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Autore: Alkaid    24/09/2009    1 recensioni
Questa storia vuole raccontare di un gruppo di amici. E' una storia che può farvi ridere, piangere, riflettere, o semplicemente divertire, perchè propone personaggi in cui vi potreste rispecchiare. Speriamo che vi appassioni e vi coinvolga! Ogni riferimento a luoghi, persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale. E quel “puramente” è puramente ironico! Fabi&Ele
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
"Ci sono delle attrattive che possono essere ammirate solo da lontano"
(Samuel Johnson)
Appena terminato il pranzo, afferrai i due cordless e mi chiusi in camera mia.
Dovevo fare due telefonate.
Abbiamo due linee, una per noi ragazzi e una per i miei genitori.
In quel momento mi servivano entrambe.
Su un telefono composi il numero di Cassiopea, sull'altro quello di Heles.
Risposero contemporaneamente, le misi in vivavoce e posai i telefoni uno di fronte all'altro sulla scrivania: era tempo di ricominciare le nostre triple conversazioni.
- Ragazze, emergenza - annunciai.
- Che succede? -, Cassiopea era allarmata.
- Raffaele - dissi solamente.
- Ti riferisci agli occhi da pesce lesso? - ironizzò Heles.
- Non c'è nulla da ridere! - protestai.
Rimanemmo un attimo in silenzio.
- La situazione è più grave di quello che sembra - proclamai.

**

- A che ora finiscono i corsi di recupero? - chiesi a Raffaele, interrompendo il nostro ripasso di matematica.
- A mezzogiorno - lui alzò i suoi grandi occhi azzurri dal problema di geometria analitica.
Rimasi un attimo incantata a fissarli, poi mi riscossi.
- Ti va se dopo andiamo a mangiare qualcosa... tutti assieme? - cavoli! Perchè avevo detto "tutti assieme"?!
- Perchè no... ora però torniamo a studiare -.

**

- In che senso "è più grave di quello che sembra"? -
- Ma non avete visto come la guarda?! - ero fuori di me.
- Sei gelosa... - asserì Cassiopea.
- Concordo - convenne Heles.
- No! Non sono gelosa! Cioè... non importa! Qua si parla di quella odiosa Narcisa! - stavo quasi urlando.

**

- Allora, vieni? - domandò Tiziano a Raffaele, ci stavamo avviando verso un bar per il pranzo.
- Non so ancora... -
- E cosa stai aspettando? Che il cielo ti illumini? - risi.
- No - arrossì lui.

**

-
Lo so... quello dà fastidio anche a me... - ringhiò Heles, che ha sempre odiato a morte il Lato Oscuro e cerca di avere il minor contatto possibile.
- Dai ragazze, non siate così drastiche... in fondo, sarà anche narcisista, vanitosa ed egocentrica, però è una brava ragazza... - ecco la bontà di Cassiopea. Di sicuro Arianna non aveva fatto nulla per meritarselo.
- Cosa?! - esclamammo in coro Heles ed io.
- Dai Artemisia... magari non ti starà simpatica, ma devi avere vedute più... -, Heles la interruppe.
- Se avere larghe vedute significa fare comunella con quella smorfiosa mi rifiuto! -

**

- Ma che sta facendo? - mi sussurrò Heles all'orecchio.
Arianna si stava specchiando nella bacheca degli avvisi e si ravvivava i capelli.
- Oca - ringhiai fra i denti.
- Pensate di essere migliori? - era Raffaele, ci voltammo sbalordite.
- Come, prego? - il tono rabbioso di Heles lo colpì in pieno viso.
- Dicevo solo che non dovreste essere così precipitose nel giudicare - eccolo che si metteva sulla difensiva.
Codardo.
- Meno male che non ho debiti... sarebbe uno strazio passare anche l'estate assieme a lei -, ringraziai mentalmente il cielo.

**

- Non ho detto questo! Su ragazze, non litighiamo... - ci implorò Cassiopea, noi concordammo con lei.
- Insomma, perchè è così drastica la situazione? -
- Ho un cattivo presentimento... - borbottai.
- Del tipo? -
- Del tipo che mi sento che si metteranno assieme presto... -

**

- Pronto? - era lui.
- Ciao Raf! Sono Artemisia, oggi allora vieni da me per matematica? - gli chiesi conferma.
- Ehm... veramente c'è stato un imprevisto... -, i miei sensi si erano allertati.
- Che genere di imprevisto? -
- Un'altra persona si è offerta di aiutarmi... - il suo tono di voce era quasi ridotto ad uno squittio, temendo la mia reazione, che, infatti, non tardò ad arrivare.
- COSA?! Io ti ho sempre aiutato, mi sembra! Mio fratello ha cancellato un impegno per le tue stupide ripetizioni! - sbraitai nella cornetta.
- Lo so... chiedo scusa... -, sarà meglio, pensai.
- Comunque, chi è questo fantomatico genio dei numeri? -, ero particolarmente scettica.
- Arianna -, rimasi di sale.
- La Svampita Narcisa? Quella?! - ero offesa, anzi indignata, anzi incazzata nera!
- Sua cugina è una professoressa di matematica... - tentò di difendersi, riattaccai.

