Tentennamenti
vani,
siamo
rimasti solo polvere
alla
ricerca d’un luogo oscuro
su cui posarci,
[e riposare,
finalmente.]
Lei,
così
trasparente, non sapeva
nemmeno recitare.
Faceva
quasi tenerezza, pensando
all’insano affascinante senza volto;
[ed era cosi
bello, quasi da star male.]
Decidemmo
insieme di
tormentarci a vicenda,
per non
impazzire,
per
raccogliere tutti i granelli
di ruggine tra le nostre lacrime condivise.
Abbandonammo
le energie in sua
memoria;
lo sguardo
che non condanna
ferisce;
ci
ritrovammo a piangere d’innanzi
una foto disgiunta.
La paura
ci rende deboli;
piccoli
frammenti di subdole
rimembranze,
le mie ossessioni
solo un’incoerente
puzzle astratto.