- La fine della storia -
Kagome, Kaede, Shippo, Miroku, Sango e Kikyo erano riuniti vicino al pozzo. Kagome
aveva deciso di tornare a casa, per sempre.
Sango: "ne sei sicura
amica mia?"
Kagome: "si, dall'altra parte di questo pozzo ho
una vita, che lo voglia o no…"
Shippo: "ma tornerai vero?"
Kagome abbracciando il demone volpe: "no, non
credo, mi dispiace ma non posso"
Shippo iniziò a piangere.
Miroku: "ma dai Shippo ci siamo sempre noi!" cercò di sdrammatizzare,
con scarso successo…
Kaede: "la sfera ha ormai esaurito il suo
potere"
Kagome: "è vero, la volete tenere voi?"
Kaede: "no, nel tuo mondo non ci sono molti
demoni, inoltre ormai è solo un ciondolo"
Kikyo: "grazie per quello che hai fatto…"
Kagome: "non devi ringraziare me, ma… Inuyasha… tornerai ad essere una sacerdotessa?"
Kikyo: "no, questo villaggio ha già una miko, vero Kaede?"
Kaede imbarazzata: "ma sorella, voi potete
prendere il posto che vi spetta…"
Kikyo: "no, viaggerò, andrò di villaggio in
villaggio e racconterò la nostra storia, la storia di Kagome,
una ragazzina venuta da un'altra epoca, una ragazza umana capace di cambiare
l'animo delle persone, la storia di un mezzo demone con un cuore umano, la
storia di Sango, di Shippo,
persino di Miroku… che sia di esempio a tutti… perché
l'amore vince, sempre…"
Kagome: "allora in bocca al lupo e addio!"
Kagome saltò nel pozzo, tornò alla sua vita
"normale" celando nel cuore il ricordo di quell'avventura che l'aveva
fatta crescere e maturare, era diventata una persona migliore.
… si torna al presente…
Nonna: "Quando tornai era il tramonto, un tramonto
molto triste. Chiusi il tempietto che custodiva il
pozzo, per sempre, era la fine…"
Jacques: "ohh,
ma la sfera?"
Nonna: "la sfera, era un semplice ciondolo… non aveva più alcun
potere"
Désirée: "ma la conservi ancora?"
Nonna: "non so, è passato moltissimo tempo…"
Jules: "è una storia bellissima, complimenti Kagome-san"
Nonna: "ti ringrazio Jules, e tu, non dici nulla
Yui?"
Yui: "cosa dovrei dire? Lo amavi? Inuyasha intendo"
Nonna: "si"
Yui: "e papà? Lo amavi anche lui? Gli hai mai
raccontato questa storia?"
Nonna: "certo, volevo molto bene anche a tuo
padre, se devo essere sincera una volta cercai di raccontare a tuo padre tutto
ciò ma, alla fine non lo feci…era una cosa mia, non avrebbe potuto capire"
Yui: "perché l'hai raccontato a noi,
allora?"
Nonna: "avevo fatto una promessa a Kikyo, lei
avrebbe raccontato la nostra storia nella sua epoca ed io l'avrei detta a
qualcuno nella mia, qualcuno che mi capisse veramente, qualcuno che potesse
comprendere a fondo ogni soffio di vento, ogni foglia caduta…"
Désirée: "è bellissima anche se un po’ triste…"
Jacques: "già, ma se Inuyasha
fosse sopravvissuto cosa sarebbe accaduto?"
Nonna: "non lo so, questo non ci è dato saperlo… il destino ci ha
riservato un diverso epilogo"
La nonna si allontanò ed uscì dalla casa, Désirée e Jacques
la seguirono. Infilò la mano in tasca, ne tirò fuori una chiave e si diresse
verso un tempietto, quello che custodiva il pozzo.
Aprì la porta ed entrò. Si avvicinò al pozzo e scese
al suo interno, quando si trovò alla fine, estrasse un ciondolo rosa, che
magicamente iniziò a brillare… pochi istanti e… la nonna era scomparsa.
Kagome con fatica risalì il pozzo e vide una distesa
verde, molti alberi, il prato, i fiori, ed in lontananza il piccolo villaggio,
era tornata nell'epoca Sengoku. Dopo pochi passi vide
sbucare da un cespuglio un cucciolo di demone volpe, somigliava in modo
incredibile a Shippo
Kagome: "Shippo!!! Come stai?"
Il demone volpe guardò l'anziana signora con circospezione ed infine disse:
"io sono Aku"
Kagome: "ops, scusami…
sai, una volta conoscevo un cucciolo di volpe, ti somigliava molto e si
chiamava Shippo.
Aku: "Shippo è mio
padre"
Kagome: "cosa???"
Aku: "si, è qui anche lui… aspetta!"
Aku corse via e tornò pochi minuti dopo con un altro
cucciolo di volpe maschio ed uno femmina ed infine una volpe più adulta, era Shippo.
Kagome: "Ssssh…Shippo!"
Shippo: "ma tu sei… si, il tuo odore è, Kagome!!!"
Shippo corse ad abbracciare la vecchia amica, i due
si sedettero ed iniziarono a chicchierare.
Shippo: "non sei più tornata da noi, io ci
speravo"
Kagome: "mi dispiace, ma non me la sentivo
proprio…avevo persino chiuso a chiave il pozzo"
Shippo: "già… capisco… certo che sei proprio
invecchiata!"
