Desero
Il foglio
bianco tra due dita e gli occhi chiusi.
Un taglio
amaro in quel viso pallido, e il tremolio delle labbra.
Vado a
morire, Mello.
Non aveva
mai avuto paura del momento dopo, non aveva mai preteso una morte dignitosa.
Per tutta
la vita, il suo unico desiderio era stato quello di morire prima di chiunque
altro, lasciandosi alle spalle l'angosciante idea di essere abbandonato.
Abbandonare
era più semplice.
Aveva
lasciato cadere il foglio, immergendosi nella notte morta.
Dietro a
sé, parole vane e vuote a smentire il suo terrore.
No.
Abbandonare
era un'agonia.
Fuori
gelava.
Vado a
morire.
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Spazio dell'autore:
Wherena: Oppalà, chi si rivede. Al solito Ego è con te e gli manchi
quando non ci sei – sta saltellando, qui a fianco – poiché non esiti mai
a sburattinarmi in faccia tutta la mia presunta
genialità, il che viene sempre più che amato e apprezzato. Scherzi a parte; per
un autore il riuscire ad essere il
personaggio nel preciso momento in cui si vuole esserlo e soprattutto il riuscire
a darlo a intendere è sempre molto gratificante,
ragion per cui ti ringrazio molto. Spero che anche quest’altro sputacchio esaltato
sia di tuo gradimento: nel caso non recensire proprio, che sennò Ego mi muore
stecchito.
AngelVirtues: Dannazione, voi recensori siete
fatti apposta per farci diventare degni discepoli di Narciso. Almeno, per
quanto riguarda me – chi mi conosce sa che non è affatto difficile farmi
sentire adulata, e soprattutto godere dammorire. Detto ciò: grazie per i complimenti, onorata di averti trasmesso un
chicchessia di lontanamente apprezzabile.
Ah,
inciso: Raye Penber è di
per sé un personaggiotto pressoché desolante, un
pochino tonto, ma devo dire che mi è piaciuto molto
scrivere qualcosa su di lui: è uscito da sé, pensa che inizialmente era nata
come una drabble su Raito e il suo primo unico vero
amore. Per dirti il cambiamento. Poi non so, mi è
venuta in mente Naomi e di conseguenza quel
fessacchiotto di Raye… evvuallà.
Strano a dirsi, eh, ma piace anche a me. Sì, nel caso te lo stessi chiedendo,
devi smetterla di farmi i complimenti finché sei in tempo.
Lupus: Figliolettino
adoroso, grazie per il Pronto Intervento e per le
commoventi paroline.
Le tue riflessioni su Raito sono state esattamente quelle della tua mammins, il che sta a ribadire
quanto il sangue non tradisca mmmmmaih. Noi ci si
becca, perciò non sto a dilungarmi in smoccolosaggini e sbrodolose pucciosità – anche perché quando ci provo il risultato ha
dell’inquietante. Appresto, figliettobbeddo.
Direi
che è tutto, Siori e Siore.
Non so, spero di ritrovarvi tutti e sessantotto nel prossimo
capitolo.
Ha ha ha ha ha.
D’accordo,
me ne vado.
Alla prossima, cortesi recensori.