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Autore: EDVIGE86    21/09/2009    2 recensioni
In una magica notte, viene al mondo il figlio di Inuyasha e Kagome. Ma come mai questo piccolo mezzodemone pare tanto speciale?E perchè Inuyasha pare sia tanto turbato alla comparsa di Sesshomaru? Forse solo Kagome potrà far si che il suo amato mezzodemoni si confidi, rivelando un nuovo tassello del suo doloroso passato.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto voglio chiedere scusa per il ritardo con cui pubblico l'ultimo capitolo; mi dispiace molto ma sto avendo un sacco da fare con l'università.

Dato che è l'ultimo capitolo, mi sembra giusto mettere i ringraziamenti per chi mi ha seguito e sostenuto a inizio pagina e non alla fine.

Siete voi il motore che da la forza per andare a vanti a scrivere e il coraggio di pubblicare!

Grazie di cuore a: fmi89....sei stata una vera amica per me e mi hai incoraggiato tantissimo! Grazie di cuore per tutto!!

ThePirateSDaughter: grazie mille anche a te....è stato veramente importante il tuo sostegno!

Ne approfitto per rispondere anche alla tua domanda! Prima di tutto, grazie per averla fatta! E' un piacere per me dare dei chiarimenti se le cose non sono ok per chi legge....hai fatto benissimo.

Dunque, Inuyasha non perde il controllo e fa un discorso sensato perchè ha con se Tessaiga.

Capita spesso, nell'ultima parte del manga, che Inuyasha si trasformi pur mantenendo coscienza di se....proprio perchè ha Tessaiga in mano.

Ti consiglio di cercare su Youtube “La tessaiga nera”...è uno speciale fatto in giappone e la cosa si vede.

Spero di essere stata esauriente nella risp, se non lo sono stata puoi contattarmi quando voi!

Un grazie speciale a tutti quelli che mi hanno dato un incoraggiamento, a chi l'ha messa fra le seguite e nei preferiti! Grazie mille a tutti!!!!!!!!!!!Siete stati la linfa di questa fic!







Miroku guardò Inuyasha colpire, l'ennesima volta, il tronco del grande Goshinboku, con il pugno della mano serrato; lo faceva con violenza, per provare a scaricare tutta la rabbia che sentiva percorrergli le vene.

“ Cerca di calmarti Inuyasha”

“Miroku ha ragione, signorino Inuyasha....” Disse il vecchio Myoga, che aveva seguito a sua volta il suo padroncino nel bosco. “ Arrabbiarsi in questo modo....non serve a nulla”

Inuyasha diede un ultimo e violento pugno contro il possente tronco, che stava cominciando a risentire della furia del mezzodemone, per poi voltarsi verso gli amici.

Aveva gli occhi gonfi e rossi, tanto era il nervoso che provava, le mani serrate a pugni lungo i fianchi.

“Ciò che ci ha detto Sesshomaru è terribile....ma non ci sei di aiuto se perdi il controllo in questo modo”

Cercò di spiegargli Miroku, anche se dovette mordersi la lingua da solo per pronunciare quella frase: era padre anche lui, e se avesse saputo i proprio figli in pericolo, forse avrebbe reagito nello stesso modo.

Inuyasha però era l'unico che poteva difendere veramente suo figlio, perciò era necessario che agisse con giudizio e non spinto dall'impulsività come suo solito.

“Anche se dovessi andare a caccia di tutti i demoni di questo mondo...lo farei per salvare mio figlio.”

Il monaco gli si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla.

“Non credo sarà necessario.....”

“Che vuoi dire?”

“Che a parte noi, e Sesshomaru, nessuno sa la verità su quell'aura....perfino tuo fratello non ne era certo, Inuyasha”

“Ma si è spinto fin qui per scoprirlo...esattamente come faranno altri demoni dopo di lui!”

“Questo può essere, ma non dimenticare che quel flusso di energia ormai è scomparso....non si avverte più....e nessuno può quindi collegarlo ad Atreju”

Il vecchio Myoga saltò sulla spalla di Miroku, per poter guardare Inuyasha negli occhi.

“Esatto!! Miroku dice il vero signorino Inuyasha. Che vostro fratello sia riuscito a collegare le due cose è piuttosto logico.....dopo tutto vi è un legame di sangue che unisce vostro figlio con lui....ma per un altro demone sarebbe impossibile!”

