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Autore: HarmonyAuror    24/09/2009    1 recensioni
Una terribile minaccia incombe su Hogwarts. Qualcuno trama nell'oscurità. Il suo obbiettivo? Conquistare il cuore di Harry Potter e uccidere Hermione. Riusciranno a sconfiggere il mostruoso essere che è all'origine del male? E se questo essere fosse...Ginny la Piattola Weasley? Tra professori pazzi, autori sclerati, un eroe completamente rincoglionito, ce la faranno gli unici personaggi moralmente stabili della ficcy a portare a termine la missione che Silente ha loro affidato, e sconfiggere definitivamente la Piattola? A tutto questo aggiungiamo che non siamo noi a scrivere la storia, noi ci limitiamo ad annotarci quello che i personaggi fanno!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Luna, Lovegood | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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La storia si infittisce: la Piattola rapisce Hermione? Harry che farà, la salverà o fuggirà a gambe levate? Di sicuro c'è da dire una cosa: Piattola muori!




Harry, dopo altri insulti agli zii e a Diddino ciccino, si incamminò verso la casa di fronte alla sua.
Lì trovò un'anziana signora, brutta, ricoperta di rughe, con la faccia verde, quasi pelata. Insomma...un orrore!
“Aaaaaaaa! Ginny ha messo un mostro a guardia della casa!”
Cacciato questo urlo Harry la schiantò e la fece cozzare contro l'estremità opposta della casa.
Proprio mentre si accingeva ad entrare un urlo proveniente dalla casa accanto gli fece cambiare destinazione.
“Brutto idiota rincoglionito! Hai sbagliato casa, noi siamo di qua!” Hermione urlava, affacciata ad una finestra del secondo piano. “Devi piantarla di infilare le dita nelle prese della corrente, la cosa non ti fa bene, chiaro?!”
Harry si diresse verso la porta della casa alla sua sinistra, pensando tra sé e sé. “Povera signora Figg, pace all'anima sua...” credendo che la vicina fosse stata ingoiata dal mostro che lui aveva provveduto a schiantare.( Deficente! Dehihihoho...NdHomer)
Si trovò di fronte un grosso portone in stile ottocentesco, probabilmente la casa era appartenuta a qualche personaggio di nobili origini. Era tuttavia riconoscibile lo stile di Ginny: il campanello era inguardabile ed intoccabile, generava piattole da ogni minima fessura... rimaneva solo una cosa da fare: sfondare la porta.
Harry prese la rincorsa e si lanciò contro la spessa muraglia di legno, ma questa non cedette e il nostro eroe batté la testa.
Fortunatamente il colpo rimise in moto l'unico neurone presente che gli fece ricordare di essere un mago, e così lanciando un incantesimo spalancò la porta ed entrò.
Harry si guardò intorno. I proprietari, un uomo e una donna, erano legati a delle sedie ed imbavagliati. Accanto a loro una terza persona era seduta ed imbavagliata. Era uno scempio.
La faccia era coperta da puntini rossi, i capelli avevano perso il loro colore castano ed erano diventati rosso fuoco, la faccia era notevolmente imbruttita, il naso si era allargato. Era una visione terrificante.
Non solo non sembrava Hermione, ma c'era da dubitare che quell'essere fosse mai stato una ragazza.
Harry si inginocchiò ai suoi piedi chiedendogli "Hermione, cosa ti ha fatto quel mostro di Ginny! Ti ha fatto un incantesimo per privarti della tua incredibile bellezza!?!"
L'essere mugugliò il suo dissenso.
Harry chiese ancora "Allora ti ha contagiato?! Hai preso la piattolite?!?! Che schifo!!" schizzò in piedi.
Ma l'essere mugugliò ancora il suo dissenso, roteando gli occhi ed alzandoli al cielo. Allora Harry si inginocchiò di nuovo e tolse la benda che imbavagliava quella figura.
“Ma sei deficente??? Smetti di infilare le dita nelle prese, Harry!!! Io non sono Hermione, sono Ron!!!!!”
All'udir di tali parole, il rosso venne abbandonato al suo destino, ma non prima di averlo imbavagliato nuovamente: Hermione era la sua unica priorità.
Mise a soqquadro l'intera casa, cantina compresa, ma non trovò alcuna traccia della sua Hermione né della piattola; in compenso, trovò un'incredibile sbornia, e svenne.
Nel sonno profondo in cui cadde gli apparve Silente.
“Harry...svegliati...devi portare a termine il tuo compito...”
“Professore, ma se è nel mio sogno significa che lei...è morto!”
