Bene, quella che sta scrivendo in questo momento sono io e non sono in una strana fase di riflessione o ebbrezza. Come vedete, infatti, il flusso di pensieri si arresta momentaneamente.
Allora, prima di tutto voglio ringraziare chi mi ha recensito. Voglio ringraziare in maniera particolare Leo, che ha dato il via proprio a ciò che cercavo di creare: una discussione sul mio flusso, che, ribadisco, non riesco a controllare e che mi spinge a scrivere i miei pensieri senza un senso logico (ecco anche perchè ho deciso di mettere la fanfic in questo spazio).
Ma andiamo con ordine:
nitro_circus: Sono felice che il mio capitolo ti abbia fornito degli spunti di riflessione. Mi trovo d'accordo con te: la perfezione, secondo me, non verrà mai raggiunta e l'uomo continuerà a rincorrerla. Può essere uno scopo nella vita, è vero, ma l'uomo pur di raggiungerla diventa violento ed egoista. Non si cura di ciò che ha attorno e spesso distrugge. Non solo la natura, ma anche se stesso.
Leo: Ti ringrazione e mi complimento per la recensione che mi hai lasciato. Mi poni dei quesiti molto difficili, ma vediamo un pò come posso risponderti in proposito. Io credo che con questa frase tu abbia colpito nel segno:
"O forse chissà, la perfezione è un limite illimitato che l'uomo ha creato per far finta di avere uno scopo, e quindi vivere l'intera vita all'insegna del "perfezionamento", elemento utile per non impazzire"
E' proprio così. L'uomo vive all'insegna del perfezionamento. E' una creatura ambiziosa e probabilmente se non fosse così non esisterebbe, è vero. Secondo me, però, cerchiamo il "perfezionamento" in modi sbagliati. Come ho già detto, l'uomo tende a distruggere, a rovinare. Intorno a noi ci sono solo guerre, egoismo, megalomania. Quello che voglio dire è che quando l'uomo rincorre la perfezione diventa una creatura "malvagia", scusa ma non trovo altri termini. L'uomo per essere perfetto diventa aggressivo e violento.
Quando parli di natura, invece, mi trovo in leggera contraddizione. Nel capitolo precedente ho scritto (di getto, come sempre) che l'uomo non potrà mai predominare su questi elementi. Ed è vero! Abbiamo provato, abbiamo tentato, ma l'acqua, il sole, la terra ci si sono sempre rivolti contri, ribellati. L'uomo non può tenere a bada un terremoto, un'inondazione. Potrà apportare piccoli cambiamenti, ma mai domare completamente questi elementi. Più cerca di modificarli più si rovina da solo. Devo riconoscere una cosa alla natura umana: è sopravvissuta alla selezione, come dici tu. E' risultata la migliore rispetto alle altre e si è evoluta nel tempo. Ma ciò non gli consente di essere onnipotente.
Anche io vorrei che insieme, in "collettività", si migliorasse il mondo. Figurati, sono una povera hippie stile "reincarnazione sessantottina"! Ma ormai ho perso le speranze: non è nella natura umana farlo. Nessuno di noi troverà la volontà di migliorare il mondo tutti insieme. E anche se qualcuno l'ha fatto, sarebbero sempre troppo pochi!
Il primo capitolo è sempre frutto di pensieri formulati in quell'istante. Immediati, non hanno un'ordine. E scusami se risulterò meno decisa di te, ma l'impressione che le persone mi danno è proprio questa: non abbiamo uno scopo e crearlo non è affatto semplice. La maggior parte della gente non ci riesce...
Ecco qui. Ho cercato di rispondere alle vostre recensioni.
Voglio puntualizzare che lascerò la fic nella sezione "nonsense", perchè il mio flusso di pensieri non ha un senso e io sicuramente non riuscirei a darglielo. Come ho scritto nella descrizione della fic, non so neanche rispondermi da sola! Non so capirmi!
E appunto perchè i miei pensieri non si concentrano su una cosa sola (come quelli di tutti) tutti i capitoli parleranno di cose completamente diverse. Saranno sconnessi fra loro, come se io fotografassi in maniera sfocata il flusso che in quel momento speciale sta attraversando la mia mente. Possibile che il prossimo capitolo parlerà del perchè alle api piaccia il polline, o perchè il cielo è blu e non rosso.
Ancora grazie a Nitro_Circus e a Leo.
Spero che seguirete i prossimi capitoli.