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Autore: Sedge    25/09/2009    9 recensioni
Breaking Dawn dal punto di vista di Edward
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze!!Eccomi…parecchio in ritardo ma ci sono!!Spero che la descrizione dello scontro con Jake vi piaccia!!Come sempre un mega grazie a tutte!!Siete davvero troppo, troppo buone con me!!Fatemi sapere se per caso trovate qualcosa che non va in quello che leggete:incongruenze, errori…sono certa che ce ne siano quindi se me li segnalate mi fate un  favore!!Non vi tedio oltre!!Vi lascio alla lettura del capitolo!!Un altro mega grazie a tutte!!Silvia

Capitolo 29.Scontro
-Bella, sai che è una cosa che non si può decidere-, si giustificò Jacob, indietreggiando lentamente con le mani alzate.
Vai Bella, azzannalo”, pensò Emmett, sempre più divertito e agitato. Io mi tenni vicino a Renesmee che osservava la scena divertita, anche se un po’ preoccupata.
-Sei solo uno stupido, come hai potuto fare una cosa del genere?-, ringhiò Bella ormai fuori di sé, facendo un passo avanti verso Jacob.-Come hai potuto?-, ripeté ancora, mettendo in bella mostra i denti, minacciosa.-E’ mia figlia-, continuò, enfatizzando l’aggettivo “mia”.
Dannazione Bella, perché non capisci?”, pensò Jacob, ormai completamente spaventato, e quasi preso di sorpresa dalla sua reazione. Continuò ad indietreggiare ancora, fino alla porta d’ingresso, sempre più in fretta. Io non potevo fare a meno che sorridere di fronte a quella scena:Bella che metteva paura…non l’avrei mai e poi mai immaginato.
-Bella, non l’ho deciso io!-, ripeté Jacob.
Emmett si posizionò al mio fianco continuando a guardare con occhi curiosi ed eccitati la scena, incitando mentalmente Bella ad attaccarlo.
Scommetto che attacca”, pensò. Probabilmente era vero. Forse avrebbe attaccato Jacob, sfoderando tutta la sua nuova forza e liberando la rabbia che l’impriting tra Jacob e Nessie le aveva provocato o forse si sarebbe semplicemente limitata a sfogarsi un .
-Non credo attaccherà Jacob-, bisbigliai.-Lo vorrà solo spaventare…-, osservai, chiedendomi veramente se Bella potesse davvero arrivare a tanto.
-Ti scordi che è una vampira neonata, Edward…non credo che manterrà ancora il senno per molto-, osservò, sorridendomi e sghignazzando come un’idiota.
Sta peggiorando, è sempre più arrabbiata”, pensò Jasper, in risposta alle nostre futili disquisizioni sullo scontro che si stava sviluppando nel giardino di casa nostra. Forse sarei dovuto intervenire, ma era troppo piacevole riprendere la rivincita su tutto quello che avevo dovuto sopportare da Jacob. E che questa rivincita provenisse dalla mano di Bella, rendeva tutto più appagante ed eccitante…
-Togliti quel sorriso ebete dalla faccia Edward, si vede lontano un chilometro che stai gongolando di soddisfazione, sei peggio di un’adolescente…-, bisbigliò Alice, cercando di essere seria ma anche lei sembrava vagamente divertita.
Dopo giorni di ansie, paure, preoccupazioni, quello sembrava davvero un momento rilassato, quasi di gioco, che mi stava lentamente rasserenando. Ogni cosa stava andando al posto giusto;ogni cosa stava prendendo la giusta piega e io non potevo far altro che gioire felice di questo. Avrei lasciato che Bella spaventasse un po’ Jacob, solo per il gusto di vederlo terrorizzato e colpevole di fronte a lei. Se le cose si fossero messe male, sarei sicuramente intervenuto per dividere i due litiganti anche se ero certo che sarebbero intervenuti prima Leah e Seth, i quali, nascosti tra gli alberi che limitavano il giardino, guardavano l’intera scena preoccupati, pronti ad aiutare Jacob.
