Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    04/10/2009    4 recensioni
Sakura sentì il richiamo più forte del precedente. Si voltò verso la finestra. Lo sguardo vitreo. Mentre avanzava verso il balcone il ragazzo arretrò, tornando sui rami del ciliegio che aveva usato per raggiungere la camera. Non era questo che voleva. Voleva solo impedire che la ragazza uscisse dalla sua camera. Il ragazzo la scrutò attraverso la maschera che indossava, un luccichio azzurro provenne da uno dei suoi occhi. Sakura si voltò ancora verso la porta. Così non andava. La chiamavano ancora. Doveva rompere quell’incantesimo definitivamente almeno per quella notte. Sapeva come fare ed era anche la posizione giusta per farlo.
-Eih.- Sussurrò alla principessa per attirare la sua attenzione. Gli occhi ancora assenti. Sakura si avvicinò a lui.
Si sporse dal ramo quel tanto che bastava per afferrarle il mento tra le dita e posarle un lieve bacio sulle labbra.
Un bacio casto, a fior di labbra. Quasi come quello di qualche notte prima.
Genere: Romantico, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Touya/Toy
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Bacio segreto dato al chiaro di luna

Il consigliere Fei Wong camminava nervosamente avanti e indietro nella sua cabina, alla ricerca di una soluzione per poter raggiungere il suo obbiettivo.
Erano ora che cercava di pensare ad un modo per portare la principessa Sakura a doversi fidanzare con lui. Il volere del re e dei suoi fedeli non era un problema, era certo che in quel momento sua altezza reale non fosse in grado di far valere le sue idee nella situazione in cui l’aveva lasciato.
Comunque prima di passare alla fase terminale, quella di dominazione a cui bramava da più di quindici anni, doveva trovare il modo di rompere il fidanzamento della principessa con il nipote Shaoran.
Più ci pensava più si convinceva che la soluzione era quella di eliminare definitivamente il suo concorrente.

La notte era ancora giovane. Era già il terzo giorno di navigazione e Shaoran e la principessa si stavano affezionando l’uno all’altro sempre più.
Di notte, non appena Shaoran si addormentava, Ookami vagava per i corridoi della nave per tenere d’occhio il consigliere. Poi, una volta assicuratosi che non ci fosse pericolo, vegliava il sonno della principessa scrutandole il volto con un’attenzione quasi morbosa.
Fin dalla prima volta che le era stato accanto per una notte intera aveva imparato a riconoscere dall’espressione del volto di lei il genere di sogno in cui era immersa.
Quella notte, inizialmente, Sakura sembrava tranquilla. Ookami ne approfittò per afferrarle dolcemente la mano sinistra e scrutarne il palmo. Come di certo si aspettava questa era candida e liscia. Ne baciò con dolcezza il dorso; ma da quel momento il sogni della principessa presero un’altra piega.

Le lacrime scendevano copiose dal volto di Yume, che stava inginocchiata nella sua stanza in preda alla disperazione.
Ookami se ne era andato, e probabilmente non l’avrebbe più rivisto. E suo marito la aspettava nella sua camera impaziente di trascorrere la prima notte di nozze. La sola idea la disgustava.
Qualcuno bussò alla porta, per poi entrare anche senza attendere una risposta.
Era una delle domestiche.
-Signorina Yume?- Chiamò la ragazza. –Signora Yume…- Si corresse a malincuore.
-Dimmi.- Rispose Yume sollevando lo sguardo arrossato.
-Se permettete, non avreste mai dovuto accettare di sposare quell’uomo.- Disse avvicinandosi alla ragazza.
-Non avevo altra scelta, avrebbe ucciso i miei genitori se non l’avessi fatto…- Mormorò Yume a capo chino.
-No, voi non capite.- Mormorò la donna avvicinandosi a lei e inginocchiandosi a sua volta per sollevarle il viso con entrambe le mani.
-Mi duole dirvelo così, ma lui non ha mantenuto la promessa… Non è mai stata sua intenzione mantenerla…- Continuò la domestica.
-No!- Esclamò Yume terrorizzata; - Lui non può… Non può averlo fatto… Lo aveva promesso!-
-Mi dispiace tanto.- La accolse tra le braccia e le permise di sfogarsi e di piangere tutte le sue lacrime.
Due ore dopo quell’uomo tanto malvagio bussò alla porta, impaziente di avere la ragazza nel suo letto.
-Andate via!- Gli urlò la ragazza in preda alla furia, lui le diede mezz’ora, poi le promise che l’avrebbe costretta. Comunque se ne andò, e Yume si convinse ancora di più che non aveva più ragioni per restare in quel posto. Quell’uomo le aveva tolto tutto, o quasi.
Trascinò fuori dall’armadio un baule. Il lucchetto che lo richiudeva era possente e indistruttibile. Corse a prendere la chiave dorata dal portagioie che aveva sul comodino e lo aprì in fretta. All’interno dello scrigno c’erano custoditi dei pugnali, una spada, degli abiti maschili. Infine, sotto i vestiti e le armi, c’era un altro piccolo portagioie. Yume lo aprì grazie alla chiave che portava al collo, e al suo interno rivelò esserci una maschera in cristallo dalle sembianze di farfalla.
Yume asciugò le lacrime con il dorso della mano. Indossò i pantaloni neri aderenti e la maglia bianca, per poi porre su quest’ultima uno stretto corpetto nero.
Allacciò gli stivaletti alti in cuoio e si sollevò per guardarsi allo specchio. Le lacrime le scivolavano ancora giù per le guance, gli occhi erano sempre più gonfi e arrossati.