Inuyasha abbassò lo sguardo. “Lo credete davvero?”

“Si” Miroku si sedette su di una roccia. “Dovremo solo assicurarci di tenere i demoni lontani dal villaggio, per la sicurezza di tutti noi, e della gente che vi abita.”

“Per questo non c'è problema” Disse Inuyasha, afferrando l'elsa di Tessaiga. “Ho intenzione di lanciare un messaggio molto chiaro a chiunque si avvicinerà a noi......e lo farò a colpi di spada”

“E noi ti aiuteremo....non scordare che non sei l'unico ad avere qualche cosa da proteggere al villaggio”

Il giovane monaco si alzò, andando davanti al amico. “Anche io sono padre....so cosa stai provando in questo momento Inuyasha.”

Il mezzodemone annuì con il capo. “Si, è vero....ti chiedo scusa Miroku.”

Inuyasha diede le spalle ai due amici, per poi posare una mano sul grande tronco davanti a se.

“Site proprio sicuri che nessuno, oltre a Sesshomaru, possa collegare mio figlio con ciò che è successo?”

Miroku annuì. “Fidati di me.....non ti potrei mai mentire solo per rassicurarti.” Nuovamente Miroku poggiò una mano sulla spalla del mezzodemone e gliela scosse leggermente, come per fargli coraggio.

“Proteggeremo le nostre famiglie”

“Di questo puoi stare ben tranquillo Miroku” Inuyasha si voltò verso l'amico. “Per come mi sento adesso nessun demone, qualunque sia la sua forma e forza, potrebbe avvicinarsi ai nostri figli”

“Ben detto signorino Inuyasha!!” Saltellò il vecchio Myoga


“Sembra una maledizione per la vostra famiglia....lottare per la sopravvivenza subito dopo la nascita” Continuò il demone pulce, saltando sulla spalla del suo padrone. “Però ancora stento a credere a come si sia comportato vostro fratello”

Inuyasha puntò il suo sguardo verso il piccolo demone. “Conoscendolo ho creduto che fosse venuto per uccidere il piccolo....”

“Questo perchè tu ti sei accidentalmente lasciato sfuggire una parolina di troppo con lui, non è così?”

Sbraitò il mezzodemone, puntando il dito verso il suo servo.

La pulce spaventata si rannicchiò su se stessa, nascondendo il viso sotto le zampette. “Perdono Signorino Inuyasha!...Dopo quello che ha fatto a voi non avrei dovuto dirgli nulla”

“Dopo quello che ha fatto a te? Sarebbe Inuyasha?” Chiese Miroku curioso.

Inuaysha, per tutta risposta, colpì col palmo della mano destra il povero vecchio Myoga, che fu letteralmente spedito in aria.

Non si schiantò al suolo solo grazie all'ottima presa di Miroku, che lo afferrò al volo.

“Ma Iniyasha?”

Il mezzodemone diede le spalle ad entrambi, allontanandosi di qualche passo. “Nulla.....nulla d'importante Miroku”.


Il sole stava già scomparendo dietro i monti, quando Kagome decise di andare a cercare Inuyasha nel bosco.

Miroku e il vecchio Myoga erano tornati, dicendo che Inuyasha aveva bisogno di restarsene un po' per conto suo.

Ahi, aveva pensato Kagome; l'incontro con Sesshomaru lo aveva turbato troppo, di questo se ne era accorta subito, ora non doveva stare troppo da solo.

Lo trovò ai piedi di Goshinboku; se ne stava appoggiato contro il suo tronco, con la testa contro un braccio.

Non poteva vedere il suo volto, ma non le era necessario per capire lo stato d'animo del marito.

“Come mai sei qui?”

La voce del mezzodemone la riscosse, evidentemente il suo arrivo non era sfuggito al suo finissimo udito.

Kagome avanzò verso di lui, che ora si era girato a guardarla.

“Ero preoccupata per te....non tornavi...” Disse piano, quasi sussurrando.

Inuyasha aveva uno sguardo così pensieroso, per fino Kagome in quel momento fece fatica a leggervi dentro.

“Non dovevi allontanarti....non hai sentito cos'ha detto Sesshomaru!” Urlò quasi. “Il bosco può essere pieno di demoni!”

Kagome non badò al suono della sua voce, era troppo preoccupata per farlo e aveva solo voglia di sentire Inuyasha vicino a lei.

