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Autore: vilya    21/09/2009    1 recensioni
Aveva visto sua madre poco prima di arrivare a Londra con Nicolas e Samuel, le aveva consegnato una passaporta per arrivare direttamente nel salotto della loro nuova casa, finché non fossero andati a Hogwarts. Questa nuova fanfiction è la continuazione di Marie Wolf ed è un rifacimento del sesto libro di Harry Potter riprendendo la mia storia precedente.
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per quelli che aspettavano questo capitolo da tempo, ma con il lavoro e le faccende quotidiane non sono riuscita ad avere molto tempo per scrivere. Spero di mandare il quarto capitolo al più presto. Buona lettura. Vilya **************************************************************************************************************************************************************** “Che è successo?” disse Nicolas vedendo la mora cugina tornare con il fantasma alle costole. “Ho fatto un incontro non molto piacevole” “Parli di Margaret?” domandò Samuel preoccupato “Non solo, ho incontrato un ragazzo insolente” rispose lei “Dove, quando, dov’è!?” chiese Samuel guardandosi intorno “Credo che se ne sia andato, comunque stavo per dargli una lezione quando è arrivata Margaret!” replicò Haley guardando il fantasma. Poi continuò “tu sei sempre stata qui con noi vero? Scommetto che mamma ti ha chiesto di non farci finire nei guai…” “Ora è meglio che torniamo a casa, qui non avete altro da fare!” disse Margaret rivolta ai tre ragazzi “Anche se non rispondi alle mie domande so che è così. In ogni modo hai ragione non abbiamo altro da fare qui.” Ribadì girandosi verso l’uscita di Diagon Alley quando qualcuno la fece ricadere a terra. Davanti a lei, come in un sogno un ragazzo dai capelli corvini stava seduto in solitudine a contemplare il paesaggio cupo fuori dalla finestra. Poco dopo i suoi occhi verdi si illuminarono quando un grosso cane nero comparve in mezzo alla strada. Si alzò in fretta e furia e corse fuori dalla camera mentre i suoi capelli si scompigliavano e mostravano una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. “Accidenti ma oggi capitano tutti a me gli sbadati!” disse la ragazza scuotendo la testa. Una volta ripresa dal Flash trovò sul suo sguardo una mano tesa verso di lei, guardò chi gliela rivolgeva è incappò in due occhi luccicanti verdi circondati da rotondi occhiali di metallo. “Scusa camminavo senza guardare dove andavo così non ti ho vista!” disse il ragazzo “Almeno c’è ancora qualcuno che sappia scusarsi quando ci si scontra…” rispose soprapensiero la ragazza rialzandosi senza l’aiuto del nuovo arrivato e vedendo la sua reazione confusa continuò “È che oggi sei la seconda persona che mi viene addosso, però almeno tu hai chiesto scusa, comunque anch’io non ti avevo visto!” “Haley oggi non te ne va bene una!” intervenne scherzando Samuel “È da quando sono arrivata a Londra che mi va tutto storto” rispose lei “Non essere così catastrofica! Comunque io sono Nicolas” disse rivolto prima ad Haley poi al moro dalla strana cicatrice sulla fronte ed ai due giovani accanto a loro stringendo mani a ripetizione. “Io sono Harry” si presentò il moretto sfregiato continuando a guradare la ragazza: aveva qualcosa di famigliare. “Io Ronald, ma tutti mi chiamano Ron” disse il ragazzo dalla folta chioma rossa “Io invece sono Hermione” si presentò la ragazza castana dietro di loro “Visto che siamo in vena di presentazioni io mi chiamo Samuel” proferì stingendo anch’esso la mano ai ragazzi, con l'unica eccezione di Hermione che diventò rossa dopo il baciamano di quet’ultimo. “Io sono Haley, piacere” intervenne infine la ragazza mora “Da quello che ho capito non siete di Londra?” chiese Hermione ancora imbarazzata “Ci siamo trasferiti da poco dall’America” rispose il più saggio dei gemelli “Harry, forse è meglio entrare. Mia madre ci starà sicuramente cercando!” “Si hai ragione Ron!” “Scusa ancora! Spero di incontrarti di nuovo e sdebitarmi. Ora dobbiamo andare o ci aspetta un’ infuriata!” disse Harry sorridendo in direzione di Haley incamminandosi all’entrata del negozio Tiri Vispi Weasley. “Non c’è bisogno di sdebitarsi, comunque ci vedremo sicuramente Harry Potter” disse la ragazza bisbigliando il suo nome, mentre si girava e seguita dai due cugini