**

- Come mai? - domandò Cassiopea, che si fidava poco del sesto senso, era una pura empirista.
- Non hai visto con che intensità la fissava lui? Ancora un po' e le perforava la schiena... -
- In effetti... e poi considera il fatto che lei, a fine agosto, ha lasciato il suo ragazzo... - ci ricordò Heles.
- Grazie, ora sì che sto meglio... -
- Scusa, espongo solo i fatti! -
- Comunque, secondo me è esagerato fare tutte queste congetture - ancora l'animo empirista di Cassiopea.
- Già, magari lei non se lo fila... - Heles tentava di darmi false speranze.
- Col cavolo! Quella aspetta solo che lui le metta una mano sotto la minigonna e poi... - sbuffai.

**

Non potevo fare a meno di guardarlo.
Mentre scriveva, i suoi meravigliosi occhi scorrevano lungo le righe, e un riccio ribelle gli ricadeva sulla fronte.
Era bello. Anzi, di più.
- ... quindi se conosco le coordinate del centro, mi basta applicare la formula con... Ehi! Mi stai ascoltando? - mi domandò all'improvviso.
Mi svegliai rapidamete dai miei sogni ad occhi aperti.
- Sì, scusa! certo che devi applicare quella formula, x meno la x del centro... -, lui mi interruppe, dicendo che la sapeva.
- Le ho studiate tutte a memoria, dalla prima all'ultima - il suo tono era disgustosamente pomposo.
Non potevo fare a meno di volergli bene.

**

-
Non scadiamo nel volgare! -, Cassiopea ci riportò sulla retta via.
- Okay, va bene, siamo razionali... Punto primo: lei non ha più un ragazzo; punto secondo: lui le sbava dietro da tre mesi; punto terzo: lei è un'allupata schifosa, che già gli faceva il filo quando era ancora fidanzata, poi ora che s'è mollata... alè! -, Heles scoppiò a ridere.
- E' una tragedia... - scossi il capo, depressa.
- Calmati Artemisia, respira, ecco brava... Punto primo: loro NON stanno insieme; punto secondo: lei NON è un'allupata eccetera; punto terzo: lui si stuferà prima che lei se ne accorga - sentenziò Cassiopea.
- Mi spiace Cassy, ma ti devo dare contro, il punto secondo non mi convince... -, ridacchiai.
Heles e Cassiopea si stavano azzuffando amichevolmente.
- Ragazze, dobbiamo restare unite. Nei momenti di difficoltà l'unione fa la forza! -
- Brava Temi - si congratulò Heles, scegliendo accuratamente le parole. Lei ed io ci conosciamo sin dai tempi remoti e beati dell'asilo e quello era il mio soprannome, perchè nessuno riusciva a pronunciare il mio nome completo.
E, ovviamente, lo detesto.
- Allora, abbiamo appena stabilito di non irritarci... -
- Dai, scherzavo! -
- Tornando all'argomento fondamentale... se si mettessero assieme dovremmo iniziare a frequentare il Lato Oscuro? - chiesi e già sentivo i brividi corrermi lungo la schiena.

**

- Cosa ci fa Miss Stordimento qui? - sibilò Tiziano, appoggiandosi con un gomito alla mia spalla. 
- Parla con Raffaele -
Eravamo seduti sulle panchine fuori dal Classico.
Tiziano, Raffaele, Cassiopea, Heles, Petronilla, Lavinia, Linda, Telemaco ed io.
Poi c'era LEI.
- Questo l'avevo capito, testona! Vorrei sapere chi le ha dato il permesso di posare le sue chiappe narcisiste sulla NOSTRA panchina... - il suo tono era sempre più scorbutico.
- Non ci arriva che stiamo sparlando di lei - ridacchiò Heles, che, quando c'era da sparlare del Lato Oscuro, era sempre in prima linea.
- Raffaele sta ridendo ad una sua battuta! Ora le ho viste tutte... vi prego, uccidetimi! - Petronilla si alzò e,con fare teatrale, finse di trafiggersi lo stomaco con una spada.
Poi cadde a terra.
Scoppiamo a ridere.
- Che schifo! Alzati! Pensa a quanto germi ci sono lì - Linda era sconvolta.
- Vuoi vedere? - Petronilla le avvicinò una mano al viso, lei sobbalzò, tentando di scansarla.

**

-
Col cappero! Piuttosto mangio una merda - sentenziò Heles.
- Okay, nemmeno io ne sono entusiasta, ma da lì a mangiar feci... -, noi ridemmo. Cassiopea era sempre così fine.
- Io non ho nessuna intenzione di fare comunella con Adelina e Guendalina Bla-bla -, rispettivamente Paola e Gaia.
- E nemmeno con Calimero! -
- Oddio! Quanto odio Rachele? Doveva nascere all'epoca delle persecuzioni cristiane, almeno la crocifiggevano e poteva fare la martire sul serio, per una volta! -
- Seriamente, non credo che se si mettessero assieme i nostri gruppi si unirebbero -, beato empirismo...
- Sarebbe un'utopia! Non stà nè in cielo nè in terra! - esclamai risoluta.
- Infatti... siamo troppo diversi... -
- Comunque, temo che se Raffaele si mettesse con Arianna, potrebbe dimentiicarsi di noi - avevo usato il plurale, ma il mio timore era che si dimenticasse di me.


**

Speriamo che anche questo capitolo vi piaccia e promettiamo che aggiorneremo presto!

Ringraziamo coloro che hanno recensito e che hanno messo la storia fra le preferite o seguite!

A presto^^

Fabi e Ele





  
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