti essere rinchiusa nelle tue stanze?” Chiese la prima, guardandola con fare interrogativo.
La ragazza si rimise in piedi, lentamente poi lo guardò.
Doveva mentire? Sarebbe servito per farla scappare? Non ne era sicura, Starrk era uno intelligente, qualsiasi cosa lei avesse detto, lui non se la sarebbe mai bevuta.
Rimase semplicemente in silenzio.
“Yui che cosa ci fai qui?” Chiese ancora e duramente, lui.
Lei non rispose, lo guardò e basta. Sapeva che qualsiasi parola non sarebbe stata abbastanza per spiegare, perciò non lo fece.
E lui capì.
“Tsè” Disse solo, voltandosi e guardando altrove per un attimo, come se fosse combattuto, Yui non capì cosa stesse pensando, rimase in silenzio, in attesa di un verdetto.
“Sei l'essere umano più stupido, più stupido e testardo che io possa aver mai conosciuto!” Disse con rabbia quello. Yui chiuse gli occhi, mentre sentiva la delusione farsi spazio nel petto, insieme all'amara consapevolezza che lei da lì non sarebbe mai andata via, nemmeno quella volta.
Lui si voltò a guardarla un altra volta, in collera, ma prima che potesse parlare, si ammutolì.
Mille pensieri attraversarono la testa della prima esapda, pensieri che uno come lui non avrebbe mai dovuto fare, perchè a lui non importava di nulla e di nessuno, se non di se stesso. Eppure, quella dannata ragazza!
 Vide i suoi occhi, vide per un dannato secondo quell'essere umana per quello che era:
 una ragazzina in cerca di salvezza.
Si odio per quello, lui non avrebbe dovuto pensare a lei così, perchè lei era solo l'oggetto che serviva ad Aizen-sama, niente di più, era solo qualcosa che il suo capo bramava, lei non era niente. Niente.
Lo pensò con forza, ma quel pensiero si affievolì davanti a quei dannati occhi.
Starrk si voltò, infastidito dal suo sguardo, poi si mosse e la superò.
Yui spalancò gli occhi nel vederlo andare via, senza dire altro, senza fare domande.
“Non voglio sapere dove stai andando, ne cosa stai facendo. A me non importa nulla di te, umana.” Disse la prima espada con forza e poi, riprese a camminare, silenzioso, senza curarsi più di lei.
Yui portò una mano al cuore, mentre le lacrime scendevano sul viso, lacrime di sollievo, disperazione, paura e gratitudine.
Avrebbe voluto piangerle tutte, perchè quel gesto valeva più di ogni altra cosa e lei lo sapeva. Ma asciugò rapida le lacrime, prima che quelle iniziassero sgorgare copiose e senza dire nulla, si mosse riprendendo la sua corsa. Non sapeva darsi una risposta a tutto ciò. Non riusciva a capire del perchè Starrk l'avesse lasciata andare via, una piccolissima parte di lei pensò fosse per affetto, ma fu un pensiero talmente fragile che morì qualche secondo dopo, lasciandola senza una risposta.
E mai l'avrebbe avuta, pensò, mentre correva.
Era ormai quasi arrivata, sentiva il cuore nel petto battere ancora più veloce, quando finalmente svoltò l'ultimo angolo, si bloccò d'improvviso. 
Yui spalancò gli occhi mentre le porte della stanza di Inoe erano completamente distrutte.
“No” disse, muovendosi rapida ed entrando nella stanza per vedere se la ragazza stesse bene.
Vuota.
Qualcuno l'aveva preceduta.
“Maledizione!” Urlò in preda alla collera. Strinse i pugni, cercò di calmarsi, mentre il panico e la disperazione invadevano il suo petto.
Doveva calmarsi pensò, poi Yui le notò.
Menoly e Loly giacevano a terra prive di sensi, a qualche metro della porta della stanza di Inoe. Si avvicinò verso una delle due e la scosse per le spalle, facendola rinvenire. 
Melony aprì lentamente gli occhi e quando la mise a fuoco, la guardò con terrore.
“Tu.. tu.. lasciami!” Disse quella disparata.
“Zitta! Stai Zitta e ascoltami!” Disse Yui, strattonandola.
“Dov'è Inoe? Chi ha fatto questo?” Continuò la ragazza, quella scosse la testa impaurita, Yui strinse la presa sulle sue spalle e piantò il suo sguardo in quello dell'arrancar.
“Ascolta, non sono qui per farti del male! Devi solo dirmi cosa è successo ad Inoe e chi ha fatto tutto questo!” 
Quella la guardò un attimo esitante, poi parlò.
“Grimmjow!” Disse solo quella.
“Cosa? Lui cosa centra?” Chiese confusa la ragazza.
 “Lui è venuto fino a qui e l'ha presa!” Spiegò la bruna, la ragazza la guardò incredula, mentre nella sua testa si facevano spazio diversi pensieri. Perchè diavolo l'aveva fatto?
 “Dove l'ha portata?”
Meoly non rispose. Yui strinse ancora di più la presa.
“DOVE L'HA PORTATA??” Ripete a voce alta.
 “Non lo so! Non lo so!!” Confessò sincera e spaventata quella.
