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Autore: _Sweet_Heart_    01/10/2009    4 recensioni
"Erano già passati 4 mesi da quando il team era stato riunito e le cose procedevano come se quei mesi di lontananza non ci fossero mai stati all'interno delle loro vite...tutto era tornato alla normalità, o meglio non proprio tutto." (tratto dal primo capitolo)...altra storia prettamente TIVA(e come potrebbe essere diversamente!)MI SCUSO IMMENSAMENTE CON CHI SEGUE LA MIA STORIA,ma la preparazione degli ultimi esami mi sta portando via un sacco di tempo...spero di poter finire presto il capitolo che ho in costruzione...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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nuovo capitolo

FE7  e Screec_94_
grazie infinite carissime... 

se nei prossimi giorni non sarò puntualissima per i nostri appuntamenti quotidiani è perchè alcuni capitoli li sto finendo di scrivere...spero comunque di essere sempre puntuale, solo il finale della storia mi ha preso particolarmente ed ho lasciato indietro i capitoli con il caso da seguire...cmq spero nella sera dopo cena con un pò di calma credo che riuscirò a finire i cap. per essere postati il mattino dopo...

da qui cominciano i capitoli inediti della storia, che non sono mai stati pubblicati da nessun altra parte...

ringrazio tantissimo tutti coloro che mi hanno inserito tra i loro preferiti e storie seguite e chi semplicemente legge. 

buona lettura...

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Capitolo 38.

Il mattino seguente come programmato la sveglia suonò molto presto, e un riluttante Tony riuscì ad alzarsi quasi subito. Mentre svogliatamente si preparava, più che altro si preparava mentalmente a quella giornata lavorativa che sicuramente non prevedeva niente di buono, Ziva gli fece trovare un buon caffè forte in modo da metterlo subito in carreggiata.
Dopo un saluto veloce Tony partì alla volta del NCIS e Ziva cominciò a controllare in che stato era la casa.

Stranamente quella mattina Tony arrivò puntuale in ufficio, persino prima di McGee e della Scott; Gibbs invece era già alla sua scrivania a riesaminare le prove che avevano in attesa che il laboratorio gli consegnasse la traduzione corretta del biglietto rinvenuto sul corpo dilaniato della vittima.

-buongiorno capo!-,

-DiNozzo!!-,

-sempre il primo ad arrivare è capo?-,

-e tu stranamente sei arrivato puntuale! Cos’è forse Ziva ti ha cacciato di casa?- disse con un sorrisino Gibbs,

-no capo!!! Ma cosa vai pensando?- rispose uno sbigottito DiNozzo, che non capiva se il capo parlava seriamente o se si stava divertendo a prenderlo in giro,

-o forse durante il pomeriggio di ieri è stata troppo impegnata che per te era troppo stanca e ti ha fatto arrivare puntuale a lavoro!- disse la Scott che arrivando in quel momento in ufficio, ed avendo sentito il discorso tra i due uomini, non si fece sfuggire l’occasione per far risuonare la sua voce nell’openspace con una frecciatina.

La cosa arrivò dritta dritta a Tony che si senti quasi colpire in pieno petto e affondare, fino a che non si sentì ribollire di rabbia e con un viso rosso dal nervoso si voltò verso la collega e puntandole un dito contro le urlò 
–cosa vorresti dire con questo Scott?-,

la Scott, per nulla intimorita dal collega, tranquillamente alzò le mani e rispose –nulla DiNozzo era solo una constatazione la mia, non intendevo niente!-,

-solo una constatazione eh?, certo come no, se hai qualche problema con me fai quello che ti pare, ma non provarti mai più ad offendere o ad insinuare qualsiasi cosa su Ziva; ma si può sapere cosa vuoi da noi?- rispose sempre più alterato Tony;

-buongiorno a tutti! scusi il ritardo capo non succederà più- disse McGee entrando di corsa e raggiungendo la sua scrivania, interrompendo almeno per il momento il discorso tra Tony e Karen;

-lo credo bene McGee; forse adesso vi deciderete di mettervi a lavoro, TUTTI QUANTI- disse Gibbs alzando sempre di più la voce; non sopportava più quelle scaramucce tra i suoi agenti, dato che non si trattavano di piccoli battibecchi tra amici, ma solo tra persone che si sopportavano poco a vicenda; Questo a lungo andare poteva diventare un problema anche nel lavoro sul campo, dove la fiducia verso il proprio collega e partner era fondamentale.

Riacquistato un po’ di silenzio nell’openspace Gibbs si alzò e ordinò ai suoi agenti di svolgere le adeguate ricerche sulla vittima, sul luogo in cui era stato ritrovato il cadavere e su tutti coloro che conoscevano la vittima, mentre lui se ne andò da Ducky per avere il rapporto sull’autopsia e un parere psicologico sul possibile uomo da cercare.

