Una
cosa, prima di
incominciare: SCUSATE!!! Ho fatto un ritardo da oscar... sigh sigh...
*me si
lascia picchiare dalle lettrici incaxxate nere* Bene, ci vediamo sotto
(se sono
ancora intera...-_-)
Cap.
7
Fuoco
e oscurità
«Oh
no» sospiro.
«Una
settimana» borbotta Drisane irritata.
«Una
settimana» sospira Albus, guardandomi negli occhi. Ha uno
strano sguardo...
felicità? Chissà cos’è
successo ieri... glielo devo ancora chiedere,
approposito!
«Una
settimana?» chiede James con voce roca.
«Una
settimana» ripete Lily annuendo con il capo.
«Una
settimana...» mi lagno. Devo ammettere che vista da fuori
questa “discussione”
potrebbe sembrare un po’ strana... insomma, abbiamo detto
solo due parole negli
ultimi dieci minuti!
«Una...
settìmna!» trilla Lothìriel con un
sorriso che va da orecchio ad orecchio. Devo
dire che, questa mattina, la prima volta che ho sentito
l’elfo parlare ho
rischiato uno svenimento. Insomma... ha una voce perfetta! È
ancora la voce di
una bambina, ma è una voce diversa dalle solite. Sembra...
non so, posso
sembrare ripetitiva, ma sembra un scampanellio di mille campanellini
dorati.
«Una
settimana, per la barba di Merlino!» sbotta Hugo storcendo il
naso e lanciando
un’occhiataccia alla bambina. Lydia lo guarda male e stringe
Lothìriel in un
abbraccio protettivo. Incredibile come in dodici ore la piccola Lydia
abbia
socializzato con una persona (pardon, elfo) che fin ora ha detto
quattro
parole: ciao, miseriaccia, una e settìmna.
«Barba
Merlino!» cinguetta Lothìriel sorridendo radiosa a
tutti. Sembra che si diverta
a ripetere tutto quello che diciamo... Beh, adesso siamo arrivati a sei
parole!
Forse per la fine della giornata arriviamo a venti... Vedrò
di tenere il conto.
«Perderemo
la scuola...» sussurro. Otto paia di occhi si puntano su di
me.
«Scusa?»
chiede Albus con uno strano tic all’occhio destro che lo fa
sembrare un...
cretino? Mah, forse lo è già normalmente...
«Ok,
Rosie, vediamo di ragionare insieme. Allora, dobbiamo restare una
settimana con
una persona -oh, scusa, elfo- che non sa neanche dire due parole
sensate se non
ripetendole da quello che stiamo dicendo noi e tu, la prima cosa che
dici, è
che perderemo la scuola?!» esclama Drisane irritata.
«Ehi,
piano con le parole! Loti è nostra sorella!»
sbotta Lor... Lysa... beh, uno dei
due gemelli, guardando Drisane con un’espressione indignata
talmente
convincente che non capisco se scherza o fa sul serio. Drisane lo
fulmina con i
suoi piccoli occhi blu.
«Loti?»
chiede Lily con un sorrisino. Il gemello annuisce.
«Beh,
Lothìriel è troppo lungo, no? Bisognava trovargli
un diminutivo...»
«Rinie!»
trilla Lothìriel guardando il ragazzo con il sorriso che non
abbandona da
quando si è svegliata.
«Ecco
Lorcan. Chiamala Rinie se il suo nome non ti piace» esclama
Lydia sorridendo
amorevolmente alla sorellastra.
«Rinie...»
borbotto, e di nuovo i loro sguardi si puntano su di me. Mi ricorda
qualcosa...
in fondo, mamma una volta mi ha spiegato qualcosa sulla lingua degli
elfi...
«Incoronata».
Mi
volto: è Luna. Sposta attenta lo sguardo azzurro cielo sui
volti di ognuno dei
presenti e, quando arriva a Lothìriel, sorride amorevolmente.
«Nella
sua lingua significa “incoronata”».
«Oh»
borbotto, ancora pensierosa.
«Era
una principessa?» trilla Lily facendo scattare la testa verso
Lothìriel così
velocemente da farla schioccare pericolosamente. Luna annuisce con un
sorriso.
Anche
Lily, come Lydia, sembra aver coltivato questa predilezione per Rinie. Drisane, invece, da quando ha
scoperto di avere una sorellastra, è diventata molto
più scorbutica e risponde
male a tutti quanti.
