15 anni dopo
Ripose i fiori
sulla tomba in marmo
bianco dinanzi a sé, mentre lacrime solitarie scendevano di
tanto in tanto,
rammentando i momenti ormai passati. Era una persona speciale e, per
quanto
fossero ormai passati svariati anni, Lucas non poteva non provare pena
per ciò
che era accaduto. Si sentiva responsabile … se lui non
avesse fatto alcuna
scenata e Lilian fosse stata accanto a lui…
Sospirò
sommessamente.
“Mi
dispiace tanto” sussurrò con voce
tremula. Lei lo aveva aiutato. Lei sapeva tutto sin dal principio.
Eppure lui
non era stato in grado di salvarla e si pentiva amaramente della sua
impulsività. Se solo …
I ricordi
tornarono vividi alla sua
mente, come ormai di consueto. Rammentò quei momenti di puro
terrore in cui
aveva temuto di perdere ogni cosa … una corsa contro il
tempo, alla ricerca di
quell’aiuto dei licantropi con cui si teneva in contatto dal
suo arrivo a
Vancouver. Come lui erano protettori e, sebbene non fosse
l’amore a legarli
alle loro streghe, non avrebbero mai permesso fosse fatto loro alcun
male.
Alcune come Lilian erano state catturate da quegli immondi esseri,
altre erano
al sicuro nelle loro dimore, ma l’occasione di un attacco
sferrato al centro
del covo di quei bastardi non poteva non essere sfruttato. Il ciondolo
incantato si era rivelato realmente utile e gli aveva permesso di
giungere in
quel luogo segreto, soprattutto grazie all’aiuto di alcune
streghe che avevano
interpretato quei segni che lui mai avrebbe riconosciuto.
Eppure la scena
che gli si era parata
dinanzi al suo arrivo era stata agghiacciante, ormai indelebile nella
sua mente
ricorreva costantemente nei suoi peggiori incubi. La sua Lilian era
circondata
dalle fiamme, inerme e piccola tanto da apparire indifesa come mai
prima di
allora. Lei, che con il suo spirito combattivo e la sua audacia
riusciva a
tener testa a chiunque osasse sfidarla, lei …
“Luke”
una voce cristallina reclamò la
sua attenzione.
Lucas si
voltò verso la piccola visione
al suo fianco, che gli sorrideva dolcemente. I capelli rossi legati in
una
lunga treccia ricadevano sulla schiena, ondeggiando ipnoticamente ad
ogni suo
movimento, mentre qualche ciuffo ribelle incorniciava quel visino ormai
un po’
più paffutello a causa della gravidanza. Ma per Luke non vi
era nulla di più
bello.
“Amore,
dove sei stata!?” domandò
curioso abbandonando la sua postazione, per avvicinarsi preoccupato a
sua
moglie. Non riusciva a farle comprendere che essere incinta implicava
anche un
po’ di riposo. Lei continuava a non prestargli attenzione, a
dispetto delle
indicazioni del medico, mentre la
preoccupazione di Luke aumentava a dismisura. Spesso lei
lo aveva
definito iperprotettivo … e forse lo era davvero! Ma dentro
il suo grembo
portava la sua bambina, come poteva non preoccuparsi della sua piccola
Delia?
Lei
sbuffò contrariata “Sono solo
incinta! Smettila con tutta questa apprensione …”
Luke
alzò gli occhi al cielo recuperando
la busta dalle sue mani e sbirciando curiosamente all’interno.
“Perché
questo? Che roba è? Un quarzo?
Un’acquamarina?”
“Un
Lapislazzulo, Luke … è un
lapislazzulo! La pietra preferita della nonna … possibile
che dopo tutti questi
anni tu non abbia imparato a distinguere un quarzo da un
lapislazzulo?” replicò
ironica e leggermente stizzita “Se continui così
ti avviso che ti disconoscerò
come marito e come padre di mia figlia … non ti
permetterò di traviare la sua
giovane mente con la tua ignoranza!” terminò
incrociando le braccia al petto,
poggiandosi leggermente sulla pancia. Era una posizione che
nell’ultimo periodo
assumeva di consueto.
Lucas
ghignò divertito, sin da quando
erano bambini l’idea di stuzzicarla lo rendeva euforico
soprattutto a causa
delle sue reazioni spropositate, e dopo il matrimonio non erano
cambiati poi
molto. Con i loro battibecchi continui potevano dare
l’impressione di una coppia
poco affiatata, ma al contrario erano tremendamente legati e non
più solo
grazie alla magia. Anche se per Lucas non era mai stato solo quello
… sebbene
lui stesso non lo avesse compreso immediatamente.
