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Autore: VìTH    21/09/2009    1 recensioni
Pensate se esistesse un concorso dove bisogna inviare una lettera ai TH dove scrivere le propie emozioni... E se a vincerlo fosse una malinconica dark, che ormai non crede più a nulla? È la mia prima FF, spero vi piaccia..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCUSATEEEEEEEEEEEEEEE!!! Lo so, sono in ritardo mostruoso, ma non ho avuto molto tempo (fottutissimi compiti di greco) e adesso con l'inizio della scuola non sarò velocissima... mi dispiacie =( coooooooooooooomunque, torniamo a noi... Tom avrà vinto la gara e la scommessa con Claire??Finalmente si saprà qualcosa sul sul suo passato?? Lo scopriremo nella prossima puntata!!! xD Skeeeeeeeeeeeerzo!!! Buona lettura... Di nuovo la sveglia. La spensi e i mei pensieri andarono a ieri. *FLASHBACK* Tom mi aveva appena spiegato come guidare il go kart. Feci finta di pendere dalle sue labbra, mi misi il casco e aspettai che anche gli altri salissero sui go kart. Mi affiancai a Tom. -Ehi, Tom..- -Si?--Non ti avevo detto che vinco sempre alle gare di go kart!- e diedero il segnale di partenza. *FINE FLASHBACK* Mi alzai dal letto. Quando scesi incontrai Tom. Era finito categoricamente ultimo. E io prima. Ovviamente. -'giorno Tom..--'Giorno..- Scese Bill. -Tomiiiiiiii!!!!! Ho sentito che hai perso!! Tu, il grande pilota di go kart??--Eddai, Bill, non prendermi in giro!- -Poooooooovero il mio fratellone- E detto questo lo abbracciò, con tutto il dissenso di Tom, ovviamente. -Ma non vale! Non mi avevi detto che li sapevi guidare!- -Ti ho voluto fare una sorpresa- -Sai che bella sorpresa...- -Ahahah, ma dai, ogni tanto bisogna saper perdere!- E lo abbracciai. Sentii che sorrideva. In quel momento arrivarono anche Gustav e Georg. Con due notizie. -Sono arrivati dei miei parenti che non vedo da tempo- Disse Gustav -Vi dispiace se vado a trovarli? Torno per cena comunque..- -Non ti preoccupare Gusti!- Disse Bill. -Io invece dovrei andare da un mio amico, in ospedale... Ho saputo che ha fatto una brutta caduta... Volevo..- --Cielo!! Poverino... Ok, vuol dire che noi tre staremo a casa.. O magari ci facciamo un gi..- Bill non fece in tempo a finire la frase che un fragoroso tuono seguito dallo scroscire della pioggia lo interruppe. -Mi sa che resteremo in casa...- Mezz'ora dopo fuori sembrava il diluvio universale 2: il ritorno. Sul cell di Bill arrivò un messaggio. -BIIIIIIIIIIILL, C'È UN MESSAGGIO SUL TUO CELLULAREEEEE- gli urlò Tom. Bill era andato in bagno a sistemarsi i capelli. Questa fu la risposta: -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAGH!!!!- Guardai Tom scandalizzata. Eravamo stravaccati nell'enorme divano a guardare, o meglio, a fare zapping, sulla televisione. Mi guardò:-Non ti preoccupare... Avrà visto qualche ragnetto..- Ci alzammo e salimmo di sopra, fino al bagno di Bill. Quest'ultimo, appena ci sentì, si scaraventò fuori(con i capelli che non dico come'erano presi), andò addosso al fratello, quasi gli montò in braccio e, con una faccia terrorizzata disse:- C'è un MOSTRO sul MIO specchio!!! Salvami Tom!! Salvamisalvamisalvamisalvami!!!!- -Va bene va bene!! Basta che non mi strangoli, altrimenti dovrai chiamare una medium per farti salvare!- A fatica si staccò Bill di dosso, scese in salotto e tornò armato di rivista. Entrammo in bagno (Bill no, ovviamente...) e crecammo il "mostro" sullo specchio. Dopo un'accurata ricerca (il mostro misurava più o meno mezzo millimetro comprese le zampette...) Tom trovò un ragnetto. -Ma Bill, è solo un ragnetto!