“Oh, ma che cazzo, ma proprio me le tiri!!!” rispose il mago, toccandosi scaramanticamente.
“Professore, ma come faccio, non ho una piuma né una pergamena per svolgere un compito...”
“Sai cosa ci puoi fare con piuma e pergamena, vero Harry?! *Censored*” chiese Silente, spazientito.
(E sappiamo che se si è spazientito Silente, la cosa è grave!!! NdSimo&Fra)
“Ok, allora come faccio per il compito, visto che la piuma e la pergamena non sono tanto riutilizzabili ora...” chiese il moro.
“Harry, ascoltami bene. Smetti di infilare le dita nelle prese!!!” gli intimò Silente.
“Ok...ma poi chissà perché lo dicono tutti...” (Si, chissà perché...NdFra&Simo)
“Allora, ascoltami bene...”
"Si..."
"Il tuo compito..."
"Si..."
"E' quello..."
"Si..."
"Di tornare..."
"Si..."
"Harry, cazzo, stai zitto, sennò ci mettiamo il doppio!!!"
"Si..."
“Ad Hogwarts per venire a scuola!!!”
“Nooooooooooooooooo!!! La scuola no!!!”
"Si, la scuola sì!!! Se non mi interrompevi potevo anche risparmiarti, ma visto che volevi dire 'si' a tutto, ora vieni a scuola e dici 'si' anche a Piton!!!"
Harry si svegliò, la sua incoscienza era durata parecchie ore considerato che il Sole era già alto nel cielo. Nella stanza c'erano soltanto lui e Ron, che era diventato completamente rosso in viso ed era sempre più spazientito.
Harry, preso da un attacco di bontà (o meglio coglionaggine NdSimo) tolse nuovamente la benda dalla bocca di Ron che, nel tempo di un battito di ciglia, urlò come un pazzo:
"Quella piattola di mai sorella ha rapito Hermione e l'ha portata nella torre di astronomia!"
"Perché non mi hai avvertito prima, lurido pezzente?" Harry era alquanto infuriato.
"Avevo la benda sulla bocca!"
"Non è una giustificazione, maledetto!"
Si smaterializzò, senza però dimenticarsi di teletrasportare prima Ron nella camera da letto di Piton...(con l'aiuto di Goku, che era passato di lì sentendo il trambusto, ma non ditelo ad Harry che se no si offende! NdSimo).
Una volta giunto ad Hogwarts, Harry si appostò un attimo sotto la torre di Astronomia, urlando come un cretino (Insomma, urlando come fa di solito Harry NdFra).
"Raperonzolo! Tirami giù la treccia!!!"
Hermione si affacciò.
"Se non la smetti con la corrente ti concio come un panda da quante botte ti do!!" gli urlò in risposta.
"Dai, va bene, basta con la corrente..." rispose Harry.
In quel momento il cielo si aprì e il moro venne illuminato da una luce celestiale. Si udì una musica proveniente da una fonte sconosciuta.
"Harry, hai detto una cosa sensata!! Ci hai liberato tutti dalla maledizione!! Finalmente sono tornata normale e non sono più una piattola!" gli urlò Ginny affacciandosi al fianco di Hermione.
"Davvero?" chiese il moro, gonfiandosi il petto.
"No, ti pigliavo per il culo!!!" gli urlò lei.
Il cielo si richiuse, la luce sparì, la musica cessò e il petto di Harry si sgonfiò.
“Hermione ti salverò io da quell'essere informe!”
“Come sei coraggioso amore…” pensò Hermione, mentre l'eroe si avvicinava alla torre...e inciampò.
“Come sei coglione amore…” si corresse Herm, ormai rassegnata al suo triste destino.
Hermione era seduta sulla sua sedia e Ginny era seduta di fronte a lei. Ormai erano lì che aspettavano Harry da un'ora buona.
Il silenzio faceva da sottofondo alla scena.
"Allora...come va?" chiese Hermione ad un certo punto.
"Oh, bene grazie. Si sai...a parte quel problemino di parassiti..." (Ricordiamo che Ginny ha le piattole NdFra&Simo)
"Capisco..." rispose lei.
"Tu invece?" chiese la rossa.
"Oh, io tutto ok. A parte il fatto che dovrò passare i prossimi mesi ad aiutare quel cretino con le sue avventure folli e scavezzacollo..." rispose la bruna.
"A proposito, ma dov'è finito?? Ormai sarà passata un'ora buona!!"
"Ah, non ne ho idea...Si starà divertendo con qualche presa della corrente con sopra disegnata una zucca di Halloween!!"
Nel frattempo Harry stava pian piano risalendo il castello, ed aveva incontrato tre maghi oscuri e una strega pronti ad ucciderlo, due malvagie gemelle, un buffo folletto, un drago, un mostro tutto rugoso e Renato Zero. Tutti avevano tentato di distruggerlo, ma lui gli era abilmente sfuggito.
Anche perché in realtà aveva incontrato Dean, Seamus, Ron (Traumatizzato, chissà perché NdFra), Lavanda, Calì e Padma, Neville, Hagrid, la McGranitt e Piton.
Ma lui li aveva scambiati tutti per maghi oscuri...