-Sei davvero un cretino, come hai potuto?-, urlò Bella.-E’ la mia bambina?Che stupido diritto vuoi accampare su di lei?-, chiese ancora, continuando a fissare Jacob con sguardo cattivo e accusatorio e continuando ad avanzare verso di lui con passo lento ma sicuro. Se lo stava cucinando lentamente, senza fretta, spaventandolo e facendo preoccupare per bene.
-Ma Bella, non l’ho deciso io-, replicò Jacob, cercando di scusarsi in tutti i modi, anche se Bella sembrava non dargli ascolto.
-L’ho vista una sola volta, ho potuto stare con lei per una sola volta, e tu vuoi avanzare delle richieste su di lei Jacob?-,chiese ancora, con sguardo tetro e cupo ma sempre bellissimo. Possibile che in qualsiasi modo la vedessi la trovassi estremamente sensuale e intrigante?Era una nuova immagine di Bella:forte, decisa e indipendente, capace di difendersi da sola. Non che prima non sapesse difendere le proprie scelte. Caratterialmente, intimamente, era sempre stata molto determinata e decisa nel portare a termine ciò che voleva, solo che fisicamente non era in grado di difendersi da sola. Ora anche il suo bellissimo aspetto era dalla sua parte, conferendole forza e potenza, giusto quello che prima le mancava.
-Non è tua Jacob, lei è mia-, strillò, continuando a muoversi verso di lui, che ormai aveva terminato la sua via di fuga.
-Come ti è saltato in mente di avere l’impriting con la mia bambina, come?-, chiese ancora, mostrando i denti ed arricciando il naso in segno di totale irritazione.
Ora lo attacca”, pensò Jasper, facendo un passo in avanti pronto ad intervenire per sedare la rissa. Emmett, al mio fianco, invece, si sfregava le mani, curioso di vedere la prossima mossa tra i due litiganti:non potevano essere più diversi l’uno dall’altro.
Porto la piccola dentro”, pensò Rose, sempre premurosa e attenta alla piccolina. Annuii, sorridendo a Nessie, che non sembrava avere nessuna intenzione di perdersi la scena.
-Continuerai a guardare la mamma da dentro-, le promisi, rispondendo alla sua richiesta muta di restare.”Dove sarai più protetta”, pensai.
-Non è stato intenzionale, lo sai…-, insistette a difendersi Jacob, inoltrandosi tra gli alberi.
Seth e Leah si portarono in avanti, affrontando Bella. Seth quasi non si mosse, continuò a tenere la testa china, quasi mortificato dalla situazione. Leah abbaiò contro Bella, sfidandola a viso aperto. Istintivamente ringhiai contro quel lupo che aveva osato affrontare mia moglie, ma il ringhio che usci dalle labbra di Bella fu molto più terrificante del mio, e mi ricordò ancora una volta che non aveva alcun bisogno di essere difesa.
-Leah, non ti intromettere-, disse Jacob.-E tu Bella, prova ad ascoltarmi per un secondo-, cercò di convincerla.
Non invidio il cane in questo momento…tra due donne, una peggio dell’altra…io se fossi in lui le inciterei ad azzannarsi, sai che spettacolo”, pensò Emmett facendomi sorridere. Era strana la concezione che avevo di lui…lo associavo quasi ad un cartone animato buffo, dalla quale testa uscivano nuvolette con le scenette animate dei suoi pensieri. La sua mente era davvero così:accanto a pensieri, quasi sempre osceni e improponibili,si creavano sempre delle immagini reali, vivide, che li rappresentavano alla perfezione. E ora nella sua mente era in atto una lotta tra Bella e Leah, vestite in maniera improponibile. Se avessi scovato certi pensieri su Bella, nelle menti degli altri uomini, probabilmente li avrei presi a calci…ma in questo caso si trattava di Emmett, e non potei fare a meno di sghignazzare in risposta ai suoi pensieri. A volte era piacevole avere un fratello dai pensieri così didascalici e animati;sempre che le animazioni non riguardassero Rose…
-No, non ho nessun motivo per darti retta, perchè dovrei?-, replicò Bella, continuando a spostare lo sguardo tra Jacob e Leah, che non si era mossa, ignorando la richiesta di Jake.
