-Perchè nel Regno Unito?-, mi aveva chiesto Kate quando le avevo proposto di iniziare le ricerche da lì.
-Perchè è un inizio... e perchè c'è George!-, le risposi enigmatico.
Beh, ovvio che fosse un inizio... lei non sapeva nemmeno da dove partire.
Se ci fossero stati degli amici di sua madre a conoscenza di Vasilii, i Volturi li avrebbero eliminati da decenni.
Meno uno...
-Chi è George?-, mi chiese curiosa.
-Uno che sa tutto.-, risposi semplicemente, sorridendole.
-Non è possibile sapere tutto!-, obbiettò lei concreta.
-Sweetie Katie, infatti lui ti può dire tutto... entro certi limiti.-, le spiegai ghignando.
-Spiegati!-, mi esortò.
-George ha un potere incredibile. Può rispondere a qualsiasi domanda... basta che anche una sola persona sappia la risposta giusta.
E' come se sondasse tutti i cervelli del mondo e del passato in una frazione di secondo. Ah, e ovviamente dopo sa anche lui  la risposta.-,
George me l'aveva spiegato un po' di tempo fa.
-Tutto tutto?-
-Anche gli slip della Regina!-, confermai.
-Ma un tipo così non dovrebbe essere già stato convinto dai Volturi a far parte del Corpo di Guardia?-, chiese insicura.
Le feci segno di no con il dito, -Con lui c'è Claude.-
Con una scrollata di spalle liquidò l'argomento, dicendo che ne avremo avuto di tempo per parlare...

Così il giorno dopo salutammo gli altri, equipaggiati della più avanzata tecnologia satellitare perchè Tanya sapesse sempre dove ci trovassimo,
vestiti, una quantità assurda di soldi già cambiati e grandi zaini impermeabili.
In circa tre giorni attraversammo l'Atlantico.
Furono tre giorni molto noiosi: nuotavamo, nuotavamo e nuotavamo, e si vedeva solo acqua, acqua e ancora acqua, sporadicamente qualche
barcone.
Il quarto giorno, di mattina, toccammo suolo inglese dopo una scalata di prima mattina sull'alta costa rocciosa -e fragile, dannazione- nei
pressi di Dover.
Ah, l'Inghilterra...!
La prima cosa che fece Katie fu appartarsi e cambiarsi, in due secondi ovviamente. Donne...
Ci mascherammo da turisti, nel caso ci vedessero, e trovammo subito una macchina completamente nera ad aspettarci.
Katie aveva le chiavi, ma fece guidare me. Avevo un orgoglio da difendere! E poi, solo io sapevo la strada....
-Dove andiamo?-, chiese Kate accendendo il navigatore.
-Lago di Loch Ness.-, annunciai solenne, ammiccando.
-Andiamo a trovare i cari Mostri del Lago!-

