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Autore: Angelo Azzurro    20/09/2009    5 recensioni
Trunks e Vegeta un giorno come tanti hanno una piccola discussione che porterà a risultati davvero immaginabili!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Che cosa hai fatto tu???????”gridò Vegeta dopo che Bulma,una volta che erano tornati a casa gli aveva comunicato una decisione molto importante.

“Ti ho iscritto a scuola,nella classe di Trunks,per l’esattezza,dirai di essere suo cugino venuto in visita per un po’ qui alla Città dell’Ovest!”spiegò Bulma con un sorrisetto malefico,mentre suo marito e Trunks erano usciti,aveva ponderato che se Vegeta fosse stato fuori dai piedi tutta la mattina a causa della scuola,lei avrebbe potuto tranquillamente lavorare al computer o anche fare qualche commissione,senza che il marito la controllasse.

“Io non ci andrò!”gridò Vegeta,il quale non notò che Trunks stava sogghignando sotto i baffi.

“E invece ci andrai eccome,Dende ha detto che devi provare OGNI esperienza dell’infanzia,quindi…”disse Bulma con tono risoluto.

“Trovi davvero divertente questa situazione vero?Scommetto che hai già provveduto a trovarmi quei ridicoli abiti che indossa Trunks per andare a scuola…”disse Vegeta mettendo automaticamente la moglie nella lista delle persone di cui si sarebbe vendicato una volta che tutto sarebbe tornato normale,e sarebbe successo presto,anche a costo di far esplodere la Terra.

“Indosserai la divisa,perché si chiama divisa il completo che indossa Trunks tutte le mattine,fortunatamente non avevo ancora buttato quelle che nostro figlio indossava l’anno scorso,forse ti saranno un po’ lunghi i pantaloni,ma basterà accorciarli un po’!”esclamò Bulma,che in cambio ricevette da Vegeta un’occhiataccia carica d’ira.

“E poi,papà,le mie divise non sono affatto ridicole…e io sono contento di andare a scuola con te e sarà contentissima anche la maestra Umbridge di fare la tua conoscenza!”trillò Trunks,col suo più innocente sorriso,che fece intuire a Vegeta che sicuramente quella scuola era piena di trappole,ma se avesse rinunciato avrebbe perso la faccia con quelle due vipere che erano i suoi famigliari, comunque lui non era di certo il tipo che si tirava indietro davanti ad una sfida e poi la scuola che male avrebbe mai potuto fargli?Lui era un sayan,il principe dei sayan,aveva conquistato pianeti e non vedeva davvero come una maestra e una manciata di bambini potessero metterlo in difficoltà.

“Sì ci divertiremo moltissimo a scuola Trunks!”rispose quindi Vegeta e per tutta risposta sua figlio e anche sua moglie sorrisero,sì si sarebbe vendicato,poco ma sicuro!

 

La divisa gli stava decisamente bene,anche se non l’avrebbe mai ammesso,i pantaloni erano stati accorciati da Bulma e ora gli calzavano a pennello,la camicia bianca con la cravatta nera facevano un figurone e anche quella giacca scura non era niente male,pensava Vegeta il giorno seguente rimi rimirandosi nello specchio della sua camera,anche se ora era costretto a dormire con Trunks…

“Sei bellissimo amore!”esclamò Bulma scompigliandogli i capelli,Vegeta le tolse la mano e se li risistemò.

Quando anche Trunks fu pronto,Bulma consegnò ad entrambi i suoi bambini il cestino del pranzo,che Vegeta trovò decisamente piccolo,ma non si lamentò.

“Bene,a scuola Vegeta sanno già tutto del tuo arrivo,tu Trunks dovrai solo accompagnarlo in classe e poi aiutarlo ad ambientarsi,mi raccomando!”disse Bulma poi baciò sulla guancia e Trunks e poi Vegeta,che arrossì e si tolse velocemente con la mano il rossetto che la donna gli aveva lasciato sulla guancia.

Durante il tragitto per andare a scuola,Trunks si limitò solo ad elencargli le materie scolastiche che si studiavano e come era suddivisa la giornata,Vegeta ascoltava,ma non commentava,era certo che si sarebbe annoiato tremendamente.

 

“Ma buongiorno Trunks,questo deve essere Vegeta,ma quanto è carino,si vede che è nipote di tuo padre,a parte che hanno lo stesso nome,sono praticamente identici!”commentò una donna che li accolse sulla soglia della sua classe.La donna in questione aveva una voce schifosamente melliflua e chiaramente falsa,era piuttosto bassa,ma di corporatura normale,indossava un tremendo abito di color rosa caramella pieno di pizzi e fiocchi e in fine i suoi ispidi capelli erano trattenuti da un cerchietto rosa con una piccola ciliegia di plastica a lato,Vegeta era schifato da quella donna,l’aveva già vista altre volte,ma di solito agl’incontri genitori-insegnati veniva conciata in tutt’altra maniera,sempre sciatta,ma non rosa….!