-Perché l’hai detto tu Bella!L’hai detto tu che le nostre vite ci appartengono, e l’impriting con la piccola ne è la prova. Faccio ancora parte della tua vita, non è ciò che volevi?-,spiegò, tentando di dare alito alle sue ragioni.
Lo sguardo di Bella sembrò stupirsi a quelle parole, quasi dubitasse della provenienza delle stesse. Probabilmente non ricordava di aver detto una simile cosa, facendo parte della sua vita da umana, ormai sfuocata per lei.
-E quindi, credi di poter stare accanto a me come genero?-, chiese, più pungente e cattiva di prima.
E’ davvero mitica”, pensò Emmett, immaginandosi Jacob, che, in quanto genero chiamava Bella mamma. Risi assieme a lui, ma presto, Esme mi ricordò che la situazione forse stava precipitando.
Basta adesso,Edward fai qualcosa”, mi ordinò appoggiandomi una mano sulla spalla per trasmettermi maggiormente la sua ansia e la sua preoccupazione.
-Tranquilla mamma, Jasper mi avvertirà se le cose precipitano-, mormorai, continuando a godermi lo spettacolo.
-No, fermala adesso Edward. Non ragiona più, non sarà felice quando scoprirà di avergli fatto del male-, osservò, con tono dolce ma rimproverevole.
Appoggiai una mano sopra la sua tentando di rassicurarla:sarei intervenuto se le cose si fossero messe male, ma non potevo negare che mi stavo pienamente godendo quel momento. Non avevo nessuna intenzione di farlo terminare in anticipo.
-Ma cosa dici, no…-,precisò Jacob con aria disgustata.-E’ solo una bambina, una neonata, come puoi pensare una cosa del genere?-.“Voglio solo proteggerla…”, pensò.
-Già, è come dici tu!E’ solo una neonata, com’è possibile che tu sia riuscito ad avere l’impriting con lei?-,urlò ancora Bella.
-Te l’ho spiegato come funziona! Non voglio altro se non la sua felicità!Non mi sembra molto diverso da quello che vuoi tu!Edward non mi avrebbe mai lasciato vivo, se non fosse stato così…-, continuò, arrampicandosi sugli specchi per convincere Bella ad non avercela con lui.
Non ti ho fatto nulla, perché speravo ci pensasse Bella…”, pensai, deliziandomi del fatto che quel momento era arrivato.
Bella non gli rispose, ma si avvicinò quatta, felina, minacciosa. A pochi metri da lui si distese squarciando il silenzio dell’attesa con un ringhio acuto.
Non potevo credere che fosse la mia Bella. Era davvero incantevole.
-Non è fantastica?-, mormorai a Emmett, che annuì dandomi una pacca sulla spalla.”Sapevo che Bella aveva delle vere potenzialità come vampira”, pensò, sospirando come se l’avesse sempre saputo.
-Fin’ora non ha mai tentato di attaccarlo. Ha continuato a minacciarlo, ma non ha mai puntato alla sua gola-, osservò mio padre, che, sebbene non lo facesse notare apertamente come me o Emmett, era realmente interessato e incuriosito dalla situazione. Gli unici davvero preoccupati sembravano essere mia madre e Jasper che continuava a monitorare lo stato d’animo di Bella, comunicandomelo mentalmente.
-Per ora avete vinto voi-, mormorò Emmett, soprafatto dalla realtà dei fatti. Bella, fino a quel momento, sembrava aver giocato con Jacob, lentamente, spaventandolo, torturandolo ma senza dare il minimo segno di volerlo realmente attaccare fisicamente.
-Dovrai starle lontano-, lo intimò Bella, con tono serio, basso, imperante, spostandosi i lunghi capelli, che le erano ricaduti in avanti, dietro la schiena.
-Non posso fare una cosa del genere-, replicò Jacob, spaventato dall’idea che gli venisse portata via quella che era l’unica sua ragione di vita.
-Dovrai farlo, dovrai provarci. A partire da subito-, gli ordinò Bella, con un tono che non ammetteva repliche.
-No, no…Non è possibile, non posso farlo. Ricordi che, anche per te, fino a tre giorni fa era impossibile separarti da me. Ora per te è tutto cambiato, mentre per me…-
Per me è tutto diverso ora. Ho il bisogno assoluto di stare con Nessie, per assicurarmi che stia bene, che non abbia bisogno di nulla…”.
