Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    15/09/2003    3 recensioni
Per Tom, Faith è una ragazza tutta da scoprire, dura e scostante con il mondo intero. Riuscirà Tom a far emergere la vera Faith da dietro la maschera che si è costruita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 9

CAPITOLO 9

Ringrazio nuovamente Sweetchiara che con i suoi commenti mi da una carica in più per continuare a scrivere meglio! Continua così con le tue storie che stai andando alla grande!

Finalmente era arrivata a Parigi, da sola. L'aeroporto De Gaulle era pieno all'inverosimile e Faith aveva avuto difficoltà a trovare il patrigno Antony, che la aspettava pazientemente tra la folla.

"Ciao Antony! Come stai?" chiese la ragazza abbracciando l'uomo.

"Bene! E tu? Com'è stato il viaggio?"

"Lungo!" disse sorridendo Faith.

"Andiamo a casa, tua madre non vede l'ora di abbracciarti" disse l'uomo prendendo la valigia di Faith e avviandosi verso l'uscita con la ragazza di fianco.

Parigi era completamente rivestita di bianco, Faith osservava le decorazioni natalizie per le strade e le persone camminare velocemente tenendosi stretti nei cappotti per sopportare meglio il freddo.

"Tom, come vorrei che tu fossi qui con me!" pensò la ragazza tristemente.

Ripensò ai giorni precedenti quando il ragazzo aveva accettato entusiasta l'idea di andare a Parigi, avevano organizzato tutto poi l'arrivo improvviso del padre di Tom aveva rovinato tutti i loro piani.

"Non posso lasciarlo solo a Natale" le aveva lui.

Faith comprendeva il pensiero di Tom, che aveva accettato di rinunciare ai suoi progetti per soddisfare il desiderio di suo padre. Anche lei dopotutto era partita lo stesso per Parigi anche senza Tom, sapeva che per sua madre era importante.

La macchina si fermò davanti ad un'elegante villetta con giardino, Faith vide sua madre alla finestra e dopo pochi istanti era già fuori per correre incontro alla figlia.

"Come sono contenta di vederti!" esclamò Anna abbracciandola.

"Anch'io mamma sono contenta. Mi sei mancata tanto!"

"Ragazze è meglio se entriamo, qui fuori fa troppo freddo" disse Antony

Le due donne non si fecero ripetere il consiglio e si fiondarono in casa, dove nel salotto scoppiettava allegro il fuoco nel camino.

Faith si avvicinò ad esso e cercò di scaldarsi le mani.

"Che freddo, con tutta questa neve è il Natale ideale!" commentò la ragazza.

"Faith, cosa ne dici di una bella cioccolata calda?" chiese la madre alle sue spalle.

"Va bene, solo se la preparo io!" disse la ragazza sorridendo mentre osservava il pancione della madre.

"Non trattarmi anche tu come un'invalida! Sono solo incinta!" disse la donna scoccando un'occhiata al marito e alla figlia.

"Non fare i capricci Anna, lo sai che non ti devi affaticare" disse Antony

"Vedrete dopo che avrò partorito vi metterò ancora tutti in riga!" disse la donna mentre si dirigeva verso la cucina.

"E' meglio che la tenga sott'occhio, sono sicura che mi farà disperare!" disse Faith al patrigno.

"Stanne certa, non riesce a stare ferma un attimo, per questi giorni la cedo volentieri a te!"

"Grazie" disse Faith con un sorriso poi raggiunse la madre in cucina.

Tom osservava l'albero di Natale con occhio critico, gli addobbi sembravano a posto ma mancava qualcosa.

"La punta" disse suo padre.

"Come scusa?"

"Manca la punta." Ripeté l'uomo.

"Cavoli come ho fatto a non accorgermi?"

"Forse perché stavi pensando ad una certa ragazza?"

"Si vede così tanto?" chiese Tom.