Proprio
Drisane ora si alza dal suo posto, fissa per un momento la sorellina e
si volta
verso sua madre.
«Io
me ne ritorno a scuola» poi prende la via delle scale e se ne
sale di sopra
senza un’altra parola.
La
guardo per un attimo scomparire oltre la prima rampa di scale, quindi
volto lo
sguardo verso Luna. Questa arriccia il naso.
«Mamma...
cos’è successo ieri con Drisane?» chiede
uno dei gemelli (credo sia Lysander)
guardando a sua volta Luna.
«Niente
Lorcan» miseriaccia, non ne azzecco una «un piccolo
malinteso... diciamo che
non vuole Lothìriel come sorella».
Sento
Lydia sbuffare qualcosa come “Stronza” e Lorcan
guardarla male. Lysander,
invece, guarda in direzione di Lothìriel e le sorride.
«Ma...
insomma, come fa a non volerle bene? È
così...» Lily si blocca, indecisa su che
parola usare.
«Dolce?»
chiede uno dei gemelli.
«Carina?»
gli fa eco l’altro.
«Ingenua»
borbotta Lydia.
«Uhm...
Piccola» ribatte Lily.
«Non
ce la faremo mai, in una settimana» borbotta Albus guardando
Luna. Questa si
stringe nelle spalle.
«Noi
lavoriamo, ragazzi, non possiamo certo prenderci una settimana di ferie
solo
per badare a Lothìriel».
«Ma
anche noi andiamo a scuola!» esclamo, indignata.
«Ma
è come quando si è incinta, no? Ti prendi un
periodo di ferie perché devi
badare a tua figlia!» mi segue Albus annuendo. Ma Luna scuote
il capo.
«Questi
permessi li prendi quando tua figlia è registrata nei
registri magici. Rinie
non lo è. È un elfo, giusto? Non è
nata qui».
«Allora
la registreranno come straniera, no? E poi gli spieghi quello che
è successo, e
poi...» ma Lydia si interrompe quando sua madre scuote il
capo ancora.
«Non
sanno di lei, vero?» chiedo allora, lanciando
l’ennesima occhiata alla piccola.
Luna sospira.
«Diteglielo!»
esplodono Lorcan e Lysander ad una voce.
«Perché?»
chiedo io.
«Bisogna
essere autorizzati per usare una Gira Tempo. Diciamo che noi... abbiamo
dimenticato questa piccola regola» borbotta Luna.
Lydia
sbuffa contrariata.
Hugo
inarca un sopracciglio.
«Mamma
che si dimentica di una regola? Dovevi essere proprio disperata,
Luna» eccolo,
il suo solito tatto da caprone. In questo James, mio padre e Hugo si
assomigliano come due gocce d’acqua.
Fulmino
il mio fratellino con lo sguardo. Lui alza le mani in segno di difesa,
e mima
con le labbra un «Che c’è?»
che non bado.
«Già...»
sospira Luna, poi se ne va via, lasciandoci con mille domande.
«Mi
sa che ci tocca restare a casa...» sospira James dopo un
attimo di silenzio,
lanciando uno sguardo verso il punto in cui è sparita Luna.
Lorcan e Lysander
sospirano all’unisono.
«Tanto...»
incomincia uno.
«...
noi resteremmo a casa comunque» continua l’altro.
«Dobbiamo
ancora trovare lavoro...».
«E
per il prossimo mese niente concorsi».
Sei
paia di occhi li fissano con odio.
«E
non potevate dirlo prima?» ringhia Hugo a denti stretti.
Lorcan (o Lysander?)
si stringe nelle spalle e gli tira una pacca affettuosa sulla spalla.
«Vedila
così Hughetto» trilla con un’espressione
per nulla angelica.
«Almeno
perdete qualche giorno noioso di scuola» conclude
l’altro gemello.
Sbuffo
contrariata.
Forse,
se in questo momento Mai-farti-i-cazzi-tuoi non se ne fosse
tranquillamente
andata in vacanza, mi direbbe di far meno storie e godermi la settimana
di
riposo.
§§
Piove.
Le gocce d’acqua scendono così veloci che sento
un’emicrania potente solo a
cercare di guardarle. Distolgo lo sguardo dalla finestra e mi siedo sul
mio
letto. Mi prendo la testa tra le mani. Sono due giorni che sono a casa.