Gli si avvicinò e, con estrema dolcezza, gli passò le mani attorno alla vita, poggiando la testa contro il suo petto.

Inuyasha capì il bisogno che si celava dietro quel gesto, lo sentiva anche lui....così la strinse forte a se.

“Ti vorrei sempre al sicuro” Le disse.

“Lo so.....ma non è sempre possibile”

Kagome alzò il viso per poterlo fissare dritto negli occhi. “Non ho intenzione di nascondermi Inuyasha. Sono pronta a lottare fino alla fine per Atreju. Nessuno potrà impedirmelo.”

Inuyasha le prese il mento fra due dita. “Non ho intenzione di impedirtelo....so bene cosa provi. Ma non permetterò che ti succeda nulla Kagome.”

Le parole di Inuyasha riuscivano sempre a infonderle coraggio; era sempre stato così, fin dal loro primo incontro, ma nonostante il calore che in quel momento sentiva nel cuore, Kagome avvertiva ancora una strana sensazione, che non se ne voleva andare.

Inuyasha le stava nascondendo qualche cosa....non sapeva bene perchè, ma ne era convinta.

“Inuyasha?” Mormorò con incertezza.

“Si?” Chiese lui, continuando a tenera saldamente per i fianchi.

“Cosa c'è che non va?...Cosa ti turba così?”

Colpito......se lo doveva immaginare, era impossibile per lui nascondere qualche cosa a Kagome, lo conosceva troppo bene.

Si distaccò da lei, dandole le spalle.

“Voglio sapere perchè l'incontro con Sesshomaru ti ha turbato tanto.”

Insistette lei.

Inuyasha annuì con il capo, senza però voltarsi a guardarla, non ce la faceva.

“Mi dispiace Kagome”

La ragazza fece un passo verso di lui. “Di che cosa?....Parla ti prego...”

“E' un fatto accaduti molti anni fa.....mio padre era appena morto....e mia madre era scappata dal suo castello, ormai distrutto dalle fiamme.”

Kagome rimase in silenzio ad ascoltare.

Inuaysha alzò il volto verso il cielo e continuò il suo racconto.

“Una notte, Jaken si introdusse nella nostra casa....e mi portò via per ordine di Sesshomaru”

“Che vuoi dire?”

Finalmente Inuyasha si voltò verso di lei.

“Sesshomaru aveva ordinato al suo tirapiedi di rapirmi, per portarmi nella foresta, da lui......per uccidermi”

Il voltò di Kagome perse ogni colore, mentre una mano era scattata verso la sua bocca per soffocare un gemito misto di sorpresa e incredulità.

Inuyasha fece qualche passo in avanti, superando la ragazza, mentre continuò il suo racconto.

“Il vecchio Myoga era presente quella notte.....fu lui a raccontarmi di questa storia, quando mia madre morì.”

“Io non posso crederlo...” Kagome era sconcertata da quella rivelazione. “Sesshomaru avrà molti difetti...ma non ho mai pensato fosse un codardo. E questa è un azione da vigliacchi!” Urlò, infuriata e confusa allo stesso tempo.

“Sono d'accordo. Ma Sesshomaru ero fuori di se allora. Non solo nostro padre aveva concepito un figlio mezzodemone, ma....era morto per proteggere l'umana madre di quel bambino.”

Kagome notò che le orecchie bianche di Inuyasha si erano abbassate leggermente. “Era un disonore troppo grande per lui.....doveva riscattarlo col sangue.”

Kagome gli mise dolcemente le mani sulle spalle sussurrandogli piano... “Non sei obbligato a raccontarmi tutto se non te la senti”

Inuyasha le prese la mano destra, stringendola forte nella sua.

“No....voglio farlo Kagome....non devono esserci segreti fra noi.”

Kagome annuì, pronta ad ascoltare il mezzodemone fino in fondo.

“Stava calando la notte.....mia madre si trovava con il vecchio Myoga in una piccola capanna, che fu la nostra casa per qualche tempo.

Erano trascorsi tre giorni dalla morte di mio padre....e mia madre era ancora molto scossa...........”


Il demone pulce saltellò verso la principessa, inginocchiata accanto alla piccola culla del figlio, piacevolmente addormentato.