 “Buongiorno maestra,sì questo è mio cugino,avanti Vegeta saluta la maestra!”esclamò Trunks,che era pronto a godersi fino in fondo quella giornata memorabile.

“N’giorno!borbottò Vegeta che ricevette in cambio un comprensivo sorriso da parte della maestra.

“Visto che sei nuovo e la signora Brief,mi ha detto che fino ad ora hai studiato a casa,ti ho messo il banco vicino alla cattedra,così potrò aiutarti!”spiegò la maestra,Trunks gongolava di gioia,e Vegeta s’impose di tacere,sapeva benissimo che vicino alla cattedra ci stavano i somari oppure quelli dal comportamento irrequieto,lui invece avrebbe tanto voluto stare in fondo alla fila,nei film aveva visto che quello era il posto per i bulli,quelli che avevano successo con le ragazze e che erano rispettati da tutti:ed era anche il posto di Trunks,constatò Vegeta vedendo il figlio accomodarsi in fondo alla classe.

La prima ora fu dedicata a matematica,ripasso delle tabelline,e sia Vegeta che la maestra che i compagni di classe constatarono che Vegeta non aveva mai affrontato l’argomento nei suoi “studi casalinghi” e ciò contrariò non poco la maestra,che però si sforzò di sorridere in maniera forzata al suo poco matematico allievo.

Le due ore successive furono dedicate al Giapponese,ognuno avrebbe dovuto descrivere la classe,Vegeta che non aveva mai fatto un testo descrittivo si limitò ad elencare gli oggetti della stanza facendo anche molto errori di ortografia,come appurò la maestra quando corresse quel capolavoro letterario durante la ricreazione.

Appunto durante la prima ricreazione Trunks presentò al padre-cugino alcuni compagni di classe e quindi il principe dei sayan passò venti minuti a osservare due di quei poppanti che mostravano orgogliosamente agli altri la loro collezione di macchinine,una noia mortale e l’apice fu raggiunto quando ad ognuno dei presenti fu prestata una macchinina e con questa ci si divertiva a farla sfrecciare nel corridoio dove la maestra Umbridge non poteva vederli,visto che disseminare il corridoio di macchine era decisamente pericoloso e quindi vietato.

A furia di lanciare le macchinine e di vincere le competizioni Vegeta iniziò a divertirsi,anche perché non stava affatto attento a dosare la sua forza come invece faceva Trunks,nonostante il figlio gli avesse consigliato di non farsi vedere troppo forte,comunque il continuare a vincere lo faceva sentire importante,e vedere l’ammirazione nei gli occhi di quei mocciosi tonti era davvero gratificante e lo spingeva a dare sempre di più in quelle ridicole gare.

Il principe dei sayan teneva tra le mani la macchinina,era rossa,di vernice lucida,decisamente la macchina giusta per lui era pronto a far sfrecciare la sua macchinina più forte di tutti gli altri,tirò,solo che lo fece con troppa forza e la macchinina non si posò sul terreno come nei precedenti lanci,ma continuò a volare,forte come un proiettile e colpì in pieno stomaco una maestra dell’altra classe,che si piegò in due dal dolore.

I bambini si agitarono,tutti tranne Vegeta,che rimase tranquillo,che cosa potevano mai fargli per una macchinina tirata un po’ troppo forte e poi se anche l’avesse rimproverato la sua caramellosa maestra,non sarebbe stato poi così tremendo,avrebbe avuto qualcosa da raccontare a Bulma,quando sarebbe tornato a casa.

La maestra colpita si riprese un attimo,e si avvicinò al nugolo di bambini e chiese chi fosse stato l’autore del lancio,e tutti Trunks incluso,indicarono Vegeta,”Spioni!”esclamò il principe dei sayan,mentre la maestra lo trascinava nella sua classe.

La maestra Umbridge ascoltò tutto il racconto della collega e poi chiese conferma agli altri bambini che avevano assistito alla scena.

Dopo che anche i bambini confermarono che le cose erano andate proprio come aveva raccontato la maestra dell’altra classe,la maestra Umbridge tenne il suo discorso:”Sono davvero delusa dal vostro comportamento bambini,ormai siete grandi e conoscete benissimo le regole e quindi se per caso in quel momento le avete dimenticato a casa come compito in più scriverete 50 volte,devo rispettare sempre le regole.In quanto a te Vegeta,salterai la ricreazione del pranzo e scriverai un testo di almeno una pagina e mezzo sul perché bisogna comportarsi civilmente a scuola e poi a casa farai lo stesso compito di castigo dei tuoi compagni!Sono stata chiara?”