Drisane, alla fine, al contrario di quello che aveva detto, non
è tornata ad
Hogwarts (e ci credo, come ci tornava, volando? Che battuta... stare a
casa mi
fa male). Insegnare a Lothìriel l’inglese non
è così difficile come sembra,
tutto sommato. Ha imparato già molte parole e ora sa
salutare le persone e fare
qualche piccola domanda. È un buon inizio, considerato che
è in Inghilterra da
tre giorni appena. James, Hugo e Drisane si rifiutano di insegnarle a
parlare.
Drisane non le rivolge più neanche uno sguardo, James dice
che non è mai stato
paziente con i bambini e Hugo trova sempre il modo di cavarsela
(«Scusate, ho
un tale mal di testa...» oppure «Mi dispiace, oggi
passo. Sento la gola
dolorante e faccio fatica anche solo a respirare»). In
compenso, abbiamo
scoperto in Lorcan e Lysander dei veri maestri. Pazienti, tranquilli e
gentili.
Al contrario di come sembrano di solito, non sono affatto duri o
menefreghisti
con la loro nuova sorellina. Sarà che Lothìriel
è riuscita subito ad ammaliare
tutti con il suo modo di apprendere veloce, la sua voce in
modalità
scampanellio-di-campane-amorevolmente-ammaliante e i suoi occhioni
dolci quando
sbaglia. Fatto sta che i due gemelli non riescono a fare i duri con lei.
Lydia,
che come maestra non è ancora un granché (a
dispetto dell’aspetto, non è
davvero paziente), sta accanto a Rinie e la consola quando sbaglia.
Lily le sorride
in continuazione e sta attenta che i gemelli non dicano qualcuna delle
loro
grosse cazzate. Io ascolto e ogni tanto intervengo, come anche Albus.
Devo
dire che la bambina mi mette un po’ in soggezione... insomma,
quando gli altri
la guardano negli occhi non rimangono scossi come me! Quando incontro
quegli
occhi verde smeraldo sento sempre qualcosa che non va. Dipende dai
giorni,
comunque. Ieri ho incontrato due volte il suo sguardo. La prima volta
è stato
da appena sveglia. Stavo scendendo giù a far colazione,
Lothìriel era sulla
scale. Mi ha guardato con i suoi grossi occhioni (in effetti, in questo
mi
ricorda un po’ Anjelica...) e subito non sono riuscita a
distogliere lo
sguardo. Ho sentito ansia, curiosità, nostalgia. Per fortuna
dopo poco è
apparsa Lily dalle scale e Lothìriel ha interrotto il nostro
contatto visivo.
La seconda volta è stato mentre eravamo tutti riuniti in
salotto per cominciare
le “lezioni di inglese”. Lothìriel
ancora una volta mi ha guardata e non sono
riuscita a distogliere lo sguardo da quelle pozze verdi. Questa volta
c’era
ancora un po’ di ansia, ma la curiosità prevaleva
sul resto, e soprattutto
c’era felicità. La nostalgia era sparita
completamente.
Oggi
ho incontrato i suoi occhi solo una volta, mentre pranzavamo. Mamma era
appena
tornata dal lavoro e ci ha preparato qualcosa da mangiare velocemente
prima di
incominciare le lezioni. Stavo tranquillamente mangiando e parlando con
Lily,
quando ho voltato appena lo sguardo verso Lothìriel e lei mi
stava fissando. Ma
mentre la fissavo non ho provato nulla, questa volta. È
quando ho voltato di
nuovo lo sguardo verso Lily, che mi stava spiegando alcuni avvenimenti
di
Hogwarts raccontati da Roxanne, che ho provato un profondo odio. Non ho
capito
perché. Ho provato odio e rabbia, molta rabbia. Quando ho
voltato di nuovo lo
sguardo verso Rinie lei fissava Drisane.
Credo
che Lothìriel abbia uno di quei poteri degli elfi di cui ci
ha parlato un po’
Luna ieri. Credo che sappia trasmettere le sue emozioni agli altri, ma
non capisco
perché lo fa solo con me. Ho provato a chiedere a Lily cosa
provava mentre
guardava Lothìriel negli occhi, ma lei mi ha detto che non
provava nulla, solo
un’immensa felicità di poter avere una bambina
così speciale accanto.