Kagome: "oh, grazie… tu invece sei molto bello,
sei un uomo ora!"
Shippo arrossito: "beh,
ecco… a, ma certo, ti presento Chibi, Tama e hai già conosciuto Aku"
Kagome: "sono tenerissimi, come lo eri tu…"
Shippo: "uffa Kagome, mi fai arrossire!! Ma come mai sei tornata dopo
tanti anni?"
Kagome: "…una promessa…"
Shippo: "come?"
Kagome: "ma dimmi degli altri, su,
racconta…"
Shippo: "bè, non c'è
molto da dire, la vecchia Kaede rimase la
sacerdotessa del villaggio per altri cinque anni, poi morì. Kikyo
tornò per i suoi funerali, ma ripartì il giorno seguente, gli abitanti le
avevano proposto di tornare a prestare servizio come
sacerdotessa ma lei rifiutò, continuò a vagare per il paese, ma ogni anno
tornava almeno per un giorno, si fermava per ore davanti alla tomba della
sorella e spesso la vedevano anche davanti all'albero sacro… ma non si fermava
per più di due giorni, poi ripartiva. Sono tre anni che non torna più a casa…
Miroku ha sposato Sango e
hanno avuto ben quattro figli, uno dei quali è più pervertito di suo padre. Vent'anni fa si trasferirono in un altro
villaggio, a Miroku era stato offerto un lavoro come
monaco inoltre si diceva fosse una zona infestata da fastidiosi demoni vermi,
ma da quando i due si trasferirono i demoni scomparvero… io credo sia stato
merito di Sango! Il vecchio Myoga
era partito con l'idea di tornare a custodire la tomba del padre di Inuyasha, ma ogni tanto lo si incontra…
Sesshomaru, dopo la battaglia prese Tessaiga e la gettò nel vulcano Kiazyente.
Alcuni dicono che abbia avuto un figlio dalla bambina a cui aveva salvato la
vita, come si chiamava, ah, sì, Rin… ma sinceramente
non so, forse sono solo racconti di viandanti, però sarebbe ironico, lui odiava
suo fratello perché era per metà umano… il destino a volte è proprio strano!
Dieci anni fa tornai al castello di Naraku, ora non
c'è più nulla, solo una grande distesa d'erba e fiorellini bianchi… io ho
deciso di rimanere qui, in fondo questo posto lo sento come casa mia, era
l'unico legame che avevo con i miei "genitori adottivi", con voi…
Kagome: "Shippo…
grazie… bè, ora devo andare devo fare ancora una
cosa… addio piccolo Shippo"
Shippo guardava Kagome
allontanarsi e sussurrò: "addio Kagome, questa volta … per sempre…"
Kagome era arrivata all'albero sacro, finalmente era
al luogo dell'appuntamento. All'inizio lo guardò, era alto e forte, e le sembrò
di rivedere Inuyasha addormentato con una freccia a
sigillarlo. Ma era solo una sua immaginazione. Kagome si avvicinò all'albero ed estrasse un coltellino
Kagome: "mi dispiace
albero, spero di non farti troppo male…"
Kagome incise due "kanji"
sulla corteccia dell'albero, erano tre parole. Si sedette e si addormentò.
"Kagome… Kagome…
ehi, Kagome svegliati!"
"Kagome? Kagome… mi
senti?"
Kagome aprì gli occhi, davanti a lei c'era Inuyasha…
Kagome: "ma tu, e io… cosa…"
Inuyasha: "sono venuto a prenderti, non
ricordi?"
Kagome: "si…"
Inuyasha porge una mano a Kagome,
l'aiuta ad alzarsi, l'inquadratura si allontana, si sfuma…fino a sparire…
"Kagome… Kagome…
Kagome!"
"ehi, Kagome, mi senti?"
Kagome: "mmmh… ancora
cinque minuti"
Mamma: "dai, sbrigati o farai tardi a scuola!"
… pochi minuti dopo…
Kagome:
"allora io esco… vado a scuola!"
Mamma: "no, aspetta Kagome… prendi la torta da
portare alle tue amiche a scuola per il compleanno e poi, non dimenticare che
voglio la foto! Sedici anni si compiono una volta sola!"
Kagome: "ma mamma sono in ritardo!!"
Mamma: "su sorridi!"
Kagome fece il segno della vittoria con la mano
sinistra e poi scappò a scuola.
La foto era stata sviluppata, c'era Kagome in primo
piano con la divisa della scuola, gonna corta verde, maglietta alla marinara
bianca con un fiocco rosso. Nella foto era china in avanti, sullo sfondo c'era
l'albero sacro ed uno strano segno vicino alla testa della ragazza.
Mamma: "o no, cos'è questa cosa? Un
insetto?"
La mamma prese la lente d'ingrandimento e vide che l'albero era inciso, c'erano
incisi due kanji. La donna allarmata corse fuori,
verso l'albero…
Mamma: "ma non c'è nulla, com'è possibile?
Sull'albero non c'è nulla… mah…"
La "camera" torna ad inquadrare la foto con Kagome che sorride, e
dietro di lei, due kanji incisi sull'albero:
"Per sempre"
- THE END -
© Desy-chan