(Simo, il ragazzo deve piantarla con le dita nelle prese, la cosa sta degenerando! NdFra - La cosa è degenerata quando un essere come la piattola è stato concepito...NdSimo - Si, comunque Harry deve piantarla con la corrente!! NdFra - Ok, dai, ora gli facciamo incontrare Hermione lei lo disintossica e torna normale...NdSimo - Si, ma normale significa comunque molto, molto, cretino...questa come la risolvi con un OOC?! NdFra - Può darsi dai, ci penseremo...ora torniamo alla storia prima che i lettori ci prendono a mazzate...NdSimo)

Harry raggiunse finalmente la torre di astronomia.
Delle urla atroci venivano da dentro. Lui, invece di correre a salvare Herm, si mise ad origliare (Cretino! NdFra&Simo).
"Noooooooooo!" era la voce di Hermione. "Hai caricato!!"
"Siiii! Ho vinto!!"
"Ho perso!! Sono finita!!"
E poi silenzio.
Hermione era morta.
Harry iniziò a piangere come un bambino ed iniziò a fare le bizze. Ma poi si ricordò di una cosa che gli aveva detto Silente.
“Harry, quando ormai la persona che dovevi salvare è morta, c'è solo una cosa da fare: VENDETTA!!!”
(Ehi, io non ho mai detto una cosa del genere!!NdSilente)
Allora buttò giù la porta, pronto per uccidere Ginny e realizzare il sogno di ogni uomo: uccidere la ex che ti ha passato le piattole!!!

Hermione e Ginny erano sedute al tavolo.
Hermione scozzava le carte.
"Mi dai la rivincita? Tanto prima che arriva quel creti...Harry!!"
Stavano giocando a briscola. Hermione scattò in piedi e nascose le carte.
"Ma come hai fatto ad arrivare così in fretta?!" chiese sarcasticamente la bruna.
“Hermione, sei viva! Per un secondo ho creduto che non ce l’avresti fatta!!” urlò Harry in modo teatrale.
“Se avesse voluto farmi del male a quest’ora staresti buttandoti dalla finestra, in preda al rimorso per averci messo un ora e quaranta minuti per salire fin qua…” lo ‘incoraggiò’ la bruna.
“Già, se Hermione è salva è solo perché non è mai stata in pericolo!” rincarò la dose Ginny.
“Come mai stata in pericolo?!” chiese stupefatto (Nel senso che aveva degli stupefacenti in circolo…NdFra) il moro.
“No, in verità Hermione era solo un esca, tu eri il mio vero obbiettivo!!” urlò Ginny.
Attesero un secondo, ma non successe niente.
“Ehm…” Ginny tossicchiò, imbarazzata. “Ti spiace fare un passo verso sinistra?”
Il moro ubbidì, mentre Hermione si schiacciava una mano sulla fronte.
“Ma si, Harry! Fai anche quello che ti dice, così non ci salviamo nemmeno un unghia! Anzi, guarda, già che ci sei uccidimi, così le risparmi del lavoro!!” disse sarcastica Hermione, più a sé che agli altri due.
“Ehm…ancora un po’…” aggiunse Ginny.
Harry ubbidì senza riserve.
Ginny schiacciò un pulsante e una rete cadde sulla testa di Harry.
“Ora farò il mio monologo, come fa di solito il cattivo della situazione…” disse Ginny.
Hermione si mise seduta, pronta a farsi una bella risata.
“Vedi Harry, la verità è che l’arma che Silente vuole che tu prenda, non posso proprio lasciartela prendere. Quell’arma è la stessa che serve a me per diventare immortale. Ed una volta immortale io ti imprigionerò rendendoti il mio schiavo. Ti farò fare tutto ciò che io comando e nel tempo libero sarai legato ad una poltrona, davanti a te avrai una mia immagine che ti ricorderà quanto mi ami…E finalmente ci sposeremo, faremo miliardi di figli e conquisteremo il mondo!”