«Hai
mal di testa?» alzo il viso di scatto.
«Oh
Merlino, Albus. Mi hai fatto prendere un colpo!» sospiro,
portandomi una mano
al cuore. Lui sogghigna e si siede accano a me.
«Dura
la vita eh? Ci mancava solo la pioggia» sospira.
«James ha detto che si scoccia
a restare qua. Non ha la minima intenzione di contribuire
all’istruzione di
Rinie e neanche rendersi utile in altri modi. Ha detto che preferisce
di gran
lunga Hogwarts, dove può fare scherzi e
divertirsi».
Sibilo
irritata.
«Se
vuole se ne può andare quando vuole. Può
Materializzarsi ad Hosgmeade e farsi
la strada a piedi fino ad Hogwarts! Tu la pensi come lui?» lo
guardo negli
occhi con la mia migliore espressione da
ti-prego-di’-di-no-che-ci-tengo. Lui
sorride.
«Certo
che no! Mi diverto con Rinie. Anche se, devo ammetterlo, sarebbe
più divertente
con Scorpius che...» si blocca. Ha avvertito la mia
rigidità solo a sentire quel
nome. Mi fissa per un attimo in
silenzio, poi sbuffa sonoramente.
«E
dai Rosie! Non puoi tenergli il muso a vita!» distolgo lo
sguardo,
improvvisamente nervosa. «Si può sapere che ha
fatto di tanto grave?»
Lo
guardo negli occhi. Anche lui ha gli occhi
verdi, ma di una tonalità un po’ più
scura di Lothìriel. Sbuffo.
«Niente
Al. Non ha fatto niente».
Ma
il mio sguardo credo dica tutt’altro, perché mi
guarda con il viso in modalità
lo-so-che-hai-appena-detto-una-cazzata-ma-a-me-puoi-dire-tutto.
Non
lo guardo. Mi sento nervosa, mi torturo le mani come una stupida. Le
sento
sudare.
Di’
qualcosa... qualsiasi cosa! Penso, in preda al
panico. Non ho
intenzione di parlare di Scorpius neanche per altri cinque secondi!
«Ti
piace Anjelica?» è la prima cosa che mi esce dalle
labbra. Alzo un attimo lo
sguardo, sicura di aver sparato la stupidaggine più grande
che abbia mai detto.
Ma
la reazione di mio cugino mi stupisce: ha abbassato lo sguardo e vedo
un vago
rossore sulle sue guance.
Che
gatta ci covi?
«Al?»
chiamo allora, il sorriso che riaffiora sulle mie labbra.
«Uhn?
Oh... ehm... diciamo che... beh... chi te l’ha
detto?».
Rido.
Una risata un po’ nervosa, ma il meglio che mi può
uscire in questo momento. Al
accenna ad un sorrisino.
«Oh,
Al! Sul serio? Ti piace Anjelica?» il mio tono sa un
po’ da derisione...
«No!
Cioè... insomma...»
«Oh
Al! Il mio povero Al innamorato» gli batto scherzosamente una
mano sulla spalla
e lo guardo con un’espressione credo un po’ sadica.
«Non devi aver paura di
dirmi certe cose! Lo sai che di me ti puoi fidare» mi sento
sempre sollevata
quando prendo in giro mio cugino. Albus mi fisa supplicante.
«In
effetti... beh, è carina, no?»
Oh,
certo, con i capelli rosa gomma da masticare e gli enormi occhi viola.
Ma forse
questo meglio non dirlo...
«Certo,
bellissima! Se vuoi te la presento» poi mi viene in mente che
siamo confinati
in casa per altri sette giorni. «Cioè, quando
torniamo ad Hogwarts». Sorrido,
un sorriso che Albus ricambia solo per metà.
Vedo,
però, che i suoi occhi si sono illuminati di
felicità. Sono felice, sono sempre
felice quando mio cugino Albus lo è.
«Oh,
grazie Rose!» e poi la mia vista viene oscurata da una massa
disordinata di capelli
neri che mi salta addosso.
Rido.
«Ehilà
piccioncini. Luna ci aspetta giù, ha detto che vuole
parlarci» Albus si stacca
con la velocità del fulmine da me e guarda dietro alle mie
spalle, come faccio
io appena mi riprendo dallo stato di spaesamento totale in cui sono
caduta.
