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Autore: Mapi    30/09/2009    3 recensioni
Nuova città, nuova vita, nuovi incontri per la piccola Renesmee che ormai è un adolescente. Questa è la mia seconda ff. Ve la propongo con la speranza che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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incubo... Renesmee:


Ed eccolo li il mio incubo avverarsi...
Mi trovavo in un castello con finestre ampie e vetrate arricchite di mosaici che filtravano la luce colorata,arazzi pendevano conferendo solennità a quella stanza dove il dorato dei troni presenti brillava .Intorno a me delle sagome scure mi guardavano e mi scrutavano.Adesso davo un volto a quelle sagome. Mi sentivo agitata, preoccupata.Il futuro di me e della mia famiglia dipendeva dai quei vampiri centenari che stavano li a decidere di tutto e di tutti. Jane entrò in quella enorme stanza e si rivolse a tutte e tre quelle sagome.
< Miei signori,abbiamo visite! >
Tutti e tre si tenevano per mano con Aro che occupava la posizione centrale. Il suo modo per sapere cosa i suoi fratelli pensavano. Mi colpì quella strana posizione perchè tutti restavano con gli occhi chiusi.Udite le parole di Jane Aro disse < Riconoscerei questi odori ovunque. > ed aprì improvvisamente gli occhi ,come fecero gli altri due.
Aro,Caius ed Marcus,con quegli occhi, misteriosi, profondi, oscuri, neri. Quasi avevo dimenticato quegli occhi,se non fossero stati presenti nei miei incubi.

