scusate se mi sono fatta attendere ma nn ho avuto internet per tutto questo tempo ed ecco a voi la vostra ff su Kakashi e la misteriosa Marion.
Ma Maestro Kakashi non possiamo abbassarci a mediare con lei…”disse il capo di gruppo di quei ninja , “lascia stare ci penso io” Kakashi non guardava il ninja ma guardava Marion che a sua volta rivolgeva uno sguardo minaccioso ai ninja che avevano circondato lei e il suo animale. “Ma l’okaghe…”
“Non dire un’altra parola me la vedrò io con l’hokaghe se sarà necessario” silenzio.
Il ninja guardava il maestro Kakashi perplesso poi rivolse lo sguardo verso Marion, che lo guardava con uno sguardo fulminante faceva quasi paura.
Poi in ninja sparì e con lui tutti gli altri.
Marion e Kakashi rimasero immobili e in silenzio per un secondo, si guardarono e si confrontarono, Marion aveva ancora gli occhi pieni di rabbia, e Kakashi si dovette confrontare con quegli occhi color del cielo che ora quel cielo era oscurato da una nube e quel azzurro rappresentava solo il colore del fulmine;
tanto forte era l’intensità di quello sguardo che sentì una scarica elettrica che gli scorreva nelle vene tanto da arrostirgli il cervello, quel secondo divenne per Kakashi un eternità.
“Grazie Kakashi!Sei l’unico che mi rispetta qui e forse sei l’unico che mi capisce” disse Marion sciogliendo quello sguardo ostile, in un sorriso dolce.
“Io non ti capisco affatto ! non ti conosco ancora bene; l’ho fatto solo perché non vorrei macchiarmi le mani del sangue di una ragazza così bella come te, per una questione così futile” disse Kakashi duro;
non voleva che le lasciasse credere di avere ottenuto la sua fiducia perché ne poteva approfittare… se era davvero una nemica, come pensava l’hokaghe.
“Vieni con me ti mostrerò il luogo in cui il tuo cavallo può rimanere”,
il cavallo nitrì irritato , Marion incominciò a ridere “è una femmina!” disse sempre ridendo; Kakashi la guardava dubbioso e poi con i soli occhi, mostrò il suo sorriso e gratto la mano dietro la nuca, “Ops! Volevo dire la tua cavalla”.
Marion salì in groppa a Ginger “Tu vai avanti noi ti seguiamo”; Kakashi le guardava perplesso, Marion sbuffò “Non ti preoccupare è molto veloce; è la cavalla più veloce del mondo” ribatté accarezzando il collo del suo destriero.
Kakashi,in un batter d’occhi , iniziò a correre e a sobbalzare tra i tetti del villaggio, si girò verso la strada per vedere dove fosse Marion,e con sua grande sorpresa Marion, insieme a Ginger, sfrecciava per le strade, potente ed elegante. La cavalla riusciva a tenere il suo passo (Strabiliante) pensò Kakashi .
Arrivarono in un grande pezzo di prateria recintato con al centro una capanna di legno con qualche crepa. E per la prateria c’erano alberi qua e là; davvero un bel posto.
Marion si avvicinò alla capanna e la aprì rimase per un attimo a guardare l’interno, poi si girò verso Kakashi e gli cinse il collo con le sue esili braccia e sorridendogli.
“Grazie mille, è perfetta…è vero ci vuole qualche riparazione ma in un giorno sarà pronta” “Mi fa piacere che ti piaccia…è stata abbandonata dai i suoi proprietari poiché il loro bestiame è morto sotto attacco” spiegò Kakashi ancora imbarazzato dal gesto di Marion.
“Allora Ginger ti piace?...lo so che non è la stalla che avevi a Baius, ma è sempre meglio di niente” Marion guardava il suo destriero con il suo dolce sorriso.
Il cavallo guardava la capanna e poi nitrì leggermente e alzò e abbassò la testa ripetutamente; come se dicesse di “Si” .
(Certo che gli occidentali sono strani ma anche i loro animali, ma perché i meraviglio tanto anche qui al villaggio abbiamo ninja che collaborano con gli animali(senza considerare quelli che vengono evocati) e parlano con loro come se fossero degli esseri umani).
“Senti Kakashi…” Marion riottenne la sua attenzione “…vorrei tornare all’appartamento per prendere la mia spada così taglio un po’ di legna per riparare la capanna e vorrei procurarmi anche qualche chiodo e un martello” “Certo non ti preoccupare tutto questo posso farmelo prestare da un mio conoscente falegname”
Marion gli offrì di nuovo il suo sorriso, “Tu Ginger rimani qui io torno subito”.

Arrivarono all’appartamento, Marion entrò nella sua stanza e aprì un sacco ,che conteneva alcune delle sue cose, e da esso estraniò un enorme spada.
Era stile medievale, lunga, larga e affilata; sul manico aveva due ali bianche ce circondavano un cristallo. Kakashi rimase a fissare quella spada, quella strana spada che non aveva mai visto dal vivo ma solo sui libri che accanavano ai guerrieri occidentali.
Dopo essere passati dal falegname per prendere martello e chiodi si diressero verso la futura sistemazione di Ginger.
Appena arrivati Marion si bloccò di colpo, Kakashi prima guardò Marion stupito e poi guardò verso la direzione dove guardava Marion, e capì il comportamento della ragazza.
Ginger si dimenava: sgroppava(n.a quando il cavallo alza la groppa cioè scalcia con le zampe posteriori:^^io faccio equitazione perciò lo so^^) e si impennava (n.a si alzava sulle zambe posteriori) per liberarsi dalle corde che cercavano di tenerla ferma e così di domarla.
I ninja, che prima avevano tentato di catturare Ginger ,erano tornati per compiere il loro lavoro; Marion rimase in ginocchio con la testa bassa e la spada incastrata nel terreno, a dirigine i ninja c’era Tsunade in persona che teneva le mani conserte e diceva ai suoi uomini ti tenere di più la presa.
“Tsunade! Lasciala andare!” gridò Kakashi spuntandole davanti “Prima abbiamo scampato un tragedia” disse guardando Marion che era ancora in ginocchio “Non possiamo accontentarla penserà che ha avuto la nostra fiducia e potrebbe approfittarne; dobbiamo prima accertarci che sia davvero dalla nostra parte” rispose Tsunade con un tono secco e distaccato.
“S e non sarei dalla vostra parte non avrei bisogno di conquistare la vostra fiducia per eliminarvi tutti facilmente” Marion Vi piaciuto? spero di si all prossimo episodio^^(scusate ancora per il ritardo)