«Oh,
certo Lily. Arriviamo subito» è la mia risposta
quando incontro lo sguardo
della mia cuginetta. Lily mi sorride radiosa (come sempre negli ultimi
due
giorni) e chiude la porta. Albus scoppia a ridere e si lascia cadere
sul letto.
«Piccioncini»
sospira. «Se al posto tuo ci fosse stata Anjelica forse sarei
anche arrossito»
e ride ancora. Io mi unisco a lui.
Però,
perché mi sento rossa io, in questo momento?
«Beh,
meglio andare, chissà cosa ci vuole dire Luna» e
detto questo mi alzo. Albus mi
guarda per un attimo, quindi mi segue.
«Giusto»
e ci avviamo verso la porta. Appena mi chiudo la porta alle spalle,
però, mi
viene un’idea.
«Che
fai? Non vieni?»
«Eh?»
mi sono bloccata davanti alla porta e Albus è già
alla fine del corridoio. «Oh!
Certo, devo fare prima una cosa» e con questo incomincio a
camminare dalla
parte opposta alla sua. Non lo sento rispondere.
L’idea
che mi è venuta in mente, a dir la verità,
è un po’ contorta. Insomma, se ad
Anejlica piace Albuse e ad Albus piace Anjelica... si potrebbero
mettere insieme,
no? E così saranno tutti e due felici e Sc... beh, e basta.
Punto
a passo deciso verso l’ultima camera del corridoio, quella
degli ospiti, dove
generalmente sostano i numerosi gufi di casa.
Quando
entro, però, non tengo conto che forse potrebbe dormirci
qualcuno, ora, e
quindi quando sento un respiro forte e regolare per poco non caccio un
urlo.
Poi,
alla poca luce del sole che filtra dalle nuvole grigie, capisco che
Lothìriel
ha trovato un posto per riposarsi dopo le lezioni.
La
guardo per un attimo, chiudendomi quasi inconsciamente la porta alle
spalle.
Devo dire che è ancora più carina quando dorme.
Sembra un angelo sceso in
terra. Ha come sempre il solito alone che la ricopre, ma sembra il
doppio più
forte, perché illumina quasi tutta la stanza come fosse una
lampadina. Ha
l’espressione beata di chi sta facendo un sogno meraviglioso,
ed io non sono
certo venuta qui per rovinarglielo!
Mi
dirigo in punta di piedi verso l’armadio dove di solito
dormicchiano tutti i
gufi e piano chiamo Leo. Non che mi fidi molto di lui, in effetti, dato
che
alla sua ultima consegna ha perso la lettera, si è
schiantato contro un albero
e ha rischiato di farmi cadere dal ramo di un altro albero, ma in
effetti non
so quali gufi ci sono in questa stanza e mettermi a chiamare nomi a
caso non è
un buon modo per non svegliare la bambina.
Poi,
quando vedo planare verso di me Edvige II, la civetta di casa Potter,
mi
ricordo che Leo è ancora ad Hogwarts nella Guferia. Chiamo
allora con calma la
piccola civetta delle nevi e la faccio appollaiare sul mio braccio.
«Dovresti
portare una lettera ad Anjelica Blanchett. Se aspetti un attimo qui
giù la
scrivo e te la do» e lei, ubbidiente, si mette comoda sul
letto, accanto a
Lothìriel.
Mi
siedo alla piccola scrivania della camera e, prese pergamena e piuma,
incomincio la breve lettera per Anjelica.
Cara
Anjelica,
io
e la mia famiglia siamo dovuti correre
a casa per un imprevisto. Torniamo la settimana prossima, ma questo ora
non
importa. Comunque... come va ad Hogwarts? Ti sei ambientata bene tra i
Corvonero?
Sono simpatici? A dir la verità, io li ho sempre ritenuti un
po’ pallosi, e tu
non mi sembri tanto adatta a loro... ma comunque è una
scelta del Cappello, no?
Ogni tanto stai ancora con le mie compagne di stanza? Spero di
sì, quando le
conosci bene sono simpatiche. Ma sto divagando, non è
davvero questo il motivo
per cui ti scrivo. Volevo chiederti... conosci Albus Potter?
