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Autore: Diana Abigail    26/09/2009    2 recensioni
Erika e Leon si conoscono da quando avevano cinque anni. Lui è nato in Germania, posto che va a visitare durante le vacanze, mentre lei è italiana da sempre. Tra loro nasce un forte legame, diventano migliori amici, indispensabili l'uno per l'altra. Un giorno, però, Leon annuncia ad Erika che dovrà partire per la Germania durante le vacanze natalizie...
Questo è tutto, leggete per scoprire come finirà =)
Erika
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non faceva proprio freddo, ma quella mattina aveva smesso di piovere dopo quattro giorni consecutivi.
Mi diressi verso il campo in cui si allenava Leon, con l'mp3 alle orecchie ascoltavo “Angels”, una delle canzoni che piaceva ad entrambi e che ci ascoltavamo quando uno dei due era triste. Di solito lo ero io.
Entrai nel campetto e mi sedetti sugli spalti, mancavano si e no venti minuti alla fine dell'allenamento.
Leon era il portiere, il numero 1, anche in quello. Ogni giorno mi chiedevo come facesse, io ero un disastro anche ad accudire il mio coniglio nano. Quando glielo chiedevo puntualmente rideva e mi diceva che non aveva una risposta a quella domanda, lui era semplicemente così. E cavoli, lo era da sempre.
Mi salutò dalla porta e io ricambiai con un gesto timido. No, in realtà avevo freddo ed ero rannicchiata, ma in entrambi i casi a lui bastò il mio gesto.
Fecero un paio di rigori e ne mancò qualcuno, parandone, però, più della metà, perciò io ero fiera di lui per quel giorno. Uscii dallo “stadio” e aspettai che si facesse la doccia, quindi passò più di un quarto d'ora che passai fuori al freddo.
Quando uscì mi sorrise e io ricambiai, nonostante il risentimento per le ossa congelate.

Pensavo non uscissi più. Sono quasi le sei” gli dissi, avvicinandomi.
Scusami... Ma sai, sempre per la storia della doccia e dei ragazzi, mica sono sempre l'ultimo per una scusa qualsiasi” mi disse, poggiando la sacca a terra e circondandomi in un abbraccio.
Smettila di fare queste battute o inizierò a pensare che sei davvero gay” gli dissi, accoccolandomi contro di lui. Lì faceva molto meno freddo.
E anche se fosse? Pensavo fossi mentalmente aperta” mi disse, senza lasciarmi andare.
Io...Si, beh, però... Cioè, no tu non devi...” balbettai imbarazzata.
Non volevo fosse gay. Tutti, anche Brad Pitt, ma lui no.
Lui rise, prendendomi in giro.

Ma dai, è troppo bello l'universo femminile...” mi disse, lasciandomi andare.
Nooo, torna qui, che stavo bene lì” gli dissi, prendendogli un braccio e facendolo ridere.
Se non avessi la sacca ti prenderei anche in braccio, ma, ahimè, ti è andata male questa volta” mi disse, prendendo la sacca e iniziando a camminare verso casa sua.
Aspetta, stai andando a casa? Non andiamo da qualche parte?” gli chiesi, senza muovermi.
Lui si fermò e si voltò.

Ma se stai congelando... Comunque come vuoi tu, se vuoi andare in giro posiamo solo la borsa” mi disse, dandomela sempre vinta.
Camminai verso di lui, senza riuscire a tenere il suo passo da gigante.

D'accordo. Vabbe' se mi fai la cioccolata calda e mi dai una coperta rimaniamo a casa tua” gli dissi; lui rallentò il passo.
Vedi? Sei viziata” mi disse, scuotendo la testa. Io sbuffai.
Va bene, posso farmela io se proprio vuoi...” gli dissi e lui mi arruffò i capelli.
Casa di Leon non era tanto distante, almeno non mi sarei congelata del tutto.
Lui aveva la giacca pesante, era un autunno piuttosto freddo, ma io ancora ero convinta di essere a settembre, mica al ventidue ottobre.
Aprì la porta e un'ondata di calore ci travolse, facendomi tremare.
Qualsiasi fosse la casa di Leon la sentivo anche un po' mia, forse perché mi era tutto così vicino e familiare.