"Io lo noto. Avresti anche potuto andare con lei"

"No, sei venuto a casa apposta per Natale è giusto che stiamo insieme"

"Grazie Tom, non sai come sono felice di stare con te"

"Anch'io papà!"

Era Natale, Faith aveva calcolato quante ore c'era di differenza con il Giappone e adesso stava per chiamare Tom.

"Speriamo di non aver sbagliato i calcoli!" pensò sorridendo.

Il telefono squillava ma non rispondeva nessuno, Faith sconsolata stava per attaccare quando sentì la voce di Tom "Pronto"

"Ciao, sono io. Dimmi che non ti ho svegliato!" disse Faith sapendo però che era esattamente quello che era successo.

"Ciao! Se ti fa piacere ti posso dire che sono in piedi da un paio d'ore"

"Ma che ore sono lì da te?"

"Le sette!"

"Scusami Tom, ho sbagliato a fare i calcoli" si giustificò la ragazza.

"Amore, non fa niente mi fa piacere sentirti. A proposito buon Natale!"

"Buon Natale anche a te!"

"Come vanno le cose lì in Francia?" chiese Tom ormai del tutto sveglio.

"Bene, mia madre sta benissimo dovresti vedere che pancione che ha. Adesso sta nevicando."

"Mi manchi!" disse Tom cambiando discorso.

"Anche tu! Fra tre giorni sono a casa, almeno il capodanno lo passiamo insieme"

"Non vedo l'ora di stringerti tra le braccia e di riempirti di baci"

"Io… voglio fare l'amore con te!" disse la ragazza diventando subito rossa come un peperone, meno male che era al telefono, così Tom non la poteva vedere.

"Davvero? Insomma sei sicura?" chiese Tom.

"Ti amo, più di quanto avrei mai pensato di amare una persona, non voglio più aspettare, non ho più paura con te."

"Non vedo l'ora che arrivi"

"Presto sarò a casa, adesso vado. Ricordati che ti amo!"

"Ti amo anch'io Faith!" rispose Tom.

Quando attaccò il ragazzo posò lo sguardo sulla scatolina che conteneva un anello, era il regalo di Faith; avevano deciso di scambiarsi i regali al ritorno della ragazza e lui non vedeva l'ora di osservare la reazione di Faith davanti al regalo.

Faith corse da basso dove sua madre la attendeva per andare ad ascoltare i cori natalizi che erano posizionati ai piedi della Torre Eiffel.

"Eccomi mamma, scusa il ritardo!" disse la ragazza.

"Non c'è problema, sappiamo con chi eri al telefono" disse Anna rivolta al marito.

"Va bene, niente battutine e andiamo non vorrete arrivare in ritardo" disse la ragazza, per cercare di evitare i soliti commenti di sua madre e di Antony.

Stavano camminando in mezzo alla folla e avrebbero dovuto attraversare la strada, quando il semaforo divenne verde i passanti iniziarono ad attraversare, all'improvviso Faith vide un'auto arrivare di corsa verso di loro, fu istintivo, diede una spinta a sua madre e la scansò dalla traiettoria della macchina ma lei non riuscì ad evitarla.

Chiuse gli occhi, sentì il botto e il dolore, si sentiva morire ma prima doveva sapere, aprì gli occhi con fatica "Mamma.."

"Tesoro, sono qui! Stanno arrivando i soccorsi!" disse la donna tra le lacrime.

"Tu e il bambino.."

"Sto bene, anzi stiamo bene! Mi hai salvato la vita!"

"Antony"

"Sono qui Faith, sto bene anch'io" disse l'uomo prendendo la mano della ragazza.

"Ti prego, prenditi cura della mamma e del bambino"

"Faith non dire così, ce la farai!" disse l'uomo.

La ragazza cercò di aprire gli occhi ma vedeva tutto nero, sorrise mentre diceva. "Dite a Tom che lo amo" poi i suoi occhi si chiusero.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty