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Autore: Meky    01/06/2005    16 recensioni
Ma guarda, la milionesima fic su Inu ci mancava non trovate? Tre parole per descrivere questa fic (come nella canzone, sole, cuore, amore): viaggio nel tempo. buona lettura e spero che vi piaccia! [Personaggi: un po' tutti] “Il passato e il futuro s’intrecciano attraverso le varie reincarnazioni Ma se il passato è il futuro e il futuro il passato Esiste il tempo? O è solo una stupida espressione umana? L’intreccio del tempo porterà fine ai nostri destini incompiuti…”
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E venne il tempo del ritorno

E venne il tempo del ritorno…

Autore: Meky

 

“Il passato e il futuro s’intrecciano

attraverso le varie reincarnazioni

Ma se il passato è il futuro

e il futuro il passato

Esiste il tempo? O è solo

 una stupida espressione umana?

L’intreccio del tempo porterà fine ai nostri destini incompiuti…”

 

Capitolo 1: Strano arrivo

 

Eh, raga, come va? Pronti a leggere la milionesima funfictions su Inuyasha? Come credo avrete capito dalle parole iniziali, in questa fic andiamo a scombussolare il… tempo! Passato, presente, futuro, un ciclo senza fine in cui, secondo la religione scintoista, le anime dei morti ritornano a nascere in continuazione…

Questa fic spero sia abbastanza originale! In effetti, prima spicco un salto nel passato, poi nel futuro! Mi sono fatta venire due teste grandi come lampadari per distinguere ben quattro Naraku! Ma così rischio di dire troppe cose… Ç_Ç

Piccola premessa iniziale: sicuramente in questa fic ci sarà una mescolanza fra termini del fumetto di Inuyasha e il cartone animato

Vi lasci alla lettura di… E venne il tempo del ritorno…!

Meky ^^

 

^^^^^^^^

 

Un rombo squarciò l’aria notturna

“Arrivano i demoni!” pensò Kagome “Ma no!” Sorrise nel sonno “Quei tempi d’avventure insieme a Sango, Miroku, Shippo, Kirara e…” Kagome sospirò “… Inuyasha. Riuscirò mai a dimenticarti? Ora che la sfera è stata riunita ormai da un anno e mezzo, cosa stai facendo? Stai bene? E gli altri?”

Quei rumori infernali continuavano senza sosta… forse c’era qualcuno che festeggiava in strada…

“Ma che dico?! Questo è un tempio! La gente non cammina di notte facendo un chiasso terribile nel cortile di un tempio!” Si alzò in piedi strofinandosi gli occhi e, piano, si avvicinò alla finestra decisa a scoprire il responsabile di tutta quella confusione. Scostò le tende e… Indietreggiò incredula. Si strofinò di nuovo gli occhi e riguardò la sena che le si presentava davanti agli occhi. Due figure stavano lottando: uno aveva lunghi capelli neri e un cappuccio a forma di babbuino sulla testa, l’altro aveva lunghi capelli bianchi, orecchie da cane e un kimono rosso…

-Inuyasha…- mormorò la ragazza incredula –No, non può essere lui… lui è morto con Kikyo…- Una lacrima le bagnò la guancia e lei si arrabbiò. Perché doveva piangere per Inuyasha?! Lui l’aveva fatta soffrire e lei soffriva tuttora. Decisa, si mise un cappotto sul pigiama ed uscì ma non trovò nessuno

-Come… loro… dove…- disse Kagome incapace di fare una frase completa

“Che stupida sono stata…” si disse “È stato solo un sogno. Ora che ci penso tutto ciò che ho visto era già successo quando Inuyasha era riuscito miracolosamente a sconfiggere Naraku uccidendolo e togliendo la maledizione di Miroku, riportando in vita il fratellino di Sango e vendicandosi. E io?” Quella domanda risuonò nel fresco della notte. Lei cosa aveva guadagnato in tutto ciò? Solo sofferenza e sofferenza…

“Almeno ho conosciuto Inuyasha, Sango, il piccolo Shippo, Miroku, Kaede. Ah, dimenticavo… ho conosciuto anche Kikyo…” Kagome pensò a quel nome con un pizzico d’odio, gelosia e sofferenza “Kikyo…”

-o-o-o-o-

-Ciao mamma! Io vado a scuola!- disse Kagome salutando la madre. Andò a scuola e si trovò con le sue amiche finché la campanella non le obbligò ad entrare

-Oggi è arrivato un vostro nuovo compagno- disse il professore –Il suo nome è… Naraku Narutaki- Per poco Kagome non faceva un balzo dalla sedia

-Na-Na… ra… ku?!?!- mormorò incredula Kagome –Non ci credo, non può essere vero… no!-

-Vada vicino a Higarashi- disse il prof. Il sangue di Kagome andò 30° C sotto zero

-Lui… qui?!- mormorò la ragazza in uno stato di trans

-Ciao Kagome!- le disse Naraku

-Tu, tu, TU! Non fare nulla di strano! Non m’inganni sai. Per me rimani sempre quello stupido babbuino che ha cercato di uccidere Inuyasha…- Kagome si bloccò vedendo la faccia stralunata del compagno –Che c’è?- chiese imbronciata

-Mi stavo domandando dove prendi spunto per le tue storielle- Sorrise allo sguardo poco convinto di Kagome –Vedrai! Diventeremo grandi amici!- Kagome lo guardò meglio: solo ora notava quanto somigliasse ad una persona che l’aveva fatta soffrire ma che amava. Aveva corti capelli neri, una carnagione chiara e due occhi ambra che la colpirono.