-E’ sempre stato così Bella. Il nostro legame era lei-, mormorò Jacob, finalmente consapevole che l’affetto che provava per Bella non era altro che amicizia. Ero sollevato per questo, anche se ero spaventato dalle conseguenza dell’impriting tra lui e mia figlia.
-Non mi interessa. Ripeto:vattene Jacob, stai lontana da lei-, continuò a minacciarlo, senza esitazione e senza dar segno di riprendere un po’ di lucidità che le avrebbe permesso di valutare meglio la sua decisione.
-Ma dai Bella!Anche Nessie mi adora…-, disse, giocando la sua ultima carta e facendo leva sui sentimenti della piccola, che, dentro casa con Rose, le chiedeva continuamente cosa stava accadendo. Bella alzò lo sguardo impietrita a quelle parole. Respirò a fondo, cercando di riprendersi da quello che aveva appena sentito, ma inutilmente. Un silenzio inquietante invase il giardino. Solo il pensiero di Jasper turbava quella quiete prima della tempesta.“Ora lo azzanna davvero”.
-Come l’hai chiamata?Cosa hai detto?-, bisbigliò Bella, con tono di voce tra l’incredulo e l’infuriato.
Jacob indietreggiò, aumentando lo spazio tra di loro.-Beh, sai…Il suo nome è quasi impronunciabile e mi sono permesso di darle un sopranome…-, mormorò, balbettando, in cerca di una giustificazione, conscio che quell’errore aveva sancito la sua condanna.
-E il nome del Mostro di Loch Ness ti sembra un bel sopranome?-, ringhiò Bella, acquattandosi sulle ginocchia e spiccando un balzo agile verso Jacob, atterrandolo.
Non appena la vidi scoprire i denti e mirare al collo di Jake, mi affrettai ad intervenire, ma Seth si era già messo in mezzo tra di loro, cercando di allontanarli. Mi affrettai a raggiungerli, ma troppo tardi, perché Bella aveva già scaraventato lontano Seth, ormai senza nessun barlume di ragione.
La presi per le spalle, attirandola a me e facendola aderire al mio petto, sperando che quel contatto potesse farle riprendere un minimo di lucidità necessaria per farla calmare. Jasper e Emmett, furono subito al mio fianco con l’intento di aiutarmi, ma li fermai, temendo che Bella si sentisse braccata vedendo attorno a sé così tanti vampiri. Portai Bella lontano da loro, lontano dalla situazione, sperando che in qualche modo questo potesse aiutarla a ritrovare la calma e la lucidità necessaria.
-Shh, calmati Bella, calmati amore-, le sussurrai all’orecchio, cercando di trovare il modo giusto per farle riprendere la lucidità persa.
La sentii rilassare lentamente i muscoli, che fino a prima erano estremamente contratti e pronti all’attacco. Si lasciò scivolare addosso al mio petto, facendo cadere ogni arma di difesa e guardandomi con uno sguardo smarrito e pentito.
-Cosa ho fatto?-, chiese, portandosi le mani sul volto. La strinsi forte a me, abbracciandola. Aveva ragione Esme:dovevo fermarla prima, ma, da idiota qual’ero, avevo lasciato che la mia soddisfazione personale venisse appagata, senza pensare che poi Bella si sarebbe pentita e avrebbe sofferto per quello che aveva fatto.
-Non è successo niente Bella-, mi affrettai a risponderle lasciandole un bacio tra i capelli.-Niente-.
-Ma ho aggredito Jake, e credo di aver fatto del male a Seth…Povero Seth-, continuò piagnucolando sul mio petto.
-Vedrai, non sarà nulla di grave- tentai di rassicurarla, cercando tra i pensieri di mio padre o dei miei fratelli delle notizie sulle condizioni del mio amico lupo.
-Se sei più calma, andiamo a vedere come sta-, continuai, abbracciandola forte, cercando di tranquillizzarla come potevo. Non rispose, ma fece un cenno silenzioso con il capo. La presi per mano,e la ricondussi verso casa.

   
 
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