Il suo sguardo valeva più di mille parole: da quella terribile notte non c'era stato un attimo in cui Izaioy non si fosse domandata quale destino avrebbe potuto riservare a suo figlio, il suo piccolo Inuyasha.

Doveva trovare la forza dentro di se per crescerlo e renderlo felice, in un mondo in cui i mezzidemoni erano allontanati e disprezzati da tutti.

Lei era una semplice umana, e non avrebbe potuto, un domani, essergli d'aiuto per imparare ad usare quelle che sarebbero state le sue capacità demoniache......l'unico che avrebbe potuto farlo era suo padre....ma suo padre ormai non c'era più.

Il grande amore della sua vita, aveva sacrificato tutto per lei, e le aveva lasciato il dono più bello che una donna potesse desiderare: un figlio.....un figlio speciale....un figlio che tutti avrebbero considerato diverso, forse pericoloso....ma che per lei era, e sarebbe stato per sempre, l'essere più importante e speciale del mondo.

Sorrise, guardando il suo piccolo muovere le orecchiette bianche nel sonno.

Si...Inuyasha era la sua ragione di vita...e non le importava se non poteva più offrirgli un palazzo splendente, con una schiera di servitori......no, non erano queste le cose importanti.

Gli avrebbe insegnato ad essere fiero di stesso per quello che era, a capire le diversità del mondo, e non a giudicare il prossimo solo per l'aspetto.

Gli avrebbe raccontato di suo padre, per far si che gli volesse bene.....anche se il destino gli aveva negato di conoscerlo.

Con una mano gli accarezzò la testa, scendendo poi sulle guance rotonde.

Mia signora.....forse sarebbe meglio se andaste un po' a riposare.” Le disse Myoga, andandole vicino.

Non vi dovete preoccupare, resterò io con il signorino Inuyasha!”

La giovane e bellissima donna gli sorrise dolcemente. “Ti ringrazio Myoga....ma non me la sento di lasciarlo solo”

Ma non sarò solo.....sono una roccia io! Non lo perderò di vista nemmeno per un secondo!”

Insistette la pulce.

Grazie allora.....” Sorrise Izayoi alzandosi da terra.

Dovete riposare mia signora.....promisi al padrone di restare accanto a suo figlio....e così farò”

Come ogni volta che si parlava del suo padrone, dagli occhi del vecchio Myoga scesero due lacrimoni.

Grazie.....sarebbe stato fiero di te.....”

Oh mia signora....voi così mi fate arrossire!”

Izayoi rise leggermente, portandosi una mano al viso: era commovente il rispetto e l'affetto che quel piccolo demone sapeva dimostrare per il suo padrone.

Buona notte Myoga....mio figlio è in buone mani”



Devo fare la guardia......devo fare la guardia.....de-vo......fare la....g-guardia....”

La povera pulce continuava a saltellare da una parte all'altra, ripetendo quella tiritera, tutto per non addormentarsi....ma nonostante tutto, il sonno stava avendo la meglio sulla sua volontà.

Si lasciò cadere in un angoletto buio, poco distante dalla culla di Inuyasha, cercando di tenere gli occhi aperti.

Non.....devo......dormi-ire......”

Sentiva le palpebre pesanti....pesanti...pesanti.....chiuse gli occhi, e l'oblio si impadronì di lui.

Nel silenzio della notte, nessuno sentì il leggero scricchiolio della porta della capanna che veniva aperta, rivelando l'ombra del piccolo demone verde, che si introduceva all'interno.

Jaken si guardò in torno, attento a non essere scoperto mentre portava a termine la missione affidatagli dal suo padrone.

Non scorgendo nessuno, e non notando la presenza del vecchio Myoga, nascosto dalla culla, si avvicinò al piccolo.

E così questo sarebbe il figlio bastardo del padre del mio sommo padrone.” Disse piano, mentre osservava il viso di Inuyasha.

Come gli sarà venuto in mente di accoppiarsi con un essere umano, proprio non lo so. Così ha ferito profondamente il mio grande signore!”

Il demone verde si coprì gli occhi con un braccio, per impedire alle lacrime di scendere sul suo viso. “Oh povero il mio signore....che umiliazione!!!!”

Evidentemente lo sfogo di Jaken non fu così silenzioso, perchè il vecchio Myoga fu destato dal suo sonno.

Aprì in tempo gli occhi per vedere il demone verde togliere il piccolo dalla culla e prenderlo in braccio.