Poso questa e ti porto la coperta” mi disse, sparendo su per le scale.
Io mi tolsi la giacca a vento e mi incollai ad uno dei termosifoni verticali del salotto, veramente molto comodi se ti devi riscaldare tutto il corpo.
Leon scese con una coperta di plaid e una sua felpa.

Mettiti la mia felpa e togliti la tua. Davvero pensavi potesse tenerti caldo quello straccetto lì?” mi chiese, poggiando la coperta sul divano e porgendomi la felpa.
Ehy, non è uno straccetto” gli dissi, seccata, mentre mi levavo la mia felpa.
La sua era più calda e più morbida, oltre ad essere enorme.
Lo raggiunsi in cucina, doveva aveva messo il latte a bollire e preparava le tazze. Lo guardai all'opera per esaudire i miei desideri: era sempre stato così.

Dimmi che vizi soltanto me” gli dissi, appoggiandomi al frigo e guardandolo. Lui mi sorrise e aggiunse lo zucchero nella sua tazza.
Ovvio, sei l'unica bambina che conosco” mi disse, sogghignando e io misi il muso.
Beh, meglio che niente” commentai, incrociando le braccia al petto.
Lui rise e si avvicinò a me, appoggiandosi anche lui al frigo, ma rivolto verso di me. Appoggiò la testa, inclinandola verso sinistra e mi accarezzò una guancia.
Rimasi a fissarlo, senza sorridere, dispiaciuta della consapevolezza che viveva in me nei confronti della mia cotta sovraumana.
Abbassai lo sguardo e sospirai, forse aveva capito.

Perché aggiungi sempre lo zucchero alla cioccolata? È già dolce di per se” gli chiesi, cambiando umore, per non rovinarci il pomeriggio.
Lui alzò le spalle e incrociò le braccia al petto.

L'ho sempre fatto, lo sai, no? Comunque voglio sapere che succede, perché sei triste?” mi chiese, guardandomi seriamente.
No, forse non aveva capito.

No, non sono triste” affermai, guardandolo negli occhi, doveva averne la certezza.
Lui mi abbracciò e mi sentii morire. Non gli avevo mai nascosto niente. A parte il primo ciclo, che poi scoprì un paio di anni dopo prendendomi in giro per giorni.

Certo e io sono il Re della Cina” mi disse, dandomi un bacio sulla testa.
La Cina non ha un Re, Leon. Al massimo un imperatore” gli dissi, cingendogli la vita.
Scusa e cosa sarebbe un imperatore? Comunque non cambiare discorso” mi disse, alzandomi la testa, per guardarlo.
Va tutto bene...” commentai, abbassando di nuovo lo sguardo.
Decise che forse era davvero meglio lasciar perdere.
Il latte iniziò a bollire e lui si allontanò da me, per metterlo nelle tazze.

Scusami, ma sei sicuro che questa cioccolata si fa come dici tu? Io faccio il the così, ma quello che compro alla crai” gli dissi, prendendo la scatola e leggendo tante parole sconosciute ed impronunciabili.
Si, di solito anche lì si fa girando il contenuto della bustina, però questa è diversa. Senti, non chiedermi, l'ha comprata mamma e quando l'ha fatta lei era venuta bene” mi disse, svuotando le bustine nelle tazze riempite di latte.
Mi diede la mia tazza e per poco non mi bruciai, così prese un vassoio e le portò in salotto, davanti al divano e alla tv al plasma.
Mi sedetti sul divano e mi disse di togliermi le scarpe e lui fece lo stesso, poi prese la coperta e io mi ci accoccolai dentro, tutto quel caldo mi piaceva.

Io te lo dico prima, a dicembre mi trasferisco qui. Va bene anche il divano di pelle, tranquillo” gli dissi, prendendo la mia tazza. Sembrava davvero cioccolata calda, solo poco densa.
Girala con il cucchiaino. Comunque d'accordo, puoi prenderti anche il mio letto, tanto io non ci sarò” mi disse, dandomi il cucchiaino.
Io rimasi immobile a fissarlo.