“Inuyasha” pensò. I suoi pensieri tornarono al mezzo-spettro che doveva essere morto con Kikyo

-Perché oggi pomeriggio non vieni a casa mia?- le chiese Naraku

-O-ok…- rispose “Perché il nome che odio di più al mondo è stato dato ad una persona che assomiglia a quella che amo?” si chiese mentalmente mentre la campanella della ricreazione suonava.

Le ore passarono e, dopo le interminabili lezioni di matematica e scienze, suonò la campanella di fine lezione e gli alunni uscirono dalla scuola

-Higarashi!- la chiamò Naraku

-Cosa c’è Narutaki?- chiese di nuovo imbronciata

-Vieni a casa mia, allora?-

-Ti ho già risposto di si!-

-Allora andiamo!- Le prese la mano e si mise a correre lasciando le amiche di Kagome perplesse.

Dopo un po’ Kagome si liberò dalla presa di Naraku che aveva rallenatto l’andatura

-Senti…- le disse –posso chiamarti Kagome?-

-Fai pure…- Naraku si guardò i piedi finché non raggiunsero un incrocio

-E adesso?- domandò Kagome. Improvvisamente si accorse di dov’erano e di dov’erano diretti

-Tu sei il nuovo abitante della villa!- esclamò la ragazz sorpresa. Lui annuì

La villa era enorme, color rosa e con il tetto marroncino, aveva un enorme giardino infinito e, all’ingresso uno strada ghiaiata con ai lati e al centro una fontana con un angelo di marmo

-Uau!- esclamò Kagome appena entrata

-È bellissima, vero?- le chiese Narutaki. Lei annuì. La sala era circolare con un lampadario di cristallo, davanti una scalinata e a destra un ingresso per la sala da pranzo, la cucina, il salotto, la stanza per i giochi, un bagno e un uscita che dava su una piscina gigante. Al piano di sopra c’erano le camere da letto, altri due bagni, una terrazza con sdraie per prendere il sole e un ombrellone azzurro e bianco, un altro salotto, una sala da bigliardo e una biblioteca che avrebbe fatto gola agli appassionati. Pranzarono e poi le fece visitare l’intera casa

-Se vuoi ti presto quel libro- le aveva detto Naraku, vedendola prendere un libro con su scritto Epoca SenGoku

-Grazie- gli aveva risposto –ma conosco l’epoca SenGoku così bene che si potrebbe dire che ci sono stata- Kagome rise sapendo che, anche se gli avesse raccontato la verità, non ci avrebbe creduto

-Naraku?- disse Kagome –Posso chiamarti Nari?-

-o-o-o-o-

-Oggi faret una ricerca con i vostri compagni di banco- disse il professore. Un mormorio si alzò dalla classe –La farete su un’epoca a vostra scelta- La campanella di fine lezione suonò e gli alunni uscirono borbottando sommessamente

-Nari!- lo chiamò Kagome

-Kagome!- La ragazza lo prese a braccetto

-Oggi vieni a casa mia- disse sorridendogli –Lo so che a casa tua ci sono più libri, ma voglio ricambiare il favore di ieri-

Si incamminarono verso il tempio

-Sono a casa!- disse Kagomr quando arrivò –E ho un amico con me!-

-Ciao sorellina!- Sota arrivò correndo all’ingresso –Ciao amico di Kagome!-

-Chiamami Nari- disse il ragazzo

-Ok… Mamma!- Sota “volò” in cucina seguito da Nari e Kagome

-Ciao Kagome- la salutò la madre –Ciao Nari-

-Buon giorno- salutò lui

-Sembra un bravo ragazzo…- disse il nonno soprappensiero

-Nonno!- disse Kagome arrossendo

-Stavo scherzando!-

Dopo pranzo Kagome fece vedere al compagno la casa

-Certo che paragonata alla tua, questa sembra piccolissima!- disse Kagome sorridendo

-Non è vero!- rise Nari

Fecero la loro ricerca in camera e, finita, uscirono

-Questo è il Dio Albero- gli disse la ragazza quando lui si fermò  davanti all’albero –e dentro quella stanza c’è un pozzo che veniva chiamato “pozzo mangia ossa”-

-Nome sinis…- Nari si bloccò improvvisamente e Kagome sussultò al rumore proveniente dal pozzo. La porta si aprì… Nari sgranò gli occhi dallo stupore e Kagome balbettò parole sconnesse. Finalmente riuscì a dire una parola:

-Inuyasha…-

 

  
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