percorreva il sentiero che portava all’uscita. I tre tornarono a casa scortati dal fantasma. Al loro arrivo Marie li aspettva sul divano. “Allora vi sieti divertiti a Diagon Alley?” chiese la donna senza scostarsi dalla copia della Gazzetta del Profeta che teneva in mano “Non molto in verità” disse Samuel sedendosi al fianco della zia “non potevo comprare nulla. Zia come faremo a vivere alla scuola dei maghi senza soldi?” “Prima che prenderete il treno per Hogwarts vi darò i vostri soldi” comunicò Marie “L’hai fatto apposta così non sarebbe servito a niente andare a Diagon Alley” disse Haley avvicinandosi “Vi avevo già detto che era tutto pronto e non c’era bisogno di andarci ma voi comunque ci siete andati. In ogni caso Margaret mi ha comunicato quello che stavi per fare Haley!” aggiunse Marie guardando la figlia e chiudendo il giornare per poi appoggiarlo sul tavolino davanti al divano. “Lo so che non dovrei usare il mio potere in pubblico ma quel ragazzo se lo meritava: mi è venuto addosso e poi continuava a insultarmi chiamandomi mezzosangue, che poi non so nemmeno che significhi!” “Vuol dire nati da genitori Babbani” rispose Nicolas che si mise a sedere nella poltrona disposta al fianco del camino. “Ma io non sono nata da genitori babbani” “Alcuni maghi purosangue, come i Mangiamorte, odiano i maghi nati da babbani” sostenne la madre “Ma io continuo a dire che sono figlia di due maghi giusto?” “Si ma io sono nata da genitori babbani e anche per questo si viene considerati Mezzosangue” “Ma come fa un purosangue a capire chi non ha sangue di soli maghi?” Chiese samuel incuriosito “Gli altri ragazzi che abbiamo incontrato non ci hanno trattato nel modo che racconta Haley!” “Basta andare a Diagon Alley vestiti in quel modo” rispose Marie segnando con un dito gli indumenti che portavano i ragazzi “Ad ogni buon conto non dovete usare in nessun caso i vostri poteri davanti a maghi Purosangue, sopprattutto se appartenenti alla Casa dei Serpeverde” “Serpeverde?!” chiese ancora una volta Samuel “È una casata storica di maghi presente a Hogwarts” rispose il gemello. “Hai letto il libro che ti ho portato! Bravo! Comunque chi avete incontrato dopo?” chiese Marie “Un altro ragazzo che si è scontrato con Haley e i suoi amici, erano molto alla mano e gentili” “Sembra che la sfortuna mi perseguiti, non sono entrata nel negozio per paura di avere delle visioni e alla fine né ho avute due restando fuori” proferì amareggiata la ragazza “Comunque Haley dice che era Harry Potter!” “Non so come abbia fatto a capirlo, non si vedeva nessuna cicatrice” aggiunse l’altro “Voi non l’avete vista, io si, nella visione. Comunque prima incontro un ragazzo che sa solo insultarmi e che per quanto ne so poteva essere un Mangiamorte poi il ragazzo che attira guai ovunque. Se voi questa non la chiamate sfortuna!” sbottò Haley incamminadosi al piano superiore “Dove stai andando?” chiese Marie “In camera mia, ho bisogno di riposo” Haley salì le scale senza che nessuno la seguisse. Intanto nel salotto Marie sembrava pensierosa. “Assieme a Harry c’era anche un uomo alto dai capelli scuri o un grosso cane nero?” chiese ai gemelli “No! Era insieme a due ragazzi della sua età” rispose Nicolas “Comunque erano accompagnati da qualcuno che era rimasto nel negozio!” continuò Samuel “Perché ce lo chiedi?” chiese Nicolas incuriosito dallo sguardo curioso della zia “Nulla di particolare, solo per sapere…” rispose Marie alzandosi è andando in cucina per preparare il pranzo. Al piano di sopra Haley appena entrata nella sua camera si mise sdraiata sul suo letto a ripensare alle visioni di quel giorno. Ripensò prima al dolore che provava il ragazzo biondo. Stava per provare pena per lui ma appena l’aveva insultata gli avrebbe sicuramente tirato qualcosa addosso se non fosse intervenuta Margaret. Poi sentì nuovamente sulla pelle la solitudine di Harry che era sparita appena aveva visto quel grosso cane nero. - Deve tenere tanto al quel cane, vedendolo si è quasi trasformato dalla felicità. La mia idea era quella di stare il più lontano possibile ad Harry Potter durante la permanenza a Hogwarts e invece me lo faccio amico prima di entrare nella scuola. Chissà se anche il ragazzo biondo frequenta la scuola! -. Immersa nei suoi pensieri si addormentò.
  
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