È di Serpeverde, è
mio cugino. È il miglior amico di Scorpius Malfoy...
ricordi? Comunque, volevo
chiederti cosa ne pensavi di lui. Ho sentito da lui che non gli
dispiacerebbe
conoscerti, quando torniamo, e così volevo sapere che ne
pensavi. Sareste dei
buoni amici, me lo sento, anche perché Albus è un
ragazzo d’oro. Pensaci, e
rispondi appena puoi. Un bacio
Rose W.
Rileggo
la lettera e sorrido compiaciuta. È raro che mio cugino si
innamori di qualcuno
(non che le pretendenti manchino, ne è letteralmente pieno!)
e per questo
appena accade ho il dovere di fare tutto il possibile perché
possa essere
felice. Edvige, come avesse letto la lettera dalla sua postazione sul
letto, si
è avvicinata a me e ora mi tende la zampina con fare
solenne. Le lego la
lettera e le do un buffetto sul capo.
«Stai
attenta, è importante» quindi mi avvicino alla
finestra e la apro per far
passare la civetta.
«Grazie»
sussurro, mentre Edvige parte alla volta di Hogwarts. Come mi avesse
sentita,
fa una piroetta in aria e vedo i suoi occhi brillare alla poca luce
della sera.
Richiudo
la finestra, ma resto a guardare la pioggia scendere con la stessa
velocità di
pochi attimi fa.
Resto
incantata per un attimo da questo paesaggio meraviglioso inondato dalle
piccole
gocce che correndo veloci sembrano creare delle scie. Poi, dimentica
del fatto
che una bambina-elfo con -a quanto dice mia madre- un udito ultrafino
ed un
sonno per niente pesante sta dormicchiando nel letto alle mie spalle,
caccio un
sospirò e borbotto un: «Ma quanto
piove...?»
«Piove?»
sussultò così prepotentemente che sento i piedi
staccarsi dal suolo e compiere
un balzo. Accanto a me, Lothìriel sorride. Sospiro
pesantemente, il cuore che
mi martella alla velocità della luce contro lo sterno ed il
respiro che pian
piano torna alla velocità consueta.
«Rinie.
Mi hai spaventato».
Un
sorriso increspa le labbra della bambina. Sono passati tre giorni, ma
è una mia
impressione o è cresciuta di almeno due centimetri?
La
sto scrutando come fossi un’assassina, in cerca di qualche
suo piccolo
cambiamento, quando -e che scatole...- il mio sguardo
s’incatena al suo.
E
sento una nostalgia che non è mia, sento rabbia, dolore, e
un po’ di ilarità. E
immagini confuse si concentrano nella mia mente.
Vedo
un paesaggio verde, un volto di ragazza, sottile e dolce, paffuto e
sorridente.
Vedo un fiume dalle acque più pure che abbia mai visto, vedo
il sorriso di un
padre premuroso. E vedo fuoco, fiamme, rosso vermiglio da tutte le
parti.
«Sta’
tranquilla. La mamma si prenderà cura di te» mi
sussurra la voce di Luna, forte
e chiara nella mia mente. Sento le lacrime premermi agli angoli degli
occhi, la
vista offuscarsi lentamente, dei singhiozzi non miei invadermi le
orecchie e un
unico, tremendo, profondo buio.
Poi
una voce di ragazza che urla il mio nome mi fa riemergere dal buio
opprimente
di qualche istante fa.
Sbatto
le palpebre confusamente e metto a fuoco l’immagine di Lily
che mi fissa dall’alto.
Ma... un attimo, da quando Lily è più alta di me?
Mi
accorgo con orrore che non è la mia cuginetta ad essere
cresciuta, sono io che
sono distesa a terra con lei e Lothìriel che mi fissano
dall’alto!
Sobbalzò
e mi metto a sedere. Brutta mossa Rose. Sento la testa girare
furiosamente e di
nuovo la vista viene offuscata da un grigio confuso che mi fa venir la
nausea.
Lily
esclama qualcosa che non afferro, riesco però invece ad
afferrare il suo
braccio e ad impedirmi di ricadere a terra come un sacco di patate.
Faccio
respiri profondi per calmarmi e cerco di mettere a fuoco quello che mi
sta
intorno.
«Lily...»
biascico, appena riesco a ricongiungere le due Lily che vedevo un
attimo fa e
che oscillavano in maniera sinistra. «Che diamine
è successo?»