Riuscì a tapparsi la bocca per evitare di urlare, quando riconobbe in Jaken, in servo fedele di Sesshomaru.

Oh mio dio signorino Inuyasha....” Sussurrò, cercando di non farsi sentire.

Conosceva bene Sesshomaru, tanto da immaginare cosa stesse per succedere; poco prima della morte del suo signore, anche lui aveva avuto una terribile discussione con il figlio, che mai gli avrebbe perdonato l'affronto di aver concepito con un essere umano un secondogenito.....mezzodemone.

Come se non bastasse, il grande generale cane, aveva ordinato a Totosay e a lui, di occuparsi della sua eredità: lasciando Tenseiga a Sesshomaru e di nascondere Tessaiga fino al giorno in cui, Inuyasha non fosse stato abbastanza grande per reclamarla.

Sesshomaru doveva essere fuori di se.

Il vecchio Myoga tremò come una foglia a quel pensiero.....e a quello che Sesshomaru poteva avere in mente di fare.

Veloce come non mai, saltò verso il suo padroncino, nascondendosi fra le pieghe della stoffa di inezumi che ne avvolgeva il corpo, approfittando di un momento di distrazione di Jaken.

Un attimo dopo il tirapiedi di Sesshomaru corse fuori dalla capanna, dove lo attendeva uno strano demone a due teste che Jaken chiamò Ah-Un.

Vi saltò sopra e si alzarono in volo, portando via Inuyasha e uno spaventatissimo Myoga.

Sorvolarono la foresta, e superarono anche le rovine del palazzo di Izayoi, fino a quando Jaken ordinò alla strana creatura di atterrare.

Il demone verde posò Inuyasha a terra, sull'erba.

Potente Sesshomaru! Mio signore, il vostro Jaken è di ritorno!”

Il vecchio Myoga fece capolino dal suo nascondiglio, e schizzò a nascondersi fra l'erba alta, attendendo di vedere ciò che sarebbe accaduto.

Dall'alto del cielo si materializzò una lucente sfera biancha, che atterrò proprio davanti a Jaken, rivelando Sesshomaru.

Oh mio dio, è proprio lui!!” Il vecchio Myoga era terrorizzato: cosa poteva fare ora? Cosa poteva lui contro Sesshomaru?

Jaken si inchinò al suo padrone, che lentamente si stava avvicinando. “Mio signore....ho portato a termine la mia missione! Quello è vostro fratello”

Sesshomaru fulminò il demone verde con lo sguardo, al sentire quelle ultime parole: suo fratello? Quel piccolo e insignificante mezzodemone suo fratello?

Jaken capì immediatamente di aver commesso una leggerezza, perchè si gettò a terra, implorando perdone.

Vi domando perdono mio signore......quello....quel patetico mezzodemone non può essere vostro fratello!!”

Jakne!” Lo gelò Sesshomaru. “Taci......”

Il demone cane si avvicinò a Inuyasha, che aveva iniziato ad aprire gli occhi; il vecchio Myoga sentì il suo cuore gelarsi come un pezzo di ghiaccio a quella vista.

Oddio...signorino Inuyasha......”

Se uno sguardo può uccidere.....quello che Sesshomaru riservò al fratello, avrebbe potuto distruggere il mondo; mentre Inuyasha allungava le manine in avanti, emettendo dei piccoli gorgheggi.

Mio fratello...............” Anche il sibilo della sua voce fu simile a quello di un serpente. “Così sarebbe questa la testimonianza vivente della follia di mio padre?”

Inuyasha continuava a fissare il grande demone cane con i suoi occhioni ambrati.

Perchè ha voluto gettare una così grave onta su di me?....Sul nostro sangue.....”

Sesshomaru sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, ed era una sensazione così forte da far tremare i sassi e le pietre attorno a lui.

Myoga si coprì la testa con le zampette, sentendo la terra sotto di lui vibrare.

Il più grande demone maggiore, morto a causa di una stupida donna umana e di un neonato.....Solo io avevo il diritto di sconfiggervi padre.....mi avete umiliato.....avete infangato il vostro e il mio nome......non vi perdonerò mai!”

Jaken osservò il suo padrone alzare la mano destra, e vide i suoi artigli brillare sotto la luce della luna, come se fossero affilate lame lucenti.

E ora.......”

