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Autore: HeyCass    08/04/2024    1 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"TAKE ME BACK TO THE START"
COLDPLAY





Zen si strinse su se stesso, mentre l'aria fredda dell'inverno lo investiva facendolo rabbrividire. Cercò di scaldarsi le mani respirando su di esse, ma il risultato non fu migliore. 
"Freddo?" Chiese una voce alle sue spalle, Zen sussultò preso alla sprovvista e si voltò immediatamente. Nella penombra di quella scura notte, intravide il viso di Kaori  che sorrideva verso di lui. 
Il suo cuore nel petto, perse un battito nel vederla.
"Ka" Disse quello aprendosi in un sorriso, lei lo raggiunse mettendosi a sedere affianco a lui.
"Comunque sei in ritardo!" Disse lui.
"Non rompere Zen, non è stato facile uscire di soppiatto dal dormitorio." Disse quella lanciandogli un'occhiataccia 
"Sei stata tu a chiedermi di venire..." Rispose lui, alzando un sopracciglio.
 "Nessuno ha mai detto, che sarei dovuta arrivare puntuale!"
Zen gli lanciò un occhiataccia.
Lei sorrise, divertita.
“Per farmi perdonare, ho portato questo!" Disse lei, togliendo dal grosso kimono una bottiglia di sakè.
"Ma che..? Dove diavolo l'hai presa?" Chiese il ragazzo spalancando gli occhi.
 "E' un segreto!" .
"Kaori?"  Disse guardandola con sospetto.
"Non l'ho rubata Zen. L'ho solo presa in prestito... dal capitano" continuò  quella con fare innocente.
 "Sei davvero.." Cercò di dire stupito, ma non finì la frase.
"Cosa? Adorabile? Dai tieni!" Disse quella aprendo la bottiglia e porgendola verso di lui.
 "Infondo dobbiamo festeggiare no?" Disse lei felice. 
Zen sorrise 
"Mi dici cosa c'è di cosi tanto importante da festeggiare?"
 "Come cosa? Prima di tutto: il fatto che tu sia diventato un vice capitano! Secondo: il fatto che io sia entrata nell'ottava caserma! Non ti pare abbastanza?" 
"Non da berci un intera bottiglia!" Si lamentò lui divertito.
"Sbagliato! E proprio da un intera bottiglia" Rispose lei ridendo.
Zen scosse la testa, poi la vide stappare la bottiglia e prenderne un sorso per poi passargliela.
"Allora, come la tua vita da vice capitano?" Chiese quella curiosa. Zen prese la bottiglia, esitò un attimo, prima di berne un goccio.
"Normale." Rispose con tranquillità.
"Che entusiasmo!" Lo riprese sarcastica, Zen gli lanciò un'occhiataccia.
"Andiamo Zen, non puoi dirmi normale? Insomma, sei un vice capitano, i tuoi compagni ne saranno felici no?"
 Il ragazzo non  rispose, bevette un altro goccio.
"Che se ne vadano a quel paese i miei compagni!" Disse quello, asciugandosi poi le labbra con la manica del chimono nero, Kaori si rattristò alle sue parole.
"Zen.." cercò di dire.
"No! Smettila di farmi i tuoi soliti discorsi, non farò amicizia con quegli idioti senza cervello, non mi abbasserò a stare con certe persone!" Sbraitò con tono duro lui. 
Lei si ammutolì per un attimo.
"Sei un idiota! Sei proprio un idiota Zen!" Disse lei alzandosi, mentre con agilità scendeva dal tetto. 
"Ka!!" Gli urlò dietro lui, ma la ragazza non si voltò 
"Ka! Aspetta, che ti prende ora?"
"Ka!" La chiamò ancora lui, lei si bloccò a metà strada, poco lontano da lui.
"Devi smetterla!"
Lui guardò le sue spalle, mentre lei era ancora voltata.
" Smettila di comportarti come se il resto del mondo fosse solo un rifiuto per te. Non ti rendi conto che questo tuo atteggiamento non fa altro che peggiorare le cose? Credi di poter vivere la tua intera vita evitando le persone, perchè loro non sono intelligenti come te?" Chiese arrabbiata.
"Io non ho bisogno di loro!" Disse sprezzante il ragazzo, Kaori strinse i pugni.
"Hai bisogno di qualcuno nella tua vita Zen. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno. E se non smetterai di comportarti così, non solo ti renderai odioso al resto del mondo, ma perderai anche chi ti sta vicino!" Disse dura lei .