In confronto alla traversata Atlantica, il viaggio da Dover alla Scozia fu di una lentezza esasperante, e a percorrere tutti quei kilometri impiegammo
quattro ore! I limiti di velocità erano davvero assurdi...
Aspettammo nell'auto fino a che non calò la notte, e solo allora potemmo uscire indisturbati: nonostante fosse gennaio, avevamo beccato proprio
una giornata limpida e vagamente soleggiata.
Ci inoltrammo nei boschi vicino al lago, camminando a velocità umana.
-Ma George dov'è?-, mi chiese la mia Curious Katie.
-Di solito dentro il lago... ma di notte veniva spesso nel bosco, sai, per nutrirsi e sentire gli odori... eccolo!-, finalmente riuscii a percepire il suo odore.
Era una traccia fresca, e ormai dato il persistente vento doveva averci già individuato anche lui.
Oh, c'era anche Claude...
-Non ci attaccherà, vero?-, Kate si mise leggermente più piegata, pronta a scattare. Che paurosa...
-George adora le folle in visibilio, non attaccherebbe mai dei suoi potenziali fan. E' di un narcisismo osceno. Comunque, con lui c'è Claude.
Per questo non riusciamo a seguire la traccia.-, le spiegai mantenendo la voce alta.
-E' così esageratamente esaltato che quando nota una preda particolarmente gustosa fa un po' di casino nel lago e poi si occupa di quello,
fingendo di essere Nessie...-, ok, mi aveva decisamente sentito.
Sentimmo una bella voce malinconica uscire dalle fronde dietro di noi: -Garrett, sei tu?-, c'era anche una punta di fastidio, notavo.
-Katie, sorridi! Dietro di noi c'è George!-, ci girammo, e Kate non potè fare a meno di assumere una posizione di difesa.
Benedetta donna...
Le frasche si mossero ancora: George aveva tutta la calma del mondo, a quanto pareva.
-Gary!-, un'altra voce acuta e tremendamente ambigua ci raggiunse.
Finalmente uscirono, mano nella mano, e Kate li guardò incredula, soprattutto perchè non riusciva a sentirli.
George era affascinante nel suo essere eccentrico: non dimostrava più di venticinque anni, i lunghi capelli castano scuro erano raccolti in una coda ordinata
simile alla mia, legati da un fiocchetto; il viso elegante ed i bei tratti erano enfatizzati dall'espressione perennemente malinconica e sognante.
Era più alto di me, ed indossava dei vestiti dalla foggia antica: i vecchi abiti che portava anche nel '700 alla corte reale.
Claude, zuppo, gli teneva la mano.
La sua figura minuta di quindicenne era di un'androginia pazzesca: i capelli lunghi fino alle spalle erano biondi come quelli di Kate e completamente bagnati.
Era appena uscito dal lago, allora: era zuppo.
Il viso esile e perfetto era leggermente inclinato, ed una camiciola leggera bianca gli si era appiccicata al torace.
I pantaloni di un anonimo marrone erano ornati da una complicata fibbia a forma di farfalla, e indossava anche degli stivali verdi.
Molto, molto ambiguo... voce compresa.
Kate li guardò confusa e non accennava a mollare l'atteggiamento difensivo.
-Buonasera George... Claude... non è che potresti mollare la mano a George un attimo? Stai facendo ammattire Katie-, li salutai.
-Sera.-, ahi ahi, Katie era davvero troppo rigida.
Claude mollò la mano al compagno con un sorriso, e Kate parve rilassarsi un pochino, riuscendo a percepire almeno George.
-E' da una vita che non ci vieni a trovare...-, affermò quest'ultimo pensieroso.
-... e vedo che ti sei portato un'amica.-, concluse soffermandosi su Katie.
-Una vera bellezza-, annuì Claude, sbucando da dietro le spalle della mia compagna.
Lei s'irrigidì di nuovo, abbozzando un sorriso.
Beh, si appena finita la conversazione dovevo spiegarle di Claude.
Doveva essere difficile cercare di decifrare quel complimento detto da una voce così lenta e suadente non conoscendo il ragazzo.
Tzk, ragazzo, aveva quasi cinquant'anni più di me...
Notando la sua tensione, Claude le poggiò delicato una mano sulla spalla, sorridendole sornione.
Quel nano si divertiva un mucchio a confondere la gente.
-Immagino non sia una visita di piacere...-, soffiò tristemente George, controllandosi le unghie della mano destra.
Guardai un attimo Kate, prima di tranquillizzarlo: -Ma sai, veramente avevamo in mente di stare qui per un paio di giorni...-
Kate annuì con noncuranza.
Ci aspettava una piacevole vacanza con i due maestri del melodramma.
-Ma prima le presentazioni...-

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Ciao!
In questo capitolo introduco due OCC, che comunque resteranno in secondo piano rispetto ai due veri protagonisti e mi servono per chiarire il
passato di Garrett.
Mantengo anche un po' la suspance sui poteri di Claude (anche se sono palesi, neh? xD)
Ringrazio chi ha recensito, aggiunto la storia alle preferite/ seguite o letto e basta! Grazie!
-Miki87: grazie mille! Spero ti piaccia anche questo capitolo!

Avviso 1: anche se questa storia non riceverà nemmeno un'altra recensione, la continuerò (^_^) Non mi faccio certo abbattere per quisquilie come
la mancanza di recensioni xD anche perchè ammetto che non a tutti può piacere la storia di personaggi secondari... ma è una scelta che ho portato avanti
anche con Euphoria (^_-)
Avviso 2: d'ora in poi aggiornerò il fine settimana, il sabato o la domenica (^_^)

Che poteri avrà Claude? E George? Sopravviveranno Garrett e Kate alla corte dei due maestri del melodramma? Il passato di Garrett verrà
svelato almeno in parte? Tutto questo -ok, quasi tutto- nel prossimo capitolo!

Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà la storia alle preferite/seguite o leggerà e basta! Grazie!!
Bacioni,
Nyappy