Sesshomaru era pronto a colpire e non si poteva leggere nemmeno un briciolo di pietà nei suoi glaciali occhi ambrati; spettava a lui porre fine alla follia di suo padre....e c'era un unico modo per farlo.

Muori.......”

NOOOO!!!” Il vecchio Myoga schizzò fuori dal suo nascondiglio, saltando davanti al piccolo Inyasha, nella speranza di fermare il demone cane.

Sesshomaru ritrasse la mano, infastidito da quell'interruzione.

Sonno Sesshomaru....voi non potete uccidere il signorino Inuyasha!!!! E' vostro fratello!”

Ma tu sei...?” Sesshomaru scrutò con attenzione il folle che aveva osato mettersi fra lui e quel piccolo mezzodemone, e il suo sguardo lasciava ben poco all'immaginazione. “Sei Myoga.....il servo di mio padre”

Si....sono io....sono Myoga, e non posso permettervi di fare questo!” Dove stesse trovando il coraggio per affrontare in questo modo la furia di Sesshomaru, non lo sapeva neppure lui.

Doveva......doveva per amore del suo sommo padrone.

Tu non puoi permettermelo?”

Solo al sentire il tono di voce con il quale Sesshomaru gli aveva risposto, fece sentire il vecchio Myoga, ormai più di la che di qua.

Iniziò a tremare come una foglia. “S....si.....vostro padre.....non ve lo avrebbe mai permesso....”

Cercò con tutto se stesso di tenere ferma la voce il più possibile, ma non era affatto facile, con il corpo che tremava dalla paura.

Vostro padre aveva riconosciuto il signorino Inuyasha......non voleva che vi odiaste, e questa non è un azione da voi!”

Adesso basta!” Disse Sesshomaru avanzando di un passo e facendo invece indietreggiare Myoga.

Basta......come osi tu, insignificante essere, dare ordini a me?” Dicendo questo alzò nuovamente il braccio, mostrando gli artigli.

Laverò l'onta che pesa sulla mia famiglia, con il sangue di questa inferiore creatura....e dopo.....se sarai ancora qui....mi occuperò anche di te...”

Signorino Sesshomaru....voi siete un demone grande e potente....non è onorevole prendersela con chi non può difendersi!!”

Sesshomaru ruggì dalla rabbia; come osava quel moscerino dargli del vigliacco? Con gli occhi che gli fiammeggiavano scaraventò il vecchio Myoga lontano da Inuyasha, mandandolo a sbattere contro un albero.

Aiutooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Così impari a insultare il mio signore” Rise Jaken, mentre Myoga scivolava verso terra mezzo tramortito.

Ottimo lavoro mio signore”

Sesshomaru non badò a Jaken, ma tornò a concentrarsi su Inuyasha, che si stava succhiando una manina.

E' il momento di farla finita......”

Abbassò il braccio per trafiggere la gola del neonato.

Signorino Inuyasha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”



“Quello che accadde dopo....ancora oggi non trova risposta” Disse Inuyasha, voltandosi verso Kagome, che aveva le lacrime agli occhi.

Un luce....una potente aura d'oro mi avvolse completamente, difendendomi dal colpo mortale di Sesshomaru”

Credi sia la stessa apparsa quella notte?”

Non lo so.....” Ammise il mezzodemone.

Quando il vecchio Myoga mi raccontò questa storia anni dopo, ipotizzò che fosse stato mio padre a proteggermi.....”

Tuo padre?” A Kagome sfuggì un tenero, commossa da quelle parole; sarebbe stata l'ennesima dimostrazione di quanto il padre di Inuyasha, sebbene fosse stato un grande demone maggiore, avesse amato e desiderato quel bambino, nonostante la sua natura di mezzodemone.

Non riuscì a dire nulla però, perchè Inuyasha riprese il suo racconto.

Anche per Sesshomaru fu una sorpresa.......”


Sesshomaru era immobile, con lo sguardo puntato sul suo fratellastro, che ora stava piangendo a pieni polmoni, mentre il bagliore dorato scompariva nel nulla così com'era venuto.

Anche il vecchio Myoga era senza parole.....non sapeva dare una spiegazione all'accaduto.

Padron Sesshomaru cos'è stato?.....Voi lo sapete?”

Qualunque cosa fosse, aveva fermato il suo attacco......nessuno mai era riuscito a fare tanto.