“Nooooooooooooooooooooooooooooo!” urlarono in coro Harry e Hermione.
“Vedi Ginny, questo piano non può funzionare!!” disse Harry.
“E perché no??” chiese la rossa.
“Semplice. Io non sono buono nemmeno a contare fino ad undici, perché a dieci finisco le dita. Come puoi pretendere che sia io a partecipare al torneo?? Mi sembra ovvio che a partecipare sarà un’altra persona. Non ti dirò chi è nemmeno sotto tortura!! Ti basti sapere che è una persona intelligente, scaltra, abile…bella…bruna…con gli occhi del color del miele…” sospirò e guardò languidamente verso Hermione.
Ginny la guardò a sua volta.
Hermione si stava fissando un unghia, che, maledizione, le si era spezzata e che…ehi, ma perché tutti la stavano guardando?!?!

Tre minuti dopo era dentro la rete con Harry.
“Congratulazioni, Harry. Hai vinto il premio del più deficiente della stanza. Ed il fatto che qui ci sia la piattola è tutto dire!” sbraitò Hermione, borbottando poi un “Cretino…” sottovoce.
Dopo sette minuti buoni di insulti ad Harry, Hermione si ricordò improvvisamente che lei era intelligente.
Ed appena si ricordò che lei era quella intelligente automaticamente ordinò ad Harry: “Rompi la rete con la bacchetta!!”
Lui, illuminato, ubbidì. (Harry, ci manca solo che stai a cuccia, poi sei il cagnolino perfetto!! NdSimo)
Una volta fuori dalla rete Ginny, dopo aver imprecato, si avvicinò minacciosamente ad Harry, per sottrargli la bacchetta. Lui, per non fargliela prendere, se la infilò prontamente giù per i pantaloni.
“Ma che genio, Harry! Ginny non potrebbe mai pensare di prenderla lì!” gli urlò Hermione, incazzata nera.
Gli occhi di Ginny brillarono. “Questa cosa va meglio del previsto!” commentò.
Hermione, fuori di sé, ritornò in sé, ricordandosi ancora una volta che lei era quella intelligente. Si maledisse e si appuntò che da quel giorno non avrebbe più toccato alcol, in modo da non dimenticarsi che lei era quella intelligente.
Tirò fuori la bacchetta e schiantò la piattola, salvando Harry.

In quel momento si fece buio su tutta la Terra, una raffica di lampi squarciò il cielo che era ormai dello stesso colore della notte e una voce profonda, che sembrava provenire da un altro mondo, disse con gioia:
"Grazie Hermione per aver salvato il mondo dalla malora. Avrai un posto speciale nel mio Regno quando giungerà l'ora."
"Eh no, sono ancora viva io! E poi il posto lo voglio io, ecco!" rispose la piattola, chiaramente ancora viva.
La voce si fece più cupa, quasi alterata: "Mi hai deluso Hermione... addio" e sparì.
"Lurida piattola, muori!!!!" Hermione era infuriata, voleva a tutti i costi cruciare Ginny; ma era scomparsa la bacchetta.

Harry era ancora sconvolto, il suo unico neurone era tornato in letargo e aveva così perso la sua ben piccola capacità logica.
Hermione era indiavolata, la sua rabbia la stava quasi trasformando in Hermione super sayan (Questa è pazzia! NdFra - No! questa è VENDETTAAA! NdSimo - Non l'ho mai detto! NdSilente). Ginny piattoleggiava in continuazione, l'unica attività ad essa adatta.
Harry dalla disperazione infilò le dita nella presa, Hermione creò un buco sul pavimento e Ginny.... piattoleggiava, basta!

Hermione parlò decisa, con lo sguardo più cattivo che avesse mai sfoggiato: "E' ora di farla finita!" e iniziò a rincorrere la piattola, che sembrava rincorrere Herm data la dimensione della torre alquanto esigua.
Ed Harry non poteva fare altro che guardare la scena divertito...con le dita nella presa...






Un ringraziamento sentito a tutti i lettori, in modo speciale per chi ha commentato il prologo.
Un grazie speciale a Sarah_Lily e a elliepotter, il vostro supporto ci sarà di grande aiuto nella lotta controlo l'immonda Piattola.
E grazie a tutti gli altri lettori che ci seguono in questa nostra prima avventura insieme. Speriamo di non deludervi. A presto con il capitolo 2, ne vedrete delle belle!!
  
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