- Esclamò. -Toglilo. Subito. Dal. MIO. Specchio!!!- Tom prese il ragnetto e lo buttò fuori dalla finestra (mi avevano avvertito di non andare in quella casa, ma io no, ma cosa vuoi che sia.. nd ragnetto)-Grazie Tom!! Sei il mio salvatore!!- -Modestamente..- Sapevo del terrore di Bill dei ragni, ma non credevo fino a questo punto (O.o). -Mi dovrai insegnare a farmi i capelli come te Bill.. Non ho mai capito come fai- -Con molto piacere cara! A proposito, devo leggere il messaggio- Corse di sotto a prendere il cellulare. -È Gustav! Dice che è bloccato dalla pioggia e non sa quando torna. Un altro messaggio??? È Georg!! Dice che anche lui è bloccato dalla pioggia!! O mio dio, e adesso?? E se non tornano?? E se succede qualcosa? E se..- -Oh no..- sussurra Tom.-ora comicia... Bill, non ti preoccupare, sono al chiuso e al sicuro! Cosa vuoi che gli succeda?- Bill lo guardò, gli occhi nocciola trasmettevano un'immensa preoccupazione. -Forse hai ragione- Disse alla fine. -Vado a sistemarmi sto schifo che ho in testa- e tornò in bagno. -Fa sempre così- mi dice Tom -si preoccupa per niente, o troppo...Ma è per questo che gli voglio bene, no?- Sorride. Poi torniamo giù. -Uff, che noia..- faccio io -Avete giochi da tavolo?- -Siiiiii!!!! Giochiamo a scarabeo???- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Tom tornò con la scatola del gioco. Fuori la pioggia scrosciava rumorosamente e si sentivano rimbombare i tuoni. -Claire, tu hai fratelli o sorelle?- Chiese Tom. -No...- rispose lei. -Scusa la domanda- dissi -ma tuo padre? Insomma.. Non mi pare di aver visto nessuno quando siamo arrivati in aereoporto- Mentre lo dicevo Claire mi fissava. Ora aveva abbassato gli occhi. -Lui è morto- sussurrò. Oddio. O. Mio. Dio. CHE FIGURA DI MERDA!!! -Oddio..Scusa.. I-io n-non sapevo.. D-davvero, non avrei mai... Insomma.. Io...- -Non ti preoccupare. Non potevi sapere. E poi è successo tanto tempo fa...- Continuava a tenere gli ochhi bassi. Dio, come mi sentivo in colpa... O meglio, come mi sentivo stupido. Anzi, direi tutti e due. Uno stupido con i sensi di colpa. Era calato il silenzio tra noi. Georg e Gustav tornarono molto tardi. Salii in camera mia e dopo poco mi accorsi che c'era Tom dietro di me. -Come stai?- -Una merda- -Bill, non potevi sapere..- -Non importa!! Non avrei dovuto impicciarmi!! Quel tipo di ferite non si rimarginano, ci si dimentica e basta, ma quando ce se ne ricorda fa male!-- Ma Bill..- -Ma un corno! Comunque non erano affari miei, non avrei dovuto impicciarmi, non avrei dovuto chiedere io no...- Mi abbracciò. Era un buon modo per zittirmi, per consolarmi. Per darmi una spalla su cui piangere. -Mi sento tremendamente in colpa.- -Va da lei- Mi staccai da lui e andai da Claire. Bussai. -Avanti!- disse la voce dietro la porta. La trovai seduta sul letto, ancora vestita. -Mi stavo per cambiare- mi disse sorridendo. Mi sedetti accanto a lei. -Io.. Volevo dirti.. Che mi dispiace per oggi pomeriggio.- Abbassò di nuovo lo sguardo e sentii una stretta al cuore. Sorrise tristemente. -Bill.. Non ti devi preoccupare... Non potevi saperlo.- -Comunque non avrei dovuto impicciarmi--Ma è normale che ci fosse un po' di curiosità--Ma non erano affari miei--Comunque non ti preoccupare. Non è niente, davvero- Mi tocco la mano. Il mio cuore fece una capriola. E allora capii. Capii cos'era quella cosa che sentivo da 3 giorni. Una cosa che non sentivo da tempo. L'amore.
   
 
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