“Sì maestra!”risposero i bambini,tutti tranne Vegeta e quando notò che la Umbridge lo guardava le disse:”Io non farò un bel niente,te non puoi punirmi!”

La maestra divenne paonazza:”Ah sì,ne sei proprio sicuro?Bene…l’hai voluto tu e davvero come primo giorno di scuola direi che per te le cose non si mettono davvero bene,pazienza che non sei molto preparato a livello scolastico,ma l’educazione in questa scuola è fondamentale e a te manca proprio!”e così dicendo prese Vegeta ed uscì dalla classe,il principe non si liberò dalla sua stretta perché voleva vedere che cosa avesse in mente quella donna e fu presto accontentato:lo chiuse a chiave in una stanzetta,che si rivelò essere lo studio della maestra e prima di lasciarlo solo gl’intimò a fare quanto gli era stato detto di fare altrimenti non sarebbe tornato a casa.

Vegeta era allibito,nessuno gli aveva mai parlato così,sì forse a parte Bulma,ma con lei era una sfida ad armi pari,invece quella megera si stava arrogando il potere di controllarlo solo perché lui era un bambino e lei la sua maestra,era veramente una cosa meschina.Potrei distruggere tutto questo studio tappezzato di schifosi gattini ad ogni parete con una sola mano,poi però chi la sentirebbe Bulma e l’alieno verde?con i suoi poteri potrebbe farmela pagare,prima devo riprendere le mie sembianze,poi darò quello che si merita anche a questa megera,pensava Vegeta mentre si guardava attorno.

Sì,ma come si scrive un testo,sul perché bisogna comportarsi civilmente a scuola,io non ne ho davvero idea,pensò Vegeta davanti al blocco di fogli immacolato,quindici minuti dopo metà dei fogli erano sul pavimento accartocciati:tutti tentativi falliti.

“Non uscirò mai da qui?O forse mi verrà a prendere Bulma e mi prenderà in giro per la figuraccia che ho fatto,o magari davanti a tutti potrebbe rimproverarmi come fa con Trunks,no questo non potrei sopportarlo,è molto meglio rigare dritto e scrivere qualcosa!”si disse Vegeta.

 

La maestra Umbridge venne a liberare il principe dei sayan a metà della pausa pranzo,ormai Vegeta stava morendo di fame,era quasi pronto a sbranare una di quelle fotografie coi gattini,dal tanto che era affamato,”Ecco qua il tuo pranzo,potrai averlo solo se hai scritto il testo,altrimenti me lo porterò via!”esordì la donna entrando nello studio,Vegeta si alzò dalla sedia e consegnò alla donna due fogli un po’ stropicciati e rimase davanti a lei in attesa,la donna gli porse il pranzo e afferrò i due fogli,commentando che l’ordine era sicuramente un’optional per lui,poi iniziò a leggere,aggrottando le sopracciglia ogni volta che vedeva qualche errore di ortografia.

Una volta che ebbe finito disse:”Bè diciamo che ho letto testi migliori,senza errori e con più concetti,ma qui pare almeno che tu abbia compreso perché bisogna rispettare le regole,perché come scrivi tu,se ognuno si comportasse come preferisce ci sarebbe una gran confusione e qualcuno potrebbe farsi male,è giusto…quindi spero che da ora in poi rispetterai le regole!”e poi appoggiò una mano sul capelli di Vegeta,il quale chiese:”Ora posso andare?”

“Certo,caro,ma vedi di comportarti bene!”così lo congedò la maestra Umbridge.

 

“Allora amore com’è andato il primo giorno di scuola?”chiese Bulma una volta che i suoi ragazzi furono tornati a casa,mentre facevano merenda tutti insieme.

“Benissimo,adoro la scuola!”rispose Vegeta sarcasticamente.

“Meglio così,perché finchè rimarrai bambino ci dovrai andare ogni giorno!”gli annunciò Bulma,Trunks scoppiò a ridere,ma Vegeta stanco di essere gentile col figlio gli apostrofò un calcio negli stinchi da sotto il tavolo,che zittì il figlio;alla fine lui Vegeta,il principe di tutti i sayan avrebbe vinto anche sulla scuola e soprattutto sulla maestra Umbridge!

Ciao,lo so che mi avevate dato per dispersa e invece eccomi qua col nuovo capitolo...che ne dite?Vi piace?spero di sì,io a scriverlo mi sono divertita moltissimo...e le avventure di Vegeta e la scuola sono solo appena iniziate ahahahahahah!A presto

  
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