E dove sarai?” gli chiesi, ingenuamente.
Lui, lievemente imbarazzato, accese la tv prendendo tempo, poi sbuffò e si decise.

In Germania. Lo hanno deciso i miei, così, perché dicono che siccome ci sono le vacanze di Natale sarebbe bello che passassi un mese intero con i miei nonni. E visto che i miei primi cinque Natali tedeschi non li ricordo, mi vogliono spedire là” mi spiegò, mentre girava la sua cioccolata.
Vai via un mese? Non ti bastano le vacanze estive per abbandonarmi?” gli chiesi, iniziando a girare il liquido.
Lui si voltò a guardarmi e scoppiò a ridere.

Ma se sono stato via solo due settimane” mi disse, poggiando il cucchiaino sul vassoio.
Ma che centra! Le due tue e le due mie fanno un mese di lontananza. E poi quando hai una tipa mi abbandoni sempre” gli dissi, abbassando la voce pian piano e soffiando nella mia tazza.
Ma se tu vai in vacanza non è colpa mia. E poi non è vero che ti abbandono, ma di certo ho meno tempo da dedicarti” mi disse, semplicemente.
Già. Il punto era che non volevo che avesse meno tempo per me.

Quindi perché tu possa passare del tempo con me, devo farti una dichiarazione d'amore?” gli chiesi, sarcastica.
Ma no, me l'hai già fatta oggi al telefono, tranquilla” mi disse, scoppiando a ridere.
Ti ho detto che sei arrapante, non che ti amo alla follia. Ma se ti basta, beh, meglio per me” gli dissi, ridendo anche io.
Succedeva sempre così, non avremmo mai preso sul serio le frasi maliziose. Anche se avevano un fondo di verità.

Certo che mi basta. Sono un maschio, noi pensiamo sempre al sesso, no?” mi disse, assaggiando la cioccolata e imprecando perché si era bruciato.
Oh, giusto. Ma tu non hai niente in comune con gli altri ragazzi. Il tuo QI è troppo alto per metterti al loro livello, perciò non puoi nasconderti dietro a questi stereotipi” gli dissi, scuotendo la testa.
No, cavoli, una bella ragazza l'apprezzo anche io, cosa credi. Forse non in tua compagnia, anche perché non mi sembra il caso, però i miei ormoni funzionano benissimo come quelli degli altri” mi disse, serio, guardandomi.
Io lo fissai sorpresa, poi scoppiai a ridere.

Sarà meglio! Non avevo dubbi che funzionassi correttamente, anche perché non era quello che intendevo. Aspetta. Ma tu lo hai già fatto?” gli chiesi, sgranando gli occhi.
Lui si voltò a guardarmi spaventato.

Perché me lo chiedi così?” mi chiese, senza cambiare espressione.
Perché non me lo hai detto! Ma uffa, io ti dico sempre tutto” gli dissi, bevendo la cioccolata.
Non è affatto vero. Ad esempio prima non mi hai detto che cavolo ti prendeva. E comunque si, l'ho fatto, un po' di tempo fa se devo essere del tutto sincero” mi rispose, tornando a bere la sua bevanda.

Ma salve! Ed eccoci qui con il capitolo secondo (Matteo) no xDDD non è la bibbia...Lungi da me! xDDD
Oh grazie tante a 
cino nero per aver messo la fanfiction tra le seguite, mentre ora rispondo ai commenti:

ELiVANOV_91: Grazie *_______* spero che sia abbastanza presto, in ogni caso mi fa piacere che tu l'abbia trovata scorrevole =) sappi che i prossimi 2-3 capitoli sono già pronti, quindi non avrò problemi ad aggiornare =)  al prossimo cap se vorrai lasciarmi un altro commentino! ^^

EmoAlex: Amore *-* tu hai in anteprima anche io resto della storia, quindi devi dirmi assolutamente che cosa ne pensi!!! Sai che ci tengo ù.ù e spero tu non fraintenda le parole dei miei piggi (personaggi) 


Grazie a tutti quelli che la leggeranno, me lo lasciate un commentino? Anche solo un consiglio! ;)
Erika <3
   
 
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