"Io non ho bisogno di loro. Non ho bisogno di qualcuno che intralci la mia strada, posso cavarmela da solo. Io posso vivere senza di loro, perchè io sono meglio di loro!!" Affermò con rabbia il ragazzo.
"E allora sei solo uno stupido arrogante!" Lo riprese furiosa.
"Ma è la verità! Io non ho bisogno di nessuno di loro. Non finchè avrò te!" Disse accorciando le distanze e avvicinandosi verso di lei. 
Kaori strinse i pugni, perchè lui non capiva?
“E sei io non dovessi più esserci? E se dovesse capitarmi qualcosa? E se dovessi morire?” Chiese improvvisamente lei.
Zen perse in battito nel sentire quelle parole.
Non poteva pensare a qualcosa del genere, non esisteva, il suo cervello  trovò  quelle parole così spiacevoli, cercò di scacciarle dalla sua mente il più in fretta possibile. Lei non lo avrebbe mai lasciato, lei era la sua unica ragione di vita, lei non sarebbe mai andata via, si disse con forza, cercando di convincersi.
“Non dire stupidaggini!” 
“E se dovesse succedere? Sono una shinigami ormai, sai perfettamente che questa vita è pericolosa ed imprevedibile! Cosa succederebbe se ciò accadesse? Eh?” Disse lei con lo sguardo basso.
Aveva vissuto la sua intera vita con quel ragazzo, lui era tutto per lei, come lei era tutto per lui, eppure mentre lei aveva imparato a convivere con il resto del mondo, lui aveva deciso di chiudersi, lasciando il resto del mondo fuori. 
Perchè era così? Perchè non poteva apprezzare gli altri come faceva lei? Odiava il pensiero che lui fosse solo, che fosse lontano da tutti, che non riuscisse a trovare qualcuno che gli fosse amico al di fuori di lei.
Odiava il pensiero che lui non avesse nessun altro, la distruggeva, nel profondo.
Ma lui, non capiva.
Poi d'improvviso, due braccia la strinsero da dietro, il suo cuore sussultò nel sentire quel calore.
“Non lascerò mai che ciò accada! Sei l'unica cosa per cui vale la pena vivere questa vita.” Sussurrò il ragazzo.
Kaori sentì il suo respiro vicino all'orecchio, sentì le sue parole calde e  dolci, alzò le braccia e strinse quelle che la circondavano.
Il mondo tra le braccia di Zen sapeva di cosa meravigliose, lì si sentiva protetta e felice, non le avrebbe mai volute lasciare quelle braccia, per nessuna ragione al mondo. Si voltò leggermente il tanto che bastava per guardarlo negli occhi, gli prese il viso fra le mani: era caldo e morbido ed i suoi occhi, erano sempre così scuri e profondi.
“Zen, voglio solo che tu sia felice, con o senza di me! Promettimi solo che ci penserai ,che rivaluterai il resto delle persone. Infondo la vita è decisamente più bella se hai qualcuno con cui condividerla! Promettimi di non rimanere da solo!” Disse lei dolcemente.
Zen la guardò incantato, guardo i suoi occhi mentre lo supplicavano. La strinse di più a se.
“Cercherò di farlo” Disse sorridendo leggermente, ma Kaori sapeva che quella era solo una bugia. Lo faceva sempre, lei sapeva  riconoscere quando lui mentiva e quella, quella era palesemente una bugia.
“Cosa diaminine dovrò fare con te Zen!” Disse quella avvicinando la fronte e appoggiandola a quella del ragazzo. Lui sorrise incantato.
 “Scusa, Ka! “ Rispose lui dolcemente.
Lei rimase così per un pò, lasciando che il contatto con la sua pelle calda continuasse, poi si stacco lievemente.
“Non mi dire che hai abbandonato da solo il sake là sopra!” Disse lei allontanandosi da lui e guardandosi in torno in cerca della bottiglia.
“Speravo te ne fossi dimenticata.” Disse lui con sincerità, lei sorrise furba.
“Come se potessi dimenticarmi di una bottiglia di sake!” Disse lei, poi lo superò fino ad arrivare alla bottiglia e l'afferrò bevendone un sorso. Zen la osservò mentre lei tornava ad essere la solare ragazze che lui conosceva, quella ragazza che lui amava più di ogni altra cosa al mondo.



  
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