Ookami non lasciò la mano della principessa, continuò a reggerla nella sua mano sinistra mentre con la destra sfilava il pugnale dalla sua cintura.

Yume afferrò uno dei pugnali e, reggendo la lunga treccia mielata, la tranciò di netto con il pugnale proprio alla base del collo. Ma nel farlo il pugnale le sfiorò il palmo dell’altra mano, ferendola.

Sakura si svegliò di soprassalto, il palmo della mano le bruciava, Ookami lasciò cadere il pugnale ai sui piedi e strinse la mano della ragazza tra le sui tentando di smorzare il dolore di lei.
-State tranquilla- le disse con dolcezza, - non è grave.- Afferrò un fazzoletto e lo bagnò con l’acqua che c’era nella brocca poggiata sul comodino della principessa, per poi legare il fazzoletto attorno alla ferita della principessa.

Yume afferrò la lunga treccia e la gettò tra le fiamme scoppiettanti del fuoco del camino. La osservò incendiarsi in breve tempo, finché non ne rimase più nulla. Afferrò un fazzoletto bianco e lo bagnò per poi avvolgerlo intorno alla mano. Da sola non fu in grado di legarlo ben stretto, quindi vi infilò sopra i guanti scuri in pelle, per bloccarlo.
Assicurò i pugnali alla cintura, lasciando però quello insanguinato sul pavimento, affianco alle macchie di sangue.
In uno slancio di coraggio spalancò alla finestra, calandosi giù per il balcone fino a toccare terra. E mentre correva nella notte il cielo iniziò a versare le sue lacrime, mentre le urla strazianti dei tuoni manifestavano la rabbia di Yume.


-Cosa ci fate voi qui?- Domandò Sakura al ragazzo tentando di abituarsi alla luce della stanza nella speranza di poter riconoscere i tratti del suo viso.
Lui non rispose, baciando le dita della mano ferita della ragazza una per una. Sakura arrossì per quel gesto.
-Se le guardie dovessero scoprirvi vi ucciderebbero e vi getterebbero in mare, non voglio che lo facciano…-
-Non dovreste essere così premurosa con me, non mi conoscete affatto.- Ribattè il ragazzo pronto, ma non c’era ombra di minaccia nel suo tono.
-Se aveste voluto farmi del male lo avreste già fatto.- Gli disse Sakura. I suo occhi stavano iniziando ad abituarsi a quelle condizioni di luce. In breve riuscì a distinguere la sagoma scompigliata dei capelli del ragazzo, illuminata dalla tenue luce lunare che penetrava dal piccolo oblò.
-Siete furba, furba e innocente, troppo innocente. Dovete stare attenta, qualcuno potrebbe colpirvi alle spalle.- La mise in guardia lui.
-Sento che non state parlando di voi, ma di qualcun altro.- Gli rispose lei.
-Ditemi il vostro nome, vi prego!- Lo supplicò, e nel farlo avvicinò il volto a quello di lui e puntò gli occhi nei suoi fissandolo intensamente.
-Ookami, il mio nome è questo.- E quando lui parlò il fiato uscito dalla sua bocca andò a sfiorare le labbra di Sakura lasciandola spaesata.
-Arriva qualcuno.- Osservo il ragazzo, senza distogliere lo sguardo da quello della principessa. -Come fate a…?- Non riuscì a terminare la domanda, perché la sua testa scattò in avanti, senza controllo. Nello stesso istante anche la testa del ragazzo si mosse verso di lei.
Le labbra di Ookami sfioravano quelle di Sakura con dolcezza, lei era più impacciata, era uno dei suoi primi baci, ed era ancora più imbarazzante per il fatto che lei stessa aveva preso l’iniziativa.
Tre colpi alla porta avvertirono che lo sconosciuto era troppo vicino. I due si staccarono, Sakura guardò verso la porta, e quando riportò lo sguardo dove fino a poco prima stava Ookami lui non c’era più.



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Potter92: Non c’è che dire, questa scuola è proprio come il pesce! Su, tieni duro e spero che questo capitolo non ti abbia uccisa…
Nanami: Niente da fare, niente informazioni almeno per i prossimi due capitoli. Dopo si vedrà.
Dany92: Sconvolta? Magari non ti aspettavi che il bacio fosse per lui… Su con a vita!
DenaDena: Lo so, sto diventando sempre più brava a confondere le idee…
Kairi_92: Io mi auguro che tutto ciò che ti era venuto in mente sia saltato in aria con una bomba… hihi…

   
 
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