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Autore: Federico    21/09/2009    1 recensioni
Marines e pirati hanno una vita avventurosa, ma cosa leggeremmo se potessimo sbirciare ei loro diari di bordo? In questa fic attraverso le parole e i sentimenti di otto personaggi d'eccezione descriverò altrettanti punti focali del manga. Siete con noi in questo viaggio? Leggete e recensite, mi raccoamndo, e aftemi sapere se vi piace!
Genere: Generale, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Dal diario di Barbabianca- Incontro fra giganti

 

Nuovo Mondo

Caro diario,

alla fine il Rosso è arrivato.

Si recato per vedermi faccia a faccia, venendo qui, nel mio regno, con la sua nave, dopo aver provato a intromettersi nei miei affari tramite un messaggero.

Quella volta non mi sono neanche dato pena di leggere il messaggio, ma ho subito specificato all’attonito latore che il suo capitano sarebbe dovuto venire di persona, con qualcosa da bere, ovviamente.

Per fortuna, ha mantenuto tutti i suoi impegni.

L’unico inconveniente è stato che quel bamboccio ( perché è questo quello che Shanks è, visto che quando lui puliva il ponte a Gold Roger io combattevo fieramente per il titolo di Re dei pirati), per sincerarsi che non avessi intenzioni ostili, ha attivato il suo haki quando è salito sulla “Moby Dick”, e ne ha da vendere, di spirito.

Tutti i miei novellini sono svenuti sul colpo, e poco ci è mancato che mi spaccasse la nave in due.

Ho ordinato alla ciurma di trasferirsi momentaneamente sul vascello del Rosso, per evitare di coinvolgerli qualora la situazione fosse degenerata, quindi abbiamo preso a discutere.

Mi ha porto un’anfora piena di saké del Mare Occidentale, il suo oceano natale, e l’ho tracannata senza tanti complimenti: non era un nettare, ma almeno mi ci sono sciacquato le labbra.

Non so perché, ma in quel momento, forse anche per far capire al Rosso chi ero mettendo la mia esperienza sul piatto della bilancia, mi sentivo piuttosto nostalgico, e quindi ho cominciato a parlare dell’era di Roger, di cui restano così pochi superstiti sia fra i bucanieri che fra le fila della Marina, epoca in cui il mio interlocutore non era che un giovane e scaltro mozzo, sempre accompagnato da un buffo tipo che poi ho scoperto essersi diviso da lui in modo piuttosto brusco da molti anni ormai.

Il ragazzino era poi cresciuto diventando un imperatore, abilissimo rivale di Mihawk nell’arte della spada, che aveva però perso un braccio nel Mare Orientale.

Pareva però che non avesse rimpianti a quel proposito, perché sosteneva di averlo sacrificato per un “Nuova era”: contento lui…

Poi, indicandosi la triplice cicatrice che gli sfregiava l’occhio sinistro, Shanks ha dichiarato che, di tutte le sue innumerevoli ferite ottenute in una vita da guerriero, solo quella gli bruciava: e come ben sapevo, a infliggergliela era stato uno della mia ciurma, Marshall D. Teach, Barbanera, il traditore.

Era questo il succo del discorso: mi ha messo in guardia da Teach, che a suo dire, nascosto fra di noi, avrebbe tramato per spodestarmi, e mi ha implorato di richiamare Ace, che ormai da un anno gli sta dando la caccia intorno al mondo.

Sono scoppiato in una grossa risata.

Che ne sapeva lui? Chi era per darmi tali ordini? Ha mai forse subito il criminale più orribile che si possa compiere fra pirati, uccidere un compagno?

No, quel Barbanera la deve pagare, e così sarà. Nessuno mi impedirà nulla.

Spazientito, Shanks ha estratto la sciabola e mi ha di nuovo avvertito dell’arrivo di una nuova era.

Per mostrargli che non ero da meno e non mi curavo delle sue ciance, ho afferrato l’alabarda e ho colpito con tutte le mie forze, con la potenza del mio haki: qualunque cosa fosse successa, quel ragazzino impudente se ne sarebbe pentito amaramente.

Che bel rumore, il cozzare delle lame l’una sull’altra.

Il tempo nel frattempo si era fatto piuttosto nuvoloso, come la discussione, e in seguito i miei uomini mi hanno riferito che il nostro scontro è stato tale da dividere in due il cielo.

Non pensavo di avere ancora tanta potenza, ma resto pur sempre Barbabianca.

Alla fine ci siamo accordati per un’alleanza in caso di necessità, ma non per questo richiamerò Ace: quel ragazzo deve farsi le ossa.

Forse un giorno mi sostituirà , ma per il momento viviamo ancora nell’epoca di Edward Newgate.

  
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