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Autore: niny95    06/04/2024    1 recensioni
Sono passati 16 anni dal lancio del Sortilegio Buono. Nei Reami Uniti la vita scorre tranquilla. 
Hope Jones ha 16 anni e nella sua vita gli unici problemi sono causati dalle verifiche e dai ragazzi.
Ma la sparizione di alcuni ragazzini mina la serenità dei Reami Uniti.
Quando improvvisamente anche Emily Mills, figlia della Evil Queen e Wish Robin, subisce la medesima sorte Hope e i suoi amici vanno alla sua ricerca.
Chi è che sta rapendo i ragazzini? Riuscirà la Next Generation a salvare Emily? E che ne è degli eroi che tutti conosciamo?
Dal testo:
La ragazza annuì con noncuranza «Credo che … dovremmo occuparcene noi.»
«Occuparcene noi?» Cole inarcò nuovamente un sopracciglio, mettendo ben in evidenza il neo sotto l'occhio destro «Di cosa stai parlando?»
Hope sospirò, come se quella conversazione le costasse più fatica di quando volesse ammettere «Delle sparizioni-» disse poi si corresse velocemente «Della sparizione di Emily.»
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Anastasia Tremaine, Emma Swan, Hope Jones, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Next Generation'
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Capitolo
9 
Passi avanti  
 
Anastasia squadrò perplessa le sette paia di occhi che si trovavano sotto l’uscio di casa: se la vista di Gideon non la sorprese, quella dei sei ragazzi, con lo sguardo truce, che lo accompagnavano lo fece eccome! Seppur sorpresa, si fece da parte facendo entrare tutti, le buone maniere prima di tutto! «Una si aspetterebbe di ricevere dal proprio ragazzo dei fiori o dei cioccolatini, invece si ritrova questo» commentò divertita. Poi, forse rendendosi conto solo in quel momento di ciò che aveva appena detto, si mise una mano davanti alla bocca arrossendo furiosamente. Anastasia sperò che, visti gli sguardi truci, nessuno avesse prestato attenzione a quanto detto ma, ovviamente, non fu così. 
Neal a quelle parole aveva inarcato un sopracciglio, squadrando i due diretti interessati «Aspetta: da quant’è che voi due stareste insieme?» 
Gideon per tutta risposta aveva abbassato lo sguardo arrossendo a sua volta «Ehm da circa tre mesi» 
«Lo sapevo!» esclamò Alice, e forse vedendo lo sguardo perplesso di Anastasia e Gideon aggiunse «Era abbastanza palese! Anastasia che dimenticava i guanti in biblioteca, copiato spudoratamente da Carol tra l’altro, o Gideon che era tutto un “Questo libro potrebbe piacere ad Ana” eddaiiii!» 
Neal a quelle parole strabuzzò gli occhi, l’espressione totalmente offesa «Scusate: perché io lo scopro solamente adesso?»  
Se uno dei due diretti interessati avesse voluto rispondere, sarebbe stato fermato dalla voce di Hope, che aveva sbottato scocciata, sovrastando tutti «Scusate: potremmo parlare del vero motivo per cui siamo qui o è chiedere troppo?» il tono di voce leggermente acido dimostrava la retoricità della domanda. 
«Certo, ditemi tutto!» rispose Anastasia. 
A quel punto presero parola Hope e Cole, seguiti dopo poco da Kate. Le raccontarono di star indagando sulle sparizioni, che secondo loro tutto partiva dalla Sala Giochi, di essere andati lì il giorno in cui Emily era sparita – lo stesso valeva per Mary, aveva aggiunto Kate – ma che non ricordavano il momento in cui avevano lasciato la Sala Giochi «Non ricordate proprio nulla?» aveva chiesto Anastasia inarcando le sopracciglia interrogativamente.  
Cole aveva fatto spallucce «Posso elencarti ogni singolo gioco che ho provato, ma se provo a pensare al momento in cui ho lasciato la Sala Giochi … il vuoto …»  
Come se non bastasse a quanto pareva, gli “adulti “non potevano vederla. 
«Pensavo ad un incantesimo di camuffamento» aveva aggiunto Gideon «Per questo siamo qui. Non ho trovato niente tra i miei libri e ho pensato che tu …» lasciò la frase in sospeso. 