La
vedo lanciarmi un’occhiata interrogativa, poi scuotere la
testa e borbottare
qualcosa sulla mamma, Luna ed il cibo. L’attimo dopo mi sta
trascinando fuori
dalla stanza, verso la mia camera.
Ma è una mia impressione o Lothìriel aveva un che di preoccupazione mista a sollievo? Incomincio a dubitare della sua innocenza...
Okay,
dai, tutto sommato sono ancora viva... ^_^ Mi
scuso ancora INFINITAMENTE, per il ritardo bestiale che ho fatto. Ma,
sapete,
la scuola... (che scusa di cacca! Nd voi)
Coooomunque,
alla fine il capitolo l’ho messo no? Hihi...
(maledetta!! Al rogo!! Nd voi... Certo che mi odiate proprio Nd io).
Okay,
lasciate stare i miei scleri. Meglio che
incomincio a ringraziare se no sul serio morirò prima della
fine della
pagina...
Ringrazio:
Le
persone che hanno aggiunto questa ff tra le
preferite:
1 - cavallinobianco91
[Contatta]
2 - DANINO
[Contatta]
3 - Gin_ookami97
[Contatta]
4 - hermione12
[Contatta]
5 - Lilian
Malfoy
[Contatta]
6 - MemoryDrops
[Contatta]
7 - Ombrosa
[Contatta]
8 - Potterina1993
[Contatta]
Le
presone che l’hanno aggiunta tra le seguite:
1 - Anthymea
[Contatta]
2 - chariss
[Contatta]
3 - CharmedAlis
[Contatta]
4 - I
love sasunaru
[Contatta]
5 - Jayden
Akasuna
[Contatta]
6 - Potterina1993
[Contatta]
7 - rorothejoy
[Contatta]
8 - VeraAuxilia
04
[Contatta]
Le
persone che, pur non facendosi riconoscere in alcun
modo, leggono comunque la mia storiella ed, infine, le magnifiche
persone che
recensiscono!!:
rorothejoy:
eh cara, per Malfoy ed Hermione ne hai da
attendere... ma non ti preoccupare, tutti i nodi verranno al pettine!!
Come ho
già fatto ad inizio capitolo, mi scuso INFINITAMENTE, per il
mio stupido
ritardo. Spero tu possa comunque continuare a seguire la storia senza
incazzarti
troppo, se no... povera me.. -.-‘’
CharmedAlis:
ed ecco un’altra recensione formato
maxi!!! xD Allora... le mie più sentite scuse per
l’enorme ritardo! Prometto..
beh, lasciamo stare, le mie promesse molto spesso non sono molto
rispettate... hehe...
-.-‘’ coomunque... torniamo a noi. Non ti
preoccupare, la vocina
Mai-farti-i-cazzi-tuoi non è morta per sempre.
Tornerà alla carica solo quando
Rose si renderà conto di aver bisogno di lei ^_^. Per
Lothìriel non ti
preoccupare, il soprannome c’è ed è
molto più semplice del nome (fortuna, anche
io ho qualche problemino a ricordarlo, ogni tanto... -.-) Sono contenta
che ti
piaccia lo scherzo, personalmente a me non sembrava quel gran che...
anche a te
devo dire che ci sarà da aspettare per Malfoy ed Hermione...
la precedenza ai
ragazzi. Ma non ti preoccupare, tutto verrà a galla a tempo
debito ^_^ Per la
petizione... dimmi come va ^_^ va beh... non ti preoccupare, non ti
reputo
certo matta! Spero ancora tu possa perdonarmi per il ritardo e che ti
piaccia
anche questo capitolino, anche se cortissimo e postato in ritardassimo!
(xD)
MemoryDrops:
Ancora qua non posso accontentarti come
si deve. Altre domande e neanche una risposta! Sono crudele... hehe
*risatina
sadica che si conclude con qualche colpo di tosse roco (eh, la
vecchiaia)*. Spero
che questo capitolo, per quanto corto e bruttino sia, possa piacerti
come gli
altri ^_^ alla prossima!
Eccoci
qua. Allora, capitolo finito. Com’è? Lo so, lo
so, cortissimo... ma va beh, vuol dire che al prossimo ci
sarà più da dire, no?
(nooooo Nd voi).
Okay...
*indietreggia lentamente, pronta a scappare*.
Allora... alla proooooossima!!
By
_ki_
<---Lothìriel....
beh, senza pupazzo! xD