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Autore: Tawariell    04/10/2009    2 recensioni
Un ponte tra sogno e realtà, circondato da fiori particolari e un'acqua che sembra uno specchio...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ponte sull’acqua.

Liberamente ispirato a Water Lily Pond di Monet

 photo monet-water-lily-pond.jpg

 

 

Cammino sopra ad un ponte di legno, ma non sembra di legno, è avvolto da fiori, alcuni sono ninfee, altri garofani selvatici, altri ancora minuscoli Iris e l’erba è alta, non viene tagliata da tanto tempo.

Bianche farfalle e api ronzanti mi girano intorno, quasi a salutarmi, non ho paura di quel ronzio eppure io odio le api, i calabroni e tutto ciò che ronza, gli insetti, salvo le farfalle e le coccinelle, mi fanno impressione, hanno un che di alieno e mostruoso da tirarmi fuori paure ancestrali, ma questa volta no, mi passano di fianco e vanno a trovare i fiori.

E’ già primavera?

Non mi sembra, credo sia autunno, un autunno caldo e insolito, che trascina con sé la calura dell’estate, senza, però, il tormento dell’afa: persino le giornata stentano ad accorciarsi, spesso, verso le nove di sera, intravedo ancora il sole.

La natura non vuole cedere il suo passo al generale Inverno, non ancora.

Guardo le ninfee bianche e rosa intorno a me, alcune sono cadute nell’acqua azzurra, rendendola multicolore, lasciando, tuttavia, intravedere i piccoli pesci che nuotano in essa: l’acqua è trasparente e pura, mi sembra quasi toccarla.

Mi avvicino ancora un po’ ad essa e mi accorgo che il legno è colorato di azzurro, un azzurro tenue e pallido, così simile a quello dell’acqua, sono così sottili le assi, eppure sono solide, che tipo di legno è questo?

Lo sfioro con le mani e un piccolo gladiolo giapponese, sul giallo, mi scivola addosso: vi è dentro un’ape, sta succhiando il polline e non si accorge di me.

Lentamente lo poggio sulle assi, non voglio disturbarla, poi sparisco in mezzo all’erba, mentre odo, in lontananza, il suono di un tuono.

 

Fine

 

   
 
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