Anastasia scosse la testa «È un’ipotesi sensata ma non posso aiutarvi…» disse «Gli Incantesimi di camuffamento così come quelli del sangue possono essere sciolti solo da chi li lancia» 
«Quindi finisce così?» chiese Hope, l’espressione totalmente delusa. 
«Non per forza» rispose Anastasia «Avete modo di tornare in Sala Giochi? Se mi portaste anche solo un gettone potrei incantarlo in modo che chi lo tiene in mano veda la Sala Giochi» 
«Anche subito!» esclamarono quasi in coro Hope, Cole e Kate. 
«Frenate l’entusiasmo!» tuonò Neal «Non vi rimanderemo lì dentro da soli!» 
«Ho qualcosa che fa per voi a questo proposito» disse Anastasia trafficando dentro un cassetto e tirando fuori, dopo poco, diverse collane «I ciondoli di queste collane sono incantati, indossandoli saprete in ogni momento dove sono gli altri» spiegò. 
 
~~~ 
 
Chernyy sorrise deviando l’affondo di Kazimir: da quando erano arrivati ai Reami Uniti, quello sembrava essere l’unico conforto. Nessuno aveva ancora idea di quale fosse il piano di Baba Yaga o a cosa le servissero tutti quei ragazzini. 
Sospirò, ma proprio in quel momento si ritrovò l’elsa bianca della spada alla gola «Quante volte devo spiegartelo? Devi essere sempre presente, la minima distrazione e sei morta!» la redarguì Kazimir. Il Cavaliere Bianco fece una giravolta scenica prima di riporre la propria spada nel fodero. 
Lei rise, nonostante la sconfitta non poteva fare a meno di essere divertita dal suo atteggiamento «Prima o poi riuscirò a batterti, è una promessa!» 
Kazimir sorrise «E io aspetterò pazientemente quel giorno.» 
In effetti, da quando lo conosceva Chernyy non era mai riuscita a batterlo. E Chernyy non scherzava quando diceva di conoscere Kazimir e Kraznyy da secoli. 
 
 
Molti anni prima, Foresta Incantata  
 
Chernyy Sokalov era figlia di un Cavaliere Sacro e di una nobildonna. Il padre, rimasto vedovo quando Chernyy aveva appena quattro anni, aveva impartito alla figlia l’educazione di un Cavaliere Sacro, per permetterle di difendersi nonostante sapesse che alle donne non era permesso diventare cavalieri. 
E Chernyy amava leggere, amava passare ore in giardino a curare e raccogliere fiori, amava cavalcare, tutte cose che si addicevano a una ragazza come lei. Ma amava anche correre, tirare di spada e usare l’arco, cose che invece non si addicevano per niente a una ragazza come lei. 
Quando, dopo la morte del padre, aveva incontrato Kazimir e Kraznyy non avrebbe mai immaginato i modi fantasiosi in cui la sua vita sarebbe presto cambiata. 
I due l’avevano notata mentre combatteva con alcuni banditi. 
Se ne stava andando, una volta sistemati quei bruti, ma una mano guantata di bianco l’aveva presto fermata «Tu … combatti bene!» aveva esclamato Kazimir, fissandola con i suoi brillanti occhi azzurri. 
Kraznyy aveva riso, al modo di esordire di Kazimir «Pensiamo che tu possa essere un’ottima aggiunta a un gruppo ristretto di Cavalieri Sacri» aveva spiegato infine. 
Chernyy aveva inarcato un sopracciglio «Mi state prendendo in giro?» aveva chiesto poi «Tutti sanno che a una donna non è permesso diventare un cavaliere, figuriamoci un Cavaliere Sacro» 
«Hai ragione» aveva detto Kraznyy «Ma come ha giustamente detto il mio amico, tu combatti davvero bene. Pensiamo davvero che saresti un’ottima aggiunta al nostro gruppo, se sei d’accordo saremo davvero molto felici di mettere una buona parola.» 
Chernyy fissò alternativamente i due ragazzi, cercando dettagli che le confermassero che i due stessero parlando seriamente «Sul serio non mi state prendendo in giro?» chiese poi. 
«Non ce lo sogneremo mai!» disse Kazimir sorridendo dolcemente. 
«Allora ne sarei onorata!» esclamò Chernyy ricambiando il sorriso. 
