UNA VISITA INATTESA
Pioveva a dirotto. La strada era quasi deserta, eccezion fatta per qualche macchina. Sotto un lampione, il ragazzo e la gatta si riprendevano dalla corsa
- Perchè siamo venuti qui? - chiese la micia
- Non so Judy, ma mi ricordo di essere già stato qui...- rispose HC06
Era sempre così, da quando era stato creato: il fatto di essere nato sulla base del DNA di un umano, lo portava ad essere quasi identico a lui...sapeva tutto dello sfortunato ragazzo, morto qualche anno prima: come si chiamava, dove abitava...
- Ora dove andiamo? - chiese impaziente Judy
- Dai Digiprescelti - rispose serio l’altro, osservando i tagli sulle braccia, che non smettevano di sanguinare - dobbiamo avvertirli del pericolo! Il Dottor Yukitaka è un pazzo! -
- Idea buona, ma come li troviamo? - replicò la micia
- Conosco l’indirizzo di uno di loro, Ken. Era il fratello del ragazzo da cui sono stato clonato-
(AAALT: a questo punto direte "Non è assolutamente vero, Osamu non sapeva che suo fratello era un Digiprescelto perchè credeva che il digivice fosse suo". Esatto. Ma non è un mio errore, lo scoprirete più avanti!)
- Dici che ci crederà? -
- Non abbiamo scelta, o la va o la spacca...e chiamami Osamu. Basta HC06. - e, tentando di restare in piedi nonostante il dolore lancinante, si avviò.
- Non vuole smettere di piovere - constatò Davis, dando un’occhiata distratta alla finestra
- Guardate, è pomeriggio ma è scuro come se fosse notte - continuò Yolei
- Pazienza, aspetteremo che smetta, tanto non abbiamo fretta - finì T.K.
I sei Digiprescelti si trovavano tutti a casa di Ken: avrebbero voluto fare una gita a Digiworld, approfittando del fatto che i genitori di Ken sarebbero tornati solo la sera tardi, ma la corrente era saltata, e naturalmente non si poteva accendere il computer...
- Se volete, potete restare a cena: mamma e papà non avranno da ridire, e poi abbiamo appena fatto la spesa e c’è da mangiare per un reggimento! - disse Ken
- Uff, volevo mangiare qualcosa cucinato da tua mamma: è una cuoca fantastica! - piagnucolò Davis
I sei ragazzi erano stati più volte ospiti di casa Ichijouji nei quattro anni in cui si conoscevano: i genitori di Ken erano così entusiasti che il figlio avesse degli amici, che gli avrebbero fatti passare le vacanze da loro, se fosse stato necessario!
- Vorrà dire che cucinerò io - rispose Yolei
- Tu???? - chiese Davis
- Guarda che sono capace! Stai insinuando qualcosa??? -
- No, solo che sei una schiappa! -
- Ma se non mi hai mai visto ai fornelli! -
- Ehm, ok, fine primo round ^^"""""" - intervenne T.K.
Kari stava ancora guardando alla finestra, quando vide un ombra tra la pioggia che si avvicinava al palazzo
Chissà chi è il pazzo che va in giro con questa pioggia... si chiese, ma non diede troppa importanza alla faccenda. Di certo non era Tai, no, lui sarebbe venuto con la macchina, non a piedi!
- Ehm, ho un po’ di thè, ne volete? - chiese Ken, porgendo le tazze agli amici
- Ok...ehi, manca una tazzina! - esclamò Cody
- Ah, vado a prenderla - rispose l’altro
Mentre tornava armato di tazzina, qualcuno bussò insistentemente alla porta
Che mamma e papà si siano dimenticati le chiavi? suppose, mentre avvisava gli altri che andava lui ad aprire.
All’improvviso, il rumore della tazzina che si infrangeva per terra e l’urlo soffocato di Ken costrinse gli altri ragazzi ad accorrere e...si trovarono a faccia a faccia con Osamu Ichijouji, il defunto fratello di Ken.
Calò il silenzio, rotto solo dal respiro affannoso di Osamu (ma i cyborg prenderanno la polmonite? O.O N.d.A.)
- Ehm, posso spiegare - iniziò il ragazzo, notando le facce degli interlocutori - io non sono chi credete che io sia, cioè, lo sono...sì, più o meno...-
Non stava arrivando da nessuna parte, cominciava a sperare che fossero i Digiprescelti a fare una domanda per toglierlo dai pasticci
- C-c-chi sei? - chiese Davis, il primo a ritrovare la voce
Osamu restò fermo sull’ingresso: sapeva che era rischioso, che qualcuno avrebbe potuto vederlo, ma non voleva entrare
- Io sono un cyborg costruito dal Dottor Yukitaka, HC06, o meglio, Osamu, dato che sono nato da una parte del suo DNA; lei è Judy, un altro Cyborg, solo che è nata da parti digitali, non umane - spiegò
- Dunque non sei Osamu - continuò Kari
- Diciamo che lo sono e non lo sono: non sono esattamente l’Osamu morto sei anni fa, ma essendo nato appunto dal suo stesso DNA, ho i suoi ricordi, i suoi sentimenti, riconosco le persone che lui conosceva eccetera...sentite, il problema non sono io, ma il Dottor Yukitaka: minaccia di... - il cyborg abbassò la voce - di invadere il mondo con creature al suo servizio -
- Sì, ma noi cosa c’entriamo? - chiese T.K. che, come gli altri, non afferrava il problema
- Voi siete i Digiprescelti, no? - interruppe Judy, saltando sul pavimento - Quei Cyborg sono praticamente Digimon, e il laboratorio si trova a Digiworld. Solo voi potete arrivare lì e fermare quel pazzo -
- Un attimo - interruppe serio Davis - Ken, se non sbaglio tuo fratello non sapeva che tu eri un Digiprescelto, giusto? -
- È vero - si difese HC06 - infatti io l’ho scoperto solo come cyborg...beh, questa è un’altra storia -
- Ma se voi siete stati creati da Yukitaka, come facciamo a sapere che non è una trappola? - domandò Cody sospettoso
- Noi siamo prove, e abbiamo ancora dei sentimenti: non siamo completamente schiavi. Diglielo anche tu, Osamu...Osamu? Ti senti male? -
Osamu era caduto in ginocchio per terra: era più difficile del previsto, ma d’altronde se lo sarebbe dovuto aspettare tutto quel sospetto. Solo che il dolore alle braccia si faceva sempre più forte, e lui era stanco morto. Per fortuna Kari se ne accorse:
- Rimandiamo a dopo, Osamu è stanco e ferito: portiamolo dentro -
- Sei matta? Se tornano i genitori di Ken che gli diciamo?? - domandò scandalizzato Cody
- Ha ragione Kari - interruppe Ken, tornando finalmente a parlare - Se i miei arrivassero...beh, spiegherei loro la situazione: mi hanno creduto a proposito di Digiworld...-
Ken tenne per sè la speranza che i genitori non arrivassero: gli sarebbe venuto sicuramente un colpo...e in effetti anche lui faticava a riprendersi dallo shock di vedersi davanti Osamu...