La faccia di Aro era imperscrutabile. Come del resto quelle degli altri.
< Carissimi amici! > esclamò con cordiale ,ma sicuramente finto, entusiasmo.
< Aro,Caius ,Marcus,che piacere ritrovarvi! > ricambiò mio nonno.
< Che piacere vedere che ci siete tutti! > continuò < Edward, Bella, che piacere rivedervi. Bella vedo che la tua bellezza è aumentata a dismisura con la dolce tonalità dorata dei tuoi occhi! > papà strinse più forte la mano di mamma. Chissà cosa Aro avesse pensato? Jane soffocò un ringhio.
< Jane non provarci! > disse mamma picchiettandosi la tempia. Le attenzioni di Aro avevano scatenato la sua gelosia. Ma mia madre ormai padrona fino in fondo del suo scudo non la temeva e sicuramente controllava già la situazione fin da quando avevamo messo piede all'interno di quel palazzo.
< Ti ho detto di no! > la riprese la mamma < Neanche con loro funziona il tuo trucchetto. Aro puoi dire alla tua Jane di non sferrare attacchi alla mia famiglia? >
< Jane,cara! > Aro non disse altro ma guardò Jane con uno sguardo tra l'adirato e orgoglioso di lei. Come un papà che guarda sua figlia dopo una marachella.
< Meglio... > la mamma aveva confermato che si era calmata.
< Allora cosa vi porta qui? > chiese di Caius.
< Rivogliamo i nostri figli. > furono le prime parole che pronunciai.
< I tuoi figli? > domandò. Come se non sapesse.
< Giochiamo a carte scoperte ok? So che i miei figli sono qui. > continuai.
Lui rise. Papà che era accanto a me mi trattenne per una spalla. < Di sicuro hai il carattere di tua mamma. Impulsiva. Come del resto la bellezza. Anche se assomigli molto a tuo padre. Tranne che per gli occhi. Quelli sono di tua madre,della tua speciale mamma umana. >
< Vedremo se mi sbaglio... > aggiunsi.
< Ma chi è il giovane vampiro che è al tuo fianco? > voleva perdere tempo.
< Lui è mio marito Emanuele. >
< Piacere. > disse lele.
< Credo di parlare a nome di tutta la mia famiglia a dir piacere nostro. > Lui si perse nel guardarlo.
< Aro? > richiamai la sua attenzione.
< Dimmi cara Renesmee. >
< Lascia che ti mostri tutto e così sicuramente sarà tutto più chiaro. > mi mossi verso di lui e ovviamente Lele non lasciò la mia mano,come mio padre non lasciò la mia spalla.
La guardie del corpo di Aro si mise in posizione di attacco,pronta a sbalzarci in aria, iniziandosi ad agitare.E quelli che mi ricordavo fossero Felix e demitri si strinsero più a Caius e Marcus.
< Calmati Renata, so cosa vuole fare. Il suo splendido dono. >
Lasciò che ci avvicinassimo,alzai una mano e gliela posai sul volto. La sua pelle era fredda. Ero abituata a quel contatto ma con lui era diverso,la sua pelle era glaciale come il suo spirito. Lui sussultò,il mio tocco era incandescente. Io ero calda,il mio cuore batteva,anche se avevo il dono dell'immortalità.
Lasciai che le immagini fluissero dalla mia mente alla sua mentre fissavo quegli occhi rosso rubino.Il mio amore con Lele umano,i nostri baci,le nostre carezze,la proposta di matrimonio, l'incidente ,la trasformazione, la nascita dei nostri figli e infine gli ultimi avvenimenti. Abbandonai il contatto ma lui mi riprese la mano
< Aspetta...Lascia che io veda tutto. > aggiunse.E così sicuramente fu.Anche le cose che magari la mia mente aveva tentato di nascondere,adesso gli erano chiare.Come ad esempio i doni che avevano sia i miei figli che Lele.Mi lasciò la mano e permise che io e la mia compagnia tornassimo dalla famiglia.Ci risistemammo ai nostri posti.
< Carlisle,non mi avevi detto che la tua famiglia possiede tali talenti... > continuò Aro.
< A cosa ti riferisci fratello? > chiese Caius.
< Lele ha il particolare dono di far piegare le persone al suo volere,e i bambini sono semplicemente sorprendenti.La piccola è uno scudo come la nonna > disse sorridendo a mia madre < Il piccolo è telecinetico. > concluse. Ovviamente non mi era sfuggito il modo in cui aveva chiamato mio marito, con il suo soprannome,al contrario di come lo avevo presentato io,il modo con cui lo chiamano i suoi cari.
< Hai ragione Aro,i miei figli sono talentosi. > se lo ingraziò mio nonno.
< Si talentosi. >
< Non è così Aro! > mio padre sicuramente aveva risposto a una domanda muta.
< A no? non siete qui per sfidarci? >
< No, rivogliamo solo i bambini,in nome di quelle regole che voi declamate e fate rispettare.E poi hai visto i pensieri di mia figlia. > continuò mio padre.Lui restò pensieroso.
< Aro, il fatto che sia una vampira non è la prova.... > puntualizzò mia madre.
< Si Isabella,è vero ma il vostro clan è forte e il dubbio è legittimo. > che bluff. Sapeva proprio recitare bene. La preoccupazione...come se non fosse realmente addolorato.Come se non fosse semplicemente un modo per dimezzare i Cullen.
< Il nostro non è un clan,ma una famiglia. Noi siamo insieme per amore e non potere. Vogliamo solo i bambini e ce ne andremo lasciando i nostri rapporti di amicizia intatti. > affermò deciso mio nonno.
< Lo vedo > disse Marcus che parlò per la prima volta.Aro sembrò infastidito da questa affermazione.
< Rivoglio solo i miei figli e se vi sentirete minacciati dalla nostra presenza ce ne andremo, lasceremo l' Italia. Ma per favore ridatemi i miei figli. > aggiunsi quasi in lacrime.
Poi due vocine arrivarono alle mie orecchie.
< Mamma! > notai i miei piccoli corrermi incontro,mentre scappavano da due vampiri a me sconosciuti. Ma non durò molto. Alec e Jane bloccarono la corsa dei miei figli e io immediatamente scattai in posizione di attacco come il resto della mia famiglia.Sentii un gridolino e capii all'istante che Jane stava usando il suo potere si Anthony,ma Maria o mia mamma alzarono lo scudo su di lui.Il fuoco mi invase le vene. Feci un balzo verso di loro affiancata da Lele, mamma e papà.
< Lasciate i miei figli! > ringhiai.
< Che piacere sentire la vocina di Anthony. > disse ridente Jane. Felix e Demitri si avvicinarono al nostro gruppetto.Come fecero
Zio Emmett e zio Jasper prontamente.
< Lasciateli. > continuai.
< Che cos'è una minaccia? > rimbeccò lei.
< No, un avvertimento. Ma ti consiglio di seguirlo. > Fece un piccolo ghigno che si spense subito convertendosi in ringhio.
I suoi occhi si chiusero a fessura. Poi più cose successero contemporaneamente. Anthony sfuggì dalla presa di Jane saltando nelle mie braccia, e sbalzò con il suo potere Maria nelle braccia di Lele. Sia io che mio marito posizionammo i bambini sulle nostre spalle,per poter avere le braccia libere. Jane si acquattò pronta ad attaccarmi e io raccolsi l'invito. Il resto della mia famiglia si preparò per aiutarmi < Fermi,lei è mia! Mi dispiace per te ma non ti dovevi azzardare a toccare i miei figli. Mamma prendi Anthony ed allontanatevi. >
< Renesmee? > mi chiamò mio padre.
< Fate come dico... > sentii solo il peso di Anthony scomparire dalle mie spalle poiché neanche mi voltai a guardarlo per non perdere di vista Jane. Tutti i miei parenti si allontanarono come fecero i volturi. Nessuno intervenne per fermare questo scontro.Mi scrutava come io scrutavo lei, il mio nemico.
Giravamo in tondo senza lasciare varchi.