Una volta rimasti soli, mentre ognuno svolgeva il proprio compito, Tony lanciò una pallina di carta a McGee in modo d’attirare la sua attenzione e disse

–ehi Pivello!!come mai in ritardo, notte brava?-, 
McGee scuotendo la testa evitò di rispondere, quando ad incalzare la situazione intervenne Karen, 
-oppure sarebbe meglio dire una pausa pranzo così intensa tanto da sfinirti?-;

Tony a quelle parole si voltò verso la Scott…chissà perché aveva cominciato a farsi insinuare nella sua testa un collegamento tra la frase precedente che aveva rivolto a lui e questa, tanto che cominciò a far combaciare un po’ di cose successe il giorno precedente…
prima che potesse dire qualcosa sentì McGee che rispose –se studiare con mia sorella vuol dire passare una pausa pranzo intensa e aver avuto una notte brava allora si avete ragione entrambe, se vi riferite ad altro allora vi sbagliate di grosso. Sarah mi ha tenuto sveglio fino al’una passate per trovare tutto ciò di cui aveva bisogno per la sua ricerca; sto morendo di sonno, credo che oggi avrò bisogno di una botte di caffè per avere un minimo di concentrazione- rispose tranquillamente, anche se neppure a McGee era sfuggito quel tono accusatorio di Karen, chissà cosa passava per la testa di quella ragazza?

Anche questa volta nel dire quella piccola bugia non si era distaccato troppo dalla realtà, infatti, Sarah la sera precedente si era fiondata a casa sua per farsi aiutare a trovare del materiale su una ricerca su come viene svolto il lavoro per la sicurezza interna e esterna del Paese e avevano perso molte ore a trovare tutto il materiale necessario; anche in quel caso l’unica parte che discostava dalla realtà era ciò che riguardava Ziva, ma aveva fatto una promessa ad un’amica e non intendeva infrangerla per soddisfare la curiosità di due colleghi impiccioni. Naturalmente, essendo una persona previdente, la sera avanti aveva spiegato a Sarah la situazione, così se nella malaugurata sorte si fosse incrociata con Tony o Abby o se fosse capitata in ufficio e le avessero posto qualche domanda avrebbe saputo cosa rispondere. Nel pensare a tutto ciò McGee sorrise soddisfatto di se stesso; anche se tutti continuavano a chiamarlo Pivello, sapeva che era solo un nomignolo d’affetto, tutti compreso lui sapevano che era cresciuto come agente e che un pivello non lo era più da molto tempo.

Per il resto della mattinata Tony si concentrò sul lavoro cercando di evitare quel sospetto che cominciava ad impossessarsi di lui...

Come poteva credere che Ziva, la sua Ziva, gli avesse mentito per passare qualche ora del pomeriggio con McGee; no era solo una frecciatina acida che la Scott si era divertita a prodigare; non poteva credere a Ziva e il Pivello che gli mentivano, in modo da potersi vedere di nascosto, e poi per fare cosa?

I suoi pensieri e tutta la serie di domande che si stava ponendo furono interrotti da Gibbs che irruppe nell’openspace e in modo nervoso dirigendosi verso McGee
-McGee!! Carica i dati che sono salvati dentro questo affare- e così dicendo gli passò una chiavetta usb il quale prendendo in mano l’oggetto disse –capo è una chiavetta usb-, poi vedendo lo sguardo che gli stava rivolgendo il capo si affretto a dire –ok capo metto tutto sul plasma, solo un secondo e…ed ecco fatto!- ;
sul plasma in mezzo alle scrivanie apparve il documento che era salvato nella chiavetta…nel documento c’erano le frasi che componevano il biglietto ritrovato sul cadavere e sotto la giusta traduzione.

 “il primo di sette...questa è la giusta punizione”

Canto X (cornice I)
“O superbi Cristian, miseri lassi,
che, della vista de la mente infermi,
non v’accorgete voi che noi siam vermi
nati a formar l’angelica farfalla,
che vola a la giustizia sanza  schermi?
Di che l’animo vostro in alto galla,
poi siete quasi antomata in difetto,
sì come vermo in cui formazion falla? [...]”

 -e tutto questo che diavolo vuol dire?- tuonò Gibbs, il quale cominciava già ad irritarsi di questa situazione che sembrava ad ogni scoperta complicarsi sempre di più..
L’unica cosa certa in quel momento era che qualsiasi cosa avessero voluto dire quelle parole a scriverle era stato certamente un pazzo e da come anticipava in quel biglietto se non si davano una mossa a capire cosa stava succedendo, presto si sarebbero trovati con un altro omicidio da risolvere.

continua...

ed ecco qui la parafrasi (spero che sia abbastanza buona) di quello che è scritto nel biglietto...

(o cristiani superbi, poveri infelici, che , malati nella visione interiore, vi fidate di passi che invece vi fanno retrocedere; non vi rendete conto che noi uomini siamo come bruchi, nati per dar vita alla farfalla dell’anima, che vola verso la giustizia divina senza più gli schemi della vita terrena? Di cosa il vostro animo va superbo, visto che siete come insetti incompleti, come larve la cui formazione è imperfetta? [...]).



  
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