Yui la lasciò andare quando si rese conto che quelle erano le uniche informazioni che poteva darle. Si alzò rapida e cercò di concentrarsi nel cercare la reiatsu della sesta espada, ma nulla. Quella ancora taceva.
Ora che il suo unico piano era andato in fumo, rimase immobile spaesata.
Che cosa doveva fare ora? 
Pensò ai posti in cui Grimmjow avrebbe potuto portare la ragazza, ma non le venne in mente nulla.
Assolutamente nulla.
“Dannato espada!” Urlò lei, in preda alla rabbia.
Si guardò attorno e pensò a l'unica cosa che le rimaneva da fare: uscire da lì.
Uscì dalla stanza e si rimise a correre. Se non poteva prendere Inoe, allora avrebbe trovato un modo per scappare da lì e ricongiungersi con i suoi amici e mentre lo pensava, la reiatsu di Rukia sparì lentamente. 
Yui si bloccò  d'improvviso con il corpo ricoperto di sudore ed il cuore che nel petto batteva forte, così forte da sentirlo quasi uscire fuori dal petto.
Non poteva essere vero.
Yui strinse i pugni sui fianchi, non era così, non poteva esserle successo qualcosa, lei stava bene.. lei..
“MALEDIZIONE!” Urlò con rabbia, colpendo una parete con un pugno e mandandola in frantumi. Sentì lo stomaco torcersi dentro all'addome, al pensiero che all'amica fosse successo qualcosa.
Guardò la mano, mentre sulle nocche vi era posato del sangue, si fermò a pensare che nonostante tutto, non riusciva nemmeno a sentire il dolore che gli provocava.
Respirò affondo, cercando di trovare lucidità.
Si asciugò il sudore dalla fronte, poi si mosse, riprendendo a correre.
Non sapeva dove stesse andando, voleva solo andare via, raggiungere i suoi amici, aiutarli, metterli in salvo. Mentre correva a perdi fiato, con il cuore stretto nel petto e la paura che iniziava a farsi spazio nelle vene, accadde.
La reiatsu di Ichigo si fece più forte. Yui la sentì chiaramente, luminosa, quasi accecante, fu quasi come se lui fosse lì ad un passo da lei, il cuore si fece leggero per un solo secondo, al pensiero del ragazzo dai capelli arancioni, ma durò solo qualche secondo.
Insieme a quella del ragazzo, la reiatsu di Ulqiorra aumentò.
“Merda!” disse lei, mentre la paura si impossessava del suo cuore. 
Fra tutte le persone che Ichigo avrebbe dovuto combattere, Ulquiorra era l'ultima persona che lei sperava potesse incontrare, lui era pericoloso.
Tutto stava degenerando e lei, ormai aveva perso l'orientamento dentro al castello. Non sapeva nemmeno più dove si trovasse, stava correndo senza una meta.
Voleva solo scappare via da lì, pensò con disperazione.
Prima che potesse formulare altro o chiedersi dove fosse, un immenso portone comparve all'improvviso davanti a lei.
Yui si fermò, dopo minuti interminabili passati a correre.  Appoggiò le mani sulle ginocchia, cercando di ritrovare il fiato, mentre ormai il cuore saltava nel petto.
Quando si riprese un poco, si rimise dritta e guardò l'immenso portone.
Non aveva idea del dove quello portasse o a cosa servisse, si guardò attorno dove il silenzio faceva da padrone.
Lei non ci pensò troppo, si avvicinò ed iniziò a spingere, aprendolo. 
Fu quello il momento in cui una luce, forte entro dentro al castello e lei, si rese conto di essere arrivata fino ai giardini esterni.
Uscì fuori, lasciando che la luce di un finto sole la illuminasse. 
Si guardò intorno, mentre segni di una recente battaglia le fecero capire che qualcuno era stato lì, da poco. Avanzo ancora, scese la lunga scalinata fino ad arrivare verso il basso, cammino, guardandosi attorno con attenzione, attenta a non incontrare possibili nemici.
Tutto attorno a lei era distrutto, gli enormi pilastri rossi mandati in frantumi, mentre grandi fessure se ne stavano aperte al limite del giardino, lasciando passare l'oscuro buio dell'hueco mundo.
Mentre camminava silenziosa, d'improvviso il suo cuore perse un battito.
Le gambe cedettero e lei cadde a terra, mentre il respiro si spezzò.
La reiatsu di Ichigo era appena sparita, così, d'improvviso.
Yui ci pensò.
Non poteva essere successo?
Lui era Ichigo, lui era forte, lui era...
Butto fuori l'aria dai polmoni, si rialzò di colpo e si mise dritta.
Qualsiasi cosa fosse successa, lei non sarebbe stata li ferma a crogiolarsi nel dubbio che fosse successo qualcosa.
Era rimasta rinchiusa in quel posto un mese e mezzo, era tempo di fare qualcosa. Di combattere e di aiutare i suoi amici, nessuno sarebbe morto, nessuno sarebbe stato in pericolo, lei li avrebbe aiutati.
Lei avrebbe dato tutto, per salvarli.
Strinse i pugni, si concentrò, lasciando che la scia della reiatsu scomparsa di Ichigo le facesse da navigatore. Si ricordò di lei e, con la speranza e un pò di paura nel cuore, la seguì.
Lei avrebbe salvato Ichigo, a tutti i costi.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: HeyCass