“Lilian,
cosa vorresti farci con questo
Lapislazzulo, se mi è dato saperlo?” chiese lui
calcando appositamente sul nome
della pietra, onde evitare di dover dormire sul divano per i successivi
tre
mesi.
Lei sorrise
dolcemente “è
un regalo per la nonna …”.
La
sua adorata nonna era ormai deceduta da
quindici anni, a causa dell’improvvisa scomparsa di sua
nipote quel fatidico
giorno. Un attacco di cuore dovuto alla sua già precaria
situazione, della
quale però non aveva parlato a nessuno. Era stato un duro
colpo per tutti.
“Credo
che il regalo che gradirebbe
maggiormente sarebbe sapere che la sua pronipote nascerà
sana e forte … quindi
adesso torniamo a casa e ti riposi, manca poco meno di una settimana al
termine
della gestazione e …” blaterò Lucas in
tono concitato.
Per placare quel
flusso insistente di parole,
Lilian gli scoccò un sonoro bacio a fior di labbra.
“Amore
… andiamo a casa” sussurrò
trascinandolo verso l’uscita dopo aver riposto la piccola
pietra accanto alla
tomba.
“Addio, nonna
Ines Delia Marín” sussurrò
volgendo alla lapide di marmo il suo ultimo sguardo e portando la mano
al suo
grembo per trovare conforto nella sua bambina, la sua piccola Delia.
VII° classificata
The Legends of Witches
di Shinalia
Correttezza grammaticale: 6,5/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10
Attinenza al tema: 9,5/10
Stile e lessico: 9/10
Apprezzamento personale: 4,5/5
Voto complessivo: 48/55
Giudizio: storia lunga ( ben 50 pagine! ), che dimostra appieno la tua passione per la scrittura. Un racconto che non scade mai nel banale e coinvolgente fino alla fine, dico ciò perché mi è spesso capitato di leggerne di così lunghi e, nonostante gran parte di essi fosse ben scritta e curata nei minimi dettagli, sul finale spesso erano un po', come si suol dire... "buttati là". Ma non è il tuo caso.
Devo "rimproverarti" unicamente per quanto riguarda la grammatica: nella prima parte della storia mancano molto punti a fine frase, e anche diverse maiuscole ( ciò solo per quanto concerne il primo capitolo ). Inoltre ho trovato alcuni tempi verbali sbagliati e periodi talvolta un po' confusi, che ho faticato a capire immediatamente ed ho dovuto rileggere più volte per carpirne il senso. Ci sono anche degli errori di battitura, delle parole sbagliate, ma capisco bene che data la lunghezza della storia non era facile renderla perfetta sotto questo aspetto.
Per il resto, però, devo dire che mi è piaciuta tantissimo.
L'ho trovata molto originale ( soprattutto l'idea dei licantropi come protettori delle streghe ), ben scritta ( lo stile è davvero apprezzabile, il lessico è ricco e il racconto scorre che è un piacere senza mai annoiare. Complimenti anche per le accurate descrizioni dei particolari, dei luoghi, degli stati d'animo ), con una buona trama e un'ottima attinenza al tema. Riguardo ciò ho tolto mezzo punto perché la frase scelta si "sente" di meno rispetto ad altre storie in gara, ma comunque hai saputo trattarla molto bene. Proseguendo nella lettura si capisce come hai voluto utilizzarla, dandole un significato profondo e rendendole pienamente giustizia. Sia Lilian che Lucas, col passare degli anni, hanno compiuto tanti piccoli passi verso il loro futuro assieme, quel futuro che temevo perduto quando ho visto la giovane strega sul rogo. L'epilogo, poi, mi ha letteralmente spiazzata. Credevo che la tomba sulla quale Luke stava posando i fiori fosse di Lilian... però, fortunatamente - ma sfortunatamente per la nonna, dolcissimo e fondamentale personaggio, l'ho adorata -, non è stato così. Ella porta dentro di sé il frutto del loro amore, e questa è una cosa bellissima. Ammetto d'aver fatto dall'inizio alla fine il tifo per Luke, ho odiato Daniel ( forse perché non sopporto quelli troppo "libertini" xD ), e sapere che finalmente la nostra protagonista ha capito chi ama davvero fa sorridere e sospirare di sollievo. Sarebbe interessante sapere che fine ha fatto Daniel e come l'ha presa...
Mi ha proprio emozionata, hai fatto un ottimo lavoro.
Brava!
Un bacio
Manu