No, non poteva essere opera di quel piccolo mezzodemone.

Il vecchio Myoga saltò sul pancino di Inuyasha, per sincerarsi delle sue reali condizioni dato che non smetteva di piangere.

Trasse un profondo sospiro di sollievo, quando lo vide in perfetta salute e alzò poi il volto rotondo verso il cielo.

Padrone......”

Come?”

Il demone pulce si rivolse nuovamente a Sesshomaru.

Avete visto signorino Sesshomaru?! Anche dal cimitero dei demoni vostro padre continua a proteggere il signorino Inuyasha!! Perciò voi non potete toccarlo!!”

Sesshomaru scrutò ancora per qualche istante il neonato, prima che il suo volto fosse attraversato da un sottile sorriso......che in realtà, di sorriso ne aveva ben poco.

E tu credi veramente che sia stata opera di mio padre, vecchia pulce?”

Il vecchio Myora portò le zampette sui fianchi, rinvigorito dalla forza delle sue convinzioni e offeso dal tono del demone cane.

Certamente!! Solo lui poteva avere il potere di fermare un vostro attacco! Per quanto forte voi possiate essere non potete eguagliare ancora il suo potere”

Sesshomaru strinse gli occhi in due fessure. “Bada vecchio....stai esaurendo la mia pazienza”

Detto ciò girò le spalle al vecchio Myoga facendo un passo avanti per allontanarsi. “Se eri veramente il servo di mio padre” Aggiunse. “ Avresti dovuto conoscerlo bene...eppure io non ho avvertito la benchè minima traccia di lui, quando quella luce d'oro è apparsa......e tu?”

Disse, girando appena il capo per incontrare lo sguardo sgomento del vecchio Myoga.

Ancora una cosa......” Disse Sesshomaru. “Di a Inuyasha, che quando sarà abbastanza grande, tornerò a regolare la faccenda.”

Sesshomaru così com'era venuto, scomparve avvolto da una sfera luminosa.

Signor Sesshomaru aspettatemi!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Mentre Jaken correva disperato nella direzione presa dal su padrone, il vecchio demone pulce era rimato fermo.....impietrito dalle parole del demone cane.

Osservò Inuyasha, posandogli una delle sue piccole zampette su un braccio.

Dovrete diventare un demone molto forte signorino Inuyasha.....per sopravvivere a Sesshomaru.”


E se Sesshomaru avesse avuto ragione?.....Se tuo padre non centrasse nulla?” Chiese Kagome avvicinandosi al marito.

Rimarrà un mistero Kagome.....ma ora capisci perchè quando ho visto Sesshomaru qui oggi ho reagito così?”

Kagome annuì.

Quella notte voleva uccidermi.....e come lui tanti altri demoni hanno attentato alla mia vita quando ero piccolo”

Inuyasha diede di colpo le spalle a Kagome, sbattendo poi il pugno sulla corteccia dell'albero.

E non solo demoni.....anche esseri umani....tutto per colpa della mia natura di mezzodemone!

Non voglio che questo accada anche ad Atreju.”

Dolcemente, Kagome gli poggiò le mani sulle spalle e Inuyasha tornò a guardarla negli occhi, voltandosi verso di lei.

Mi dispiace.....non deve essere stato facile per te......”

La ragazza sorrise e gli carezzò il viso con la mano. “Per Atreju sarà diverso.....ha un padre straordinario come te....e anche io gli starò sempre accanto. Non sarà mai solo”

Inuyasha le cinse la vita con le braccia, attirandola di più verso di se.

Quello che è successo la notte in cui nostro figlio è nato, non centra nulla con ciò che ha salvato me Kagome.....ma è la dimostrazione di quanto sia speciale....”

E noi faremo in modo che non ne dubiti mai...e che mai debba soffrire per la sua natura di mezzodemone. Anzi, ne sarà fiero” Sorrise Kagome, passandogli una mano fra i capelli.

Anche Inuyasha le sorrise. “Da quando ho incontrato te....anche io ne sono fiero Kagome....e non vorrei essere diverso”

Ne io ti vorrei in altro modo....siete speciali voi due....per come siete”

Rimasero ancora a lungo sotto il dio albero, stretti l'uno all'altra in un dolce abbraccio.

Ti amo Inuyasha.......” Sussurrò Kagome contro il petto di lui.

Io di più Kagome.......”


Fine.


  
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