Capitolo 3:Quando la scuola diventa
imbarazzante
Il lunedì
mattina Sofia era pronta molto presto. Era eccitata. Anche Romy, trasferitasi
nella sua camera con entusiasmo, era quasi pronta. Sofia finì di sistemarsi i
capelli con una molletta e poi insieme a Romy e ai suoi inseparabili occhiali
scese nella sala della colazione. Aspettarono le altre, che arrivarono poco
dopo di loro, e tutte insieme presero posto in un bel tavolo circolare.
-Pronte
per il grande momento??-domando Sofia. Ci furono come risposta molti borbottii
eccitati che però non avevano un vero e proprio senso.
-Immagino
di sì- si rispose quindi da sola.
La scuola
inziava alle 8 e mezzo, e finiva alle una, con un’intervallo nel mezzo. Tredici
titubanti ragazze si fecero avanti nell’enorme atrio, come aspettando segnali
da chi sa chi o chi sa cosa. Poi una donna piuttosto rigida d’aspetto si
avvicinò a loro a grandi passi facendoli echeggiare con i suoi tacchi. Era una
donna molto elegante, con un bel completo che si intonava perfettamente con la
sua figura. Sembrava sulla quarantina, dritta e con gli occhi severi.
-Voi siete
del gruppo estivo?-
-Sì,
signora- fu la risposta.
-Bene,
allora seguitemi. Io sono la vostra insegnante di recitazione. Attenzione, non
sfiorate niente:dietro a me e basta-
La donna
prese a camminare con piglio diciso, e il gruppetto dietro.
L’aula
dove le portò era molto spaziosa, e sembrava quasi una sala di danza. C’erano
specchi, strumenti, sedie, un pianoforte e dei banchi.
-Questa
sarà la vostra aula di recitazione. Ora farete un breve test perché io possa
fcapire che tipo di presona siete. Quando avrò finito di correggere questi
brevi test, proverò a fare un piccolo esperimento: in base al tipo di persona,
assegnerò ad ognuna un’attore, con il quale si dovrà confrontare, dovrà parlare
delle sue esperienze, comerecita, i suoi criteri, come sceglie un film. Dovete
in pratica passare un po’ di tempo insieme tutti i giorni, intanto che proviamo
le vostre capacità espressive-
Così il
test cominciò. Dopo il test la professoressa (che scoprirono si chiamava
Perkins), spiegò al gruppo un po’ di cose, tipo il metodo di lavoro ecc. Un po’
come il primo giorno di una normalissima scuola. Alee 9 e mezzo Sofia conobbe
anche la professoressa di Regia, la signora Lehman, e alle undici il professor
Donovan, quello del corso di effetti speciali.
Circa
verso mezzogiorno tornò la signora Perkins.
-Devo dire
che ho fatto più veloce del previsto a correggere i vostri test, e ho già preso
una mia decisione. Tuttavia comunicherò domani con chi sarete in coppia, mentre
ora vi ridarò i vostri test con il mio giudizio e voi mi dovete dire se siete
d’accordo con il mio pensiero-
-E’ stato
bello, il primo giorno, no?- chiese Mailu.
Romy, Chan
e Sofia annuirono energicamente.
-Sono
eccitata dall’idea di poter finalmente conoscere un’attore. Ci pensate?-
continuò Mailu, alzando il tono della voce.
-Già-
A cena
scommisero per scherzo sui possibili attori che sarebbero capitati a ciascuna
di loro, mentre mangiavano un’ottimo pranzo a base di una pizza curiosamente
buona, molto curiosamente buona, dal che Sofia dedusse che ci doveva essere un
cuoco italiano o comunque sufficientemente intelligente da poter preparare una
pizza all’italiana pur essendo in america.
Una ad una
le ragazze si videro assegnare un’attore da strapazzare di domande. Alla fine
della mattina dovevano passare dalla presidenza a conoscere il suo “partner”.
Sofia era l’ultima e anche la più agitata di tutte. E, appena entrò, la sua
agitazione si fece realtà: doveva fare coppia con Garrett Hedlund. Merda. Dopo
la figura che aveva fatto all’aeroporto, non voleva avere a che fare con lui
per un pezzo, e adesso se lo ritrovava davanti!diventò rossa, come se avesse
appena preso fuoco.
-E io
dovrei stare con lui?-
-E io devo
stare con questa tappettina?-
-No!-
-NO!-
-Non fa
per me-
-Non lo
reggo-
-E’ una
ragazza insopportabile-
-Mi odia-
-Anche
lei-
-Non ci
posso stare-
-Non ce la
faccio-
-Non è
adatto, mi troverò malissimo…l’ha detto, che mi odia!-
-e lei
pure-
-Sono
contenta, perché sei insopportabile-
-Te di
più, sei solo una sanguisuga-
-Sanguisuga
a chi. Sta’ zitto e pensa per te!!!-
-senti chi
parla…-
-BASTAAA!-
l’urlo della preside sovrastò le loro voci che si stavano facendo sempre più
alte.-voi non volete stare insieme no??allora vi costringerò io. Con il bene o con il male, voi due vi
sopporterete, e alla fine diventerete amici…-
-Ma
signora preside, è…-
-tutto è
possibile!_
-Ma noi…-
-Niente
ma, o così, o così-
-Cavolo-
con
quest’ultima parola ripetuta più e più volte, Sofia uscì dalla presidenza,
pensando che questa vacanza si stava per trasformare in un inferno…
************************************************************************************
Rngrazio
molto chi ha messo questa storia tra i preferiti, e Darksakura e Afaneia per le
recensioni al capitolo precendente!!!ciao a tutti
************************************************************************************