< Con noi i tuoi trucchetti non funzionano e sarei curiosa di sapere se sei così brava. > le avevo lanciato una sfida ma la rabbia mi accecava.
< Ma come la piccola Renesmee combatte? > mi chiese ironica.
< Jane tu non sai cosa si è capace di fare per i figli. E' un amore che non conoscerai mai. > ringhiai. Mi saltò addosso tentando di mordermi il collo,ma mi scansai prontamente e il suo colpo andò a vuoto. Purtroppo per lei ero cresciuta con lo zio Emmett e zio Jasper, avevo imparato da loro le tecniche di lotta.Ci riprovò ma non riuscì di nuovo. Scansandola le afferrai un braccio e glielo portai dietro la schiena immobilizzandola, e dandole un morso sulla spalla. Il suo grido di dolore riempì la stanza.Le avrei potuto benissimo azzannare la gola,ma non lo feci,non volevo ucciderla,non era da me,e con quella semplice mossa la mia rabbia si stava affievolendo. Nessuno dei volturi si aspettava questo risultato. Alec si stava preparando ad attaccarmi e io mi feci scudo con il corpo di sua sorella.
< Fermi! > Aro parlò per la prima volta. < Prendete i bambini e andatevene. Avete la mia parole che nessuno della mia guardia vi fermerà.Andate in pace. >
Rilassai i miei muscoli e lanciai Jane nelle braccia di suo fratello,con quella sadica non mi riusciva di essere gentile. Aro non aveva intenzione di perdere membri della sua guardia, o forse no ,per la prima volta aveva abbassato la guardia. Per la prima volta aveva rischiato la vittoria.
Tirai un sospiro di sollievo presi mio figlio dalle braccia di mia madre e uscimmo tutti da quella maledetta stanza,con mezzo problema risolto. In giro ancora c'erano quei due gemelli che volevano vendetta.Forse avevano sperato che i Volturi ci avessero sterminato.Adesso toccava a loro.


Angolo scrittrice:
Spero con tutte le mie forze che vi piaccia. Finalmente Jane ha avuto una bella lezione. A da quando ho letto New moon che avrei voluto che qualcuno le desse una testata per stenderla.Ecco ci ho pensato io,una testata no,ma un bel morso si.
Commentate in tanti...Sono curiosa...Cosa avreste fatto voi a Jane?
Bacini Mapi.
   
 
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