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Autore: Catherine Heathcliff    05/10/2009    1 recensioni
"avevo sempre creduto di amare Stefan.Avevo sempre sperato fosse così ma purtroppo mi rendevo conto che non potevo continuare a tenere in mio potere il cuore di una persona che non mi apparteneva.Io amavo Damon,il mio stesso cuore me lo diceva,la mia stessa anima.Lo amvo da quando lo avevo visto la prima volta,da quando lui,l'affascinante,tenebroso,elettrizante,Damon,aveva cercato di sedurmi.Per quanto Stefan cercasse di farmi innamorare,di proteggermi..io mi sentivo terribilmente attratta da Damon e niente,neanche la morte adesso,avrebbe potuto allontanarlo da me ancora una volta"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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vamp4

CAPITOLO 4

Hai bisogno hai bisogno di esser triste

Lo vuoi tu però l’errore non esiste
Esiste solo quando è sera
Sbaglia solo chi voleva
Tiziano Ferro


Elena Gilbert aveva paura.
Aveva paura di Damon.Sentiva di tenerci troppo a uno come lui.
Damon non era privo di tentazioni.Damon non resisteva al suo sangue,al suo profumo,alle sua labbra e al suo collo liscio.
Damon avrebbe voluto tutto senza chiederlo,prendendolo e basta.
Elena sfiorò l'abito del suo vestito per il ballo della scuola,riavviandosi i capelli spettinati.
Si guardò allo specchio.
Quello che vide le mise tristezza.Quella non era lei.
Quella era una ragazza straziata dal dolore che aveva appena smesso di piangere e profumava di pino.
Elena poteva scorgere l'auto di Damon fuori casa sua.Era lucente alla luce del sole che tramontava e si chiedeva perchè la sua vita venisse scandita dal tramondo,l'ora in cui ombre e luci si mescolano,confondendo le apparenze.
Elena si pettinò frettolosamente e afferrò una borsa,mettendois i tacchi al volo.
Aveva voglia di stringere Damon a sè,per scacciare per qualche momento i brutti pensieri.
Corse per le scale e aprì la porta di scatto,sbattendola furiosamente e correndo con i capelli biondi al vento.
E ovunque andrò ovunque andrò
Quella paura tornerà domani, domani

Elena si aggrappò al corpo di Damon,lasciando che le sue braccia la stringessero come aveva sempre fatto Stefan,lasciando che Damon le stampasse un bacio sulla fronte.
Alzò gli occhi di lui,supplicandogli di baciarla.
Era quello che voleva.
E ovunque andrai ovunque andrà
Tu stai sicuro e stringi i tuoi perché
Perché l’errore non esiste
La paura non esiste
perché chi odia sai può fingere
solo per vederti piangere
ma io ti amerò
Damon la baciò con passione,fremendo di desiderio mentre il profumo del sangue di Elena gli penetrava nelle narici.Elena scoprì il collo,mostrandogli la pelle bianca.Damon la guardò,passando dai suoi occhi malinconici al suo collo teso.Scosse la testa e prendendola per mano la sospinse delicatamente in macchina.
Elena lo guardò interrogativa.
Damon non aveva mai rinunciato al Potere,mai,soprattutto ad Elena.
Spesso vorresti un paio di ali
Spesso le cose più banali
Spesso abbracci le tue stelle
Spesso ti limita la pelle
Elena ascoltò il rumore della macchina che sfrecciava sull'asfalto,dirigendosi fino alla scuola di Fell's Church.Appoggiò la propria mano su quella di Damon che era posata sul volante.
Non sapeva perchè l'aveva fatto.
Probabilmente sfiorarlo,avvicinarsi a lui...tutto ciò che la allontanava dalla solitudine di se stessa le andava bene.
"sappi che non ballerò"borbottò Damon,sollevando i rayban e drizzando le spalle
"lo immaginavo"
Elena sorrise mentre ripensava a Stefan che l'aveva costretta a primettergli almeno un ballo.
Avevano progettato di andare insieme al ballo,avrebbero reso pubblico il fidanzamento durante la cerimonia di preparazione.
Elena nascose il tremnore delle mani aggrappandosi al finestrino e cercando sisperatamente il pulsante per abbassare il finestrino.
Si sentiva soffocare.
Non m’importa ora di fingere
Il mio sguardo lo sai leggere
Ci sono cose che non sai nascondere
Ci sono cose tue che non so piangere
Magari io sapessi perdere
Damon le accarezzò dolcemente una spalle mentre parcheggiava la macchina rapidamente nel primo parcheggio libero.La velocità con la quale frenò fu così improvvisa che Elena si sentì strappare dal sedile ma fu trattenuta dalla cintura.
"ti starò accanto,Elena.Anche con lui"
Damon le sorrise,incoraggiante,,stringendole le dita bagnate di lacrime.
Le sfiorò le guance con le sue,annusando affannoso il profumo invitante della sua Preda.
Aveva sete ma aveva deciso di non usarla.
Non Elena.
Non finchè era con lui,almeno.
Elena si strinse al suo braccio,cercsndo di sorridere alle facce sorprese degli studenti.
Senza mai dovermi arrendere
Ma l’errore non esiste
La paura non esiste
La paura la paura la paura non esiste










  
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