Se del capitolo precedente non ero sicura
figuratevi di questo…
Ho voluto fare un
piccolo esperimento, infatti in questo cap il pov sarà di Edward, decisamente non so come me la sono
cavata quindi vi prego di scrivermi la vostra opinione bella brutta o
ripetitiva che sia.
Nel caso non vi
dovesse piacere lo sostituirò mettendo di nuovo solo il pov
di Bella.
Aspetto le vostre recensioni…
Voglio ringraziare
emmajane ,Ed4e, bell e kikkikikki per le loro recensioni, le 18 persone che mi
hanno inserito tra i preferiti e le 22 (oddio non ci posso credere!!!) che mi
hanno messo nei seguiti. Grazie mille!!!
Pov Edward
Bella era
sconvolta, erano ormai tre giorni che si era resa conto di ciò che era
diventata. Non sapevo proprio come aiutarla, si era chiusa in se stessa, si
rifiutava di uscire dalla camera, effettivamente la mia, in qui era scappata
subito dopo essere riuscita a dire che ormai era diventata un vampiro.
Non so
perché fosse andata proprio lì, era la stanza più distante, proprio in fondo al
lungo corridoio del piano superiore, penso che fosse stato l’istinto a
portarcela seguendo l’odore che in quella casa le sembrava di conoscere di più.
Era fuggita
nello stesso momento in cui avevo allentato il mio abbraccio. Un abbraccio che
non sapevo neanche io da dove veniva, sono sempre stato molto riservato, so
solo che era da quando io e Alice avevamo trovato Bella nel bosco avevo voglia
di stringerla a me, di proteggerla, nulla avrebbe dovuto ferirla. Per questo
quando ho visto il dolore che si faceva strada nei suoi occhi, un dolore che
anche io avevo provato molti anni prima, non ho potuto fare a meno di tenerla
tra le mie braccia.
Anche gli
altri si sono stupiti del mio atteggiamento, ma non mi interessava. Bella era
al centro dei miei pensieri.
Ma ormai mi
ero deciso. Bella non aveva più permesso a nessuno di entrare nella camera,
nonostante Alice e mia madre ci avessero provato più volte, preoccupate di come
poteva stare la nostra piccola ospite, ma adesso avrebbe dovuto far entrare me,
l’avrei fatto che se l’avessi dovuta costringere, sapevo che aveva bisogno di
parlare con qualcuno e poi c’era ancora una cosa che dovevo dirle.
In realtà
avrei voluto dirle diverse cose, ma la mia educazione non me lo permetteva,
quindi mi sarei limitato al minimo indispensabile, almeno per il momento.
Intanto
avrei provato a entrare con le buone maniere, quindi andai a bussare alla
porta, ma dopo un lungo silenzio, durante il quale avevo seriamente pensato di
buttare giù la porta, Bella mi urlò che chiunque fosse non voleva vedere
nessuno e di lasciarla sola.
Bene.
Se non
voleva collaborare avrei usato metodi non proprio consoni.
La mia
famiglia era al corrente dei miei piani nel caso di un insuccesso iniziale e
proprio per questo si erano allontanati tutti da casa, in modo da non
ostacolarmi. La più reticente ad andarsene era stata proprio Alice, ma lei
sapeva che tutto sarebbe andato bene, altrimenti mi avrebbe impedito di farlo.
Perciò uscii
di casa e andai sul retro, dove davano le enormi finestre della mia camera.
Non potevo
entrare con la forza, come avevo pensato in principio, era pur sempre una
vampira neonata e, anche solo per istinto, poteva attaccarmi se non facevo
attenzione.
Quindi andai
velocemente vicino al fiume che scorreva dietro casa e presi qualche sassolino,
cercai quelli più piccoli e più leggeri in modo da non distruggere o rovinare i
vetri, altrimenti Esme mi avrebbe ucciso.
Una volta
trovato quello che mi serviva mi avvicinai a casa e cominciai a tirare i
sassolini uno alla volta.
Subito dopo
aver lanciato il primo vidi un movimento in camera, Bella si era alzata e si
era messa in posizione di difesa spaventata che qualcosa la stesse attaccando,
come avevo previsto, ma al secondo sassolino si rilassò rendendosi conto della
mancanza di pericoli e si avvicinò alla finestra.
Che era
assetata era molto evidente, gli occhi erano totalmente neri e le occhiaie
decisamente pesanti, ma aveva lo sguardo più triste che potesse esistere, ma
quando incrociò il mio allora fu come se riprendesse un barlume di vita, ma
subito se ne andò rendendola ancora più triste di prima se possibile.
<<
Posso salire? >> le chiesi sicuro che potesse sentirmi
L’unica
risposta che ricevetti fu un sospiro e un cenno negativo.
Avevo
capito. Sapeva qualcosa sui vampiri, sicuramente aveva letto qualche romanzo e
aveva paura di far del male, a me e alla mia famiglia, per questo era disposta
anche a sopportare la sete.
Quella
ragazza era unica.
Non avevo
mai visto un autocontrollo simile.
Ora però
doveva capire che non c’era nessun pericolo che succedesse qualcosa di brutto.
Quindi
saltai sul grosso albero che si trovava proprio di fronte a camera mia
arrivando alla sua stessa altezza senza nessun problema. Bella mi guardava
stupita, non riusciva a capire come fosse possibile.
<< Mi
potresti aprire la finestra per favore? >>
Rimase
ancora un attimo imbambolata e poi mi aprì continuando a guardarmi come se
fossi un fantasma.
<< Bella,
stai tranquilla, ora ti spiegherò tutto. >>