 
~~~ 
 
«Quindi … quand’è che esattamente tu e Ana avete smesso di essere amici?» chiese Neal quel giorno a Gideon. Erano solo lui, Gideon e Alice. Alex lavorava, mentre Hope, Cole e Kate erano andati in Sala Giochi a recuperare il gettone da fare incantare ad Anastasia, e loro erano andati in biblioteca per non rischiare di morire d’apprensione, nonostante il ciondolo incantato.  
Gideon fece spallucce «Non ti so dire esattamente quando le cose sono cambiate. Semplicemente non riuscivo a smettere di pensare a lei ed ero geloso di ogni singolo ragazzo con cui parlava, poco importava se ce ne era bisogno o no. E poi dopo aver fatto una sfuriata – che ora, a mente fredda, mi rendo conto di non aver avuto il diritto di fare – lei mi ha baciato»  
Neal si zittì improvvisamente e Gideon inarcò un sopracciglio «Che succede? Stai pensando a qualcuno?»  
«Assolutamente no» mentì Neal. Il fatto era, e se ne rendeva conto solamente adesso, che quello che aveva raccontato Gideon ricordava incredibilmente gli stessi atteggiamenti che aveva lui stesso nei confronti di Alex e Louis. Sospirò: ma insomma non poteva davvero provare le stesse cose, giusto? Insomma del resto, Gideon e Anastasia non erano migliori amici come lui e Alex, no? E se invece la spiegazione era davvero quella allora era nei guai: Alex e Louis non si sarebbero di certo lasciati e lui avrebbe dovuto convivere con questi sentimenti contrastanti chissà per quanto tempo.  
 
~~~ 
 
«Parlavi seriamente?» chiese quel giorno Mary, guardando Emily con curiosità.  
Emily ricambiò lo sguardo, non capendo a cosa l’altra ragazza si stesse riferendo «Che intendi?» chiese infatti.  
«Baba Yaga» fece spallucce come se fosse scontato a cosa si riferisse «Davvero non hai paura?»  
Emily rimase in silenzio, ponderando le prossime parole «Beh, è difficile non aver paura, insomma l’hai vista?» disse poi «Ma se sono riuscita a sfoderare quel coraggio è stato grazie a te. Avevi ragione mi ero arresa.»  
Mary sorrise «Beh, in ogni caso eri davvero sexy!» esclamò poi, forse nella speranza di stemperare l’atmosfera.  
Emily sbuffò una risata «Non ho mai pensato a me come sexy!» disse poi.  
Mary inarcò un sopracciglio incredula «Ma come? Insomma sei la figlia della Regina Cattiva!»  
«Proprio per questo è difficile sentirsi sexy» rispose Emily, ma qualunque altra cosa potessero dire fu interrotto dall’arrivo del Cavaliere Bianco che aprì la cella, scorse velocemente i volti degli altri ragazzini e infine allungò la mano, stringendola attorno al braccio di una ragazzina: era poco più piccola di Emily, lunghi capelli rossi e il viso coperto di efelidi. Poco dopo la cella si richiuse.  
«Dove la state portando? Che cosa volete farle?» urlò Emily ma le rispose solamente il silenzio.  
Crollò a terra sconfitta, Mary le fu subito accanto abbracciandola.  

Note: Dunque dunque, eccoci qui! Mi è rimasto l'ultimo capitolo maaa ho iniziato l'11 quindi dovremmo farcela ahah😌
Ma andiamo avanti: e inizierei proprio da Anastasia e Gideon che stanno insieme e mandano in confusione il povero Neal XD 
Però abbiamo anche un piccolo flashback sul nostro Cavaliere Nero, ne arriveranno altri perchè insomma abbiamo bisogno di conoscere questi ragazzuoli! E sì, "tu combatti bene" è un'easter egg di Mulan! Mentre invece la nostra Baba Yaga inizia ad agire👀😱
Oh quasi dimenticavo, se Mary che definisce Emily sexy ve le ha fatte shippare sappiate che è voluto! Anche Emily si merita la sua ship 😆❤
L'aesthetic di questa settimana lo dedichiamo a Louis (anche se non compare) perchè insomma qua sta iniziando a definirsi il triangolo e abbiamo bisogno di aver presentati tutti i protagonisti!😌
Come al solito spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere tutto e noi come sempre ci vediamo tra tre settimane!
Niny❤ 

 
 
   
 
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